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fantasy I D

by anna pina paladini

Cover

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LA CLASSE 1 D
della scuola secondaria di I grado
"Elisa Springer" di Surbo

PRESENTA
UN RACCONTO FANTASY A STAFFETTA














a cura della Prof.ssa Anna Pina Paladini
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MISSIONE COVID
Comic Panel 1
Tutto cambiò nel giro di poche settimane. All’improvviso il mondo sembrò rallentare, il tempo pareva avere una scansione insolita, le giornate tornarono ad essere lunghe e tediose. La natura ricominciò a incutere paura e a riprendersi lo spazio che le era stato sottratto dallo sviluppo e dalla “civiltà”; la fiducia nel progresso e nella scienza vacillò.
In men che non si dica, proprio grazie al progresso e alla globalizzazione, un nuovo virus, la cui origine era tutta da chiarire, prese il sopravvento sull’uomo iniziando a mietere vittime come in una guerra. Prima in un’area della Cina, poi si spostò in Europa e nel resto dell’Occidente, quindi si estese a macchia d’olio su tutto il pianeta.
Il contagio avveniva attraverso il contatto umano ravvicinato e poteva essere mortale. I governi di tutto il mondo si trovarono ad affrontare un nemico invisibile in una battaglia a cui non erano abituati. Tutte le misure per far fronte alla pandemia sembravano non sortire che effetti blandi, illusori e passeggeri.
Gli esseri umani furono costretti a rinunciare alle loro abitudini, al lavoro, ai viaggi, agli svaghi all’aperto. Si ritrovarono rinchiusi nelle pareti domestiche per un tempo che sembrò loro interminabile. La tecnologia, che già aveva invaso le loro vite, ebbe il sopravvento e sembrò essere l’unico tramite per il contatto con il mondo esterno.
Quando tutto sembrava perduto, inaspettatamente l’aiuto arrivò da lontano. La notizia del contagio aveva raggiunto anche altre aree dell’universo? L’SOS dell’uomo si era propagato nelle viscere della terra? Fatto sta che alcune creature del tutto sconosciute giunsero in soccorso degli abitanti del pianeta Terra.



Inizio a cura della prof. Paladini
Comic Panel 1
Comic Panel 2
Comic Panel 3
Era l’anno 3996 e un asteroide era giunto sulla Terra portando con sè degli alieni che avevano come capo COVID 19, cioè un piccolo essere vivente responsabile della diffusione della malattia. L’asteroide era caduto sulla città di Yeaud, causando il contagio di migliaia di abitanti. Alcune persone decisero di andare in altre terre lontane per non morire. Tutto questo però fece peggiorare la situazione, diffondendo l’epidemia in tutto il mondo. Quando la notizia si diffuse oltre la sfera terrestre e arrivò sugli altri pianeti del nostro sistema solare e anche oltre esso, dal pianeta Selvatico arrivarono due gemelli di nome Tip e Tap, erano identici: alti e filiformi con la pancia arrotondata, avevano delle braccia snelle con delle lunghe mani con quattro dita, anche le gambe erano sottili con delle lunghe dita del piede anche esse con un dito in meno degli umani: tutto il corpo era color argento e sembrano non usare abiti di nessun tipo. Avevano un volto allungato con due occhi grandi a forma di foglia con le pupille celesti come il cielo sereno, la bocca e il naso non si vedevano, sembravano coperti da una maschera come quella che indossavano gli umani in quel periodo.
I due extraterrestri avevano l’idea di liberare gli umani dal virus. I giovani Selvatichesi (così si chiamavano gli abitanti di Selvatico) durante il viaggio verso la Terra iniziarono a discutere per chiarirsi le idee. Tip disse a Tap: ”Perché non costruiamo delle case sotterranee dove permettere agli umani di ricominciare a vivere come prima? Con le temperature più basse il virus potrebbe essere distrutto, come è successo su Selvatico due millenni fa. Te lo ricordi?”
Tip lo guardò con aria assorta, poi rispose : “Bella idea, ma come facciamo con gli uomini? Sotto terra farà più freddo senza il sole! Anche loro non potranno adattarsi facilmente, rischiano di morire non più per il virus ma per le temperature…dobbiamo aggiungere dei sistemi di climatizzazione corporea come quelli che abbiamo sperimentato su Selvatico, dove le temperature sono simili a quelle che gli umani troveranno sottoterra. 
Quando arrivarono sulla Terra, i gemelli iniziarono a costruire un mondo sotterraneo, non molto diverso da quello in superficie, poi installarono dei termoregolatori sul polso di ogni essere umano che permettevano loro di sopravvivere. Una volta finito loro pensarono a un piano che consisteva nel diminuire la temperatura a -50° in modo tale che la pandemia morisse congelata. Ma nonostante tutto COVID 19 sembrava non arrendersi, riuscendo a far sì che la malattia resistesse al freddo. Tra gli uomini tornò la paura.
Tip e Tap pensarono al piano B…

Sviluppo a cura di Mattia Sportello, Ludovica Greco, Andrea Sirsi, Nicolò Pezzuto
Comic Panel 1
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