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Passaggio del testimone

by Classe 5C a. s. 2020-2021

Pages 2 and 3 of 48





“Passaggio del testimone”
con la classe 5C
a.s. 2020-2021
Liceo Linguistico Ilaria Alpi
Cesena
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Le ragazze e i ragazzi della classe 5C hanno scelto alcune testimonianze dei sopravvissuti nei campi di sterminio, per cercare di capire meglio e provare ad essere loro a sostenere in futuro il valore di queste preziose parole.
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Con le loro voci hanno provato a dare un colore alla sofferenza così lacerante e intensa.
Vi invitiamo ad ascoltarli tra le parole e le immagini...
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da Luciana Nissim Momigliano

Torino, 20 ottobre 1919- Milano, 1 dicembre 1998
a Gaia Masini
“In questa vita del campo, io lavoravo in questa infermeria, si facevano le schede dei malati… bisognava scrivere cosa avevano, se erano troppo malate le si metteva in pericolo di una selezione…... L’infermeria era l’anticamera della morte, conveniva non venirci. 
Tutte le mattine c’erano i cadaveri di quelli che erano morti …. la sera quando finiva il lavoro io correvo nel campo dalle mie amiche a trovarle e portavo un po’ di aspirine …ogni sera vedevo sparire una di loro …... 
da Fausta Finzi, Milano (11/08/1920)
a Jacopo Moroni

"La vita al campo si presentò subito molto dura, soprattutto la vista di gente ridotta a delle larve ci fece capire subito che lì non erano molti quelli che potevano uscirne vivi; il nostro unico desiderio fu quello di poter sopravvivere e ci aggrappammo ad esso come se fosse l'ultimo barlume di speranza."
Era una calda estate del 1944, a Milano. Fausta Finzi, una ragazza di appena 24 anni, venne separata dalla sue famiglia per essere deportata in Germania, nel campo femminile di Ravernsbruck. Rimase internata nel campo di concentramento per 265 lunghissimi giorni, assistendo alle più inumane atrocità commesse dalle SS e subendo violenze che la traumatizzarono a vita.

"Ero arrivata ad un punto di sfinimento tale che stavo perdendo ogni parvenza di umanità; durante le poche ore di sonno che ci venivano concesse non riuscivo ad avere sogni, la mia mente era in uno stato di letargo perpetuo".
da Franco Schönheit
Ferrara 27 giugno 1927 - Milano 14 gennaio 2020
a Michela Nausica Narducci
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