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Io, io, io... e gli altri?

by Classe 3A Medie Majano a.s. 2018-2019

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La mostra itinerante "Io, io,io ... e gli altri?" vuole ricordare a tutti i diritti dei bambini riallacciandosi alla Convenzione dei Diritti dell'Infanzia approvata dall' Onu con lo scopo di promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a vantaggio di tutti gli individui.

Il titolo stesso, secondo noi, ricorda che il rispetto di se stessi è fondamentale per assicurare anche il rispetto degli altri e ciò è possibile solo attraverso il bilanciamento del concetto di diritto e dovere, per cui il mio diritto può esistere solo qualora eserciti il dovere di rispettare il diritto altrui.

I 20 autori di questa mostra hanno lavorato insieme per illustrare con immagini e testi in prosa o poesia alcuni dei diritti fondamentali dell'infanzia e dell'adolescenza.
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In questo catalogo digitale riassumiamo le opere della mostra dandone una nostra interpretazione.
Il catalogo contiene anche una sezione dedicata alla illustrazioni realizzate da alcuni ragazzi della scuola media di Majano
La mostra si apre con il Diritto alla noia spiegato da Susanna Tamaro che sottolinea come da questo silenzio, da questo spazio vuoto, nasce lo stupore nei nostri cuori e con esso il desiderio di meravigliarsi assieme agli altri. Così viene rivalutato questo concetto generalmente inteso come momento negativo, di insoddisfazione, fastidio e tristezza che ciascuno cerca sempre di evitare.
Ed è proprio così che facciamo noi nativi digitali sempre bisognosi di riempire il nostro tempo vuoto con le diverse offerte tecnologiche del mondo contemporaneo, mentre i bambini nei paesi poveri non possono scegliere di godere di questo spazio personale perchè costretti a lavorare per garantirsi la sopravvivenza. Adriano Gon ha illustrato questo diritto.
Il Diritto al gioco spiegato da Giovanna Zoboli è il diritto dentro e fuori a ciascun adolescente di fare giochi immaginari ed esplorare il mondo che lo circonda imparando le regole del gioco per il rispetto di tutti i partecipanti.
L'articolo 31 della Convenzione dei diritti dell'Infanzia e dell'adolescenza infatti riconosce al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età, a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica. Il gioco è fondamentale per sviluppare la creatività, per sperimentare le proprie capacità, tra cui quella di condividere esperienze socializzanti con gli altri. Questo diritto interpretato artisticamente da Giulia Orecchia è in netta contrapposizione con ciò che accade realmente, dove nei paesi occidentali si richiede ai bambini e agli adolescenti un grande efficientismo a discapito dell'importantissimo momento ludico personale. Spesso neppure nei paesi poveri vi è questo tempo di gioco, ma quei rari esempi ci sono di grande insegnamento perchè i bambini che non hanno nulla sanno apprezzare questi momenti con gran divertimento. In questo quadro di Giulia Orecchia sono rappresentati tanti cappelli che ci fanno pensare ai cappelli dei maghi da cui esce tanta magia creando stupore e allegria. Si tratta di quella magia che dà origine alla nostra creatività la quale si sviluppa nel gioco portando colore nella nostra vita.
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