Loading...

Loading...

Loading...
Università degli Studi di CataniaLoading...
Dipartimento di Scienze politiche e socialiLoading...
Corso per il conseguimento dellaspecializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità
Loading...

Loading...
Prodotto finale "Laboratorio TIC"Prof.ssa Giuseppa Rita Maugeri
Loading...
Corsista: Agata Sciacca

Mi presento

Agata Sciacca
Sono
Laureata in Scienze Naturali
Docente di
Matematica e Scienze
Laureata in Scienze Naturali
Docente di
Matematica e Scienze


Indice





Ruolo delle nuove tecnologie nella didattica inclusiva
Strumenti digitali e piattaforme utilizzate durante il laboratorio TIC
Lavori realizzati durante il laboratorio TIC
Unità didattica di apprendimento
Conclusioni
Strumenti digitali e piattaforme utilizzate durante il laboratorio TIC
Lavori realizzati durante il laboratorio TIC
Unità didattica di apprendimento
Conclusioni


N.B. Le immagini presenti nel mio e-book sono libere da copyright

Ruolo delle nuove tecnologie nella didattica inclusiva
TIC: un vantaggio per tutti
Le tecnologie e gli ausili (TIC) possono favorire la partecipazione di tutte le persone: potenziano le competenze di tutti poiché, lavorando sugli stessi materiali, rispondono ai diversi stili di apprendimento di ognuno e ai diversi bisogni educativi presenti nella classe. Sono dunque non solo specifici ausili per il sostegno, ma validissimo supporto per tutti.
Universal design e accessibilità
E’ un modello nato negli anni ‘80 dall’architetto R. Mace , basandosi sull’idea fondamentale che è più conveniente progettare edifici accessibili a tutti, piuttosto che agire successivamente per adattarli alle difficoltà del singolo.
Nelle pratiche didattiche si propone l’obiettivo esclusivamente Inclusivo di creare le condizioni adatte alle differenti abilità.
Le tecnologie, in questo contesto, saranno utili per sostenere l’inclusione ponendo l’attenzione sulla persona e nel suo essere “unico”.
Le tecnologie e gli ausili (TIC) possono favorire la partecipazione di tutte le persone: potenziano le competenze di tutti poiché, lavorando sugli stessi materiali, rispondono ai diversi stili di apprendimento di ognuno e ai diversi bisogni educativi presenti nella classe. Sono dunque non solo specifici ausili per il sostegno, ma validissimo supporto per tutti.
Universal design e accessibilità
E’ un modello nato negli anni ‘80 dall’architetto R. Mace , basandosi sull’idea fondamentale che è più conveniente progettare edifici accessibili a tutti, piuttosto che agire successivamente per adattarli alle difficoltà del singolo.
Nelle pratiche didattiche si propone l’obiettivo esclusivamente Inclusivo di creare le condizioni adatte alle differenti abilità.
Le tecnologie, in questo contesto, saranno utili per sostenere l’inclusione ponendo l’attenzione sulla persona e nel suo essere “unico”.


L’Universal design for learning”
si basa su tre principi fondamentali:
1. utilizzare diversi codici comunicativi;
2. utilizzare diverse modalità di azione ed espressione;
3. utilizzare molteplici modalità di coinvolgimento livelli differenti di lavoro.
si basa su tre principi fondamentali:
1. utilizzare diversi codici comunicativi;
2. utilizzare diverse modalità di azione ed espressione;
3. utilizzare molteplici modalità di coinvolgimento livelli differenti di lavoro.
L’analisi dei bisogni: la prima tappa per costruire un vero progetto di vita
L’utilizzo delle tecnologie deve sempre essere previsto all’interno di una solida progettazione, contemporaneamente flessibile e precisa, frutto di un’attenta analisi dei bisogni che precede l’allestimento del setting. È importante, in fase di progettazione didattica, la scelta da parte dell’insegnante degli strumenti compensativi efficaci e rispondenti alle esigenze degli alunni in modo da poter mettere in atto interventi efficienti.
L’utilizzo delle tecnologie deve sempre essere previsto all’interno di una solida progettazione, contemporaneamente flessibile e precisa, frutto di un’attenta analisi dei bisogni che precede l’allestimento del setting. È importante, in fase di progettazione didattica, la scelta da parte dell’insegnante degli strumenti compensativi efficaci e rispondenti alle esigenze degli alunni in modo da poter mettere in atto interventi efficienti.







Non solo lezione frontale
È importante che l’insegnante riduca i momenti di lezione frontale, inserendo l’apprendimento cooperativo, il tutoring, l’uso condiviso e multifunzione delle TIC, la didattica metacognitiva, e proponendo materiali didattici adattati alle esigenze degli alunni. L’ambiente di apprendimento assume un ruolo centrale, dove le tecnologie possono produrre apprendimenti significativi negli alunni, i quali diventano i veri protagonisti attivi del processo di apprendimento.
All’interno delle dinamiche di gruppo, la tecnologia rappresenta un mediatore sia dell’azione didattica, sia di alcuni aspetti relazionali quali la distribuzione dei ruoli e della leadership. Con l’uso delle tecnologie si può pensare di lavorare su un testo a più mani anche a distanza rendendo il testo personalizzabile, editabile e manipolabile.
È importante che l’insegnante riduca i momenti di lezione frontale, inserendo l’apprendimento cooperativo, il tutoring, l’uso condiviso e multifunzione delle TIC, la didattica metacognitiva, e proponendo materiali didattici adattati alle esigenze degli alunni. L’ambiente di apprendimento assume un ruolo centrale, dove le tecnologie possono produrre apprendimenti significativi negli alunni, i quali diventano i veri protagonisti attivi del processo di apprendimento.
All’interno delle dinamiche di gruppo, la tecnologia rappresenta un mediatore sia dell’azione didattica, sia di alcuni aspetti relazionali quali la distribuzione dei ruoli e della leadership. Con l’uso delle tecnologie si può pensare di lavorare su un testo a più mani anche a distanza rendendo il testo personalizzabile, editabile e manipolabile.




