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Giornata della Terra

by Francesca Faraglia

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ISTITUTO COMPRENSIVO
DI MONTASOLA
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GIORNATA DELLA TERRA
22 APRILE
Festa della Terra - 22 aprile 2022

Educazione civica e sviluppo sostenibile. 

Oltre alla Costituzione e alla cittadinanza digitale, la Legge 92/2019, che ha reintrodotto l’insegnamento dell’Educazione civica in tutti i gradi di istruzione, ha portato con sé anche l’educazione ambientale, un insieme di buone pratiche di cui il nostro istituto si è fatto da sempre promotore.

La festa della Terra è solo un pretesto per parlare nelle classi di ogni ordine e grado a vari livelli dell' ambiente e della sua salvaguardia, iniziando dal buon comportamento in aula, in casa, all'aperto e, per finire, nelle nostre città.

Vi condividiamo qualche immagine del bellissimo lavoro svolto in verticale da tutti gli alunni dell'Istituto Comprensivo di Montasola.
SCUOLA SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
CASPERIA-COTTANELLO
Celebriamo la Giornata della Terra componendo un racconto “corale” avente per temi il rispetto e la difesa dell’ambiente. 

Gli alunni delle classi Prime e Seconde dei plessi di Casperia e di Cottanello sono gli autori di una "staffetta letteraria" nella quale, dopo aver ricevuto l'input iniziale di alcune parole chiave, sono partiti dall'ideazione di personaggi per poi procedere nelle diverse classi alla progressiva costruzione di un breve racconto.
Viaggio sulla World Hope Boat
Il cielo era così grigio che non si vedeva più il sole; era vuoto: uccelli e farfalle sembravano spariti. L’aria era pesante, irrespirabile: addosso lasciava quasi un velo di sporco. La pelle diventava grigia e appiccicosa non appena si usciva di casa. Non si sentivano più le risate dei bambini che giocavano insieme in spiaggia, né le chiacchiere degli adulti. Solo i rumori degli ingranaggi e dei motori delle fabbriche che non smettevano mai di gettare altro fumo nell’atmosfera. Sulle spiagge si scorgevano, a malapena, i cadaveri dei pesci sepolti da montagne di bottiglie di plastica. Intorno, i pochi alberi rimasti erano ormai secchi.
Aurora e Francesco guardavano il mare. Avevano 12 anni e si conoscevano da quando erano in fasce. Non avevano mai visto il mare limpido. 
Si voltarono e il loro sguardo si posò su una mappa.
La raccolsero e, incuriositi, la aprirono sperando di trovare qualcosa di utile che potesse dare una speranza al pianeta Terra contro l’inquinamento. Notarono la presenza di un’isola,  con coordinate annesse, che non conoscevano. Corsero subito dal padre di Aurora, che era proprietario di una rimessa di barche e decisero di prenderne una in prestito. Una volta a bordo, Aurora prese subito il comando: da quando era piccola aveva imparato a navigare osservando il padre. Mollarono gli ormeggi e presero il largo. Non avevano notato che il nome dell’imbarcazione era World hope boat.

Dopo un po’ Francesco notò che si stava avvicinando un temporale, l’acqua iniziò ad incresparsi sempre di più, il vento aumentava di intensità e la distesa di pesci morti sembrava diminuire man mano che si avvicinavano all’isola.
Il mare diventava  più agitato, la barca, sempre più in difficoltà, stava per rovesciarsi.
In quel momento, a causa di una gigantesca onda, la prua della barca si sollevò puntando verso il cielo e fu in quell’ istante che Francesco vide in lontananza l’isola, circondata dal mare limpido. Francesco gridò ad Aurora:”Resisti! L’isola è vicina!”. Man mano che i ragazzi si avvicinavano sempre di più all’obiettivo, le acque diventavano più limpide. Francesco e Aurora non credevano ai loro occhi. La loro meraviglia aumentò quando, davanti alla prua, videro due delfini nuotare. 

La barca si capovolse, ma i delfini li soccorsero e, caricandoli sul dorso, li guidarono verso l’isola. Francesco notò una strana e grande barriera di plastica che la proteggeva dal resto del mondo. Arrivarono esausti alla riva. Si guardarono intorno: c’erano cespugli ancora verdi e palme alte e piene di frutti. Cominciò a piovere: con stupore notarono che la pioggia era semplicemente acqua e non lasciava addosso nessuna patina grigia. In mezzo a quello stupefacente splendore scorsero una grotta, dove si rifugiarono. Da fuori sembrava una semplice caverna, ma all’interno le pareti erano decorate con marmo brillante, a terra un tappeto rosso. Al centro un leggìo, con un libro. Aurora cominciò a sfogliarlo. Nel silenzio, apparve un vecchio che iniziò a parlare: “Finalmente qualcuno ha trovato la strada! La speranza del mondo è nelle vostre mani! Questo libro vi potrà servire: dentro ci sono tante idee e progetti per far rinascere il vostro mondo!” I due ragazzi restarono sbalorditi da quello che il vecchio signore, che rimase lì ad ascoltare, aveva riferito. Senza indugio, iniziarono a leggere ed ecco qui cosa scoprirono:
"Utilizzare mezzi di trasporto elettrici, non gettare rifiuti nell’ambiente nè  in mare nè sulla terra ferma; riciclare tutte le categorie  dei rifiuti; limitare il disboscamento; non sprecare acqua e le fonti energetiche; favorire la costruzione di palazzi, anzichè singole abitazioni, così da avere più spazi verdi".
Mentre Aurora leggeva, guardava Francesco e i due, sorridendosi a vicenda, iniziarono ad immaginare come sarebbe stato il nuovo mondo più pulito. “Che bello!”, esclamò Aurora, “Pensa a come sarebbe tutto diverso e quanto sarebbe piacevole guardare il mare limpido  con  i suoi colori e poter nuotare come i pesci nell’acqua pulita!” “Hai ragione, un mondo così sarebbe davvero migliore!”, rispose Francesco fissando le pareti decorate,  per poi volgere lo sguardo verso il vecchio signore.
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