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22 MARZO 2024GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA
WATER FOR PEACE
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Percorso di Educazione civicaClasse IB del Liceo Classico
A.S. 2023-2024
La Giornata Mondiale dell'Acqua è un evento internazionale, istituito dalla Nazioni Unite nel 1993, per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale riguardo alla conservazione e alla gestione sostenibile delle risorse idriche.
Si celebra, ogni anno, il 22 marzo e ha l'obiettivo di sottolineare l'importanza di preservare e conservare il patrimonio mondiale di acqua dolce per le generazioni future.
La celebrazione è caratterizzata da eventi, da campagne di sensibilizzazione e da iniziative volte a promuovere non solo la gestione sostenibile delle risorse idriche, ma anche ad ad accrescere
la consapevolezza
dei problemi legati
all'accesso all'acqua
potabile in molte
parti del mondo.
La Costituzione italiana non affronta direttamente il tema del risparmio dell'acqua, ma fornisce, come vedremo più avanti, principi e disposizioni che possono essere interpretati e applicati per promuovere la gestione sostenibile delle risorse idriche e il risparmio idrico.
Si celebra, ogni anno, il 22 marzo e ha l'obiettivo di sottolineare l'importanza di preservare e conservare il patrimonio mondiale di acqua dolce per le generazioni future.
La celebrazione è caratterizzata da eventi, da campagne di sensibilizzazione e da iniziative volte a promuovere non solo la gestione sostenibile delle risorse idriche, ma anche ad ad accrescere
la consapevolezza
dei problemi legati
all'accesso all'acqua
potabile in molte
parti del mondo.
La Costituzione italiana non affronta direttamente il tema del risparmio dell'acqua, ma fornisce, come vedremo più avanti, principi e disposizioni che possono essere interpretati e applicati per promuovere la gestione sostenibile delle risorse idriche e il risparmio idrico.
Il ruolo della scuola, dell'Educazione civica e ambientale nel problema della gestione dell'acqua.
Anche a Scuola, soprattutto attraverso lo studio dell'Educazione Civica e delle Scienze, è possibile incentivare una cultura del risparmio idrico promuovendo comportamenti sostenibili che contribuiscano a conservare le risorse idriche per le generazioni future. Si può così insegnare ai cittadini di domani l'importanza dell'acqua e le pratiche per utilizzarla in modo responsabile.
L'educazione civica e ambientale a scuola hanno dunque il compito di incentivare la conoscenza di comportamenti responsabili nell'uso dell'acqua e di fornire informazioni dettagliate sui modi per ridurre il consumo d'acqua: ad esempio, riparare le perdite, installare dispositivi a basso consumo, praticare il risparmio idrico quotidiano e sviluppare, fin dalla giovane età, comportamenti più sostenibili.
L'educazione civica può coinvolgere le comunità locali e le scuole in progetti di conservazione idrica, come la pulizia dei corsi d'acqua, la raccolta delle acque piovane e la gestione degli impianti di irrigazione nei parchi e nei giardini pubblici.
Infine l'educazione civica può svolgere un ruolo nel promuovere politiche pubbliche che favoriscano il risparmio idrico, come incentivi per
l'installazione di tecnologie a basso consumo idrico e regolamenti per la gestione responsabile delle risorse.
Anche a Scuola, soprattutto attraverso lo studio dell'Educazione Civica e delle Scienze, è possibile incentivare una cultura del risparmio idrico promuovendo comportamenti sostenibili che contribuiscano a conservare le risorse idriche per le generazioni future. Si può così insegnare ai cittadini di domani l'importanza dell'acqua e le pratiche per utilizzarla in modo responsabile.
L'educazione civica e ambientale a scuola hanno dunque il compito di incentivare la conoscenza di comportamenti responsabili nell'uso dell'acqua e di fornire informazioni dettagliate sui modi per ridurre il consumo d'acqua: ad esempio, riparare le perdite, installare dispositivi a basso consumo, praticare il risparmio idrico quotidiano e sviluppare, fin dalla giovane età, comportamenti più sostenibili.
L'educazione civica può coinvolgere le comunità locali e le scuole in progetti di conservazione idrica, come la pulizia dei corsi d'acqua, la raccolta delle acque piovane e la gestione degli impianti di irrigazione nei parchi e nei giardini pubblici.
Infine l'educazione civica può svolgere un ruolo nel promuovere politiche pubbliche che favoriscano il risparmio idrico, come incentivi per
l'installazione di tecnologie a basso consumo idrico e regolamenti per la gestione responsabile delle risorse.
Prof.ssa Marilù Giangrande
Il ruolo della scuola, dell'Educazione civica e ambientale nel problema della gestione dell'acqua.
Anche a Scuola, soprattutto attraverso lo studio dell'Educazione Civica e delle Scienze, è possibile incentivare una cultura del risparmio idrico promuovendo comportamenti sostenibili che contribuiscano a conservare le risorse idriche per le generazioni future. Si può così insegnare ai cittadini di domani l'importanza dell'acqua e le pratiche per utilizzarla in modo responsabile.
L'educazione civica e ambientale a scuola hanno dunque il compito di incentivare la conoscenza di comportamenti responsabili nell'uso dell'acqua e di fornire informazioni dettagliate sui modi per ridurre il consumo d'acqua: ad esempio, riparare le perdite, installare dispositivi a basso consumo, praticare il risparmio idrico quotidiano e sviluppare, fin dalla giovane età, comportamenti più sostenibili.
L'educazione civica può coinvolgere le comunità locali e le scuole in progetti di conservazione idrica, come la pulizia dei corsi d'acqua, la raccolta delle acque piovane e la gestione degli impianti di irrigazione nei parchi e nei giardini pubblici.
Infine l'educazione civica può svolgere un ruolo nel promuovere politiche pubbliche che favoriscano il risparmio idrico, come incentivi per
l'installazione di tecnologie a basso consumo idrico e regolamenti per la gestione responsabile delle risorse.
Anche a Scuola, soprattutto attraverso lo studio dell'Educazione Civica e delle Scienze, è possibile incentivare una cultura del risparmio idrico promuovendo comportamenti sostenibili che contribuiscano a conservare le risorse idriche per le generazioni future. Si può così insegnare ai cittadini di domani l'importanza dell'acqua e le pratiche per utilizzarla in modo responsabile.
L'educazione civica e ambientale a scuola hanno dunque il compito di incentivare la conoscenza di comportamenti responsabili nell'uso dell'acqua e di fornire informazioni dettagliate sui modi per ridurre il consumo d'acqua: ad esempio, riparare le perdite, installare dispositivi a basso consumo, praticare il risparmio idrico quotidiano e sviluppare, fin dalla giovane età, comportamenti più sostenibili.
L'educazione civica può coinvolgere le comunità locali e le scuole in progetti di conservazione idrica, come la pulizia dei corsi d'acqua, la raccolta delle acque piovane e la gestione degli impianti di irrigazione nei parchi e nei giardini pubblici.
Infine l'educazione civica può svolgere un ruolo nel promuovere politiche pubbliche che favoriscano il risparmio idrico, come incentivi per
l'installazione di tecnologie a basso consumo idrico e regolamenti per la gestione responsabile delle risorse.
Prof.ssa Marilù Giangrande
La Costituzione Italiana, promulgata nel 1948, non tratta esplicitamente il tema del risparmio dell'acqua. Tuttavia, ci sono principi e disposizioni che possono essere interpretati e applicati in modo da promuovere la gestione sostenibile delle risorse idriche e il risparmio idrico.
Il principio di solidarietà sancito nell'articolo 2 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica riconosce e promuove i diritti sociali come fondamentali, tra cui il diritto ad un ambiente sano e equilibrato. Questo principio può essere interpretato come una base per l'adozione di politiche pubbliche volte a proteggere le risorse idriche e promuovere il loro uso sostenibile, incluso il risparmio idrico.
L'articolo 9 stabilisce il dovere della Repubblica di tutelare l'ambiente naturale e il paesaggio e fornisce un fondamento giuridico per l'adozione di misure volte a prevenire l'inquinamento delle risorse idriche e a garantire la disponibilità di acqua pulita per tutti i cittadini.
Il principio di solidarietà sancito nell'articolo 2 della Costituzione italiana stabilisce che la Repubblica riconosce e promuove i diritti sociali come fondamentali, tra cui il diritto ad un ambiente sano e equilibrato. Questo principio può essere interpretato come una base per l'adozione di politiche pubbliche volte a proteggere le risorse idriche e promuovere il loro uso sostenibile, incluso il risparmio idrico.
L'articolo 9 stabilisce il dovere della Repubblica di tutelare l'ambiente naturale e il paesaggio e fornisce un fondamento giuridico per l'adozione di misure volte a prevenire l'inquinamento delle risorse idriche e a garantire la disponibilità di acqua pulita per tutti i cittadini.
Anche l'articolo 41, che riguarda l'organizzazione dell'economia, può essere interpretato nel contesto della gestione delle risorse idriche.
Questo articolo afferma che l'iniziativa economica privata è libera, ma deve svolgersi in modo compatibile con l'utilità sociale e può essere limitata per ragioni di interesse generale. Ciò potrebbe essere applicato alle attività economiche che influenzano la disponibilità e la qualità dell'acqua, promuovendo politiche e normative che incentivino sostenibilità e risparmio idrico.
Inoltre, in Italia, diverse leggi e regolamenti nazionali e regionali affrontano direttamente la gestione delle risorse idriche e promuovono il risparmio idrico, come ad esempio la Legge Quadro sull'Acqua del 1994 e il Piano Nazionale di Gestione delle Acque.
Questo articolo afferma che l'iniziativa economica privata è libera, ma deve svolgersi in modo compatibile con l'utilità sociale e può essere limitata per ragioni di interesse generale. Ciò potrebbe essere applicato alle attività economiche che influenzano la disponibilità e la qualità dell'acqua, promuovendo politiche e normative che incentivino sostenibilità e risparmio idrico.
Inoltre, in Italia, diverse leggi e regolamenti nazionali e regionali affrontano direttamente la gestione delle risorse idriche e promuovono il risparmio idrico, come ad esempio la Legge Quadro sull'Acqua del 1994 e il Piano Nazionale di Gestione delle Acque.