La primavera

Watercolor texture 3

Il Bruco Morbidone e la coccinella con Scratch.

Storia del bruco Morbidone C’era una volta una farfallina azzurra, molto graziosa nel suo vestito di seta celeste. Volava insieme a tante altre farfalline azzurre. Disse: “Conosco un magnifico posto per deporre le uova. I nostri piccini avranno una culla da re”. Questo magnifico posto era un melo in fiore e le farfalline deposero un piccolo uovo in ogni fiore, poi morirono, perché le farfalle, quando hanno pensato ai piccolini che debbono nascere, non hanno più nulla da fare.

Clouds pattern

ISTITUTO COMPRENSIVO CARPI ZONA NORD ANNNO SCOLASTICO 2021/2022 CLASSE 3 B - SCUOLA PRIMARIA SALTINI CLASSI 1U - 3U - 5U - SCUOLA PRIMARIA MARTIRI PER LA LIBERTÀ

“Chi sei tu ?” la interruppe la farfalla “quando mai ci siamo conosciute! Io ho delle ali meravigliose e delicate, vivo nell’aria tra i fiori colorati e profumati; tu, invece, strisci e sbavi nel fango tra i vermi. Ah, se il giardiniere liberasse il mio giardino da certe sudicie bestie!”. La lumaca rimase male e disse con umiltà: “Va bene, va bene, non ci siamo mai viste. Però ricordati che io ti ho conosciuta da bruco e strisciavi.”

Si attaccò a un filo di seta, finissima produzione propria, e si calò dalla finestra. Un soffio d'aria lo fece dondolare e si addormentò.

1) 17B 2) 9B 4A 4B 3) 8B 6A 3B 4) 8B 2A 2R 2A 3B 5) 8B 1A 3R 2A 3B 6) 8B 1A 2R 3A 3B 7) 8B 7A 2B 8) 7B 2M 3A 2R 2A 1B 9) 2B 5A 2M 3A 2R 2A 1B 10) 1B 3A 2R 3A 1M 6A 1B 11) 1B 2A 3R 4A 1M 4A 2B 12) 1B 2A 2R 6A 6B 13) 1B 6A 2R 2A 6B 14) 2B 5A 2R 2A 6B 15) 6B 5A 6B 16) 7B 3A 7B 17) 17B

LEGENDA B 0 BIANCO A = AZZURRO R = ROSSO M = MARRONE

"Ma somigli a un verme!" disse la coccinella. Il Bruco Morbidone rispose: "Il verme ha forse le zampe? Io ne ho cinque paia e due le perderò!". Il bruco triste e malinconico andò a fare una passeggiata.

Questo posto era un melo in fiore e le farfalline deposero un uovo in ogni fiore...

C'era una volta una farfallina che volava insieme a tante farfalle alla ricerca di un posto per deporre le uova...

Il Bruco Morbidone e la farfalla con Scratch

“E’ vero, è vero!” esclamò il bruco Morbidone diventato farfallina, dopo essersi specchiato. “Questa è una bellissima sorpresa!”. Pazza di gioia, la farfallina si mise a volare nell’aria tranquilla e si mescolò a uno sciame di farfalline simili a lei, che svolazzavano sopra i fiori. E allora, un ricordo lontano affiorò nella sua piccola mente, il ricordo di un buon sapore di mela… “Conosco un posto” disse alle compagne, “un magnifico posto per deporre le uova…”. E la storia ricominciò.

“Che maniera!” strillò. Ma non aveva finito di gridare che sentì dei denti entrare profondamente nella mela e mancò poco che venisse schiacciato. “Puah, c’è il verme!” disse una voce e la mela venne scagliata lontano. Il bruco Morbidone, non appena si fu riavuto dal colpo, si affacciò alla finestrina e con voce soffocata dall’indignazione, si mise a strillare: “Chi è questo ignorante che mi chiama verme? Verme sarà lui e tutti i suoi discendenti! Non lo sa che io appartengo alla specie dei bruchi e con i vermi non ho proprio nulla in comune?”.

I S T R U Z I O N I

Anche la mela diventava grossa e si coloriva al sole, ma non era allegra perché non aveva nessun piacere di sentirsi divorare tutta la polpa da quel ghiottone di bruco. Morbidone si era aperta una finestrina nella buccia della mela e ogni mattina vi si affacciava per prendere il fresco e per scambiare qualche chiacchiera con i suoi compagni. Ma un giorno sentì uno strattone che lo mandò a ruzzolare in fondo alla casetta.

1) 25B 2) 18B 1N 1VS 1MC 4B 3) 17B 1N 1B 2VS 4B 4) 16B 1N 5B 1VS 1MC 1B 5) 5B 4MS 6B 3MC 3B 1N 2VS 1B 6) 3B 1MS 4G 3MS 3B 6MC 1N 4B 7) 2B 1MS 2G 7MS 1B 8MC 4B 8) 2B 2G 1MS 4N 3MS 1B 3MC 1N 4MC 4B 9) 1B 1MS 2G 1N 2G 1MS 2N 3MS 3MC 1N 3MC 1VS 4B 10) 1B 1MS 1G 1N 1G 2N 2MS 1N 3MS 6MC 2VS 4B 11) 1B 1MS 1G 1N 1G 1N 1MS 1N 1MS 1N 3MS 1MC 6VS 5B 12) 1B 2MS 1N 3MS 1N 1MS 1N 3MS 2MC 1VS 9B 13) 1B 3MS 3N 2MS 1N 3MS 2MC 2VS 8B 14) 2B 7MS 1N 2MS 3MC 2VS 8B 15) 3B 6MS 7MC 1VS 8B 16) 4B 9MC 4VS 8B 17) 3B 4VS 5MC 4VS 9B 18) 7B 7VS 11B 19) 25 VC 20) 25 VC

LEGENDA B=BIANCO N= NERO VS= VERDE SCURO MS= MARRONE SCURO G= GIALLO VC= VERDE CHIARO MC= MARRONE CHIARO

Quando si destò era primavera. "Buondì, farfallina!" disse una lumachina. "Ma io sono un bruco!". "Forse lo eri!" rispose la lumachina. Pazza di gioia la farfallina si mise a volare e disse: "Conosco un posto per deporre le uova...".

“Come è bello il mondo!”, mormorò il bruco Morbidone, e si addormentò. Quando si destò, era primavera. Le violette odoravano dolcemente fra l’erba novella. “Buongiorno, farfallina azzurra!” disse una lumachina che si arrampicava sullo stelo di un rosaio. “Dici a me? Ma io sono il bruco Morbidone!” “Forse lo eri”, disse la lumachina ritirando maliziosamente un cornino. “Ma ora sei una bella farfallina vestita di velo celeste. Puoi specchiarti in una goccia di rugiada”.

Ma un giorno il bruco sentì dei denti entrare nella mela. "C'è il verme!" disse una voce. Il Bruco Morbidone si affacciò e si mise a strillare: "Chi mi chiama verme? Non sa che sono un bruco?".

I fiori di melo perdettero i petali e si trasformarono in mele. In ogni mela c'era un piccolo bacolino nato dall'uovo deposto dalle farfalle.

Un bel giorno il bruco si fece lento, perse i bei colori, s’irrigidì&nbsp;al punto da restare completamente immobile. La fedele amica,&nbsp;non capendo quel che stava succedendo al suo amico, gli si avvicinò, gli parlò, si disperò e lo vegliò a lungo. Dopo qualche giorno, dalla spoglia del bruco uscì una variopinta e brillante farfalla che, aperte le ali, cominciò a volare tra i fiori e le erbe. La lumaca, che aveva assistito al prodigioso cambiamento, si avvicinò e cominciò a parlare con dolcezza. “Come ti sei fatta bella! Sono proprio&nbsp;felice di avere un’amica così carina come te! Se tu sapessi come mi sono spaventata quando ti ho vista paralizzata”.

1) 18B 2) 3B 1N 4B 2N 4B 1N 3B 3) 4B 1N 2B 4N 2B 1N 4B 4) 4B 1N 2B 4N 2B 1N 4B 5) 5B 2N 4G 2N 5B 6) 6B 6R 6B 7) 5B 2R 1N 2R 1N 2R 5B 8) 3B 2N 8R 2N 3B 9) 2B 1N 1B 2R 1N 4R 1N 2R 1B 1N 2B 10) 2B 1N 1B 10R 1B 1N 2B 11) 1B 1N 2B 10R 2B 1N 1B 12) 5B 2R 1N 2R 1N 2R 5B 13) 4B 2N 6R 2N 4B 14) 4B 1N 2B 4R 2B 1N 4B 15) 5B 1N 6B 1N 5B 16) 18B

LEGENDA ­ B= BIANCO ­ G= GIALLO ­ N= NERO ­ R= ROSSO

“Ah, non sei un verme?” disse una coccinella che si lustrava la corazza. “Ma gli somigli!”. “Non gli somiglio nient’affatto!” gridò il bruco Morbidone, che aveva un carattere piuttosto irascibile. “Il verme ha forse le zampe? Non hai mai visto un lombrico? Quello sì che è il campione di tutti i vermi! E ti pare che abbia le zampe? Io, invece, ne ho ben cinque paia, anche se due paia le perderò strada facendo”. “Uh, perdi le zampe!” sghignazzò la coccinella, “E quando succederà?”.

Uno di questi era il Bruco Morbidone, che crescendo aveva aperto una finestrina nella buccia della mela da cui ogni mattina si affacciava.

Un bruco ed una lumaca vivevano nello stesso giardino. I due animaletti avevano stretto una grande amicizia tra loro. Insieme strisciavano a passeggio, rosicchiavano le foglie tenere e dolci e facevano allegre conversazioni. Insomma stavano sempre insieme e, nei momenti difficili, si aiutavano e s'incoraggiavano a vicenda.

I fiori del melo perdettero i petali e pian piano si trasformarono in frutti. Ma in ognuna di quelle piccole mele che il sole coloriva e faceva diventare sempre più grosse, c’era un bacolino appena nato dall’uovo deposto dalle farfalline azzurre, un bacolino che aveva trovato la casa e insieme la polpa saporita da mangiare. Il bruco Morbidone era uno di questi bacolini, e poiché era dotato di grandissimo appetito, in breve era diventato grasso e ben pasciuto.

Ma il bruco Morbidone, indignato, aveva sbattuto la finestrina borbottando: “Che razza d’ignorante!”. Si guardò intorno e si sentì improvvisamente molto triste e malinconico. Neppure la polpa della mela gli piaceva più. “Forse ho fatto indigestione”, pensò. “E’ meglio che vada a fare una passeggiata”. Si attaccò a un filo di seta, finissima produzione propria, e si calò dalla finestrina. Un soffio d’aria lo fece dondolare dolcemente, e i fiori gli mandarono un’ondata di profumo.

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