Progetto extracurriculare della pluriclasse I-III D di Motta D'Affermo, Secondaria dell'IC Tusa ME 

Scatti in versi

Antique paper texture

Io mi ricordo la mia verde vita… storia di un albero, tutta rifiorita. Le mie fronde proteggevano i nidi intorno prati fioriti, una margherita che ricorda la vita non sfiorita.&nbsp; Margherita sai.. Non ti dimenticherò mai….

Distesa sul blu, il libro sopra il viso mi protegge dall’indifferenza mentre precipito fra le sue incomprensibili parole.

Paper stack border

Esistono diverse tecniche che si possono utilizzare, tra queste la tecnica del cut-up. Essa consiste nel selezionare una porzione di testo - non conosciuta - da un libro o rivista; nel nostro caso l'insegnante ha trascritto, in formato word e poi stampato con caratteri grandi, la poesia di D'Annunzio La pioggia nel pineto. Gli alunni sono stati invitati a: tagliare con attenzione ogni rigo o strappare frammenti per ottenere una porzione di testo; mescolare i frammenti ottenuti; chiudere gli occhi e cercare di sentire le proprie emozioni; scegliere, attraverso una lettura "a volo d'uccello", le parole che chiamano, che catturano e poggiarle sul cartoncino; cominciare così a creare un pensiero poetico; muovere le parole sul foglio per ottenere una poesia fluida e corretta; incollare le parole sul cartoncino e decorarlo.

Distesa sull’onda il libro sul mio viso mi copre dai raggi del sole mentre sprofondo dentro la magia di parole.

Ecco l’inizio e la fine di una poesia da usare come punto di partenza e punto di arrivo. Tocca a voi costruire il passaggio da un punto all’altro.

Fu allora che vidi le scale Che portano in ... ... ... ... ... E ora sono troppo avanti

(Le scale di Bruno Tognolini, da Rime buie, pag. 54-55)

TU ERI DENTRO, IO ERO FUORI Io avevo denti, tu avevi pane tu eri sazio, io avevo fame. Io avevo l'acqua, tu avevi fiori tu avevi carta, e io i colori. Io avevo vento, e tu tempesta tu avevi gambe, io avevo testa. Tu avevi chiave, ma cosa importa. Tu avevi chiave, io niente porta.

Esercizio di ricalco Io avevo , tu avevi tu eri , io avevo . Io avevo , tu avevi tu avevi , e io . Io avevo , e tu tu avevi , io avevo . Tu avevi , ma cosa importa. Tu avevi , io niente .

(di Chiara Carminati da Viaggia verso poesie nelle tasche dei jeans pag. 14)

VIAGGIA VERSO Viaggia, viaggia verso verso dove non ha molta importanza conta il tempo, il passo, la distanza. Viaggia verso viaggia con buon senso e direzione anche se ignori la tua meta. Il viaggio è un essere intenzione il verso è un’arte da poeta. Viaggia, viaggia verso qualche sciocco che non avrà risposta di sicuro dirà che ti sei perso ma il dubbio porta avanti, e il centro resta così continua il viaggio &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;e viaggia verso.

Esercizio di ricalco Viaggia, viaggia verso verso &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;. Viaggia verso viaggia con&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; anche se&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Il viaggio è &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;. Viaggia, viaggia verso qualche&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; ma &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; così continua il viaggio e &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;verso.

(di Chiara Carminati da Viaggia verso poesie nelle tasche dei jeans, pag. 129)

Io abito il mare che i rifiuti non fanno respirare abito una spiaggia e questi sabbiosi lidi che sono la mia fantasia fantasia che avvolge fantasia melodiosa fantasia che non basta una fantasia sola, sai non basta mai

Io abito un sogno che gli altri non comprendono abito un pensiero e questi bei momenti che sono la mia vita vita che va via vita intensa vita che non basta una vita sola, sai non basta mai

Io mi ricordo la mia verde vita… storia di albero, tutta rifiorita. Con i merli che donavano allegria ma ora non c’è più la stessa armonia solo un ammasso di rami tagliati da passi vagabondi che deturpano luoghi fecondi.

Io amo me stessa. Amo dialogare con persone, oggetti con le stelle, amo la mia vita fiduciosa, serena…&nbsp;&nbsp;libera.&nbsp;

Il&nbsp;Metodo Caviardage&nbsp;è un Metodo di scrittura poetica che aiuta a scrivere poesie e pensieri attraverso un processo ben definito ed un gran numero di tecniche e strategie,&nbsp;non partendo da una pagina bianca ma da testi già scritti: pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale. Grazie alla&nbsp;contaminazione con svariate tecniche artistiche espressive&nbsp;(quali il collage, la pittura, l’acquarello, etc.) si dà vita a poesie visive: piccoli capolavori che attraverso parole, segni e colori danno voce a emozioni difficili da esprimere nel quotidiano. Il Metodo didattico è stato creato ed è diffuso in Italia da&nbsp;<a href="https://www.caviardage.it/tina-festa/">Tina Festa</a>&nbsp;e viene utilizzato da insegnanti nelle proprie classi o da formatori certificati che, in qualità di esperti esterni, propongono laboratori singoli o corsi in scuole di ogni ordine e grado a partire dalla Scuola Primaria, in ateliers, biblioteche e librerie, in associazioni e dovunque si voglia creare un evento legato alla scrittura poetica. (tratto dal sito https://www.caviardage.it/cosa-e/)

Sul bosco foglie sparse e fiori freschi. La pioggia umida, come il pianto, che cade in mare. Ascolta un suono chiaro: Piove sui nostri pensieri disciolti.

La tecnica del&nbsp;ricalco poetico&nbsp;è un buon sistema per iniziare a scrivere una poesia. Imitando la scrittura dei “grandi” si parte da una poesia d’autore che ci piace; dopo l'analisi dei versi si ‘ricalca’ la poesia, lasciando la stessa struttura e cambiando il contenuto (in parte o quasi integralmente), quindi personalizzandola. Questo strumento ci permette di indossare gli abiti del poeta, di giocare con le parole, di comprendere la struttura di una poesia e riscriverla. Si tratta di un esercizio di manipolazione linguistica che ci spinge e costringe a ricercare soluzioni linguistiche e creative efficaci. Ricalcare non significa copiare, ma riutilizzare la scrittura di chi è capace a scrivere per imparare pian piano a maturare una scrittura poetica propria e personale; significa, a sua volta, ricercare spunti per la scrittura per migliorarne la fluidità attivando lo spirito creativo.

Io avevo freddo, tu avevi coperte tu avevi fame, io avevo il pane. Io avevo l’ acqua, tu avevi sete tu avevi cibo e io le diete. Io avevo vento e tu tempesta tu eri attento e io ero persa. Tu avevi nido, ma cosa importa. Tu avevi nido, io niente porta.

Fu allora che vidi le scale Che portano in cielo Lungo una scia nuova e rifiorita Salgo sopra senza rimpianto E ora sono troppo avanti&nbsp;&nbsp;

Io mi ricordo la mia verde vita… storia di albero, tutta rifiorita.&nbsp; Il mio fusto alto e robusto&nbsp; i miei rami ombrosi&nbsp; spesso generosi.&nbsp; Intorno splendidi fiori colorati purtroppo presto strappati.&nbsp; Mi ricordo i miei amici Merli,&nbsp; vorrei tanto rivederli.&nbsp; Alcune volte mi facevan compagnia,&nbsp; ma poi andavano sempre via.&nbsp; Così da solo ho continuato la mia vita ma anche lei un giorno è sparita.&nbsp;

Disteso su una foglia, il libro che si sfoglia mi fa volare verso il sole mentre rincorro un mare di parole.

Al poeta nascosto che è in ognuno di noi.

Viaggia, viaggia verso Verso cieli stellati, anche se ti sembrano inappropriati. Viaggia verso viaggia con amore e costanza, anche se a volte non ha molta importanza. Il viaggio è solo un'emozione semplice e leggera come una canzone. Viaggia, viaggia verso, qualche ostacolo potrà contrastarti, ma tu sii forte e continua a provarci. Così continua il viaggio e vola verso.

Nel bosco foglie cadono come pioggia sul mare. Le mandorle immerse in freschi pensieri.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale. Scale ripide, a volte traballanti, gradini stretti, un po' pericolanti. Ho sceso ad occhi chiusi tante di quelle scale, perché, forse, era tanta la paura di cadere. Ti ho dato il braccio, per prendere coraggio. Insieme sì è più forti, in un qualunque viaggio.

Distesa sul prato, il libro aperto sopra la faccia mi ripara dal sole mentre mi cascano dentro tutte le parole.

Distesa su &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;, il libro &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; mi (verbo)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;da (nome/aggettivo)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; mentre (verbo/i) &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;parole.

(da Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno di Silvia Vecchini e Marina Marcolin)

Il canto di fiori, il suono della pioggia e il pianto degli occhi di una figlia: si spegne tutto sulle mani.

Ho iniziato a desiderare Ho commesso errori Ma oggi Con le persone giuste, ho dato origine alla mia felicità.&nbsp;

Fu allora che vidi le scale Che portano in cielo un luogo meraviglioso, soleggiato colorato e sorprendente. Dove c'è divertimento sempre e in ogni momento allora salgo ancora le scale vedo cose meno belle, ma da me son distanti, e ora sono troppo avanti.

Ho sceso dandoti&nbsp;il braccio, almeno un&nbsp;milione di scale e a te che sei la mia famiglia, la mia casa,&nbsp; la cosa più importante&nbsp; della mia vita, dedico tutte le cose più belle del mondo perché il mio amore&nbsp; ti sia intorno.

Fu allora che vidi le scale che portano in paradiso.&nbsp; Un'immensa distesa di riso&nbsp; che ti solletica il viso.&nbsp; Sali sempre più in alto e non ti fermi mai.&nbsp; È come se stessi volando.&nbsp; Non riesco a fermarmi&nbsp; continuo…&nbsp; E ora sono troppo avanti.&nbsp;

Io mi ricordo la mia verde vita… storia di un Albero tutta rifiorita, nata in un prato&nbsp; da una margherita&nbsp; e in breve vi ho raccontato&nbsp; tutta la mia vita, fatta di gioia e di dolori&nbsp; di grandi speranze e poche certezze, poiché un giorno fui abbattuto e tutto il mio mondo crollò in minuto. Seppur ho vissuto una breve vita, ringrazio Dio perché è esistita.&nbsp;

Gli autori degli scatti e delle poesie

Pluriclasse I - III D di Motta D'Affermo ME

Classe I D Angela Ceravolo Giusy Lo Monaco Alessandra Marinaro Classe III D Francesco Alferi Alessandra Fazio Giacomo Giannì Giada Lo Monaco

Il progetto si è concluso con la voglia dirompente, quasi irrefrenabile di continuare a scrivere. Nella fase progettuale certi sorprendenti sviluppi non sono stati previsti e anche l'anno scolastico è volto a termine. Il tempo dello scrivere e dello stare insieme, condividendo la riflessione poetica e la pratica della scrittura, è stato ingabbiato dal calendario scolastico, ma si spera che prenda forma in altri luoghi e in altri momenti, perché i nostri poeti possano continuare a ricercare Bellezza attraverso la poesia che custodiscono dentro.

Ascolta. La pioggia leggera che cade e i suoni lontani disciolti nell’aria, la voce del mare trema, l’anima schiude i pensieri che mi illudono, nell’ombra la nostra favola si spense e adesso ascolta un&nbsp;canto muto.

Viaggia verso, poesie nelle tasche dei jeans, Chiara Carminati, Bompiani Poesie della notte, del giorno, di ogni cosa intorno, Silvia Vecchini , Marina Marcolin, Topipittori Poesie naturali, Alessandra Berardi Arrigoni, Martina Marcolin, Topipittori Rime buie, Bruno Togliolini, Salani Editore Trovare la poesia nascosta. Educare alla Bellezza con il Metodo Caviardage di Tina Festa, Edizioni La Meridiana Un anno di poesia, Berard Friot, Lapis Edizioni Scrittori si diventa, Jenny Poletti Riz, Edizioni Erickson Lettori e scrittori crescono, Elisa Goninelli, Sabina Minuto, Pearson Imparare a scrivere con i grandi, Guido Conti, Bur Rizzoli

Accogli il futuro Vola libera Felice fra le stelle, ascolta il cuore, contrasta le sfide e vivi: questa si chiama vita.&nbsp;

Viaggia , viaggia verso verso luoghi essenziali dove i mondi sono surreali. Viaggia verso viaggia con gentilezza e felicità anche se qualcuno te lo impedirà. Il viaggio è curiosità ma tu non preoccuparti per quello che succederà. Viaggia, viaggia verso qualche destinazione ma con convinzione così continua il viaggio e sogna verso.

Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di&nbsp; scale.. e mi starai accanto&nbsp; per sempre durante tutta la&nbsp; nostra vita.. Sostegno e sicurezza di ogni essere umano…

Foglie, nuvole e fiori: vita umana. Foglie belle e lontane. Nuvole leggere Fiori freschi e favolosi.

Distesa&nbsp;su un'onda il libro azzurro racconta, mi parla come un bambino mentre sprofondo dentro la fantasia di parole.

Distesa sull'onda, il libro che galleggia accanto a me mi accompagna nel viaggio mentre mi sta sempre vicino nuoto tra le sue parole.

Fu allora che vidi le scale che portano in cielo nella strada della vita… strada nuova… sorprendente e gioiosa che ci guida tutti i giorni.. E ora sono troppo avanti.

DOVE ABITI? Io abito il sorriso che il mondo non ricambia abito una samba e queste belle sillabe che sono la mia lingua lingua che si impasta lingua imbastardita lingua che non basta una lingua sola, sai non basta mai (Poesia di Chiara Carminati da Viaggia verso poesie nelle tasche dei jeans, pag. 21)

Esercizio di ricalco DOVE ABITI? Io abito &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;(sostantivo) che (nome)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;non (verbo)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; abito un*(nome)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; e quest (agg. e nome)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; che sono la mia/il mio (nome)*&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; *&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;che (verbo)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; *&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;(aggettivo)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; *&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;che non basta un*&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;sol&nbsp;&nbsp;&nbsp;, sai non basta mai

La seconda attività di scrittura poetica con il Metodo Caviardage di Tina Festa ha previsto, come attivatore, la lettura dell'albo illustrato Il mondo ti aspetta di Kobi Yamada e Gabriella Barouch. Il testo offerto agli alunni per il cut-up è stato "Quando ho cominciato ad amarmi"&nbsp;la splendida poesia del 1940 di Charlie Chaplin.

Io abito l’amore che la terra non conosce abito un prato e questi profumati fiori che sono il mio cuore cuore che batte cuore spezzato cuore che non basta un cuore solo, sai non basta mai

Viaggia, viaggia verso verso una destinazione lontana e serena Viaggia verso viaggia con gioia e allegria anche se non sai più la via. Il viaggio è la forza di andare e forse di tornare. Viaggia, viaggia verso qualche conquista ma con sicurezza così continua il viaggio e sogna verso.

Scatti in versi Scatti di gioia Di pura emozione Slanci di creatività Immortalati in scatti eterni e inafferabili

S. S. I grado, IC di Tusa, Pluriclasse I-IIID di Motta D'Affermo

Io abito il mondo che il volto non mostra abito un sogno e questi sfrenati attimi che sono il mio giorno giorno che vivo giorno importante giorno che non basta un giorno solo, sai non basta mai.

Ecco l’inizio di una poesia di Montale da usare come punto di partenza. Tocca a voi continuare.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale ... ... ...

Esercizio di ricalco Dall'incipit d'autore continua tu in rima ...

Io mi ricordo la mia verde vita... storia di albero, tutta rifiorita. ... ( Albero da Poesie naturali di Alessandra Bernardi Arrigoni e Marina Marcolin, pag.39)

Ascolto il cuore Libero le stelle Sfido la felicità Desidero amare sempre me stessa.&nbsp;

Io abito il mare che l’uomo vuole amare abito un’onda di allegria e queste spiagge che sono la mia vita vita che fa crescere vita impazzita vita che non basta una vita sola, sai non basta mai

Viaggia, viaggia verso verso un’avventura&nbsp; che non ti fa paura. Viaggia verso&nbsp; viaggia con cuore e mente anche se è indifferente. Il viaggio è un cielo stellato&nbsp; in un sentiero abbandonato. Viaggia, viaggia verso qualche strada che ti porterà alla vita,&nbsp; ma con coraggio così continua il viaggio&nbsp; e ama verso.

Il cammino della vita Passi, una miriade di passi compongono il cammino della vita. Passi come quelli di un bambino che si incammina negli albori del mattino: sono passi traballanti, incerti, incoraggiati dalle mani di una mamma premurosa. Passi come quelli un po’ spavaldi di un ragazzo che avanza verso il mondo degli adulti: sono passi coraggiosi, intrepidi, incoscienti, dati da un’età che non contempla ostacoli. Passi pesanti di chi ha vissuto la vita e ne risente il peso: sono passi consapevoli, forse un po’ guardinghi, timorosi di un pericolo che incombe dietro l’angolo. Passi lenti come quelli del vecchietto che va verso il tramonto: sono passi tristi sulla strada del ritorno con un cielo nero e greve che trattiene a stento il pianto. Passi: sono attimi che compongono una vita!

Viaggia, viaggia verso&nbsp; verso dove ritieni opportuno dove forse incontrerai qualcuno. Viaggia verso viaggia con gioia e passione&nbsp; anche se stai un po' male. Il viaggio è solo un'emozione che ti farà calmare. Viaggia, viaggia verso qualche luogo lontano ma senza perderci la mano così continua il viaggio ed esplora verso.

Distesa sull'acqua il libro che galleggia&nbsp; mi allontana dal dolore&nbsp; mentre ripenso&nbsp; alle sue parole.&nbsp;

* Le foto nel presente ebook sono state scattate dagli alunni con i loro smartphone.

Il Metodo Caviardage e il Cut-up

Tina Festa, l'ideatrice del Metodo Caviardage scrive nel suo libro Trovare la poesia nascosta "La poesia è intorno a noi ma spesso è nascosta alla nostra vita dalla frenesia quotidiana. Quando ci fermiamo e ci concediamo il tempo per ammirare la bellezza ci rendiamo conto che questa era già dentro di noi! (...) C'è tante bellezza nella poesia e a tutti, prima o poi, capita di cimentarsi con la scrittura di testi poetici per cercare di esprimere con le parole le proprie emozioni. Non sempre ci riusciamo! Il foglio bianco ci blocca..." Ecco che in soccorso del blocco della scrittura arriva il Metodo Caviardage che, magico e sorprendente, attiva creatività, parole e ... poesia.

Io abito un borgo che la citta’ non vede abito un monte e questi bei versanti che sono la mia essenza essenza che sorprende essenza stupefacente essenza che non basta un’essenza sola, sai non basta mai

Io avevo torto, tu avevi ragione tu eri accaldato, io avevo freddo. Io avevo matita, tu avevi gomma tu avevi maglietta e io i jeans. Tu avevi idee, ma cosa importa. Tu avevi bocca, io niente lingua.&nbsp;

Io avevo il sette, tu avevi l’otto tu avevi freddo, io avevo il cappotto. Io avevo un gioco, tu la magia tu avevi realtà, io fantasia. Io avevo il vento, tu la tempesta tu eri triste, io ero in festa. Tu avevi il secchio, ma cosa importa. Tu avevi il pozzo, io niente corda.

Non a caso, "Illumina le parole che ti chiamano" è il motto del Metodo Caviardage di Tina Festa. L'ideatrice, infatti, afferma "Dobbiamo immaginare la pagina come un contenitore di parole tra le quali tirar fuori, rimestando con gli occhi, quelle che nell'attimo presente ci risuonano dentro ... ci chiamano". E così gli alunni sono stati guidati a cercare la loro poesia nascosta tra le parole di un testo poetico che ha rappresentato uno speciale contenitore dal quale attingere per estrarre e creare poesia. L'attività è sempre stata accompagnata da un attivatore: la lettura di un albo, la visione/ascolto di un video musicale, ecc.

Non temo più i problemi della vita Ho imparato ad avere fiducia in me stessa. Libera di desiderare.&nbsp;

Io mi ricordo la mia verde vita… Storia di albero, tutta rifiorita. Ricordo i passeri quando il giorno cinguettavano felici e allegri tutt'intorno. Ricordo l'aria fresca del mattino, il sole, le colline e il mare cristallino. Tutto quello che avevo di più caro, adesso ha un sapore cupo e amaro. Ricordo quando due uomini con l'aria brutta e annoiata, fermarono di colpo la mia vita felice e spensierata.

Nuvole nere; l’aria umida; gli occhi spenti: l’anima piange. Mi illude e poi si spegne.

Viaggia, viaggia verso verso un mondo nuovo. Viaggia con gli amici e i fratelli anche se non arriverai mai. Il viaggio è felicità e coraggio. Viaggia, viaggia verso qualche meta anche senza fine così continua il viaggio e ... corri verso.

Ringrazio gli alunni della Pluriclasse di Motta D'Affermo I-III D, allievi pronti ad accogliere con entusiasmo, brio e interesse le varie attività proposte in questo Progetto Scatti in versi; a loro va la mia profonda gratitudine per essersi fatti guidare e avermi emozionato con i loro versi e il loro spirito creativo. Ringrazio lo staff dirigenziale per averci supportato e aver permesso il regolare svolgimento delle attività extrascolastiche. Ringrazio tutti i formatori che negli ultimi anni ho seguito e a cui devo davvero tanto e anche l'aver rinnovato il mio modo di fare didattica: in questo progetto confluiscono ore e ore di formazione legate a nuove strategie didattiche per stimolare gli alunni alla scrittura creativa in modo inclusivo. Ringrazio infine la mia famiglia per avermi sostenuto e per credere, insieme a me, nel mestiere più bello del mondo: l'insegnamento.

Io abito il cielo che il mare non vede abito un libro e queste grandi isole che sono la mia terra terra che parla terra meravigliosa terra che non basta una terra sola, sai non basta mai

Ascolta, come cade la pioggia sui nostri volti diversi. Ascolta, un pianto che schiude un suono che trema, si spegne in un bosco con freschi pensieri e fiori accolti da coccole aulenti.

Viaggia, viaggia verso verso un'onda di lettura e libertà Viaggia verso viaggia con entusiasmo e curiosità anche se il tempo volerà Il viaggio è un mondo di emozioni e a volte pieno di lezioni Viaggia, viaggia verso qualche poesia ma con fantasia e&nbsp; così continua il viaggio e scrivi verso.

Libera l’allegria Dona gioia e felicità Ascolta la bellezza delle parole Vivi sempre serena

Questo ebook&nbsp;è la traccia, intensa e creativa, di un cammino insieme - di alunni e insegnante - in un percorso a piccoli passi tra fotografia e scrittura poetica. Gli scatti e i versi sono stati i protagonisti delle varie attività proposte in questo progetto: immagini e voci di un sentire il mondo in modo genuino come solo gli alunni riescono sorprendentemente a fare. Oggi poesia e tecnologia sembrano entità lontane tra loro, quasi&nbsp;considerati “oggetti” vecchi e nuovi che nello stesso luogo non trovano posto. Eppure, senza sforzo alcuno, possono incontrarsi, sostenersi e prendere forme inattese. Allontanandosi da qualsiasi pretesa didattica o letteraria, queste pagine vogliono solo raccontare l’esperienza creativa degli alunni in una breve e semplice raccolta di esercizi di scrittura poetica, che a sua volta possa essere di ispirazione al lettore, giovane o adulto, in una cornice fotografica caratterizzata dalla Bellezza, così come l’hanno immortalata i nostri alunni della Pluriclasse di Motta D’Affermo.

Fu allora che vidi le scale&nbsp; che portano in paradiso. Scale che ti illuminano di bianco il viso. Salire, salire, salire sempre più in alto, cosa ci sarà in quel luogo così vasto? Continua e non ti fermare, perché, intanto, anche la curiosità sale… E adesso sono troppo avanti.

Disteso sulla spiaggia, il libro scaldato dai raggi del sole mi distrae dal canto del mare mentre mi invadono la mente tutte le parole.

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