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CANTICO DELLE CREATURE

by Donato Serlenga

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Cantico delle Creature
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Biografia di Francesco d'Assisi
Francesco nasce ad Assisi, in Umbria, il 26 settembre del 1182, da una famiglia di ricchi mercanti. Francesco conduce una giovinezza allegra e spensierata fino alla crisi avvenuta durante la prigionia in seguito alla sconfitta di Assisi ad opera di Perugia nel Ponte di San Giovanni. Alla crisi seguono presto la vocazione religiosa e la conversione che si manifestano con gesti di carità verso i bisognosi e con il disprezzo delle ricchezze. Convocato dal padre davanti al vescovo e alla corte episcopale di Assisi perché rinunci formalmente all'eredità, Francesco si denuda pubblicamente e riconsegna al padre le vesti, con rifiuto radicale della proprietà privata. Inizia così la sua predicazione del Vangelo e il suo esempio è presto imitato da numerosi seguaci e organizzato da lui stesso secondo una Regola dell'Ordine dei Frati Minori. Essa prevede che i francescani debbano vendere tutto ciò che hanno per vivere solo di elemosina, indossare abiti poveri e calzature solo in casi eccezionali.
Poco prima della sua morte avvenuta nell'ottobre 1226, Francesco compose una lauda in volgare umbro: Laudes creaturarum (Lodi delle creature), che ha anche il nome di Cantico di frate sole.
Il Cantico delle Creature, scritto in volgare umbro, è considerato il primo esempio di poesia religiosa, nonché il primo testo artistico della letteratura italiana. Esso è tra i pochissimi scritti del santo pervenuti a noi ed è l'unico in volgare. Francesco compose il Cantico e lo concepì come strumento di propaganda religiosa con destinazione di massa e scelse eccezionalmente il volgare per rivolgersi agli umili e agli ignoranti che non capivano il latino. Tuttavia, nella lauda, in alcuni casi, la grafia latina resiste. Nel Cantico, domina una concezione ottimistica e serena della vita umana e della natura. L'idea evangelica della fratellanza umana è rilanciata da Francesco come rapporto armonioso dell'uomo con la natura, con l'universo e con Dio.
FUNZIONE: la funzione della lauda è doppia: opporsi al pessimismo della tradizione medievale mostrando l'aspetto sereno del creato, della morte e del rapporto umano con Dio; contrastare l'eresia catara che distingueva un Dio buono creatore delle realtà spirituali e una divinità malvagia creatrice delle cose visibili.
TEMI: il tema principale di questa lauda è la commossa gratitudine di Francesco verso tutto ciò che Dio ha creato e che lo spinge ad apprezzare ogni elemento della natura e della vita: l'acqua, il sole, la terra, il fuoco, il vento, la luna e le stelle. Questi elementi sono fratelli e sorelle dell'uomo perché figli dello stesso creatore e testimoni di Dio e del suo amore verso l'umanità. Anche il dolore e la morte sono accettati con gioia perché attraverso essi l'umanità si purifica e si avvicina alla salvezza eterna.
LINGUAGGIO: nel Cantico è presente un linguaggio rasserenato e gioioso. Non vi è nessun preziosismo, ma la massima semplicità e facilità.
METRICA: la lauda, accompagnata in origine da una melodia composta dal santo stesso, non segue uno schema metrico ben preciso, benché vi siano in essa precisi schemi ritmici. Essa è costituita da dodici strofe di differente lunghezza e da 33 versi. Ciascuna strofa è composta da versi in prosa assonanzata con identità nella vocale tonica finale. Sul piano ritmico, c'è l'influenza del modello dei Salmi biblici.
Giotto, La predica agli uccelli, 1296-1298 (Assisi, Basilica Superiore di San Francesco)
Cantico delle Creature
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se Konfano,
et nullu homo ène dignu Te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi' Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le Tue creature dài sostentamento.

Laudato si', mì Signore, per sor'Aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi' Signore, per frate Focu
per lo quale enallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Altissimo, onnipotente, buon Signore,
Tue sono le lodi, la gloria e l'onore ed ogni benedizione.

A te solo, Altissimo si addicono
e nessun uomo è degno di nominarti.

Lodato sii, mio Signore, con tutte le Tue creature
specialmente il signor fratello Sole
che dà la luce del giorno grazie alla quale tu ci illumini
ed esso è bello e radioso con grande splendore
di te, Altissimo, porta il segno.

Lodato sii, mio signore, per sorella luna e le stelle,
in cielo le hai create splendenti, preziose e belle.

Lodato sii, mio signore per Frate vento
e per l'aria, il tempo nuvoloso, il sereno ed ogni stagione
grazie a cui dai nutrimento alle Tue creature.

Lodato sii, mio signore per sorella acqua,
la quale è molto utile, umile, preziosa e pura.

Lodato sii, mio signore per fratello Fuoco
con il quale illumini la notte
ed esso è bello, giocondo, robusto.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli Ke perdonano per lo Tuo amore

et sostengo infirmitate et tribulatione
Beati quelli ke 'l sosterranno in pace
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra Morte corporale
da la quale nullu homo vivente pò skappare :
guai a cquelli ke morrano ne le peccata mortali
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati
ka la morte secunda no 'l farrà male

Laudate e benedicete mi' Signore et ringratiate
e serviateli cum grande humilitate
Lodato sii, mio Signore per nostra sorella madre Terra
la quale ci nutre e ci sostiene
e produce diversi frutti colorati e fiori sull'erba.
Lodato sii, mio Signore per quelli che perdonano
per il Tuo amore

e sostengono malattie e dolori
Beati quelli che li sopporteranno in pace
perchè da Te Altissimo saranno incoronati.

Lodato sii, mio Signore per nostra sorella Morte corporale
dalla quale nessuno può scappare
guai a quelli che moriranno nel peccato mortale
beati quelli che troverà nella tua Santissima volontà
perchè non soffriranno a causa della morte dell'anima.

Lodate e benedite il mio Signore e
ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.
L'attualità del Cantico delle creature
Chi rilegge oggi il Cantico delle creature, si rende subito conto che i temi affrontati da San Francesco nella sua lauda sono attualissimi. La biosfera, infatti, esposta al rischio di catastrofi estreme, non è uno spazio di dominio dell'uomo. L'amore per l'acqua, il fuoco, il sole, la luna, le piante, gli animali, dovrebbe essere inteso come amore per se stessi.
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