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Ciao sono Nefertina vivo in Egitto e sono una scriba...
seguimi esploreremo insieme le curiosità del mio popolo
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il mio popolo è molto antico la sua nascita risale...
....al 4000 a.C. sulle sponde del fiume Nilo in Egitto, nacque la civiltà egizia. Le prime popolazioni si stabilirono sulle sponde del fiume e fondarono i primi villaggi. Il fiume Nilo fu una risorsa importantissima per quelle terre in quanto rendeva il terreno molto fertile, grazie a una sostanza chiamata limo, che lasciava a terra una volta che si ritirava dopo le piene.
usarono l'argilla insieme alla paglia tritata finemente...
per costruire le mura delle città alte circa dieci metri con un perimetro quadrato a volte arrotondato agli angoli.
Dalle porte principali della cinta muraria si potevano percorrere lunghe rampe che portavano alle strade interne della città, metà della quale era destinata al palazzo del re, del governo ed ai templi, mentre l'altra metà era costituita dall'insieme delle abitazioni degli operai e degli artigiani al servizio del faraone.
Dalle porte principali della cinta muraria si potevano percorrere lunghe rampe che portavano alle strade interne della città, metà della quale era destinata al palazzo del re, del governo ed ai templi, mentre l'altra metà era costituita dall'insieme delle abitazioni degli operai e degli artigiani al servizio del faraone.
le case erano costruite ...
con mattoni crudi. Lasciavano che il fango e la paglia rimanessero a bagno per diversi giorni per ottenere una massa più compatta. Le case erano piccole ad un solo piano con poche stanze e pavimenti in terra battuta. Il tetto era piatto , costruito da tronchi di legno accostati e nella buona stagione veniva usato come terrazza
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e costruirono le Piramidi !Loading...
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la costruzione delle Piramidi il "Papiro delle Miniere d'oro"
Dalle miniere e dalle cave estraevano le materie prime come il basalto, il granito, il calcare, la quarzite e l'alabastro ma gli egizi conoscevano anche l'esistenza nel sottosuolo della loro terra di pietre preziose.
Cercavano nel deserto orientale, al confine tra Egitto e Sudan, smeraldi, rame, zaffiri, lapislazzuli, turchese e soprattutto l'oro quest'ultimo estratto dalle cave di quarzo. Al Museo Egizio di Torino oggi è conservato il “Papiro delle Miniere d'oro”, un documento importante che descrive l'attività di estrazione di questo prezioso metallo, si può dire che è la più antica mappa topografica ritrovata
Cercavano nel deserto orientale, al confine tra Egitto e Sudan, smeraldi, rame, zaffiri, lapislazzuli, turchese e soprattutto l'oro quest'ultimo estratto dalle cave di quarzo. Al Museo Egizio di Torino oggi è conservato il “Papiro delle Miniere d'oro”, un documento importante che descrive l'attività di estrazione di questo prezioso metallo, si può dire che è la più antica mappa topografica ritrovata
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oltre che grandi costruttori amavano scrivere con i geroglifici
La parola “geroglifico” in greco significa “scrittura degli dei”. I Greci, quando invasero l'Egitto, pensavano che i geroglifici fossero formule sacre dipinte sui muri dei templi. I geroglifici non sono lettere dell'alfabeto, ma sono segni di suoni, oggetti, animali e azioni. Sono riuniti secondo un certo significato. La scrittura egizia inizialmente era formata da ideogrammi, a ogni segno corrispondeva una parola, segni che rappresentavano in forma figurativa un oggetto materiale. La figura rappresentata poteva essere una cosa reale (persona, animale oppure oggetto), e in tal caso si trattava di pittogramma, oppure poteva indicare un'azione.
scrivevano sul papiro...
Il papiro è una pianta palustre che può raggiungere anche quattro metri di altezza. La pianta del papiro cresceva nell’antico Egitto, lungo le rive del fiume Nilo e nelle paludi del suo delta. Oggi cresce solamente nell’Africa tropicale e in Sicilia orientale.
Gli Egizi usavano il papiro soprattutto per fabbricare fogli su cui scrivere.
Dalla parte interna della pianta tagliavano lunghe strisce che venivano poi intrecciate: uno strato in orizzontale e uno in verticale. Si ricavava così un “foglio” che veniva bagnato con un liquido colloso, pressato su una tavola di legno e fatto essiccare al sole, unendo più fogli si formava un rotolo lungo anche diversi metri, sul quale gli scribi scrivevano. Per scrivere i geroglifici utilizzavano una cannuccia immersa in inchiostri colorati; i rotoli erano poi conservati in anfore sigillate
La produzione di papiri egiziani però era cara e limitata fu sostituita con materiali più economici come la pergamena e la carta.
Gli Egizi usavano il papiro soprattutto per fabbricare fogli su cui scrivere.
Dalla parte interna della pianta tagliavano lunghe strisce che venivano poi intrecciate: uno strato in orizzontale e uno in verticale. Si ricavava così un “foglio” che veniva bagnato con un liquido colloso, pressato su una tavola di legno e fatto essiccare al sole, unendo più fogli si formava un rotolo lungo anche diversi metri, sul quale gli scribi scrivevano. Per scrivere i geroglifici utilizzavano una cannuccia immersa in inchiostri colorati; i rotoli erano poi conservati in anfore sigillate
La produzione di papiri egiziani però era cara e limitata fu sostituita con materiali più economici come la pergamena e la carta.