Book Creator

fantasy I D

by anna pina paladini

Pages 2 and 3 of 13


LA CLASSE 1 D
della scuola secondaria di I grado
"Elisa Springer" di Surbo

PRESENTA
UN RACCONTO FANTASY A STAFFETTA














a cura della Prof.ssa Anna Pina Paladini
MISSIONE COVID
Comic Panel 1
Loading...
Tutto cambiò nel giro di poche settimane. All’improvviso il mondo sembrò rallentare, il tempo pareva avere una scansione insolita, le giornate tornarono ad essere lunghe e tediose. La natura ricominciò a incutere paura e a riprendersi lo spazio che le era stato sottratto dallo sviluppo e dalla “civiltà”; la fiducia nel progresso e nella scienza vacillò.
In men che non si dica, proprio grazie al progresso e alla globalizzazione, un nuovo virus, la cui origine era tutta da chiarire, prese il sopravvento sull’uomo iniziando a mietere vittime come in una guerra. Prima in un’area della Cina, poi si spostò in Europa e nel resto dell’Occidente, quindi si estese a macchia d’olio su tutto il pianeta.
Il contagio avveniva attraverso il contatto umano ravvicinato e poteva essere mortale. I governi di tutto il mondo si trovarono ad affrontare un nemico invisibile in una battaglia a cui non erano abituati. Tutte le misure per far fronte alla pandemia sembravano non sortire che effetti blandi, illusori e passeggeri.
Gli esseri umani furono costretti a rinunciare alle loro abitudini, al lavoro, ai viaggi, agli svaghi all’aperto. Si ritrovarono rinchiusi nelle pareti domestiche per un tempo che sembrò loro interminabile. La tecnologia, che già aveva invaso le loro vite, ebbe il sopravvento e sembrò essere l’unico tramite per il contatto con il mondo esterno.
Quando tutto sembrava perduto, inaspettatamente l’aiuto arrivò da lontano. La notizia del contagio aveva raggiunto anche altre aree dell’universo? L’SOS dell’uomo si era propagato nelle viscere della terra? Fatto sta che alcune creature del tutto sconosciute giunsero in soccorso degli abitanti del pianeta Terra.



Inizio a cura della prof. Paladini
Comic Panel 1
Comic Panel 2
Comic Panel 3
Era l’anno 3996 e un asteroide era giunto sulla Terra portando con sè degli alieni che avevano come capo COVID 19, cioè un piccolo essere vivente responsabile della diffusione della malattia. L’asteroide era caduto sulla città di Yeaud, causando il contagio di migliaia di abitanti. Alcune persone decisero di andare in altre terre lontane per non morire. Tutto questo però fece peggiorare la situazione, diffondendo l’epidemia in tutto il mondo. Quando la notizia si diffuse oltre la sfera terrestre e arrivò sugli altri pianeti del nostro sistema solare e anche oltre esso, dal pianeta Selvatico arrivarono due gemelli di nome Tip e Tap, erano identici: alti e filiformi con la pancia arrotondata, avevano delle braccia snelle con delle lunghe mani con quattro dita, anche le gambe erano sottili con delle lunghe dita del piede anche esse con un dito in meno degli umani: tutto il corpo era color argento e sembrano non usare abiti di nessun tipo. Avevano un volto allungato con due occhi grandi a forma di foglia con le pupille celesti come il cielo sereno, la bocca e il naso non si vedevano, sembravano coperti da una maschera come quella che indossavano gli umani in quel periodo.
I due extraterrestri avevano l’idea di liberare gli umani dal virus. I giovani Selvatichesi (così si chiamavano gli abitanti di Selvatico) durante il viaggio verso la Terra iniziarono a discutere per chiarirsi le idee. Tip disse a Tap: ”Perché non costruiamo delle case sotterranee dove permettere agli umani di ricominciare a vivere come prima? Con le temperature più basse il virus potrebbe essere distrutto, come è successo su Selvatico due millenni fa. Te lo ricordi?”
Tip lo guardò con aria assorta, poi rispose : “Bella idea, ma come facciamo con gli uomini? Sotto terra farà più freddo senza il sole! Anche loro non potranno adattarsi facilmente, rischiano di morire non più per il virus ma per le temperature…dobbiamo aggiungere dei sistemi di climatizzazione corporea come quelli che abbiamo sperimentato su Selvatico, dove le temperature sono simili a quelle che gli umani troveranno sottoterra. 
Quando arrivarono sulla Terra, i gemelli iniziarono a costruire un mondo sotterraneo, non molto diverso da quello in superficie, poi installarono dei termoregolatori sul polso di ogni essere umano che permettevano loro di sopravvivere. Una volta finito loro pensarono a un piano che consisteva nel diminuire la temperatura a -50° in modo tale che la pandemia morisse congelata. Ma nonostante tutto COVID 19 sembrava non arrendersi, riuscendo a far sì che la malattia resistesse al freddo. Tra gli uomini tornò la paura.
Tip e Tap pensarono al piano B…

Sviluppo a cura di Mattia Sportello, Ludovica Greco, Andrea Sirsi, Nicolò Pezzuto
Comic Panel 1
Tip e Tap pensarono al piano B che consisteva nell’andare a scovare l’alieno Covid e sconfiggerlo in modo che la popolazione mondiale ritornasse alla normalità.
I due alieni tornarono sul loro pianeta e corsero a prepararsi nel loro quartier generale per affrontare il loro più acerrimo nemico. Indossarono dei jetpack e si armarono di fucili, si misero un casco per proteggere la faccia dal mento appuntito, si misero dei guanti per le loro dita delle mani che erano sottilissime e infine si infilarono degli stivali e salirono sulla navicella ultra spaziale, allacciarono le cinture e partirono per un viaggio che li avrebbe resi gli eroi dell’umanità.
Dovevano arrivare a Yeaud per affrontare Covid 19. Una volta giunti di nuovo sulla Terra, durante il loro percorso incontrarono un anziano signore che vedendoli chiese loro aiuto per poter attraversare la strada. I due dapprima si guardarono stupiti, poi si dissero che non c’era nulla di male nel dargli una mano ma nel momento in cui gli si avvicinarono, lui balzò via e si tolse il travestimento: indossava un camice bianco latte, aveva sulla faccia una maschera che gliela copriva interamente per nascondere la sua identità, indossava dei guanti arancioni, dei pantaloni viola e delle scarpe nere.
Allora avvisò Tip e Tap con una voce che non era più quella di prima, ma suonava molto più profonda e sicura di sé: “Io sono lo scienziato, colui che vi metterà alla prova e che vi ostacolerà durante il vostro percorso che vi porterà dal Covid 19, ora creerò degli ostacoli che vi renderanno il cammino più duro”. Tip e Tap iniziarono a preoccuparsi e per istinto presero in mano i fucili e cercarono di eliminare lo scienziato ma si accorsero di essersi dimenticati le munizioni e lo scienziato si fece una risata e con uno schiocco di dita scomparve.
Ma per loro l’avventura non era ancora finita! Da molto lontano, a loro insaputa, c’era un’altra figura stava osservando la scena. Egli aprì un apparecchio super tecnologico che aveva tra le mani e creò un portale che lo tele-trasportò da Tip e Tap. Appena arrivò da loro lo scienziato li aveva appena lasciati e li trovò ancora sconvolti dall’accaduto.
Tip e Tap se lo ritrovarono davanti agli occhi all’improvviso e fecero un balzò indietro terrorizzati, poi gli chiesero confusi: “E ora tu chi sei?” Egli si presentò sorridendo: “Io sono un hi-tech-mago, sono colui che vi aiuterà nella vostra impresa straordinaria, sono l’unico che può farlo!”. Indossava un vestito metallico di colore grigio blu che ricopriva tutto il corpo fino alle caviglie, aveva delle scarpe nere e un cappello blu apparentemente ricoperto di stelle, ma in realtà si trattava di pulsanti di comando di un micro computer nascosto chissà dove.
Gli alieni insieme all’hi-tech-mago iniziarono la loro avventura. Partirono con la prima prova da superare...

Sviluppo a cura di Occhineri Gabriele, Caputo Irene, Conte Raffaele
Comic Panel 1
Comic Panel 2
Comic Panel 3
PrevNext