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Storie ingarbugliate

by IH Liceo Artistico B. Cassinari Piacenza

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INTRODUZIONE

Ehi, cosa ti porta qui? Prima di proseguire ti voglio raccontare come il le nostre emozioni ed il nostro modo di esprimerci si sia riflesso sui nostri racconti. È partito tutto da un libro letto insieme, poi abbiamo capito che, con l' aiuto della prof, saremmo stati capaci di raccogliere le nostre idee per creare un qualcosa di più grande. Il risultato è una raccolta di racconti diversi tra loro. Puoi pensare ad essa come un barattolo di vernice: ogni colore che lo compone trasmette emozioni differenti con le quali puoi dare un senso ai momenti vuoti.
INTRODUZIONE

Ehi, cosa ti porta qui? Prima di proseguire ti voglio raccontare come il le nostre emozioni ed il nostro modo di esprimerci si sia riflesso sui nostri racconti. È partito tutto da un libro letto insieme, poi abbiamo capito che, con l' aiuto della prof, saremmo stati capaci di raccogliere le nostre idee per creare un qualcosa di più grande. Il risultato è una raccolta di racconti diversi tra loro. Puoi pensare ad essa come un barattolo di vernice: ogni colore che lo compone trasmette emozioni differenti con le quali puoi dare un senso ai momenti vuoti.
1
RITROVARE LA FORZA
Cardone Lorenzo
 
Quella sera Luigi era particolarmente stanco, la giornata non era andata come si era immaginato. L’incontro con uno dei più grossi clienti dell’azienda, a cui aveva presentato una proposta commerciale sicuramente allettante, non era andata a buon fine. Questo aveva scatenato in lui delusione e un pesante senso di sconfitta. Aveva puntato molto su quel contratto. Un introito provvigionale notevole che avrebbe dato a sé stesso e alla sua famiglia un momento di tregua dai quotidiani problemi economici che li affliggevano. Entrando in casa incrociò lo sguardo con quello di sua madre i cui occhi gonfi erano indice di un pianto sommesso legato al ricordo della figlia morta. Luigi non aveva voglia di sentirsi ripetere le angosce che attagliavano sua madre, non era la giornata giusta.
2
RITROVARE LA FORZA
Cardone Lorenzo
 
Quella sera Luigi era particolarmente stanco, la giornata non era andata come si era immaginato. L’incontro con uno dei più grossi clienti dell’azienda, a cui aveva presentato una proposta commerciale sicuramente allettante, non era andata a buon fine. Questo aveva scatenato in lui delusione e un pesante senso di sconfitta. Aveva puntato molto su quel contratto. Un introito provvigionale notevole che avrebbe dato a sé stesso e alla sua famiglia un momento di tregua dai quotidiani problemi economici che li affliggevano. Entrando in casa incrociò lo sguardo con quello di sua madre i cui occhi gonfi erano indice di un pianto sommesso legato al ricordo della figlia morta. Luigi non aveva voglia di sentirsi ripetere le angosce che attagliavano sua madre, non era la giornata giusta.
3
Salutò velocemente il padre che gli rispose stanco di una giornata di lavoro anche per lui certamente infelice e si rifugiò in camera attualmente occupata dalla sorella minore. Una camera che era stata quella dell’altra sorella, defunta in un incidente stradale, dove la sorellina si era installata, con l’intento di sentirla ancora vicina in quanto ancora piena di oggetti e segni della sua presenza.
“Perché ti sei voluta rifugiare in questo luogo che evoca tristezza e rimpianto? Tu dici che la sua presenza oltre che compagnia ti evoca ricordi felici, ma che felicità ti scaturisce da un ricordo di morte?”
Una domanda scaturita da uno stato d’animo astioso e pieno di risentimento, che covava nel suo animo ormai da tanto tempo.
La sorellina gli rispose bruscamente:
“Ti ricordi l’ultimo Natale trascorso insieme a nostra sorella? Ti ricordi degli auguri scambiati in quella occasione? Quello di nostra sorella era stato particolarmente allegro e pieno di gioia, nonostante i suoi progetti di matrimonio fossero naufragati.
Lei con estrema forza di carattere non appariva minimamente turbata, anzi, sembrava che questo evento negativo le desse una carica in più e le desse stimolo per esprimere forza e volontà. Un esempio di forza a cui tutti i giorni io attingo per affrontare la difficoltà di vivere con la sua mancanza, con la tristezza di nostra madre e l’apatia ormai radicata in nostro padre.”
Questa risposta gli evoca l’immagine della sorella che gli appare in un'aura del tutto diversa dai ricordi tristi fin qui avuti. Anche lui si accorse di un’energia fino ad allora ignota.
Luigi si pentì subito della sua inopportuna domanda e, ad alta voce, come se parlasse più a sé stesso disse alla sorella:
“Hai ragione, i miei problemi sono nulla. Posso e devo affrontarli con uno spirito che sappia attingere a quanto nostra sorella ha saputo trasmetterci.”
Dopo averla abbracciata, tornò dalla madre e dal padre con l’intento di consolarli e stimolarli ad affrontare con forza d’animo e spirito diverso la tragedia che era loro capitata.
4
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