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Raul e l'incantesimo del Roseo Spinosus

by Cecilia P.

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Raul e l'incantesimo del Roseo Spinosus
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Lavoro realizzato all'interno del progetto "Digital Friends"
Esperto: Immacolata Esposito
Tutor: Simona Santioli
Capitolo 1 - Quando la famiglia Guelfo prepara, di nuovo, le valigie
Non ci posso credere, devo rifare ancora una volta le valigie!
Come sempre partiamo per un nuovo viaggio, questa volta in Egitto, alla ricerca di nuove e noiose piante con la mia famiglia. Io non ho mai voglia di andare in viaggio perché è noioso e perché ho paura dell'aereo.
Dovete sapere che sono cresciuto in mezzo alle piante e, precisamente, nel laboratorio dei miei genitori. Da quante volte ci sono stato me lo ricordo a memoria. E' immenso e ci si entra attraverso una porta con un grande fiore inciso, è pieno di fiori e piante di tutti i tipi provenienti da tutto il mondo. Poi ci sono due tavoli con sopra due computer - l'archivio super segreto al quale non mi posso avvicinare.
Comunque, prima di partire, conosciamoci.
Mi chiamo Raul Guelfo, ho nove anni e frequento la 4° elementare (anche se la frequento poco per via dei continui viaggi) ho i capelli biondi e lucenti come il sole, sono molto goloso e ho una voglia nel piede a forma di mucca - a quanto pare il fatto di aver calpestato una gigantesca cacca di mucca quando era incinta di me, fu un evento davvero traumatico per mia madre.
- Tesorooooo! Muoviti a fare la valigia! E' TARDI!
Ecco, questa è mia madre Dafne, o la signora Picàr, come ci tiene ad essere chiamata, che urla da sotto le scale, con la sua voce stridula.
Quando è calma ha un meraviglioso sorriso stampato sulla faccia, ma se si arrabbia, diventa peggio di Satana.
E' anche una donna estremamente elegante ed è una botanica.
Ad un certo punto sento dei passi avvicinarsi alla mia camera e...è mio padre che mi dice gentilmente: - Su, su stai tranquillo Raul, so che tua madre è un po' esagerata quando si tratta di partire e che tu vorresti proprio rimanere qui, ma devi venire con noi, lo sai. Sono sicurissimo che stavolta ti divertirai!
Mio padre, Eriberto Guelfo, è un uomo con un cuore dolce e, come avrete notato, prova sempre a sostenermi nonostante il suo aspetto così gracilino perché è magro come uno stecco. E' divertente e positivo e, ovviamente, è un botanico.
- MUOVITI RAUL!
- Uff..Arrivo mammaaa!
Divertirmi, seh...già me lo immagino: dovrò rimanere una settimana chiuso in una tenda dell'accampamento senza dire né toccare niente perché a detta dei miei genitori è sempre tutto così "pericoloso".
Porto giù di sotto la valigia e mentre scendo le scale ho un brutto presentimento, è come se mi sentissi più preoccupato del solito.
Carichiamo i bagagli su quel povero catorcio di auto del mio papà e partiamo in direzione dell'aeroporto. Mia mamma questa volta è davvero iperansiosa.
- Hai preso il microscopio?
- Sì.
- Hai preso le cesoie?
- Mmm...sì.
- E i campioni di reagente?
- Sì tesoro.
- Oh no! Mi sono dimenticata il nebulizzatore!
- L'ho preso io Dafne, stai tranquilla per favore. Andrà tutto benissimo!
Passa così un'interminabile ora di viaggio.

Finalmente arriviamo e ad aspettarci c'è il nostro aereo privato.
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