I GRANDI PERSONAGGI DEI DIRITTI UMANI
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AYAAN HIRSI ALILoading...
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Si stima che ogni anno circa tre milioni di bambine sono vittime di mutilazione genitali: rimozione totale o parziale degli organi genitali esterni.In generale l'organizzazione mondiale della sanità ritiene che più di 200 milioni di donne attualmente in vita abbiano subito questo genere di mutilazioni e che siano 30 i Paesi in cui questa pratica è largamente diffusa.
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L'atto dell'infibulazione si dice che sia di carattere religioso, ma nel Corano di questo non vi è traccia. Ecco quindi che la pratica viene giustificata da ragioni sociali e culturali su tutte emerge il mantenimento delle tradizioni.Preservazione della verginità e promozione dell’igiene femminile sono pretesti dietro cui si nascondono barbarie a cui sono sottoposte bambine, spesso piccolissime, che sono le vittime di questo atto atroce.
Ci sono state e ci sono tutt’ora numerose campagne per fermare l’infibulazione, ma ad oggi la piaga sembra lontana dall’essere arginata e risolta definitivamente; ciò potrebbe essere perché è difficile capire a pieno il dolore e l’umiliazione delle donne e delle bambine, che vengono costrette all’infibulazione.
Ayaan Hirsi Ali, proprio per questo, ha scritto un libro dove descrive perfettamente, con cruda precisione e toccante realismo, il momento in cui ha subito questa mutilazione. Il libro si intitola: “Infedele”.
Ayaan è costretta ad adattarsi all’imposizione del velo come ogni donna islamica e alla proibizione delle frequentazioni esterne.
Lei lotta per i diritti delle donne all’interno della comunità islamica, ed a causa di questo è stata messa al bando dalla sua comunità, ossia per aver denunciato l’orrore delle mutilazioni genitali femminili.
Lei lotta per i diritti delle donne all’interno della comunità islamica, ed a causa di questo è stata messa al bando dalla sua comunità, ossia per aver denunciato l’orrore delle mutilazioni genitali femminili.
Vive sotto scorta, a causa delle minacce di morte ricevute per aver contestato la situazione femminile nel suo paese.
E’stata costretta ad un matrimonio combinato dal padre, dal quale è riuscita a scappare in Europa nel 1992 e a trovare rifugio in Olanda, dove ha proseguito l’università e ha perfezionato la lingua.
E’stata costretta ad un matrimonio combinato dal padre, dal quale è riuscita a scappare in Europa nel 1992 e a trovare rifugio in Olanda, dove ha proseguito l’università e ha perfezionato la lingua.
Ayaan oggi è una politica, una scrittrice e un’attivista somala naturalizzata olandese; attualmente vive in America.
Conoscere la sua storia fa capire il desiderio di molte donne di vivere una vita libera fuori dagli schemi culturali maschili, e far sì che le donne non siano più considerate “soggetti passivi” sia dai Paesi in via di sviluppo che da quelli occidentali.