Copertina a cura di Emma Ruffoni
Introduzione a cura di Flavio Gamberini e Emma Ruffoni
Linea del tempo a cura di Nicolai Raiu
Curatore dell'opera: Prof. Nicola Borin
Introduzione a cura di Flavio Gamberini e Emma Ruffoni
Linea del tempo a cura di Nicolai Raiu
Curatore dell'opera: Prof. Nicola Borin
MEDIOEVO: SECOLI BUI? E PERCHÉ MAI?!
Benvenuti alla nostra "mostra del Medioevo"! Vi faremo fare un salto indietro nell’età medioevale per scoprire le origini di alcune delle invenzioni più conosciute e importanti tra quelle ideate in quell’epoca, sia concrete, come oggetti di uso comune o rappresentativi di un popolo o di un’epoca, sia astratte come festività, leggi e altro che sono arrivate fino ai giorni nostri e che hanno influenzato la nostra epoca contemporanea
Scopo di questa opera è dimostrare che il Medioevo non è stato in tutto e per tutto un periodo buio, ma ci ha anche portato tante cose, delle quali, al giorno d’oggi, non possiamo fare a meno. Ma… cosa ci hanno portato? Per scoprirlo… andate avanti!
IL MEDIOEVO:
SECOLI BUI O PERIODO CHE ANTICIPA L’ETÁ MODERNA?
Questa pubblicazione ha lo scopo di illustrare varie invenzioni, alcune ancora in voga oggi, realizzate nel Medioevo, spesso a torto considerato un’epoca oscura e piena di arretratezza culturale e scientifica.
In realtà in questi secoli furono messe a punto molte invenzioni che hanno poi “spianato” la strada all’età moderna.
Non tutti sanno che bottoni, occhiali, note musicali e scacchi, per esempio, sono nati proprio in questo periodo. A chiudere il Medioevo fu l’invenzione della stampa a caratteri mobili, una tecnica rivoluzionaria e carica di conseguenze per gli anni che seguirono.
Benvenuti alla nostra "mostra del Medioevo"! Vi faremo fare un salto indietro nell’età medioevale per scoprire le origini di alcune delle invenzioni più conosciute e importanti tra quelle ideate in quell’epoca, sia concrete, come oggetti di uso comune o rappresentativi di un popolo o di un’epoca, sia astratte come festività, leggi e altro che sono arrivate fino ai giorni nostri e che hanno influenzato la nostra epoca contemporanea
Scopo di questa opera è dimostrare che il Medioevo non è stato in tutto e per tutto un periodo buio, ma ci ha anche portato tante cose, delle quali, al giorno d’oggi, non possiamo fare a meno. Ma… cosa ci hanno portato? Per scoprirlo… andate avanti!
IL MEDIOEVO:
SECOLI BUI O PERIODO CHE ANTICIPA L’ETÁ MODERNA?
Questa pubblicazione ha lo scopo di illustrare varie invenzioni, alcune ancora in voga oggi, realizzate nel Medioevo, spesso a torto considerato un’epoca oscura e piena di arretratezza culturale e scientifica.
In realtà in questi secoli furono messe a punto molte invenzioni che hanno poi “spianato” la strada all’età moderna.
Non tutti sanno che bottoni, occhiali, note musicali e scacchi, per esempio, sono nati proprio in questo periodo. A chiudere il Medioevo fu l’invenzione della stampa a caratteri mobili, una tecnica rivoluzionaria e carica di conseguenze per gli anni che seguirono.
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CARNEVALE
A partire dal :Periodo classico greco e della Roma antica
Dove: Italia e Grecia
Descrizione/origine: Il carnevale è una festa mobile che si celebra nei paesi di tradizione cristiana, ma che ha origini molto antiche, addirittura risalenti alla Grecia classica e all’antica Roma, all'antica festa dei "Saturnalia" che di festeggiava a dicembre. Nel Medioevo la Chiesa sposta la festività a febbraio prima della Quaresima. La parola Carnevale infatti deriva dal latino “carnem levare” che significa “eliminare la carne”poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (il martedì grasso) prima del periodo di astinenza e digiuno dettato dalla Quaresima durante la quale poi a nessuno era concesso di mangiare carne. Seguendo il principio dettato dal motto "Semel in anno licet insanire"(Una volta all'anno è lecito impazzire) nel Medioevo si aveva in quei pochi giorni un vero e proprio capovolgimento sociale in cui i servi fingevano di essere i padroni e i padroni i servi. La festa si svolge spesso in pubbliche parate in cui comandano elementi giocosi e fantasiosi, in particolare, l'elemento da distinguere è l'uso del mascheramento. Ogni città ha le proprie tradizioni per festeggiare il carnevale che riguardano l’ organizzazione di sfilate, carri e feste in maschera.
A partire dal :Periodo classico greco e della Roma antica
Dove: Italia e Grecia
Descrizione/origine: Il carnevale è una festa mobile che si celebra nei paesi di tradizione cristiana, ma che ha origini molto antiche, addirittura risalenti alla Grecia classica e all’antica Roma, all'antica festa dei "Saturnalia" che di festeggiava a dicembre. Nel Medioevo la Chiesa sposta la festività a febbraio prima della Quaresima. La parola Carnevale infatti deriva dal latino “carnem levare” che significa “eliminare la carne”poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l'ultimo giorno di carnevale (il martedì grasso) prima del periodo di astinenza e digiuno dettato dalla Quaresima durante la quale poi a nessuno era concesso di mangiare carne. Seguendo il principio dettato dal motto "Semel in anno licet insanire"(Una volta all'anno è lecito impazzire) nel Medioevo si aveva in quei pochi giorni un vero e proprio capovolgimento sociale in cui i servi fingevano di essere i padroni e i padroni i servi. La festa si svolge spesso in pubbliche parate in cui comandano elementi giocosi e fantasiosi, in particolare, l'elemento da distinguere è l'uso del mascheramento. Ogni città ha le proprie tradizioni per festeggiare il carnevale che riguardano l’ organizzazione di sfilate, carri e feste in maschera.
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ARCO UNNO
A partire dal: V secolo
Dove: Mongolia
Descrizione/origine: L’arco unno è asimmetrico, composto da legno, corno e inserti in osso.
L’arco è stato ideato per eseguire un tiro preciso con grande sicurezza nel giro di 40m, ovvero in un combattimento corpo a corpo nel combattimento a cavallo. L’arco può essere utilizzato anche fino a 250-300m.
L'arco è stato ideato per essere usato a cavallo: l'arco unno è infatti asimmetrico, con il flettente superiore più lungo dell'inferiore, per permettere all'arciere di farlo passare con facilità da un lato all'altro del collo o del dorso dell'animale. Tuttavia l'asimmetria porta a una minore precisione di tiro.
Quest’arma è capace di forare scudi e armature di metallo.
Le frecce erano lunghe, con punte di osso romboidali a tre angolazioni taglienti per penetrare scudi di cuoio così come armature d'acciaio.
Un arciere a cavallo durante il suo addestramento doveva imparare a tirare in avanti, di lato e all'indietro, il tutto in sella a un animale galoppante variando l'altezza e la direzione del movimento del bersaglio.
A partire dal: V secolo
Dove: Mongolia
Descrizione/origine: L’arco unno è asimmetrico, composto da legno, corno e inserti in osso.
L’arco è stato ideato per eseguire un tiro preciso con grande sicurezza nel giro di 40m, ovvero in un combattimento corpo a corpo nel combattimento a cavallo. L’arco può essere utilizzato anche fino a 250-300m.
L'arco è stato ideato per essere usato a cavallo: l'arco unno è infatti asimmetrico, con il flettente superiore più lungo dell'inferiore, per permettere all'arciere di farlo passare con facilità da un lato all'altro del collo o del dorso dell'animale. Tuttavia l'asimmetria porta a una minore precisione di tiro.
Quest’arma è capace di forare scudi e armature di metallo.
Le frecce erano lunghe, con punte di osso romboidali a tre angolazioni taglienti per penetrare scudi di cuoio così come armature d'acciaio.
Un arciere a cavallo durante il suo addestramento doveva imparare a tirare in avanti, di lato e all'indietro, il tutto in sella a un animale galoppante variando l'altezza e la direzione del movimento del bersaglio.
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