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Il folletto e lo smeraldo verde

by Caterina Lo Schiavo

Pages 2 and 3 of 13

CONVITTO NAZIONALE
GAETANO FILANGIERI
VIBO VALENTIA
PREMIO "IO DONO"
I EDIZIONE 2021-2022
IL FOLLETTO E LO SMERALDO VERDE
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In un parco di Manhattan viveva un folletto di nome Dobby insieme alla sua famiglia ed a tanti tanti folletti.
Lui era però, un folletto particolare, molto avido e per questa sua caratteristica fu rifiutato dagli altri folletti e dovette andar via dal parco disperato.
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Iniziò a girovagare per la città quando il cielo si fece cupo e iniziò a piovigginare. 
Con il passare del tempo la pioggia divenne più intensa fino a trasformarsi in un acquazzone.
A causa della troppa acqua, Dobby scivolò sul marciapiede e andò a finire in un tombino.
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Quando si rialzò, notò qualcosa brillare ed incuriosito si avvicinò per capire bene di cosa si trattasse e notò che era un anello con un magnifico smeraldo fluo; lo raccolse da terra, lo conservò in tasca e continuò ad esplorare la superficie in cui era precipitato, nella speranza di trovare altri oggetti di valore ma non trovò nulla fin quando non scorse un canale, lo percorse e dopo aver camminato a lungo sentì delle voci provenire dalla superficie. 
Incuriosito risalì il condotto per capire chi ci fosse e capì di essere giunto sotto l’edificio di una scuola.
Spostò il chiusino e si ritrovò nel ripostiglio della scuola, qui scorse una fessura nella parete e da essa riuscì ad assistere alla lezione di una classe. 

Durante l’intervallo assistette ad un episodio di bullismo nei confronti di un compagno. 
Guardando quel ragazzo, si ricordò che in passato aveva anche lui bullizzato solo per puro divertimento qualcuno. 
Chiese ad un allievo il motivo di quella presa in giro ed egli gli disse che Alfredo, la persona bullizzata, era un bambino malato. 
Tornando verso il tombino, sentì la sua pancia brontolare e decise di andare a cercare qualcosa da mangiare, rovistò nella spazzatura ma non trovò nulla di commestibile, così stanco e afflitto fece ritorno nel tombino; si ricordò dell'anello trovato in precedenza, lo prese, l'infilò al dito e fiero di sé si mise a dormire. 
Al suo risveglio notò qualcosa di strano, guardandosi nell'acqua della fognatura vide che era cambiato qualcosa e si accorse che le sopracciglia avevano cambiato colore da marroni erano diventati verde fluo; avendo ancora fame, dato che non aveva trovato niente da mangiare, iniziò a desiderare un panino e ad un certo punto questo apparve davanti a lui.
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