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Alex nel Niagori

by Mattia Ierna

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Alex nel NIAGORI
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Mattia, Giorgia, Bryan, Jenny
C’era una volta un ragazzo di 16 anni, che si chiamava Alex. Era alto e muscoloso, con un ciuffo biondo cenere e gli occhi verde smeraldo. Alex fin da piccolo era un bambino molto solare che si divertiva con i suoi amici, quando iniziò a crescere scoprì che aveva delle abilità da eroe infatti lui non era un ragazzo normale, sapeva parlare con gli animali. Era una cosa che gli usciva spontanea, ci parlava fin da piccolo ma solo per gioco. Per questo non passava più molto tempo con i suoi amici, perché pensavano che fosse strano. Inoltre non aveva paura di niente, infatti, quando una volta si era smarrito nel bosco, non si perse d’animo e, siccome non c’erano degli animali pronti ad aiutarlo, dovette arrangiarsi con le sue forze, riuscendo a tornare a casa. Alex amava molto i suoi
genitori, ma sfortunatamente sua madre, quando aveva 5 anni, morì, quello era stato un brutto colpo per lui, ma per fortuna c'era suo padre che lo tirava su di morale e lo incoraggiava a dare sempre il meglio di sé e ad affrontare qualsiasi avversità la vita gli riservasse.
Alex viveva in un piccolo paesino, in cui non c'erano molte attività da fare. Un giorno si stava annoiando, così si ricordò del bosco, e gli venne voglia di ritornarci per esplorarlo più a fondo. 
Purtroppo, però, non fu fortunato come la volta precedente, infatti si perse e, cercando la via per uscire, si imbatté in un avvenimento molto curioso. Mentre cercava l’uscita, si trovò di fronte a un albero molto
particolare: era un ulivo gigante, a prima vista normale, ma, dopo un paio di secondi, si illuminò. Lui si incuriosì e lo toccò. 







Subito dopo si fece tutto bianco, inondato di luce. Tutti i suoni si ovattarono e gli iniziò a girare la testa. Dopo pochi secondi riprese possesso dei suoi sensi e si ritrovò in un posto molto strano: non era più nel bosco, ma in una città molto particolare. C’era un cartello con scritto NIAGORI, e c’era una montagna, con in cima un castello avvolto dalla nebbia, che sembrava abbandonato. In quel momento fu scosso da un
tremito di paura, ma si fece coraggio ed entrò. Le vie interne alla città erano tutte grigie, fumanti, come se fosse appena accaduta una catastrofe. Una donna lo strattonò per il braccio e lo condusse all’interno di una casa. Sottovoce disse: “’Ciao ragazzo, sono la maga Babbarabba, tu sei Alex, giusto?’’ Lui, incredulo, fissò la maga e, vacillando con la voce, le disse: “S-sì, sono io… come f-fai a sapere il mio n-nome?’’ Babbarabba gli rispose sogghignando: “Io so predire il futuro, infatti ho ricevuto una visione in cui un ragazzo di nome Alex sarebbe stato la nostra salvezza.’’
Alex si sentiva confuso, non sapeva come comportarsi, quindi le chiese cosa avrebbe dovuto fare. “Da anni in cima alla montagna vive un mostro, che si ciba di bambini.

E' un essere cattivo perché dentro di lui ci sono solo malvagità e odio; lui non sopporta di essere diverso dagli altri”, disse la maga con un filo di voce. “Ormai i bambini sono pochissimi, e la nostra città potrebbe essere completamente distrutta, il che sarebbe un grandissimo problema, infatti siamo noi che controlliamo il meteo, che stabiliamo quando debba piovere e quando no; se dovesse scomparire la nostra città, il mondo in cui tu vivi diventerebbe improvvisamente arido!’’
Allora Alex, senza pensarci due volte, come un vero eroe decise di partire per salvare il paese di NIAGORI e ,di conseguenza, anche il suo mondo. 
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