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Ipazia fu considerata la prima vera “donna filosofa” dell’antico Occidente. Fu matematica e astronoma, filosofa, politica, sfrontata e carismatica maestra di pensiero e di comportamento. Fu bellissima e amata dai suoi discepoli.

Figlia del noto filosofo Teone, studiò fin da giovanissima nella enorme biblioteca d’Alessandria e ben presto fu a capo della Scuola Alessandrina. Di lei, i suoi contemporanei dicevano che era dotata di enorme cultura, al punto da eguagliare, se non addirittura superare, in termini di sapienza e conoscenza, molti dei grandi filosofi del suo tempo. Arrivò, infatti, perfino a formulare una nuova ipotesi sul

movimento della terra, con lo scopo di sostituire la preesistente teoria tolemaica, secondo la quale la Terra era al centro dell’universo.

In breve tempo divenne il simbolo di quella libertà di pensiero proibita e da eliminare ad ogni costo,

Perretta Vincenza AD 1000878

Le donne hanno da sempre dovuto lottare per guadagnarsi il riconoscimento dei propri diritti, scontrandosi con il pensare comune che le voleva oscurate e dimenticate.

Ipazia è l’esempio concreto di una donna pensatrice che non ha mai avuto paura di esserlo, pur essendo consapevole dei rischi a cui sarebbe andata incontro.

Parità di Genere: la storia di Ipazia di Alessandria

Vincenza Perretta AD 1000878

C'era una donna quindici secoli fa ad Alessandria d'Egitto il cui nome era Ipazia. Quanti di voi conoscono Ipazia di Alessandria?

motivo per cui venne uccisa da un gruppo di cristiani nel marzo del 415 nel bel mezzo del clima di tensione religiosa che non lasciava spazio a nessun tipo di ciò che veniva considerato eretico e fanatico.

ll suo prestigio la portò, ben presto, a diventare un punto di riferimento intellettuale fondamentale per la comunità, al punto che venne incaricata di divulgare le sue conoscenze matematiche, astronomiche e filosofiche all’interno del Museo di Alessandria, una delle più importanti istituzioni culturali esistenti.

Se oggi, in quasi tutte le parti del mondo, le donne possono potersi esprimere con le proprie parole e pensare con la propria testa è perché in passato altre donne si sono esposte e hanno lottato.