Rita Levi Montalcini

Light wood

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QUESTA SIGNORA HA GLI OCCHI VERDI, I CAPELLI BIANCHI PERCHÉ È ANZIANA. IL VISO HA MOLTE RUGHE E LE MANI SONO MAGRE. INDOSSA UN VESTITO LUNGO E NERO E AL PETTO UNA MEDAGLIA. PER ME SI CHIAMA ELISABETTA E FACEVA L'ATLETA DI GINNASTICA. SI È SPOSATA E HA TRE FIGLI. NON HA ANIMALI DOMESTICI.

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Caro diario,&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; spesso non ci rendiamo conto della nostra fortuna, a volte ci svegliamo senza nemmeno pensarci. Siamo talmente abituati a vivere una vita serena, senza problemi tanto gravi da costringerci ad abbandonare scuola, lavoro e a volte, persino la vita. A essere sincera, se devo raccontarti un episodio in cui mi sono sentita fortunata, te ne potrei elencare talmente tanti da farti stancare! Però ricordo quando da bambina stavo giocando assieme a mio fratello, eravamo entrambi molto piccoli ed eravamo in piedi, su una panchina. Mio padre era seduto davanti a noi, ci stava controllando e improvvisamente, è bastato un movimento brusco che mio fratello mi ha fatto cadere di testa sull’asfalto. Quella caduta mi ha procurato un taglio sul lato destro della testa,&nbsp;mio padre se ne era accorto, ma non era arrivato in tempo ad afferrarmi.&nbsp;Forse avevo ancora un po’ di speranze, o forse no.

Abbiamo chiesto ai bambini: 1. Cosa c’è nella testa delle persone? 2. Da dove vengono i pensieri e le idee? 3. Cos’è il cervello? 4. Tutte le persone hanno il cervello? E gli animali?

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Rita è stata una paladina del valore delle donne nei vari campi della cultura e dell'importanza dell'istruzione come strumento di emancipazione. In occasione dell'8 marzo noi abbiamo voluto sostenere così le sue idee.

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Riflessiva Intelligente Tranquilla e anche un po’ Americana. Lei è una scienziata Empatica e una Valente Ideatrice. Montalcini è&nbsp; Osannata nelle Narrazioni e anche Tanto amata da Amici e nemici. Laboriosa ricercatrice Cara all’ Italia dove&nbsp; Nacque e si Incuriosì della mente. Celeste

Comunque mio padre mi ha portato d’urgenza in ospedale, mi hanno operato e dopo qualche ora, immagino mi abbiano dimessa. Dico che mi sono sentita fortunata perché, non in tutti gli Stati del mondo&nbsp;la sanità e gratis, in alcuni paesi è costosissima, e in altri poco avanzata oppure con pochi rifornimenti. Non saprei dire cosa mi sarebbe successo se non fossi arrivata in tempo in ospedale, se le “cure” erano troppo costose o addirittura i medici non erano abbastanza in grado di medicarmi. Ma una cosa è certa, in quel momento e tuttora sono stata e sono molto fortunata!&nbsp; Anila

Marble

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Quando ho realizzato che avrei dovuto abbandonare la mia famiglia e i miei amici non mi sono scandalizzata troppo, perchè tanto sarei tornata fra sei mesi e i miei genitori non avrebbero potuto mantenermi per più tempo. Sono consapevole che andrò a lavorare in un ambiente a maggioranza maschile e spero che il fatto di essere donna ed ebrea non mi peserà o rovinerà la mia permanenza. Ora ti saluto, devo andare ad avvisare tutti i miei amici della mia partenza; oggi è stata una giornata incredibile! Marco

QUESTA DONNA MI SEMBRA AVERE OTTANTANOVE ANNI. HA I CAPELLI BIANCHI, IL VISO DA VECCHIA E LE MANI MAGRE. INDOSSA UN MORBIDO VESTITO BLU E ANCHE DEI GIOIELLI. HA UNO SGUARDO BUONO. SECONDO ME È UNA REGINA E COMANDA TUTTI.

STIAMO DESCRIVENDO UNA SIGNORA DI UNA CERTA ETÀ. HA I CAPELLI BIANCHI E HA IL VISO CON UN PO’ DI RUGHE. E’ VESTITA IN MODO ELEGANTE E INDOSSA UNA COLLANA. E’ MOLTO MAGRA. SECONDO ME E' UN SINDACO. IL SINDACO E’ UNA PERSONA CHE SI INTENDE TANTISSIMO DI POLITICA.

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R → ritenuta &nbsp;I → intelligente e T → tanto A → ammirata, è una L → libera pensatrice E → ebrea V → vivace e &nbsp;I → innamorata della M → mente. O → ottima N → neurologa T → tanto A → amata L → lodata e C → cordiale. Una &nbsp;I → invincibile ricercatrice N → nota per la sua &nbsp;I → innovazione. Giulia e Irene

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QUESTA SIGNORA NELLA FOTO È ANZIANA E HA I CAPELLI BIANCHI. HA UN VESTITO NERO CON SU UNA SPILLA. E’ SEDUTA SU UNA POLTRONA. INDOSSA UNA COLLANA. QUESTA SIGNORA È UNA NONNA E LE PIACE MOLTO GIOCARE CON I SUOI NIPOTINI.

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RITA: Ciao Eleonora posso giocare insieme a te? ELE: Si certo, a cosa vorresti giocare? RITA: Potremmo giocare a palla, ok? ELE: Perfetto, ma prima ti devo fare due domande, va bene? RITA: Si, dimmi tutto. ELE: Per giocare insieme devi dirmi che lavoro fa tuo papà e di che razza sei. RITA: Mio padre fa l’ingegnere e io sono di razza ebrea, perché lo vuoi sapere? ELE: Perché i miei genitori non vogliono che io giochi con un ebreo visto che vengono considerati come una razza inferiore. RITA: Ah ok. Io allora me ne vado. ELE: Però potremmo essere amiche lo stesso, sarà il nostro piccolo segreto. Anche perché per me siamo tutti uguali e non mi importa di che razza sia una persona. RITA: Meno male, una persona che non la pensa come gli altri, sono proprio contenta di diventare tua amica.&nbsp; ELE: Lo sono anche io!&nbsp;Ora giochiamo? RITA: Ma certo, cominciamo subito! Giulia, Nicolò

LA SIGNORA È ANZIANA. HA I CAPELLI BIANCHI, HA LE RUGHE SUL VISO, HA GLI OCCHI AZZURRI. E’ SERIA. HA UN ABITO NERO, HA TANTI GIOIELLI, È MAGRA. SI SIEDE IN MODO ELEGANTE. SECONDO ME È UNA MAESTRA CHE SI OCCUPA DEI BAMBINI.

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Hanno collaborato alla realizzazione di questo ebook gli alunni della 3A della Scuola secondaria di primo grado "L. Negrelli" e gli alunni della 2A della scuola primaria "Gandhi" dell'Istituto Comprensivo Rovereto Nord. Anno scolastico 2020-'21

Caro diario, mi sono sentito molto felice e soprattutto fortunato quando ho ricevuto la mia prima chiamata da una vera e propria società professionistica. La telefonata arrivò a mio padre. Gli dissero che mi avevano osservato in alcuni allenamenti e un paio di partite. Dopo quella telefonata mi sentii molto importante e fortunato. Quel giorno non riuscivo neanche a parlare da quanto ero emozionato, fu un momento di vera gioia. Quella settimana fu una delle più belle in tutta la mia vita. Provai sensazioni ed emozioni uniche, indescrivibili. Quella stessa settimana andai a firmare il contratto e ad acquistare l’abbigliamento adeguato per gli allenamenti. Durante il viaggio di ritorno a casa non feci altro che pensare all’allenamento che si sarebbe tenuto proprio il giorno successivo. Ero molto agitato ma allo stesso tempo fortunato. Riuscii a fare anche qualche foto con i ragazzi della prima squadra durante un allenamento.

QUESTA SIGNORA HA I CAPELLI TUTTI BIANCHI. INDOSSA UN VESTITO NERO. HA TANTI GIOIELLI. LE MANI SONO MAGRE. SECONDO ME E’ IL SINDACO DI UNA CITTÀ E DICE ALLE PERSONE COSA FARE.

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Mi è mancata molto la mia nonna che prima di questo periodo andavo a trovare ogni giorno, ma mi sono sentita fortunata anche solamente a vederla quasi tutti i giorni in videochiamata dato che era sola, quindi mi faceva piacere poterla salutare e passare con lei anche solo dieci minuti. Mi sono sentita fortunata soprattutto perché la mia nonna e nessuno della mia famiglia e dei miei amici si è ammalato. Il momento in cui più di tutti mi sono sentita fortunata è stato il momento in cui ci è stato permesso di incontrare nuovamente i propri familiari e i congiunti. Subito sono andata a trovare la mia nonna che più di tutte le persone mi era mancata. Ho preso tutte le precauzioni possibili per avere la certezza di non farla ammalare. In quel questo momento ero molto emozionata e felice e mi sono sentita molto fortunata. Mi sono sentita fortunata, perché molte persone non hanno potuto riabbracciare le persone a loro care. Questo periodo della mia vita mi ha insegnato molto, mi ha insegnato l'importanza della famiglia, degli amici, della libertà e della quotidianità. Ora ti devo proprio salutare, ti scrivo presto! Azzurra

QUESTA SIGNORA MI SEMBRA UNA NONNA MA ANCHE UNA ZIA ANZIANA. I CAPELLI SONO GRIGI E GLI OCCHI MARRONI. HA UNA MAGLIETTA NERA E UN FIOCCHETTO ROSSO.

Caro Diario,&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Nella mia vita ho vissuto molti momenti in cui mi sono sentita fortunata, ma anche momenti brutti, tristi e felici. Tutti questi momenti mi hanno insegnato molto durante la mia vita. Il periodo in cui più mi sono sentita fortunata è stato il periodo in cui è finita la quarantena. In quarantena ho vissuto momenti belli ma sono stata anche molto preoccupata per la mia salute, quella della mia famiglia e quella della mia nonna, dopo essere venuta a conoscenza di tutte le migliaia di vittime morte per questa malattia. All’inizio della quarantena ero felice di stare a casa da scuola per due settimane, ma non avrei mai immaginato che questo periodo durasse più di due mesi. Durante questo periodo mi sono trovata molto bene con la mia famiglia, per trascorrere il tempo libero cucinavo, leggevo e guardavo molti film oppure video e chiamavo le mie amiche. Ho rimpianto molto il periodo in cui eravamo liberi di fare ciò che ci rendeva felici, stare con gli amici, fare sport ed uscire senza portare la mascherina. Mi è mancata la quotidianità, ma ho apprezzato questo periodo perchè l’ho passato insieme al calore della mia famiglia.

LA SIGNORA DELLA FOTO E’ ANZIANA. HA I CAPELLI BIANCHI E FOLTI. HA LE RUGHE.&nbsp; E’ VESTITA IN MODO ELEGANTE. IL SUO SGUARDO E’ BUONO. SECONDO ME E’ UNA DONNA D’AFFARI.

QUESTA SIGNORA HA I CAPELLI BIANCHI ED E’ ANZIANA. HA LE RUGHE SUL VISO E ANCHE SULLE MANI. INDOSSA UN VESTITO NERO. SECONDO ME E’ UNA CUOCA BRAVA A CUCINARE. HA UNO SGUARDO BUONO.

"Non temete i momenti difficili, il meglio viene da lì". Rita Levi Montalcini

Questo e-book è il risultato finale di un lavoro che ha visto impegnata la classe 3 A sul progetto "Dall'autobiografia&nbsp;alla biografia".&nbsp; Nel corso di questo percorso, i ragazzi hanno conosciuto personaggi famosi, che si sono distinti in vari ambiti (sportivo, matematico, scientifico..). A Rita Levi Montalcini abbiamo dedicato una serie di lavori, che hanno visto i ragazzi cimentarsi in produzioni scritte come pagine di diario, lettere e interviste. E' stata coinvolta anche una&nbsp;classe delle&nbsp;scuole elementari&nbsp;Gandhi, la classe 2 A: i bambini in questo&nbsp;caso hanno ricevuto dalla loro insegnante una foto che ritraeva RLM e hanno provato a riprodurre tale immagine con un disegno fatto&nbsp;da loro. In seguito, l'insegnante ha chiesto&nbsp;loro di avanzare ipotesi circa l'identità della "signora anziana". I bambini hanno così prodotto un breve testo descrittivo. Le insegnanti D. Matuella, M. L. Piceno

Ero emozionatissima: questo significa che vivrò una nuova vita, in America. In America, un continente a me sconosciuto, che non ho ancora visitato; sono emozionata, ma anche allo stesso tempo triste, perché abbandonerò la mia famiglia. Irene

Avevo molta voglia di conoscere i miei nuovi compagni. Ero così felice che la sera andai a dormire con la tuta dell’allenamento. Il giorno dopo mi svegliai molto agitato ma anche molto carico per fare del mio meglio durante l’allenamento che mi aspettava alle 15.00. Ricordo che quel giorno fece un caldo stratosferico, infatti cercavo di bagnarmi continuamente la testa con dell’acqua fredda per non aver dei capogiri in campo. Filippo

Caro diario, Ti volevo dire quanto mi sono sentita fortunata quando ho conosciuto le mie migliori amiche, quando sto male loro sono sempre al mio fianco pronte ad aiutarmi, come quando litigo con la mia famiglia loro sono sempre pronte a darmi il consiglio giusto, oppure quando&nbsp;sono triste e loro cercano sempre e comunque di farmi ridere e di tirarmi su il morale. Ci confidiamo l’una con l’altra, ci diamo consigli ci facciamo critiche, molte volte ci scontriamo per i nostri caratteri diversi, ma sempre e comunque siamo inseparabili, spero che il prossimo anno rimanga tutto uguale e che il nostro legame si rafforzi ancora di più, perchè io credo che anche se il prossimo anno frequenteremo scuole diverse e lontane noi in qualche modo ci ritroveremo sempre. Io le ringrazio sempre per tutto quello che fanno per me e li voglio bene come delle sorelle, per me sono come una seconda famiglia. Celeste&nbsp;

ABBIAMO VISTO LA FOTO DI UNA PERSONA: È ANZIANA, HA I CAPELLI BIANCHI E IL VISO PIENO DI RUGHE. SI VESTE IN MODO ELEGANTE. HA UNA MEDAGLIA E UN BRACCIALETTO PREZIOSO. INDOSSA UN VESTITO DI VELLUTO BLU. E’ MAGRA E SECONDO ME È UNA REGINA CHE GOVERNA UN POPOLO.

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Ritenuta&nbsp; Intelligente Talentuosa e non&nbsp; Arrivista Lei è Veramente Indescrivibile e Memorabile. Ormai Noi Tutti Adesso La Consideriamo Irragiungibile Nota e Imprevedebile. Dario, Edoardo, Coumba

P: Rita, ormai hai terminato gli studi, sai già cosa fare? R: Ciao papà, so che non sei molto d’accordo, ma vorrei parlarti di una cosa. P: Certo, dimmi pure R: Stavo pensando di continuare gli studi. P: Esattamente cosa vorresti fare? R: Vorrei continuare gli studi nell’ambito della medicina. P: Quindi vorresti iniziare gli studi universitari? R: Sì. P: Rita, tu sai cosa penso sul continuare gli studi. Sai che preferisco che le donne restino a casa invece di continuare gli studi, dato che potrebbe avere un'influenza negativa sui tuoi futuri figli e la tua vita privata. R: Lo so, ma voglio inseguire le mie passioni e pagherò gli studi con i miei soldi. P: Sai già cosa ne pensa la mamma? R: Sì, e lei supporta la mia scelta. Matilde, Anila

Caro diario, Oggi sono troppo felice! Mi hanno fatto una proposta indimenticabile! Mi hanno chiesto se volessi partire per l’America.&nbsp; Questo è uno dei sogni più grandi per me, ho sempre desiderato andare in America per approfondire i miei studi. Mi hanno fatto questa proposta per continuare lo stage sulla neurogenesi. Il mio professore sarebbe stato molto felice se io avessi intrapreso questa strada. Io, anche senza il sostegno dell’insegnante,&nbsp;avrei intrapreso questo percorso perchè andare in America mi è sempre piaciuto.&nbsp; All’inizio non ci credevo, mi sembrava tutto troppo surreale, infatti appena è arrivata la proposta ho pensato che avessero sbagliato ad inviare il messaggio. Poi, rileggendo la lettera e vedendo il mio nome e cognome, ho realizzato un po’ di più il fatto appena accaduto.

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LA SIGNORA E’ ANZIANA. HA I CAPELLI BIANCHI. HA IL VESTITO DI VELLUTO. SI VESTE ELEGANTE. INDOSSA I GIOIELLI. HA LE RUGHE. HA UNA CASA GRANDE. FA IL SINDACO. E…..PARLA DI POLITICA.

Caro diario, oggi mi sono svegliata abbastanza presto, alle 7.30 circa e dopo aver fatto colazione mi sono fatta una doccia. La mia mamma, dopo essere tornata dal supermercato, è entrata in casa con una lettera per me. Ero curiosa, ma allo stesso tempo nervosa; “Chissà che cosa ci sarebbe stato all’interno”, ho pensato. Ho deciso di aprirla quando sarebbe tornata tutta la mia famiglia, dato che ero sicura fosse qualcosa di importante. Quando anche i miei fratelli e il mio papà sono tornati a casa, ho aperto la busta: sul retro&nbsp;della busta c’era scritto “Washington University”, la scuola dei miei sogni! “Gentile Rita Levi Montalcini, Siamo lieti di comunicarvi che è stata ammessa alla Washington University. Aspettiamo una sua conferma. Cordiali saluti Victor Hamburger"

Caro diario,&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; oggi ha piovuto tutto il giorno e quindi sono rimasto in camera mia a pensare mentre guardavo la pioggia dalla mia finestra. Ho pensato che finora nella mia vita non c'è stato un episodio in particolare in cui mi sono sentito fortunato però in un&nbsp;periodo storico come questo , dove c'è in corso una pandemia io sono stato fortunato ad avere sempre la mia famiglia con me , e a non aver perso nessuno dei miei cari. Poi ho anche pensato di essere tanto fortunato a vivere in un paese come l’italia, un paese democratico in cui ho diritti e libertà che in alcuni paesi non esistono. Mi sento fortunato ad avere un frigo pieno e del cibo da mangiare, oppure avere dei supermercati vicino a casa mia in cui posso comprare qualsiasi cosa voglio e non fare tanti chilometri al giorno per trovare dell’acqua&nbsp;e una piccola porzione di cibo. Mi sento fortunato ad avere una buona istruzione e andare a scuola con mezzi di trasporto. Idriss

Caro diario, Inizierei a dire che mi sono sentita fortunata quando mi sono resa conto che la vera fortuna sta nelle piccole e semplici cose, mi sono sentita fortunata quando ho conosciuto le mie migliori amiche. Per me loro sono come una seconda famiglia, quando sto male ci sono sempre loro che mi aiutano nei momenti più bui, quando una delle tre attraversava un brutto periodo cerchiamo sempre di aiutarci a vicenda e in qualche modo torniamo a sorridere, siamo inseparabili. Ci sfoghiamo sempre l'una con l'altra, e mi chiedo ancora come facciano a sopportarmi nonostante le mie inutili lamentele. Forse frequenteremo scuole diverse e ci perderemo un po' di vista, ma questo non importa perché nonostante ciò sono sicura che troveremo sempre un modo per vederci. Ringrazio loro per migliorarmi sempre la giornata, ringrazio loro per sopportarmi e sostenermi sempre, lo ripeterò all'infinito che sono uniche al mondo. Aurora

Sono andata subito da mio padre e gli ho raccontato tutto! Papà all’inizio era un po’ turbato per quello che stava succedendo.&nbsp; Io, invece, stavo saltando dalla gioia. Papà, vedendomi felice, ha accettato anche lui la proposta e io pochi giorni dopo ho iniziato a fare le valigie e poi sono partita! Caro diario, per questi giorni è tutto! Appena arrivo in America ti scrivo. A presto! Sara

All’arrivo mi hanno messo su una barella e mi hanno controllato il piede visto che mi faceva molto male, così molto impaurita ho chiesto cos’era successo e l'insegnante mi ha spiegato che la sbarra non era fissata bene dalla mia parte e girandomi sono scivolata giù e mi si era incastrato lo sci sotto la seggiovia così da farmi ruotare il piede. Successivamente è arrivato mio papà e i soccorsi che mi hanno portata&nbsp;a valle in ospedale e mi hanno fatto fare un’ecografia per vedere se c’era una frattura al tendine d’Achille. Fortunatamente era tutto apposto così ho ringraziato i soccorritori e sono tornata a casa. Mi sono messa nel letto perché non volevo fare altro visto che questo giorno non era uno dei migliori. Oggi mi sono sentita veramente fortunata, perché poteva andare molto peggio se l'insegnante non mi avesse afferrata. Per ora è tutto, caro diario. Ti saluto con tanto affetto. Giulia

Rita Levi Montalcini La sua storia tra le nostre righe

E’ UNA DONNA ANZIANA. HA LE RUGHE.&nbsp; SECONDO ME E’ UNA REGINA BUONA CHE AIUTA I POVERI.

LA SIGNORA DELLA FOTO HA I CAPELLI BIANCHI. E’ MOLTO MAGRA E HA LE RUGHE SUL VISO E SULLE MANI. INDOSSA UN VESTITO DI VELLUTO. SUL SUO ABITO CI SONO UNA MEDAGLIA E UNA COLLANA. SECONDO ME E’ UNA REGINA BUONA CHE TRATTA BENE I SUOI CITTADINI.

QUESTA SIGNORA HA I CAPELLI TUTTI GRIGI. INDOSSA UN VESTITO BLU CON LE MEDAGLIE. E' ANZIANA. SECONDO ME E' UNA PERSONA CHE AIUTALA GENTE.

QUESTA SIGNORA È ANZIANA. HA UN PO’ DI RUGHE SULLA FACCIA E SULLE MANI. I CAPELLI DELLA SIGNORA SONO BIANCHI LEGGERMENTE MOSSI E TIRATI SÙ. LA SIGNORA HA GLI OCCHI AZZURRI, HA LA BOCCA SOTTILE ED È SERIA. MI SEMBRA CHE STIA ASCOLTANDO QUALCOSA. LA SIGNORA INDOSSA UN ABITO NERO CON LE SPALLINE UN POCO LUNGHE. HA UNA MEDAGLIA UN PO’ PICCOLA E UNA COLLANA. HA ANCHE UN OROLOGIO. LA CORPORATURA DELLA SIGNORA È MAGRA, È ABBASTANZA BASSA E LE MANI SONO MAGRE. SECONDO ME È UNA SINDACA. I SINDACI SONO RICCHI QUINDI ANCHE LEI È RICCA. LEI FA UN LAVORO IMPORTANTE E COMANDA LA REGIONE.

Ruled paper

...tutti i lunedì vedo i miei compagni di classe in videolezione. Mi mancano tanto.

Caro diario, oggi è stata una giornata molto particolare, in questi giorni sono in vacanza in Val di Fassa e visto che ho la passione per lo sci i miei genitori mi hanno prenotato un corso di quattro giorni con un maestro ed altri due bambini. Ora ti racconto perché questa giornata è stata particolare. Questa mattina verso le 7:30 mi sono alzata e sono andata a fare colazione, successivamente mi sono preparata, ho messo la tuta da sci, ho preso il casco, gli scarponi, i guanti e le racchette. Poi sono corsa giù in macchina dove c’era mio papà che stava agganciando i nostri sci sul tetto dell’auto. Verso le 8:30 era tutto pronto e siamo partiti per andare sulle piste. Una volta arrivati in quota ho raggiunto il mio gruppo e visto che erano un po’ di giorni che facevamo pratica, finalmente l'insegnante ci ha portati sulla mia pista preferita, la “Tomba”, finita la pista siamo subito andati a prendere un’altra seggiovia. Ad un certo punto però mi stavo girando verso il maestro per chiedere il nome della discesa successiva quando sono caduta giù, fortunatamente l’insegnante mi ha preso al volo ed hanno fermato la seggiovia. Avendo sette anni non sapevo cosa fare ed ero molto spaventata. Dopo poco tempo gli altri due bambini che erano più grandi di me mi hanno afferrato l’altra mano e con la forza del maestro mi hanno tirata su.

E' UNA SIGNORA ANZIANA CON I CAPELLI BIANCHI. INDOSSA UN VESTITO NERO DI VELLUTO. SUL PETTO HA UNA MEDAGLIA. QUESTA SIGNORA PORTA UNA COLLANA E UN BRACCIALETTO, MA NON E' UNA REGINA.

LA SIGNORA CHE ABBIAMO DISEGNATO AVRÀ ALMENO NOVANTACINQUE ANNI. HA I CAPELLI BIANCHI E RACCOLTI. HA IL VISO SCURO E RUGOSO. INDOSSA UN VESTITO NERO E DUE SPILLE. E’ MAGRA E HA LE MANI RUGOSE. SECONDO ME È UNA REGINA CHE COMANDA I SUOI SUDDITI.

E’ UNA SIGNORA ANZIANA. HA UN BEL VESTITO DI VELLUTO. INDOSSA UNA MAGLIETTA E UNA COLLANA. LA SIGNORA HA I CAPELLI BIANCHI. SECONDO ME E’ UNA REGINA E SEMBRA UN PO’ LA MONNALISA.&nbsp;

Caro diario, Oggi sono felicissima! Stamattina ho trovato nella cassetta della posta una lettera molto inaspettata. Sono entrata in casa per osservarla e vederne il contenuto;&nbsp; il mittente era un certo professor Hamburger e la lettera era stata spedita dall’America! Prima di aprirla mi sono informata su chi fosse il professore ed ho scoperto che è un medico ebreo tedesco che si è rifugiato negli Stati Uniti per scappare dall’olocausto. Molto incuriosita ho deciso di aprire la lettera e ho tirato fuori un foglio che dopo aver letto mi ha lasciata a bocca aperta. Nella lettera c'è un invito che mi chiede se voglio andare in uno stage di 6 mesi alla Washington University di San Louis, nel Missouri! Sono stata invitata per partecipare ad un progetto di studi sulla neurogenesi. Subito dopo averla letta sono andata a farla vedere a mia madre, che è scoppiata in lacrime ed io ero al settimo cielo. E’ stato grazie a lei che ho potuto proseguire gli studi con degli insegnanti privati e mi ha sempre supportata, senza di lei non ce l’avrei fatta.