In20amo il paesaggio 

Il Parco a cui pensiamo è recintato e aperto dalla mattina alla sera con un custode E’ un luogo di ritrovo con chiosco con tavoli e sedie riparati da pioggia e sole; sono presenti calciobalilla o tavoli da pingpong. Campo da calcio, aperto a tutti su prenotazione, è in erba livellato, con porte grandi e recinzione alta ( con retino per il recupero del pallone dal fossato) Dovrebbe essere presente anche un campo da basket o pallavolo attrezzato con canestri e/o rete (si potrebbe far rientrare nel parco l’attuale campo sul piazzale del palazzetto). E non può mancare un’area giochi dedicata ai bambini con altalene, scivoli, ecc. e una per ragazzi con tappeto elastico, strutture per mixare musica, percorso per bici e skate... Pensiamo anche alla presenza di un percorso ginnico per tutta la cittadinanza (che potrebbe essere utilizzato anche per organizzare attività sportive per giovani o adulti da parte delle associazioni coinvolte nel progetto)... Area con sabbia che possa permettere a turno il gioco dei bambini o l’installazione di un campo da beach volley. Siamo sicuri che in questo modo quest'area verde tornerebbe ad essere una risorsa per tutta la nostra comunità.

Vorremmo rendere la nostra scuola più accogliente, sicura, colorata ed ecologica: panchine nel cortile, colore alle pareti e murales con disegni creati da noi, messa in sicurezza della scala, piante in vaso di cui prenderci cura, pannelli fotovoltaici sul tetto degli edifici scolastici

Dobbiamo coinvolgere la Dirigente Scolastica, il Consiglio di Istituto, il Comitato genitori, ma anche il Sindaco e il Comune, quali responsabili degli edifici scolastici. Dobbiamo chiedere la disponibilità del docente di arte per organizzare il laboratorio di pittura dei murales.&nbsp;

Grazie a questo progetto, abbiamo imparato ad osservare, a fermarci, anche solo qualche minuto, per accorgerci di ciò che ci circonda e ci è vicino, e ci siamo resi conto che non lo avevamo mai guardato attentamente. Abbiamo capito che è importante essere attorniati da ciò che è bello e salutare, perché ci fa stare bene. Per questo, dobbiamo trattare con rispetto la natura e gli ambienti in cui viviamo e dobbiamo lasciarli in buone condizioni per chi verrà dopo di noi. Siamo diventati consapevoli che per avere cura di un paesaggio servono scelte importanti da parte delle Istituzioni, ma anche noi cittadini possiamo contribuire a tenere pulito, decoroso e allegro il nostro paesaggio quotidiano. Per questo abbiamo creato con le nostre persone un arcobaleno colorato che unisce gli ambienti in cui stiamo crescendo e di cui vogliamo prenderci cura.

https://in20amoilpaesaggio.it/mappa-dei-paesaggi 

Abbiamo pensato che sarebbe molto importante rendere il cortile più adatto ad un utilizzo scolastico, cioè un luogo di ristoro durante le ricreazioni ma anche funzionale alla didattica all'aperto: più accogliente, più verdeggiante, più colorato, più comodo (con panchine, tavoli, piante, fontanella e una siepe che ci separi dalla strada). Nel nostro percorso di sensibilizzazione alla cura dello spazio abbiamo inoltre pensato di coinvolgere anche la Dirigente scolastica, il Sindaco ed eventualmente dei volontari tra i quali alpini, cittadini interessati, genitori, enti che potrebbero donare materiale alla scuola come per esempio vivai. L'azione principale secondo noi dovrebbe essere quella di ottenere il consenso del Sindaco sia per trovare un compromesso con l'attuale uso del cortile come parcheggio nei giorni di mercato sia per avere il finanziamento necessario a concretizzare le modifiche ipotizzate. Immaginare che il cortile possa diventare un luogo "felice" per la scuola ma anche per il nostro piccolo paese ci rallegra!

Quando si percorre via Saviabona, può capitare di intercettare tra le villette a schiera e le aziende uno spicchio di verde, magari abbellito da una corolla di montagne innevate. A noi, che viviamo in un paesaggio urbanizzato, tale panorama pare già l’esplosione della natura perlomeno per la possibilità che dà all’occhio di allungarsi oltre un confine sempre più difficile da raggiungere nei nostri quartieri. Per questo probabilmente l’abbiamo acclamato a grande maggioranza e scelto come paesaggio del cuore, sebbene esso non sia il ritrovo abituale di noi ragazzi o il luogo in cui effettivamente ci incontriamo. Nelle nostre descrizioni sono emersi apprezzamenti per il fulgido verde dell’erba e per l’imponenza delle montagne.

&nbsp;Quando abbiamo provato a immaginare un cambiamento, è emerso il limite oggettivo di questo paesaggio ed abbiamo iniziato a chiederci quanto esso fosse “naturale” e quanto, invece risentisse delle influenze antropiche. Allora è sorto un interrogativo: come era il nostro territorio prima che l’uomo lo modificasse? Dobbiamo sempre accontentarci di una Natura “fatta su misura” dall’uomo o possiamo sperare di ritagliare nelle nostre città spazi più selvaggi, dove la Natura possa esprimersi più liberamente? Nelle nostre proposte di modifica erano emerse diverse possibilità di fruizione da parte dei cittadini (parchi per bambini, rifugi per gli scout…), ma poi abbiamo dovuto ridimensionare le nostre aspettative, perché abbiamo compreso che la presenza umana deve essere discreta, se si vuole che la Natura sia più autentica. Allora sono comparsi i grandi alberi delle antiche foreste: il faggio, la quercia, il salice, il carpino, l’olmo, il platano, il pioppo. Abbiamo fatto risorgere un corso d’acqua, avremmo voluto inserire tante altre varietà vegetali, ma abbiamo concluso che la tecnologia non può riprodurre ancora la diversità delle specie. Per conferire un po’ di atmosfera abbiamo raccolto ed inserito i suoni degli animali più comuni in una foresta naturale (il picchio, il cinghiale, la volpe, il cervo, la rana, la ghiandaia, la cinciallegra, la poiana e tanti altri…).

Sonorama... Un punto di ascolto!

Egregio Signor Sindaco, siamo gli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria Don Bosco. Le scriviamo per presentarle un nostro importante progetto: si tratta di un’iniziativa del Dipartimento di Geografia dell'Università di Padova, dal titolo “In20amo il paesaggio”. Molte scuole del Veneto hanno aderito, come potrà vedere consultando il sito “In20amo il paesaggio.it”. Il progetto prende spunto dall’anniversario ventennale della Convenzione Europea del Paesaggio e si prefigge lo scopo di valorizzare la cura del paesaggio presente e progettare il paesaggio futuro in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente di vita.&nbsp;

Classe 2C La nostra scuola tra asfalto e cielo

Questo è il "cortile felice" che potrebbe rendere felici noi alunni ma anche molti concittadini

ora tra asfalto e cielo ci sono i colori dell'arcobaleno

Il luogo da noi prescelto è il cortile della scuola nella quale siamo attuamente ospitati per la pandemia in corso. L'edificio, fino a poco meno di un decennio fa sede della scuola Primaria del paese, è situato su uno dei lati corti della piazza principale, sulla quale si affacciano un piccolo teatro, la scuola dell'infanzia e alcuni edifici e che è centro di eventi e del mercato locale. Il nostro cortile è utilizzato spesso come parcheggio. Quando scendiamo in cortile per la ricreazione proviamo un senso di desolazione per la trascuratezza del luogo. La mancanza di verde, lo stato di abbandono di certi angoli del cortile e l'assenza di arredi funzionali (es. panchine) ci dà un senso di oppressione e mortifica il nostro senso del bello. Abbiamo scelto questo paesaggio a maggioranza perché è un paesaggio che tutti conosciamo bene poiché ci viviamo ogni giorno e perché fa parte della storia del nostro paese. Inoltre avremmo anche la speranza di poterlo in qualche modo migliorare per poterci vivere meglio e trascorrerci più volentieri il nostro tempo.

Noi ragazzi della 2A abbiamo scelto, come paesaggio di cui prenderci cura, il Parco dell'Arte, un parco pubblico all'interno di una zona residenziale di Cavazzale. Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza del verde: prati, cespugli e alberi ad alto fusto. Tra gli alberi si snodano vialetti ai cui lati si trovano alcune panchine. All'interno del parco si trova una zona attrezzata con giochi per bambini. Per questo paesaggio proviamo affetto perché per noi è un luogo di incontro e di divertimento tra amici. Lo abbiamo scelto perché è un luogo a noi caro, dove molti ragazzi della nostra età si ritrovano per passare i primi pomeriggi fuori in autonomia, senza la presenza dei genitori. Nello stesso tempo siamo delusi quando vediamo che viene mal tenuto e spesso mal frequentato. Speriamo che anche in futuro possa essere valorizzato meglio, magari ampliando la zona per i bambini e per i ragazzi con strutture adatte alle varie età.

Ci affacciamo al pianerottolo della scala dalla quale accediamo alla nostra scuola. Guardiamo verso nord. Tutti i giorni entriamo e usciamo di qui. È una visuale nuova per noi, perché quest'anno, a causa dell'emergenza sanitaria, gli accessi all'edificio sono stati diversificati.

Nel nostro paesaggio predomina il cemento di colore grigio: la scuola elementare a sinistra&nbsp;e la scuola media a destra; al centro si trova lo spazio per l’intervallo . Si nota la scala che dai corridoi conduce al cortile: ripida e anch’essa grigia. Alzando lo sguardo, il paesaggio si allarga: vediamo un'ampia porzione di cielo chiaro e, sullo sfondo, alcuni alberi colorati, qualche abitazione e la cresta delle montagne appena imbiancate

Salendo le scale si apre davanti a noi il paesaggio: quanti bei ricordi legati alla scuola Primaria! Ma ora stiamo diventando grandi! Peccato che&nbsp;la scuola media all’esterno sia così rovinata e triste; all’interno è bella e colorata. Il cielo azzurro e le montagne ci trasmettono serenità ed energia

Vediamo questo paesaggio ogni giorno; ci accomuna tutti e qui ci sentiamo al sicuro. Immaginiamo la scuola elementare tutta dipinta con colori accesi, la scuola media decorata con un bel murale. La scala che conduce in cortile dovrebbe essere meno pericolosa; e in mezzo, al posto della triste distesa di cemento, un bel prato verde con alberi e panchine. La nostra scuola diventerebbe famosa: tutti vorrebbero venire qui a studiare!&nbsp;

Ogni classe ha scelto un luogo di cui prendersi cura: il cortile della scuola, o un angolo nel parco, o il panorama dei campi coronati dalle montagne. Abbiamo osservato il paesaggio scelto e ce ne siamo presi cura proponendo degli adeguamenti, degli interventi per rendere quello spazio più bello, fruibile e sostenibile. In allegato troverà i singoli progetti.&nbsp; Chiediamo a Lei e all’Amministrazione attenzione alle nostre proposte e&nbsp;magari il sostegno per una possibile realizzazione.&nbsp; Noi amiamo la nostra scuola e il nostro paese e ci stiamo preparando a diventare cittadini attivi, attenti alle esigenze della Comunità. Per questo ci rivolgiamo a Lei e alla nostra Dirigente con fiducia. La ringraziamo e in attesa di una sua cortese risposta le porgiamo cordiali saluti. Cordialmente, Le classi seconde dell'IC Don Bosco

Tramite un videogioco abbiamo creato quello che sarebbe, per noi, il parco ideale, un luogo di incontro per i giovani di Monticello. Quello che vorremmo è rendere più sicuro e accogliente questo spazio verde, che è il più grande del paese, recintandolo e creando degli spazi attrezzati che attirino sia i bambini che i ragazzi. Rendendo il parco più frequentato lo renderemmo anche più sicuro, allontanando i consumatori di droga. Sicuramente per realizzare il nostro progetto abbiamo bisogno di coinvolgere il sindaco e l’amministrazione comunale ma anche la cittadinanza e i ragazzi del nostro paese, le associazioni del territorio con volontari per sistemare, un custode, un gestore del chiosco. Ci rendiamo conto che è un progetto costoso e che richiede un finanziamento da parte del Comune o di un altro ente e magari di donazioni da parte di vivai.

Classe 2B Cortile scolastico in Via A. Fogazzaro a Cavazzale come renderlo più "felice"?

In20Amo il Paesaggio&nbsp;è un progetto rivolto a docenti, studenti e cittadini che vogliono conoscere la Convenzione Europea del Paesaggio a 20 anni dalla sua nascita. Il progetto intende promuovere la cura del nostro paesaggio presente e la progettazione partecipata del paesaggio futuro.

Le classi seconde dell' IC Don Bosco hanno aderito al progetto con entusiasmo. Ognuna di esse, sotto la guida dei docenti ha scelto un paesaggio di cui prendersi cura e durante il corso dell'anno ogni classe ha scoperto e sperimentato tutte le fasi che sono necessarie per prendere in carico la tutela di uno specifico paesaggio.

Monticello Conte Otto Scuola secondaria di I grado, I.C. "Don Bosco"

Classi 2A 2B 2C 2D 2E

Il paesaggio di cui abbiamo deciso di prenderci cura si trova a Monticello Conte Otto, si tratta del Parco dell’Arte situato in una zona residenziale, tra il Palazzetto dello Sport di via Revoloni a est e il supermercato di via Volta a ovest. Siamo molto affezionati a questo paesaggio, impresso nei ricordi d'infanzia di molti di noi. Oggi suscita in tutti dispiacere e tristezza. Provoca anche rabbia perché è rovinato dal tempo, dall’incuria e da chi incute paura, danneggia i giochi e le panchine. Ci dispiace molto che il parco della nostra città sia diventato un luogo in cui non ci sentiamo sicuri di poterci incontrarci e giocare liberamente, quando ci andiamo lo troviamo sempre molto sporco, il verde è poco curato, giochi e panchine sono malmessi ed è pericoloso utilizzarli. L'aspetto di questo parco è molto deteriorato, invece di essere un luogo in cui immergersi nella natura e rilassarsi è diventato un posto che trasmette inquietudine e caos per la sua sporcizia. Con il nostro intervento vorremmo riportare il parco alla sua bellezza originaria, vorremo renderlo un posto pulito e sicuro in cui giocare e potersi incontrare all'aria aperta. Vorremmo fosse un luogo più accogliente per noi, per i bambini, perché possano giocare su scivoli e altalene nuovi e sicuri, per gli adulti e gli anziani, che passeggiano in tranquillità, si ritrovano per parlare e godere dello spazio verde.

Attraverso la realizzazione di un videogioco abbiamo riprodotto il Parco dell'arte in un mondo virtuale e abbiamo apportato le modifiche che vorremmo veder realizzate nel parco della nostra città. Abbiamo creato i nostri avatar e abbiamo simulato di incontrarci virtualmente nel parco dell'Arte dopo le nostre modifiche. L'idea comune a tutti noi ragazzi della 2^E è quella di voler mettere in sicurezza un luogo che è stato abbandonato al degrado. Vorremmo recintare il parco, aggiungere alcune panchine, bonificare il laghetto artificiale, aggiungere delle nuove giostre, aprire un piccolo bar e riqualificare il campo da calcio e da beach volley. Abbiamo immaginato di prenderci cura di questo paesaggio piantando della vegetazione tipica delle nostre zone e creando un piccola area botanica in cui grandi e piccini possano prendersi cura di alcune piantine aromatiche. Abbiamo anche pensato che per pubblicizzare l’iniziativa serve una pagina web nel sito del Comune, cartelloni e locandine.

Ci piacerebbe coinvolgere in questo progetto soprattutto il Sindaco e il Consiglio Comunale, interessati a rendere più accogliente il territorio per chi ci vive e anche per chi che non vi risiede. Oltre all'amministrazione locale abbiamo pensato di coinvolgere anche i nostri genitori e alcune associazioni come "Monticello che vorrei". 

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