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Colapesce

by Elena Zamagni

Pages 2 and 3 of 12

Colapesce
una fiaba siciliana,

riscritta da Italo Calvino;



raccontata e illustrata
dagli alunni di 4°7,
opzione LCE.
illustrazione di Nina Mattioli
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C’era una volta un ragazzo che si chiamava Nicola. Viveva con la sua famiglia in una casetta vicino al mare, a Messina, in Sicilia. Tutti lo chiamavano Colapesce perché stava tutto il giorno in acqua e amava moltissimo il mare. La sua famiglia era numerosa e molto povera.
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illustrazione di Jessie-Lyn Pederzoli
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Un giorno Nicola torna a casa molto tardi, dopo aver passato tutto il giorno in mare.

Sua madre è molto arrabbiata e lo rimprovera : « Nicola, dove sei stato tutto il giorno ? »
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Nicola vuole raccontare le sue avventure
ma la madre non lo ascolta e esplode di rabbia :

« Che tu possa diventare davvero un pesce ! »
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illustrazione di Neyla El Ghalmi
e Marame Selloum
Improvvisamente, per magia, Nicola si trasforma in pesce. Non in un pesce completo, ma in un mezzo pesce.
Gli spuntano le branchie e le dita palmate.
Ormai Nicola puo‵ respirare sott'acqua.
illustrazione di Lina Otmani
A partire da quel momento, comincia una nuova vita per Nicola : una vita piena di avventure. Nicola viaggiava per tutti i mari.
A volte, si faceva inghiottire da un grande pesce o da una balena e, dopo lunghi viaggi, scopriva città sommerse, grotte splendide, tesori antichi, gioielli e diamanti.
illustrazione di Kassandra Pierrot
Un giorno, Nicola torna a casa, nel mare di Sicilia.
L’imperatore vuole conoscere Colapesce, perché ormai tutti parlano di lui.

Cosi', l’imperatore e Colapesce si incontrano e diventano amici.
Colapesce racconta le sue avventure e tutte le cose meravigliose che ha visto in fondo al mare. 
illustrazione di Jessie-Lyn Pederzoli
Un giorno, l’imperatore chiede a Colapesce di andare a vedere su cosa poggia l’isola della Sicilia.

Colapesce obbedisce al sovrano e si tuffa nelle profondità del mare.
illustrazione di Coline Jacon
Quando riemerge, Colapesce è molto affaticato.
Racconta all’imperatore che la Sicilia poggia su tre colonne : due sono forti e solide, ma una è fragile e vacillante perché il fuoco la consuma.

Allora l’imperatore chiede a Colapesce di portargliene un po’.
Ma Colpaesce rifiuta :
« Non posso, mi brucero’ ! »
illustrazione di Mehdi Lamhajer
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