Questo è un progetto realizzato dagli studenti della 1B del Liceo delle Scienze Umane in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua 2024, dal titolo "Water for Peace".  

WATER FOR PEACE_1C SCIENZE UMANE_MONOPOLI

I cambiamenti climatici e le loro conseguenze

Le precipitazioni e le loro modifiche negli ultimi anni

Negli ultimi 50 anni si sono osservati molti cambiamenti che sono riconducibili a cause ed effetti del cambiamento climatico, quello che colpisce è la rapidità e l'accelerazione con cui questi cambiamenti stanno avvenendo. I cambiamenti climatici stanno già avendo molte conseguenze negative sul pianeta come: <ul><li>Aumento delle temperature e ondate di calore più frequenti</li><li>Modifiche del regime delle precipitazioni</li><li>Innalzamento del livello del mare</li><li>Più eventi meteorologici estremi</li><li>Impatti sugli ecosistemi e la biodiversità</li><li>Impatti sugli oceani</li><li>Maggiori rischi di conflitti e migrazione.</li><li>Conseguenze economiche negative</li></ul>

Si prevede che il cambiamento climatico avrà forti impatti sull’Italia anche in relazione alle precipitazioni. Le variazioni in termini di precipitazione annuale sono interessanti per far comprendere quanto l’Italia necessiti di politiche e strategie differenziate a seconda dell’area. A differenza della temperatura media, la variazione delle precipitazioni annuali nei prossimi decenni indica limitati mutamenti sull’area italiana considerata nella sua interezza ma significative differenze tra una regione e l’altra del Paese.

Circa le modifiche del regime delle precipitazioni&nbsp; il cambiamento climatico avvenuto negli ultimi decenni, indotto dall'uomo, ha influenzato le precipitazioni degli ultimi 50 anni.

Paolo Savoldelli Fonte:Dati Istat 2021

in italia ci sono diversi ghiacciai tra questi abbiamo:

Il ghiacciaio del Rutor, in Valle d’Aosta

Il ghiacciaio Belvedere, sul Monte Rosa

I&nbsp;ghiacciai in Italia sono quelli che stanno fondendo più rapidamente di tutto l'arco alpino. Più di quelli svizzeri, francesi o austriaci.&nbsp;La diminuzione è di circa il 30% in 60 anni. Se si considera solo l'ultimo decennio, si vede che i ghiacciai alpini sul versante italiano hanno perso il 13% di superficie. Oltre alla crisi climatica, l’esposizione a sud, le dimensioni e l’inquinamento sono i fattori che hanno innescato la&nbsp;più rapida fusione dei ghiacciai alpini

Il ghiacciaio Miage, sul Monte Bianco

Fiorenza Bonsante Fonte: Wikipedia

Claudia Calore Fonte: Wikipedia

SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI

Le cause dello scioglimento dei ghiacciai Lo scioglimento dei ghiacciai è dovuto al surriscaldamento della superficie terrestre &nbsp;causato dal cambiamento climatico; quest’ultimo a sua volta è&nbsp;dovuto principalmente all’estesa industrializzazione del nostro pianeta, la quale ha comportato: <ul><li>Maggiori emissioni di CO2&nbsp;nell’atmosfera: la temperatura terrestre è aumentata soprattutto a causa&nbsp;dell'emissione conseguente alle attività industriali umane di CO2 e degli altri gas ad effetto serra.</li><li>Intensiva&nbsp;combustione di carboni fossili: la combustione dei combustibili fossili genera&nbsp;acidi solforici,&nbsp;carbonici, e&nbsp;nitrici, che cadono sulla Terra come pioggia acida, che incidono negativamente sull'ambiente.</li></ul>

Cristian Ippolito Fonte:San pellegrino Corporate

LA DESALINIZZAZIONE E GLI IMPIANTI DI DESALINIZZAZIONE

La desalinizzazione dell'acqua di mare è il processo che permette di rimuovere la frazione salina dall'acqua marina contenente sale, allo scopo di ottenere acqua a basso contenuto di sale. L'apparecchiatura utilizzata per questo trattamento dell'acqua di mare è il dissalatore marino Il processo della desalinizzazione dell'acqua marina parte con il riscaldamento dell'acqua così da farla evaporare; mentre il sale resta in basso il vapore così da diventare acqua dolce e pulita. Il processo di desalinizzazione viene svolto perché l'acqua del mare, se bevuta al posto di quella dolce, provoca disidratazione a causa delle elevate quantità di sali disciolti in essa ( all'incirca 35g ogni 1L di acqua marina, rispetto al decimo di grammo presente in un litro di quella di un fiume). Anche nel nostro paese ci avvaliamo dell'utilizzo di questi sistemi, sebbene in percentuale più bassa rispetto ad altri paesi come la Spagna o l'Arabia Saudita. Sono comunque tanti gli impianti di desalinizzazione presenti in Italia soprattutto in Sicilia, Toscana e Lazio.

l'acqua

A Monopoli, sul muro di un stabile a largo Portavecchia si vede un gigantesco uomo immerso fra acque circondate da palazzi, mentre davanti a lui sguazzano una manta e tanti pesci pagliaccio. Il lavoro si chiama "Beyond the sea" (Oltre il mare), per l'artista originario di Mesagne (Francesco Camillo Giorgino) ed è una riflessione sui rischi della tropicalizzazione del Mediterraneo. Una bella lezione di ecologia e rispetto per l'ambiente, quella di Millo, che si aggiunge ai suoi lavori - oltre 120 sparsi in tutto il mondo, da Londra a Shanghai - e che però vuole lasciare un messaggio di speranza: "La tropicalizzazione del Mediterraneo non deve essere considerata come qualcosa di apocalittico o irreversibile, possiamo fare una grande differenza se agiamo consapevolmente verso il nostro ambiente".

SPRECO DELL’ACQUA IN PUGLIA

L’acqua è un bene prezioso ma se ne spreca tanta, sopratutto nelle città dove i sistemi idrici obsoleti non reggono e la disperdono in grandi quantità. In Puglia, particolarmente a Bari e a Taranto sono le peggiori in classifica non edificante.&nbsp;Il capoluogo di regione con il 45,6 per cento delle risorse immesse nel sistema andate disperse, media tra le peggiori per le città sopra i 200 mila abitanti gli sfiora, con addirittura il 52 per cento di acqua persa lungo le proprie tubature.

Ma nei maggiori comuni pugliesi il principio è ancora lontano dall’essere perseguito. Tra le città più grandi, Bari si attesta al quintultimo posto anche per la spesa pro capite in favore del servizio idrico integrato.

Gli invasi sono pieni d’acqua nonostante le poche ma irruenti piogge. Ma ogni anno va perso l’89 per cento dell’acqua piovana, denuncia Coldiretti, è una dispersione che la Puglia non può permettersi.

La più virtuosa in terra di Puglia è Lecce, che segna di 19,1 per cento di dispersione della risorsa nel sistema della propria rete idrica.

Elena Garganese Fonti: www.quotidianodelsud.it

ALBANIA patrimonio idrico

<ul><li>Capitale: Tirana (912.190 ab.)</li><li>Lingue ufficiali: albanese</li><li>Forma di governo: repubblica parlamentare</li><li>Superficie: 28.748 km²</li><li>Abitanti: 3.024.000 (2022)</li><li>Densità: 98 ab./km²</li><li>Valuta: lek</li><li>Fiumi principali</li><li>Drin – 335 km</li><li>Semani-Devoll – 281 km</li><li>Vjosa – 272 km</li><li>Montagne principali</li><li>Monte Korab – 2.764 m</li><li>Maja Jezercë – 2.694 m</li><li>Laghi principali</li><li>Lago di Scutari – 370 km²</li><li>Lago di Ocrida – 349 km²</li><li>Lago Grande di Prespa – 274 km²</li></ul>

Le guerre dell'acqua in Africa rappresentano un problema critico e in crescita. alimentato da una combinazione di fattori tra cui il cambiamento climatico, la crescita demografica, lo sviluppo economico e la gestione inefficiente delle risorse idriche. Questi conflitti nascono quando l'accesso all'acqua diventa insufficiente per soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate, come agricoltori, comunità urbane, industrie e paesi confinanti che condividono bacini fluviali. I continente africano ospita numerosi fiumi transfrontalieri, come i Nilo, il Congo, il Niger e il Zambezi, che sono fonti vitali di acqua ma anche potenziali punti di tensione tra i paesi attraversati.Le dispute possono nascere per vari motivi, come la costruzione di dighe, l'estrazione di acqua per l'irrigazione o lo sviluppo industriale, che possono alterare il flusso naturale dei fiumi e influenzare la disponibilità di acqua a valle.

Inoltre, il cambiamento climatico sta aggravando la situazione causando siccità più frequenti e intense in alcune regioni e inondazioni devastanti in altre. Queste calamità naturali mettono ulteriormente sotto pressione le già scarse risorse idriche e possono accelerare i conflitti tra comunità, gruppi etnici e nazioni. Per affrontare le guerre dell'acqua e promuovere la pace idrica, è essenziale una gestione condivisa e sostenibile delle risorse idriche. Ciò richiede cooperazione transfrontaliera, investimenti in tecnologie idriche sostenibili, come sistemi di irrigazione a goccia e impianti di desalinizzazione, e politiche che promuovano l'uso efficiente dellacqua e la protezione degli ecosistemi acquatici. Gli accordi internazionali e le iniziative regionali possono svolgere un ruolo cruciale nel prevenire i confliti legati all'acqua, promuovendo al tempo stesso lo sviluppo sostenibile e la cooperazione pacifica tra le nazioni africane.

Sharon Dimola Fonte: con l'aiuto di ChatGpt

INQUINAMENTO DEL PO

Fra i maggiori fiumi europei, il Po è quello che&nbsp;<a href="https://pubs.acs.org/doi/10.1021/es071471p" style="color: rgb(0, 0, 0);">risulta</a>&nbsp;più inquinato dal Pfoa, un composto chimico utile all’industria che fa parte della grande famiglia dei Pfas e che l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha da poco&nbsp;<a href="https://www.iarc.who.int/news-events/iarc-monographs-evaluate-the-carcinogenicity-of-perfluorooctanoic-acid-pfoa-and-perfluorooctanesulfonic-acid-pfos/" style="color: rgb(0, 0, 0);">dichiarato</a>&nbsp;sicuramente cancerogeno per gli esseri umani. E’ un inquinamento che non si vede e non si sente, ma che può uccidere. Infatti c’è addirittura chi&nbsp;<a href="https://www.affaritaliani.it/green/i-pfas-uccidono-lo-dice-l-airc-greenpeace-chiede-al-governo-di-vietarli-896864.html?refresh_ce" style="color: rgb(0, 0, 0);">si domanda</a>&nbsp;se sono sicure le verdure innaffiate con l’acqua del Po. La domanda potrebbe essere estesa anche ai pesci, aggiungendo nuovi motivi di inquietudine a&nbsp;<a href="https://ilgiornaledelpo.it/per-i-consumatori-il-rischio-e-altissimo/" style="color: rgb(0, 0, 0);">quelli vecchi</a>.&nbsp;

I Pfas, cioè la famiglia chimica alla quale appartiene il Pfoa ora dichiarato cancerogeno, sono le sostanze perfluoroalchiliche. &nbsp;In particolare, il Pfoa è&nbsp;l’acido perfluoroottanoico, con proprietà impermeabilizzanti. I composti appartenenti alla famiglia dei Pfas&nbsp;<a href="https://wisesociety.it/ambiente-e-scienza/pfas-inquinanti-eterni-situazione-nel-mondo/#:~:text=Sono%20note%20come%20sostanze%20chimiche,problemi%20di%20fertilit%C3%A0%20e%20cancro." style="color: rgb(0, 0, 0);">fanno parte</a>&nbsp;dei cosiddetti inquinanti eterni. Significa che resistono molto a lungo nell’ambiente e che si accumulano negli organismi viventi. Di conseguenza, è veramente arduo individuare una soglia di esposizione sicura. La loro presenza è significativa anche quando viene espressa in microgrammi e nanogrammi, cioè rispettivamente in milionesimi e miliardesimi di grammo.

Gabriele Di Turi Fonte:Il giornale del Po

Alò Daniela Biasi Aurora Bonsante Fiorenza Calore Claudia Campanella Nicole Cassano Carola Catucci Fabiana De Santis Eva Di Turi Gabriele Dimola Sharon Garganese Elena Ippolito Christian Lagalante Alessia Manchisi Felipe Neri

Mangiarano Marco Vitantonio Mankaj Anxhela Marciano Francesca Mastroleo Lucia Messa Marina Penta Pasquale Pepe Vittorio Rotolo Giada Sabatelli Rebecca Sardella Annachiara Satalino Miriam Savoldelli Paolo Urgesi Ilenia Vitto Asia

L'impronta idrica&nbsp;(in inglese&nbsp;water footprint) è un indicatore che mostra il&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Consumo" style="color: rgb(0, 0, 0);">consumo</a>&nbsp;di&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Acqua_dolce" style="color: rgb(0, 0, 0);">acqua dolce</a>&nbsp;da parte della popolazione. Si definisce l'impronta idrica di un individuo, di una comunità, di un'organizzazione o di un sistema produttivo come il volume complessivo di acqua dolce consumata per produrre i beni ed i servizi utilizzati dall'individuo, comunità, organizzazione o industria. Il consumo di acqua si calcola come volume di acqua evaporata e/o inquinata in una singola unità di tempo. Un'impronta idrica può essere calcolata per qualsiasi gruppo ben definito di&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Consumatori" style="color: rgb(0, 0, 0);">consumatori</a>&nbsp;(individui, famiglie, centri abitati, regioni, paesi) o&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Produzione" style="color: rgb(0, 0, 0);">produttori</a>&nbsp;(organizzazioni pubbliche, imprese privato e settori economici), per un singolo processo (es. la coltivazione del grano), o per ogni&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Prodotto_(economia)" style="color: rgb(0, 0, 0);">prodotto</a>&nbsp;o&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Servizio" style="color: rgb(0, 0, 0);">servizio</a>

A livello globale,&nbsp;l'impronta idrica dell'Italia è il 66% più alta della media mondiale, che ammonta a 1.385 m3 pro capite l'anno. Per quanto riguarda le principali economie non-UE, l'Italia si colloca tra i paesi che consumano più acqua pro capite, dopo Stati Uniti, Canada e Australia

QUANDO E PERCHÈ È STATA ISTITUITA LA GIORNATA MONDALE DELL'ACQUA Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell'Acqua. La ricorrenza, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1992, è stata celebrata per la prima volta nel 1993. L’obiettivo è quello di richiamare l’opinione pubblica sull’importanza imprescindibile del bene primario per eccellenza: l’acqua corrente. E allo stesso tempo promuovere una gestione sostenibile delle risorse idriche. Secondo l'ONU, la domanda globale è cresciuta di sei volte negli ultimi 100 anni e continua ad aumentare al ritmo dell'1% ogni anno. Per questa ragione, fra 30 anni il mondo potrebbe aver bisogno del 30% d'acqua in più rispetto a oggi. Una risorsa quindi che è sempre di meno e per meno persone: stando all'ultimo report congiunto Oms-Unicef, circa il 30% della popolazione mondiale, pari a 2,1 miliardi di abitanti, non possiede nella propria abitazione un accesso continuato e sicuro all'acqua potabile.

L'INQUINAMENTO NEL MEDITERRANEO

Il Mediterraneo è la sesta grande zona per inquinamento da plastica al mondo. La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti nel Mediterraneo e proviene principalmente da Turchia, Spagna, Italia, Egitto e Francia. Nel complesso l’Europa, secondo maggiore produttore di plastica al mondo dopo la Cina, versa in mare ogni anno tra le 150 e le 500 mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e 130 mila tonnellate di microplastiche. Il Mar Mediterraneo rappresenta l’1% delle acque ma contiene il 7% delle microplastiche marine a livello mondiale. Gli effetti negativi dell’inquinamento si vedono anche sulla fauna. La maggior parte delle specie marine ingeriscono plastiche o microplastiche. Ogni anno un milione e mezzo di animali marini sono vittime della plastica scaricata nei mari.

L’inquinamento del mare da plastica è una delle emergenze ambientali più gravi dell’epoca moderna. Mari e oceani sono invasi dalla plastica, al punto che si sono formate delle vere e proprie isole: le cosiddette Plastic island. Ne esistono cinque: due nel Pacifico, due nell’Atlantico e una nell’Oceano Indiano. L’inquinamento da plastica è un problema globale, tanto che le Nazioni Unite hanno inserito la tutela dei mari tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Nell’Agenda 2030 si legge che occorre “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.

LE ACQUE DOLCI E SALATE L’acqua salata è un’acqua che&nbsp;contiene una determinata quantità di sali, il che aumenta la sua conducibilità elettrica e gli conferisce un gusto più o meno salato quando la si beve, in base alla quantità di sali in essa disciolti. L’acqua salata&nbsp;non è adatta per essere usata come acqua potabile, perché il sale prosciuga l’acqua contenuta nel corpo umano. Quando gli esseri umani bevono acqua salata rischiano la disidratazione: se vogliamo bere l’acqua di mare, esse deve essere precedentemente desalinizzata. A tal proposito leggi anche: L’acqua salata si trova dappertutto sulla superficie della terra, negli oceani, in fiumi e negli stagni ad acqua salata. Circa il 71% della terra è coperto di acqua salata.

L’acqua dolce è un’acqua che – al contrario dell’acqua salata –&nbsp;ha una bassa concentrazione di sali dissolti, inferiore all’1% ed è potenzialmente potabile. Ci sono due generi di riserve d’acqua dolce: corpi statici (naturali o artificiali) contenenti d’acqua dolce, quali i&nbsp;laghi, gli stagni e le paludi interne&nbsp;e corpi in movimento contenenti acqua dolce, quali&nbsp;corsi d’acqua e fiumi&nbsp;che originano da sorgenti naturali (l’acqua proviene dalla profondità della terra). Questi corpi d’acqua coprono soltanto una piccola parte della superficie terrestre e le loro posizioni sono indipendenti dal clima. Soltanto circa il 2,5% della superficie terrestre è coperta da acqua dolce, mentre il 41% di tutte le specie conosciute di pesci vivono in tale acqua. Le zone dell’acqua dolce sono solitamente collegate molto strettamente a terra; quindi, sono spesso minacciate da un input costante di materia organica, nutrienti inorganici e sostanze inquinanti.

AGENDA 2030 OBIETTIVO 6: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Avere acqua accessibile e pulita è fondamentale. Il nostro pianeta possiede abbastanza acqua potabile ma a causa di infrastrutture scadenti o cattiva gestione economica ogni anno molte persone muoiono a causa di malattie dovute ad approvvigionamento d'acqua, servizi sanitari e livelli d'igiene non adeguati.

Dal 1990 ad oggi 2,6 miliardi di persone hanno avuto accesso ad acqua potabile, ma 663 milioni di persone non ancora.1,8 miliardi di persone utilizzano acqua potabile contaminata da escrementi. Tra il 1990 e il 2015 la popolazione mondiale che utilizza migliori fonti di acqua potabile è aumentata del 91%, ma 2,4 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici di base. L'80% delle acque di scarico prodotte da industrie è scaricato in mari o fiumi, e , ogni giorno muoiono bambini a causa di malattie legate all'acqua allo scarso igiene.

I traguardi che l'agenda 2030 ha stilato all'obbiettivo 6 sono: 6.1 ottenere entro il 2030 l'accesso universale ed equo all'acqua potabile per tutti. 6.2 l'accesso ad impianti sanitari e igienici per tutti. 6.3 migliorare la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento e il rilascio di prodotti chimici. 6.4 Aumentare l'efficienza dell'utilizzo dell'acqua in ogni settore garantendo forniture sostenibili di acqua potabile. 6.5 aumentare la gestione delle risorse idriche integrata a tutti i livelli. 6.6 proteggere e risanare gli ecosistemi legati all'acqua, come le montagne, foreste, fiumi e laghi. 6.a espandere entro il 2030 la cooperazione internazionale per creare attività legate all'acqua e impianti igienici in via di sviluppo. 6.b supportare e rafforzare la partecipazioni delle comunità locali nel miglioramento della gestione dell'acqua e degli impianti igienici.

LE ACQUE SOTTERRANEE IN PUGLIA

<ul><li>Come si formano le acque sotterranee?</li></ul>

Le acque sotterranee fanno parte del ciclo dell’acqua. Si formano infatti, in seguito all’infiltrazione nel terreno di acque meteoriche o superficiali.

<ul><li>Dove si trovano le acque sotterranee?</li></ul>

È tornata di grande attualità, l'annosa questione della tutela delle risorse idriche sotterranee della regione in relazione al più intenso ed invasivo sfruttamento delle acque sotterranee, acqua che rappresentano l'unico patrimonio naturale della Puglia che consente di sopperire alla carenza di acqua superficiali ( fiumi, torrenti). 

Per acqua sotterranea, si intende, l’acqua che si trova al di sotto della superficie terrestre. Questa acqua si trova immagazzinata nei pori fra le particelle sedimentarie e nelle fenditure delle rocce compatte

In Puglia per l'ampio sviluppo costiero, il “letto” della più importante falda idrica, la cosiddetta falda profonda, è quasi sempre costituito dall'acqua di mare di invasione continentale al di sopra della quale poggia, in quanto meno densa e quindi più leggera, l'acqua dolce di falda, determinando così una vera e propria lente, con spessore decrescente partendo dalle aree interne verso la linea di costa, in delicato equilibrio con la sottostante acqua salata.

Lagalante Alessia Fonte: baritoday.it

22 MARZO 2024 GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA WATER FOR PEACE

Percorso di Educazione civica Classe 1B delle Scienze Umane A.S. 2023-2024

Questo è un progetto realizzato dagli studenti della 1B del Liceo delle Scienze Umane in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua 2024, dal titolo "Water for Peace". Non è stata solo un'opportunità per approfondire la consapevolezza sull'importanza dell'acqua come bene comune prezioso, ma anche l'occasione per stimolare l'attività e il desiderio di partecipare di tutti gli studenti che, attraverso una serie di attività coinvolgenti hanno lavorato insieme per creare una serie di presentazioni raccolte in questo e book, che evidenziano l'importanza vitale dell'acqua per la vita umana e per il nostro pianeta nel suo complesso. Oltre a questo, hanno anche affrontato il tema della disparità nell'accesso all'acqua potabile, sottolineando il nostro privilegio relativo rispetto a molte persone nel mondo.

Il libro si chiude con l'immagine di un murale che si trova su un palazzo di Monopoli: "Beyond the sea" (Oltre il mare), dell'artista Francesco Camillo Giorgino ed è una riflessione sui rischi della tropicalizzazione del Mediterraneo. Buona lettura Prof.ssa Loredana Ratti

Il fiume Drin è il corso d'acqua più grande e più costante, alimentato dallo scioglimento delle nevi sulle montagne settentrionali e orientali È lungo 282 chilometri . Il fiume&nbsp;Shkumbini&nbsp;costituisce la tradizionale linea di separazione tra il Nord,&nbsp;ghego&nbsp;e prima del XV secolo&nbsp;cattolico, e il Sud, tosco e in passato&nbsp;ortodosso. Nella parte settentrionale del Paese si trova il lago di Scutari&nbsp;(Liqeni i Shkodres), il maggior lago della penisola balcanica. Nel Parco nazionale marino di Karaburun-Sazan sono stati raccolti 205 kg di rifiuti in un solo giorno. Questa attività dimostra che questa zona marina è molto inquinata ma dovrebbe essere tra le più pulite della costa albanese. A Valona ci sono dei progetti dedicati alla protezione del parco per proteggere e conservare gli ecosistemi. C’è anche un centro di ricerca per salvare le tartarughe marine e altre specie rare del parco.

Che cos'è il servizio idrico integrato? Il&nbsp;servizio idrico integrato&nbsp;è un sistema complesso e articolato che consente all’acqua,&nbsp;resa&nbsp;potabile, sicura e controllata,&nbsp;di arrivare ai contatori delle case e, una volta utilizzata, di essere reimmessa depurata nell’ambiente. Ne fanno parte le&nbsp;reti dell’acquedotto e quella fognaria,&nbsp;che si estendono per migliaia di chilometri, oltre agli impianti di potabilizzazione e di depurazione. Per questo si parla anche di&nbsp;“ciclo integrato dell’acqua”. A inquadrare il servizio idrico integrato e la sua gestione è la stessa&nbsp;normativa italiana.&nbsp;

I laghi Hanno forme diverse perché hanno origini diverse:i laghi glaciali ,che occupano le conche di antichi ghiacciai, hanno una forma allungata; i laghi vulcanici, che occupano i crateri di vulcani spenti, sono rotondi; laghi costieri sono lunghi e stretti e si sono formati per l'accumulo dei detriti portati dal mare. i fiumi Sono corsi d'acqua alimentati dalle precipitazioni e dallo scioglimento delle nevi.In Italia nascono dalle Alpi o dagli Appennini e sono numerosi. I fiumi alpini sono i più lunghi e hanno una maggiore portata d'acqua perché sono alimentati anche dallo scioglimento delle nevi e dai ghiacciai oltre che dalle piogge.Il principale è il Po;altri sono il Ticino,l'Adda e l'Adige.

Francesca Marciano Fonti: www.arera.it , issuu.com

La Puglia si conferma prima in Italia, per il terzo anno consecutivo, per qualità delle acque di balneazione (eccellenti per il 99,8%)È il risultato delle analisi microbiologiche condotte nel corso di quattro anni (2019-2022) dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente&nbsp;Arpa Puglia effettua il monitoraggio delle acque di balneazione regionali controllandone la qualità.&nbsp;&nbsp;l’1% di acque di balneazione “non eccellente” riguarda i monitoraggi del territorio di Lesina, tre di San Nicandro Garganico e uno di Manfredonia Nel 2022, sono stati effettuati oltre 30.000 campionamenti in tutta Italia, con lo&nbsp;scopo di valutare la qualità delle acque di balneazione dal punto di vista sanitario.Questa attività è disciplinata dalla&nbsp;direttiva comunitaria, che stabilisce le regole per la&nbsp;classificazione delle acque di balneazione&nbsp;in quattro categorie di qualità:&nbsp;eccellente, buona, sufficiente e scarsa.

Per&nbsp;durezza dell'acqua&nbsp;si intende un valore che esprime il contenuto totale di ioni di&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Calcio_(elemento_chimico)" style="color: rgb(0, 0, 0);">calcio</a>&nbsp;e&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Magnesio" style="color: rgb(0, 0, 0);">magnesio</a>, dovuti alla presenza di sali solubili nell'acqua, e di eventuali&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Metallo_pesante" style="color: rgb(0, 0, 0);">metalli pesanti</a>&nbsp;presenti nell'<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Acqua" style="color: rgb(0, 0, 0);">acqua</a>

Un'acqua dura influisce negativamente sui processi di lavaggio: infatti le molecole che costituiscono il detergente si combinano con gli ioni calcio formando composti insolubili che, oltre a far aumentare il quantitativo di detergente necessario, si depositano nelle&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Fibra_tessile" style="color: rgb(0, 0, 0);">fibre</a>&nbsp;dei tessuti facendole infeltrire. Inoltre la presenza di sostanze incrostanti è dannosa per gli impianti industriali, sia per la loro azione corrosiva, sia per le incrostazioni che formano. Per questo sono spesso utilizzate tecniche di&nbsp;<a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Addolcimento" style="color: rgb(0, 0, 0);">addolcimento</a>, ovvero di rimozione dei sali di calcio e magnesio.

Marco Mangiarano Fonte: Wikipedia

IL GRANCHIO BLU

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