 Sono albero....Sono foresta

Le piante si adattano e si difendono

&nbsp;Le foglie dell’agrifoglio sono di due tipi:&nbsp;

acuminate in basso per difendersi dai predatori

La caratteristica dell’agrifoglio di pungere in realtà non è tipica di tutte le foglie. Nella stessa pianta infatti sono presenti foglie di tipo diverso, man mano che si sale verso il suo apice. Sembra che sia la pianta a decidere volontariamente quali foglie rendere pungenti, come meccanismo di autodifesa. Le foglie nella parte bassa risulterebbero più pungenti, in alto più lisce. Questo per proteggersi dagli animali.

Ciò che leggerete, vedrete e ascolterete di seguito è un lavoro di ricerca ed elaborazione, realizzato dagli alunni di tutte le classi della Scuola Primaria “A. TALIN”, dell’Istituto Comprensivo di Thiene, nell’anno scolastico 2020-2021.

NOTIZIE SCIENTIFICHE (sempre utili per non fare brutta figura..) Il fusto è cilindrico e può raggiungere i 6 metri di diametro. La chioma assume la caratteristica forma ad ombrello nella pianta adulta. La corteccia è spessa, divisa in placche da profonde fessure longitudinali. Le foglie, ossia gli aghi, sono riuniti a gruppi di 2, 3 o 5 e sono molto lunghi, anche fino a 20 cm. I frutti sono costituiti dalle pigne. I semi sono i pinoli. Le radici sono robuste e profonde.

IL PINO Il pino è un po’ l’albero simbolo dell’Italia, essendo molto diffuso in tutta la penisola.

Ciao,&nbsp; sono una foglia gialla, io vado in un altro bosco, vengo da lontano. Non sento la malinconia perché mi piacciono i colori e voglio stare con le mie amiche o amici gialli, arancioni, rossi. Sono felice perchè non sono da sola. Tanti saluti! Foglia Gialla (Artiom)

Sono una foglia gialla, vengo da lontano per colpa di quel brutto vento che mi staccò dal mio ramo. Vengo da una casa in mezzo al bosco. Sono molto preoccupata per le mie amiche che sicuramente saranno molto tristi per me e ho paura che quel brutto vento stacchi anche loro. (Leonardo)

Buongiorno Trilussa, sono una povera foglia gialla. Vengo da un bosco dell’Emilia Romagna. Sto andando in Veneto perchè forse un bambino mi raccoglie e mi porterà a casa al caldo. (Lorenzo)

Sono albero...Sono foresta

Plesso Alfredo Talin Istituto Comprensivo di Thiene

IL PINO… IN FILASTROCCA Incantevole e maestoso Luminoso e addobbato. Porta nelle case allegria e Illumina il Natale con fantasia. Nidi, animaletti tra le fronde troverai O pinoli in dono riceverai!

E per finire… PERLE DI SAGGEZZA

ALBERI: LA NOSTRA VITA, LA NOSTRA SPERANZA In questo anno scolastico noi alunni di 4^A ci siamo soffermati a riflettere sull’ importanza degli alberi per la vita del Pianeta. Con la nostra curiosità siamo arrivati a conoscere la storia di Felix Finkbeiner un ragazzo che nel 2007, all'età di 9 anni, dopo una lezione sulla fotosintesi clorofilliana, un tema legato ai cambiamenti climatici, una ricerca su Wangari Maathai (donna keniota che ha portato avanti una campagna eroica per recuperare vasti territori aridi nel suo Paese), ha coinvolto i suoi compagni nel progetto di piantare alberi.

Ha parlato al congresso delle Nazioni Unite, ha promosso la fondazione Plant for the Planet e oggi, grazie anche a lui, sono già stati piantati oltre 15 miliardi di alberi, 200 mila solo in Italia.

Ci è rimasta impressa una delle frasi pronunciate durante un suo intervento all’ Assemblea delle Nazioni Unite nel 2011 : "Una zanzara da sola non può scagliarsi contro un rinoceronte, ma migliaia di zanzare possono costringere un rinoceronte a cambiare direzione”. (Se siete curiosi di vedere parte di quel discorso clicca qui sotto)

Il sogno verde di Felix Finkbeiner - discorso alle Nazioni Unite, febbraio 2011 (sub ITA)

Alberi Monumentali D’Italia: illustri personaggi del popolo vegetale SONO ALBERO… SONO FORESTA Vite di Alberi straordinari: vecchi, silenziosi, favolosi testimoni della Storia dell’Ambiente, dell’Italia e del Mondo.

Le interviste dei ragazzi

Quanti anni hai? Ho circa 600 anni.

Dove ti trovi? Mi trovo in Toscana, nel Parco di Villa Carrara a San Martino in Colle, in provincia di Lucca.

Quanto sei grande? Sono alta 24 metri, la mia chioma è grande 40 metri di diametro.

INTERVISTA ALLA SEQUOIA DEL VAJONT

Ciao, come ti chiami? Ciao, mi chiamo Sequoia Gigante. Perché ti dicono “Gigante”? Perché sono un tipo di sequoia tra quelle più alte; ora sono alta 35 metri circa.

Come mai vivi in Veneto e non in California? La mia è una storia lunga… Nel 1823 un ingegnere di Varese, il signor Tallachini, fu chiamato in questa zona di montagna per progettare una strada importante. Nel paese di Longarone si trovò bene e costruì una bella casa con un bel parco. Piantò non solo piante conosciute nella zona ma anche due sequoie, mia sorella ed io; a quel tempo in Italia non c’era nessuna sequoia. Arrivammo noi per la prima volta nel 1840 dalla California. Purtroppo, mia sorella morì giovane. Io sopravvissi a due Guerre Mondiali e la cosa più incredibile è che il 9 Ottobre 1963 sono stata investita in pieno dall’onda dell’acqua che scavalcò la diga del Vajont.

Successivamente, a partire dagli appunti, sono state elaborate individualmente delle mappe concettuali utilizzando l’applicazione di G Suite “Mindmup”.

Siamo tutti alberi,&nbsp; i nostri piedi stanno per terra come le radici e come gli alberi cerchiamo la luce del sole perché così cresciamo di più. Noi bambini delle classi prime vi presentiamo le nostre creazioni.

Dalle piante si ottengono materiali per produrre le bioplastiche come PLA e Mater-bi &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Che cos’è PLA ? PLA è un’innovativa bioplastica. E’ un materiale derivato dalla trasformazione degli zuccheri presenti nel mais, barbabietole, canna da&nbsp;zucchero e altri materiali naturali e rinnovabili. Questa bioplastica è biodegradabile e compostabile tuttavia non va messa nel compost di casa, poiché si degrada in tempi più lunghi dell’umido. Per ora PLA va buttato nel secco. Si trasformerà in terriccio e fertilizzante per il suolo. Non contiene derivati dal petrolio.&nbsp; Noi usiamo in mensa prodotti in PLA : bicchieri monouso.

L’uomo incontra un pastore che gli offre dell’acqua. (Marina, Tatiana)

Il pastore, ad un certo punto, prende un sacco, rovescia sul tavolo un mucchio di ghiande e comincia a separare quelle buone da quelle guaste.&nbsp; ( Filip, Ioan)

Ciao io sono Chiara. Vi presento Giulia, è una mia amica foglia e stiamo andando al cinema e veniamo da un bosco molto lontano. Noi stiamo molto bene insieme e salutiamo con gioia il signor Trilussa. Ci vediamo! Chiara (Giulia)

Ciao Trilussa. Sono una foglia gialla, vengo da lontano e non da un bosco ma da un giardino, e non sento la malinconia del vento che mi fa viaggiare. Grandi saluti Trilussa. Rachy (Lisa)

Sono una foglia gialla, vengo da un albero bello e carino… un giorno sono caduta, sono volata e il vento mi ha trasportato lontano lontano dall’albero. (Lazar) Io me ne vado al parco a divertirmi, sono piccola e gialla. Io sono arrivata da un bosco molto isolato. Perchè sono una foglia magica. E il vento mi fa sempre un solletichino.Giulia (Andreea)

Ritrova anche Elzéard Bouffier, che non fa più il pastore,&nbsp;ma è diventato apicoltore. ( Daniel, Liman, Niccolò)

Le popolazioni vicine si accorgono della trasformazione, ma la attribuiscono a fattori naturali. Nel&nbsp;1935&nbsp;la nuova foresta viene visitata da una delegazione governativa e viene messa sotto la protezione dello Stato. Dopo la&nbsp;seconda guerra mondiale, anche il villaggio abbandonato viene nuovamente popolato e sorgono nuove fattorie e coltivazioni nei dintorni. Tutti gli abitanti sono nuovamente felici grazie a Elzéard Bouffier.&nbsp;

&nbsp;Vi alleghiamo il link della videolettura: 

L'uomo che piantava gli alberi

Si ringraziano Michele Franceschi la guida naturalistica che ci ha accompagnato in questo percorso, la maestra Costanza ideatrice del progetto, il Dirigente Scolastico, tutti gli insegnanti e soprattutto i bambini e i ragazzi che hanno apprezzato questa esperienza fatta di natura, cultura e scienza.

ALLA SCOPERTA&nbsp;DEGLI&nbsp;ALBERI&nbsp;E&nbsp;DEL&nbsp;LORO&nbsp;AMBIENTE &nbsp;VICINO,&nbsp;ANZI&nbsp;VICINISSIMO&nbsp;A&nbsp;NOI!!!

LA LAVORAZIONE DEL LEGNO

Il lavoro degli alunni di classe quinta si è articolato in più fasi. Inizialmente gli alunni hanno visionato due video sulla lavorazione del legno durante i quali hanno annotato le informazioni per loro più importanti. I video sono disponibili qui sotto: clicca

La lavorazione del legno

Il legno

INTERVISTA AL MONUMENTO NATURALE SICILIANO

Ciao, come ti chiami? Ciao, sono il Castagno dei 100 Cavalli. Perché ti chiami così? Si racconta che tanto tempo fa una Regina con il suo seguito di 100 Cavalieri, fu sorpresa da un fortissimo temporale durante una battuta di caccia. Trovò riparo sotto la mia chioma, visto che ero già molto grande! Per tutta la notte tempestosa ho protetto la Regina e i 100 cavalieri e si sono tutti salvati sotto la mia protezione.

Quanti anni hai? Ho quasi 4000 anni.

Quanto sei alto? Sono alto 22 metri. Quanto sei largo? Ho una circonferenza di 57 metri. Oggi sono considerato l’albero più grande del mondo e il più antico d’Europa. Dove vivi esattamente? Vivo nel parco regionale dell’Etna in Sicilia, nel comune di Sant’ Alfio in provincia di Catania. Hai qualche altro nome? Sì, nel 2008 l’UNESCO mi ha nominato MONUMENTO MESSAGGERO DI PACE. Ora sono anche raffigurato nello stemma del comune di Sant’Alfio che mi protegge sempre dai parassiti e da tanti altri pericoli. Hai avuto qualche avventura? La più pericolosa avventura l’ho avuta nel 1923 quando un grosso incendio intaccò il mio tronco principale. Per fortuna con l’aiuto di tante persone sono ancora vivo.

INTERVISTA ALLA QUERCIA DI PINOCCHIO

MONUMENTI DELLA NATURA Alcuni alberi hanno una importanza particolare per essere eccezionalmente vecchi e resistenti e per essere stati al centro di episodi storici o legati alla vita di uomini illustri. Per l’Italia sono un patrimonio di grande valore. Come si andasse a visitare un vecchio saggio, noi della classe 4° B della Scuola Primaria A. Talin di Thiene, abbiamo intervistato alcuni di questi PATRIARCHI.

Ciao, come ti chiami? Mi chiamo QUERCUS PUBESCENS per gli studiosi ma tutti mi chiamano Quercia di Pinocchio. Perché “di Pinocchio”? Perché sono l’albero dove Carlo Collodi, l’autore di “Pinocchio”, giocava durante tutte le sue vacanze estive quando era bambino. Quando cominciò a scrivere il suo magico libro, Collodi scelse proprio me per fare incontrare Pinocchio con il Gatto e la Volpe. Sotto la mia chioma Pinocchio seppellì cinque zecchini d’oro pensando di trovarne più di 200 sui miei rami.

PROVERBI E MODI DI DIRE SULL’OLIO Liscio come l’olio (Va tutto bene). Olio di gomito (Fatica fisica). Allargarsi a macchia d’olio (Diffondersi velocemente). Olio nuovo, vino vecchio (Ogni prodotto ha i suoi tempi per essere consumato). Acqua d’agosto matura l’olio e il mosto (Se piove in agosto maturano le olive e i grappoli d’uva).

FILASTROCCA DELL’ULIVO L’albero di Ulivo Unico nel suo genere, Lanciato verso il cielo Indossa le sue perle Verdi e profumate: Olive dappertutto apprezzato.

L’ULIVO E L’ARTE Ulivi con cielo giallo e sole, Van Gogh

Gli alunni hanno inoltre ascoltato una canzone e analizzato il testo individuando e condividendo con i compagni delle parole o dei versi per loro significativi. Si riportano di seguito il link e il testo.

Lo chiederemo agli alberi

Ciao, sono una foglia e tutte le altre foglie dell’albero mi prendono in giro perché sono piccola e bucata. Sono rimasta sola per mesi e mesi, poi sono volata nel vento bellissimo. Ho visitato Firenze, poi Milano, Roma e Napoli. Alla fine sono arrivata in Veneto, ho incontrato un bambino di nome Anwar che mi ha raccolta e portata a casa. Ora sono felice. (Anwar)

Ciao, sono una foglia gialla e vengo da Thiene, è bellissimo lì!!! Ma i miei genitori sono stati presi dal vento. Sono da sola con la mia sorella. Vi voglio bene a tutti!!! (Lavinia)

Ciao, sono una foglia gialla, vado a scuola con le mie amiche foglie: veniamo da lontano, da un giardino e non sentiamo la malinconia perché noi tutte siamo in compagnia. Grazie Trilussa (Andreia)

Pinus&nbsp;79 anni&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Ginkgo Biloba 33 anni circonferenza 199 : 2,5 = 79&nbsp;&nbsp;&nbsp;circonferenza&nbsp;84 : 2,5 = 33

“Lo chiederemo agli alberi” Simone Cristicchi, 2019 Lo chiederemo agli alberi Come restare immobili Fra temporali e fulmini Invincibili Risponderanno gli alberi Che le radici sono qui E i loro rami danzano All'unisono verso un cielo blu Se d'autunno le foglie cadono E d'inverno i germogli gelano Come sempre, la primavera arriverà Se un dolore ti sembra inutile E non riesci a fermar le lacrime Già domani un bacio di sole le asciugherà Lo chiederò alle allodole Come restare umile Se la ricchezza è vivere Con due briciole Forse poco più Rispondono le allodole "Noi siamo nate libere" Cantando in pace ed armonia Questa melodia Per gioire di questo incanto Senza desiderare tanto Solo quello, quello che abbiamo Ci basterà Ed accorgersi in un momento Di essere parte dell'immenso Di un disegno molto più grande Della realtà Lo chiederemo agli alberi Lo chiederemo agli alberi&nbsp;

LA LEGGENDA DELL’ULIVO Un’antichissima leggenda mediterranea narra che Atena e Poseidone un giorno si sfidarono per offrire il dono più bello al popolo; Zeus sarebbe stato il giudice della gara tra le due potenti divinità. Poseidone, colpendo con il suo tridente il suolo, fece sorgere il cavallo più potente e rapido, in grado di vincere tutte le battaglie. Atena invece colpì la roccia con la sua lancia e fece nascere dalla terra un albero bellissimo, il primo albero di ulivo. La splendida pianta illuminava la notte, medicava le ferite e curava le malattie e inoltre offriva prezioso nutrimento, donando benessere e quindi pace a tutte le genti che lo avrebbero coltivato. Zeus scelse questa pianta, benedì le foglie argentee e disse: «Questa pianta proteggerà una nuova città che sarà chiamata Atene da te, figlia mia. Tu donasti agli uomini l’ulivo e con esso hai donato luce, alimento e un eterno simbolo di pace».

Gli spiega che, dopo essere diventato vedovo, aveva deciso di migliorare il luogo desolato in cui viveva, piantando ogni giorno cento ghiande. ( Emma, Jessica)

Dopo questo incontro, il narratore combatte come soldato nella Prima Guerra Mondiale. Una volta congedato, nel 1920,torna negli stessi luoghi ed è sorpreso alla vista della trasformazione del paesaggio. (Israa, Sanjida)

L’acqua scorre nuovamente in ruscelli&nbsp;e la foresta raggiunge ormai un’estensione di undici chilometri. ..con alberi ormai alti: non solo querce, ma anche&nbsp;faggi&nbsp;e&nbsp;betulle. (Doresa, Sara)

Sono una foglia gialla e vado a scuola. Io vengo da un albero di pesco, non sto tanto bene, sono caduta dall’albero. Sto per morire e il vento mi porta via. (Jhohanser)

Sono una foglia gialla. Io vengo da un giardino di una casa, ho tanta compagnia, con me ci sono altre foglie gialle e arancioni. (Stefana)

Ciao sono una foglia gialla. Non vengo da un bosco ma da un albero di un giardino. Sento la malinconia che mi porta via. Non sono sola, ho due sorelle: foglia rossa e foglia verde. (Nobel)

Io mi chiamo Giglio e sono una foglia gialla e sto andando in un maneggio. Vengo da vicino, da un giardino in campagna e sto sempre andando in maneggio dai miei cavalli Foglia e Albero. E li sto portando dei biscotti e delle mele e delle carote. Ciao poeta Trilussa. (Giorgia Bi.)

Resistere alle tragedie della vita: gli alberi insegnano LA SEQUOIA DEL VAJONT Testimone di quanto l’uomo possa fare cattivo uso dei suoi studi e del suo sapere

QUALCHE CURIOSITÀ… L’ulivo può vivere oltre i 1.000 anni e più l’ulivo è vecchio, migliore sarà il suo frutto. In Italia il consumo medio pro capite di olio d’oliva è di circa 12 kg annui. A seconda della varietà, ci vogliono tra i 5kg e i 10kg di olive per produrre un litro di olio d’oliva. Circa il 90% di tutte le olive raccolte nel mondo vengono lavorate per la produzione di olio; solo il 10% viene utilizzato per la produzione di olive da tavola (in vasetto o in scatola). Ulivo segno di pace – Già 1000 anni avanti Cristo, secondo la Bibbia, la colomba che fece ritorno all’arca di Noè portava nel becco un ramoscello di ulivo. L’olio d’oliva fa bene ai capelli secchi

Quella notte la cima del monte Toc cadde dentro la diga e l’acqua portò via il paese intero provocando circa 2000 morti. Quell’acqua mi scortecciò il tronco fino a una altezza di 5 metri ma non riuscì a sradicarmi dal suolo. Resistetti con tutte le mie forze e le mie radici riuscirono a salvarmi. Ora ho tante cicatrici ma sono ancora viva. Porto ancora tanti segni di quella orribile notte.

Quanti anni hai? Ora ho 170 anni circa. Perché in questa zona ti chiamano anche “Pianta Santa”? Quando c’era la guerra, la gente veniva sotto la mia chioma a pregare per i soldati al fronte. Lì dopo aver pregato parlavano e si davano forza l’uno con l’altro. Così qualcuno cominciò a chiamarmi “Pianta Santa”.

Agli alunni è stata consegnata la poesia

La consegna data è la seguente. Una foglia gialla sente le domande del poeta Trilussa e decide di rispondergli. Mettiti nei panni di una foglia gialla e rispondi al poeta attraverso un breve testo. Scrittura individuale. In seguito ogni alunno ha trascritto il suo testo su una sagoma di foglia che è stata decorata con acquerelli con la tecnica dello spruzzo. E’ stato costruito l’albero con della carta crespa e lungo il tronco e i rami sono stati copiati i versi della poesia. Di seguito i testi dei bambini.

“Foglie gialle” Ma dove ve ne andate, povere foglie gialle, come tante farfalle spensierate? Venite da lontano o da vicino? Da un bosco o da un giardino? E non sentite la malinconia&nbsp; del vento stesso che vi porta via? (Trilussa)

CURIOSANDO QUA E LÀ… I pinoli Semi - Anche se vengono associati alla frutta secca, non sono frutti, bensì i semi e si estraggono dalle pigne. Banda - “I ladri di pinoli” non è il titolo di un film, ma quello dato a una banda di ladri che hanno ripetutamente rubato a Genova grosse quantità di pinoli. Giovinezza - Mantengono giovani grazie alla loro ricchezza in antiossidanti; le loro vitamine e la luteina proteggono le cellule dall’azione dei radicali liberi. Lusso - I pinoli europei sono decisamente un prodotto di lusso: il loro prezzo arriva fino ai 100 euro al kg. Sprezzo del pericolo - Un tempo la raccolta dei pinoli era rischiosa: i raccoglitori si dovevano arrampicare sugli alberi fino ad altezze proibitive. Tre - Il pinolo è un seme “vecchio”: deve maturare ben tre anni nelle pigne prima di essere raccolto.

Per finire una leggenda Perché le foglie del Tiglio sono a forma di cuore? ...Si racconta che dopo una dura lotta, Siegfried riuscì a inchiodare la spada nel cuore di un&nbsp;drago, che così morì. Siegfried si bagnò nel suo sangue ancora caldo, perché Mimir suo amico gli aveva rivelato che se l'avesse fatto sarebbe diventato invulnerabile.&nbsp; Tuttavia, una piccola foglia di tiglio attaccata alla schiena lasciò un punto dove il sangue del drago non la bagnò completamente. In quel punto lì, Siegfried era vulnerabile… Qualche tempo dopo Siegfried morirà colpito da una lancia proprio in quel punto. Da quel giorno, le foglie di tiglio, per il dispiacere della morte del giovane,&nbsp;sono a forma di cuore.

E’ un pino! Il più antico essere vivente europeo: si chiama Adonis, ha 1075 anni e vive in Grecia

IL PINO NELL’ARTE Piccolo quadro di pino di Paul Klee Fu dipinto in seguito ad un viaggio in Tunisia, utilizzando colori caldi

Dopo aver imparato come nascono le piante, proviamo a SPERIMENTARE noi.

Tagliamo la mela e ne estraiamo i semi.

Mettiamo i semi in un bicchiere con un po' di acqua e cotone.

Come per magia, ecco spuntare i primi germogli dopo pochi giorni.

Noi ragazzi di 4^A siamo arrivati alla conclusione che colui che pianta un albero, pianta la speranza. Ci congediamo con una poesia di Henry Cuyler Bunner. Il cuore dell’albero “Che cosa pianta colui che pianta un albero? Pianta un amico per il cielo e il sole; pianta la bandiera libera dei venti; lo stelo della bellezza, dominante su tutto. Pianta una casa accanto al cielo per i canti e le ninnananne degli uccelli al crepuscolo lieto e sereno, il canto dell’armonia del paradiso, ecco cosa pianta colui che pianta un albero. Che cosa pianta colui che pianta un albero? Pianta ombra fresca e tenera pioggia, e i semi e germogli dei giorni che verranno, e anni che sfumano e volano ancora; pianta la gloria della pianura; pianta l’eredità della foresta; i frutti del tempo che verrà; la gioia che vedranno occhi non ancora nati… Ecco cosa pianta colui che pianta un albero. Che cosa pianta colui che pianta un albero? Pianta, con linfa, foglie e legno, con amore per la casa e la fedeltà e pensieri lungimiranti per il bene civico, la sua benedizione sul vicinato che nel cavo della sua mano trattiene il bene di tutta la terra, la crescita di una nazione da un mare all’altro è nel cuore di colui che pianta un albero.”

LA LEGGENDA DEL PINO Pitis era contesa tra il dio Pan e Borea, il vento del nord. Quando Pitis scelse Pan, il vento Borea, per vendicarsi, la gettò giù da una rupe con un impetuoso soffio. La Terra, impietosita, la trasformò in un albero di Pino. Quando, in autunno, il vento soffia forte tra i boschi, staccando la resina dalla corteccia, allora è Pitis che stilla le sue lacrime.

&nbsp;Acero campestre&nbsp;&nbsp;80 anni&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Prunus 44 anni &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; circonferenza 200 : 2,5= 80&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;circonferenza 112 : 2,5 = 44

CARTA D’IDENTITA’ NOME – Olivo FAMIGLIA - Oleaceae CARATTERISTICHE GENERALI – Albero sempreverde che può raggiungere anche i 20m di altezza, adatto ad ambienti aridi. TRONCO – Contorto con la base più larga. La sua corteccia è di colore grigio. RADICI – Sono molto superficiali e non si spingono mai oltre i 60/100cm di profondità. FOGLIE – Sono ovali e lucide: la superficie inferiore è bianca e argentata, mentre quella superiore è di colore verde scuro. Quando piove le foglie si girano con la parte argentata verso l’alto per assorbire l’acqua. FIORI – Chiamati “mignole” sono piccoli, bianco-verdastri e solo una piccola percentuale di fiori si trasforma in frutti. FRUTTI – Oliva (Nome botanico Drupa).

Insieme… i nostri talenti portano buoni frutti! Insieme, con le nostre mani costruiamo relazioni nella scuola e impariamo a conoscere la natura che ci circonda. Osserviamo e sperimentiamo la diversità e scopriamo i talenti: i frutti che ciascuno condivide!

Dopo aver visto il video di Felix, aver letto le sue parole ed ascoltato la sua storia, ci siamo chiesti: “ Che cosa pianta colui che pianta alberi?” Per rispondere a questa domanda, abbiamo letto…” L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI” di Jean Giono.

Il romanzo racconta la vicenda di Elzéard Bouffier e della sua tenacia nel piantare alberi. ( Hiba e Loresa)

La storia comincia nel&nbsp;1913. Il narratore stava camminando sulle&nbsp;Alpi Provenzali.&nbsp;Durante il tragitto finisce le scorte d’acqua, si ritrova in una vallata deserta e senza alberi,&nbsp;senza alcun segno di vita, salvo un villaggio abbandonato. ( Omar, Matteo, Adam)

Clicca per ascoltare la canzone dei bambini delle classi prime

Albero più albero (classi prime)

Salve Trilussa, mi chiamo Lukas, sono una foglia avventuriera e vado in Spagna per sperare che un bambino mi metta nel suo balcone. Vengo da un bosco del Brasile, quindi da lontano. Ma non sento la malinconia del vento che mi porta via! (Andrea C.)

Ciao, sono una foglia di colore giallo. Vengo da Londra. Il vento mi ha trasportato a Thiene e spero che un bambino mi raccolga. Ludovica (Giorgia B.)

Me ne vado in una nuova città e vengo da lontano, da un bosco, almeno credo! La sento un po’ di malinconia ma dopo mi passa perchè trovo nuove cose, nuove città e nuove persone da guardare dall’alto mentre il vento mi culla e mi porta via da questa città. (Camilla)&nbsp;

Curiosità... Quanti anni hanno gli alberi del nostro cortile? Abbiamo trovato, in scienze, la formula per scoprire l’età degli alberi...

&nbsp;...Si misura la circonferenza del fusto e si divide per 2,5. Il risultato è l’età dell’albero.

Che cos’è Mater-bi? Il Mater-Bi è un’innovativa bioplastica i cui componenti essenziali sono amido di mais e oli vegetali. Con il Mater-Bi vengono realizzati prodotti di uso comune come i sacchetti della spesa, sacchi per la raccolta dell’umido, involucri , piatti, posate e bicchieri, coppette per il gelato e cucchiaini… Un ciclo virtuoso dalla natura alla natura! Il Materbi-Bi è un materiale che viene prodotto con elementi di origine vegetale e una volta arrivato alla fine del suo ciclo vitale torna alla terra come parte del ciclo naturale. Noi usiamo in mensa prodotti in Mater-bi: posate e piatti.

Inserito nella lista del GUINNES WORLD RECORD come albero più grande del mondo IL CASTAGNO DEI 100 CAVALLI Un monumento naturale e nazionale la cui storia si perde nella notte dei tempi

La caratteristica dell’agrifoglio di pungere in realtà non è tipica di tutte le foglie. Nella stessa pianta infatti sono presenti foglie di tipo diverso, man mano che si sale verso il suo apice. Sembra che sia la pianta a decidere volontariamente quali foglie rendere pungenti, come meccanismo di autodifesa. Le foglie nella parte bassa risulterebbero più pungenti, in alto più lisce. Questo per proteggersi dagli animali.

Ciao&nbsp; sto andando alle Hawaii e vengo da lontano, da un giardino. Non sento malinconia perchè nel mio viaggio e alla mia destinazione incontrerò tanti altri amici.&nbsp; La foglia gialla Alessia (Alex) Io mi chiama Giallino, e me ne vado con i bambini che giocano con me. Vengo da un bosco lontano lontano, e sono triste perchè da dove vengo c’erano molte foglie come me ed erano molto amichevoli. Il vento mi ha portato qua e ho trovato i nuovi amici: questi bambini. (Federico) Me ne vado in vacanza, vengo da lontano, da un bosco, ma non sento la malinconia del vento che mi porta via e aspetto che mi raccolgano per tenermi. (Cristian)

Ciao, sono una foglia gialla. Vado in America, vengo da molto lontano, da una città molto brutta, da un giardino dove dei cattivi bambini tolgono le foglie. Sento la malinconia perchè non ho più i miei amici perchè ci siamo divisi.(Fabian)

Ciao io sono una foglia gialla vengo da un bosco e andrò via con il vento. Sono un po’ triste di aver abbandonato il mio bosco, ma sono anche felice per aver fatto un lungo viaggio perchè ho visto cose meravigliose. Ma ora me ne devo andare. Il vento mi farà viaggiare intorno al mondo, allora ciao! (Jael)

Ciao&nbsp; sono Martina vengo da un parco che è magico, ci giocano tanti bambini e mi diverto molto a vederli giocare. Martina (Mila)

Con questa esperienza abbiamo capito l’importanza degli alberi e dei boschi nella vita di tutti noi. Abbiamo imparato a prenderci cura delle piante, che troviamo nel giardino della nostra scuola e nei parchi del nostro quartiere. Abbiamo analizzato le caratteristiche botaniche di questi alberi con una guida naturalistica. Abbiamo letto favole, fiabe, miti e poesie che legano da sempre la vita degli uomini agli alberi. Abbiamo studiato l’importanza della funzione del bosco nell’evoluzione della civiltà e della società. In questo libro abbiamo selezionato disegni, racconti, illustrazioni e molto altro.

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