Nievo News
Anno scolastico 2021-2022
Il giornale della scuola primaria "Ippolito Nievo".
Redazione: alunni delle classi Quinte.
Redazione: alunni delle classi Quinte.
La linea editoriale
Poesia di Mariangela Gualtieri
Giuro che io salverò la delicatezza mia
la delicatezza del poco e del niente
del poco poco,
salverò il poco e il niente il colore sfumato,
l’ombra piccola
l’impercettibile che viene alla luce
il seme dentro il seme,
il niente dentro quel seme.
Perché da quel niente nasce ogni frutto.
Da quel niente
tutto viene.
Giuro che io salverò la delicatezza mia
la delicatezza del poco e del niente
del poco poco,
salverò il poco e il niente il colore sfumato,
l’ombra piccola
l’impercettibile che viene alla luce
il seme dentro il seme,
il niente dentro quel seme.
Perché da quel niente nasce ogni frutto.
Da quel niente
tutto viene.
Questo giornale nasce da sguardi gentili.
La gentilezza si esprime in tre qualità:
1
Dare valore a ciò che sembra piccolo (ma non lo è).
2
Mettere in luce gli aspetti positivi.
3
Impegnarsi ad usare bene le parole.
La testata del giornale è il risultato di regolari votazioni democratiche sulla base di una lista di proposte.
Cronaca e notizie
FRANCESCO E L'APE
Cronaca del salvataggio di un'ape
Articolo di Filiberto e Diego, VA
Antefatto
Una mattina a scuola, da una finestra aperta, entrò un'ape. L'ape, non ritrovando la strada per uscire, cominciò a svolazzare per tutta la classe, provocando le urla e gli schiamazzi di tutti gli alunni che, spaventati, la insultavano.
La soluzione
Poi Francesco (l'unico alunno a non gridare) zittì tutti chiedendo alla maestra se poteva spegnere le luci accese: essendo un mese invernale vi era poca luminosità.
Come per magia, l'ape ritrovò l'uscita.
Francesco in seguito spiegò che l'ape era disorientata dalle luci dell'aula, le quali interferivano con la luce naturale.
Ci disse anche di averlo imparato in terza elementare.
Antefatto
Una mattina a scuola, da una finestra aperta, entrò un'ape. L'ape, non ritrovando la strada per uscire, cominciò a svolazzare per tutta la classe, provocando le urla e gli schiamazzi di tutti gli alunni che, spaventati, la insultavano.
La soluzione
Poi Francesco (l'unico alunno a non gridare) zittì tutti chiedendo alla maestra se poteva spegnere le luci accese: essendo un mese invernale vi era poca luminosità.
Come per magia, l'ape ritrovò l'uscita.
Francesco in seguito spiegò che l'ape era disorientata dalle luci dell'aula, le quali interferivano con la luce naturale.
Ci disse anche di averlo imparato in terza elementare.
Un fiore di campanula,
dal prato spuntato,
germogliato era presto
in cara corolla.
Un'ape vi giunse
e prese a sorbirlo.
Bene devono entrambi
l'uno essere per l'altra.
J.W. Goethe
dal prato spuntato,
germogliato era presto
in cara corolla.
Un'ape vi giunse
e prese a sorbirlo.
Bene devono entrambi
l'uno essere per l'altra.
J.W. Goethe
Cronaca e notizie
Ricordo di un avvistamento insolito
Lo scoiattolo bianco
Un incontro che ha dato sfogo alla creatività: i bambini scrivono poesie e giornalini per raccontare l’accaduto
Articolo di Martina, VB
L'avvistamento
Lo scoiattolo avvistato più volte dai bambini dell’allora terza B della scuola Ippolito Nievo è subito andato sulle pagine dell’Arena.
Uno strano scoiattolo
Era un’ora tranquilla di italiano con la docente Elisabetta Zampini, quando alcuni bambini, con il banco vicino alle finestre, avvisano i’insegnante che c’è uno strano scoiattolo nel parco di fronte alla scuola.
Tutti allora si precipitano alle finestre per osservare lo strano animaletto bianco.
L'albinismo
L’albinismo è una mutazione genetica che impedisce la produzione di melanina, il pigmento che determina il colore del pelo e degli occhi degli animali ma anche negli umani.
La pelliccia di questi animali risulta perciò bianca.
L'avvistamento
Lo scoiattolo avvistato più volte dai bambini dell’allora terza B della scuola Ippolito Nievo è subito andato sulle pagine dell’Arena.
Uno strano scoiattolo
Era un’ora tranquilla di italiano con la docente Elisabetta Zampini, quando alcuni bambini, con il banco vicino alle finestre, avvisano i’insegnante che c’è uno strano scoiattolo nel parco di fronte alla scuola.
Tutti allora si precipitano alle finestre per osservare lo strano animaletto bianco.
L'albinismo
L’albinismo è una mutazione genetica che impedisce la produzione di melanina, il pigmento che determina il colore del pelo e degli occhi degli animali ma anche negli umani.
La pelliccia di questi animali risulta perciò bianca.
UNA PELLICCIA CANDIDA COME LA NEVE
Una mutazione genetica che si manifesta in diversi animali.
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Dal mondoLoading...
Oman: nuova esperienza, nuova scuola!Loading...
International School of Muscat.Loading...
Una studentessa delle Nievo alla scoperta delle scuole internazionali.Loading...
Articolo di Marcelle, VAUn nuovo paese
Io vivo attualmente in Oman e da quando sono qui ho visitato alcune scuole notando che sono molto diverse da quelle italiane.
Personalmente sono molto emozionata per questa nuova esperienza soprattutto per gli improvvisi cambiamenti e le nuove avventure.
Le scuole
Fra tutte le scuole che ho visto le mie preferite sono la British School e la American School.
Sono tutte e due delle scuole molto grandi e comprendono la scuola primaria, le medie e le superiori.
Nei cortili ci sono tantissimi campi da basket, da calcio e all’interno della scuola ci sono diverse piscine.
Camminando per i corridoi ho notato che ci sono tanti armadietti sui quali è riportato il nome di ogni alunno.
Il teatro e la banda musicale
Una delle cose che sicuramente mi ha colpito di più è stato il teatro con un palcoscenico enorme, lì i ragazzi ascoltavano attenti la lezione dell’insegnante.
Ogni scuola ha la propria banda musicale che si sposta da Muscat a Dubai per esibirsi durante le festività.
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Tutti indossano un'uniforme con sopra ricamato il logo della propria scuola...Loading...
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La divisaI bambini sono molto gentili e accoglienti. Tutti indossano un'uniforme con sopra ricamato il logo della propria scuola.
Il metodo di studio
Ho notato che persino i metodi di studio sono differenti, infatti loro non studiano con i libri ma con un tablet fornito dalla scuola e certe lezioni le svolgono in palestra sulla cyclette.
Un’altra differenza importante è che non sono le maestre a cambiare aula ma i bambini in base alla materia che devono seguire.
Lo scopo di ogni scuola
Comunque io credo che nonostante le differenze tra la scuola omanita e quella italiana, lo scopo di tutte le scuole è sempre lo stesso: dare una buona istruzione ai propri alunni.
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Verde & NaturaLoading...
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Quando i bambini fanno ohLoading...
L'orto realizzato con i finanziamenti del ComuneLoading...
Orto che passione!Loading...
Articolo di Cristiano, VAL’idea di fare l’orto è nata dalla maestra GABRIELLA
GARZON (poco prima della pandemia!), perché aveva
ricevuto dei finanziamenti da parte del comune di Verona
riferiti agli anni scolastici 2019-2020.
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Una grande soddisfazione...Loading...
Se ne occupano tutti i giorni i bambini delle classi prime, seconde, terze, quarte e per le classi quinte alcuni ragazzi
della 5°B durante l’ora di alternativa.
I lavori da svolgere sono vari: zappare, annaffiare, togliere
le erbacce, raccogliere i frutti ecc.
Se ne ricava una grande soddisfazione.
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L’orto ha un obbiettivo specifico: far fare una esperienza ai bambini sulla semina e sulla crescita delle piante, imparare ad averne cura e poterne mangiare i prodotti finali come ad esempio fragole, insalata, pomodori. Loading...
...noi amiamo il nostro regno vegetale, / e molto, perché qui si concentra / un valore e una ricchezza non da poco, / un valore che l'estraneo / (ma non a tutti si concede di vederlo) / stenta a capire, ma che noi apprezziamocome un tesoro per cui esser grati.
Herman Hesse
Ore nell'orto
Verde & Natura
Albero abbraccio e respiro del mondo...
S. Giarratana
S. Giarratana
La storia del nostro "Pero cinese"
Gli insetti giganti
Un giorno l’albero fu attaccato da insetti che lo infestarono, perciò l’albero fu abbattuto con nostro dispiacere. Al suo posto fu piantato un “Pero cinese” e noi alunni seguiamo con gioia la sua crescita da quattro anni.
Presentazione botanica del "Pero cinese"
NOME: Pyrus-calleryana-chanticleer
NAZIONALITA’: cinese
Un giorno l’albero fu attaccato da insetti che lo infestarono, perciò l’albero fu abbattuto con nostro dispiacere. Al suo posto fu piantato un “Pero cinese” e noi alunni seguiamo con gioia la sua crescita da quattro anni.
Presentazione botanica del "Pero cinese"
NOME: Pyrus-calleryana-chanticleer
NAZIONALITA’: cinese
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Fuori l'albero vecchio dentro il nuovo
Articolo di Alessandro, VA
Nel cortile anteriore della nostra scuola “I. Nievo” c’era un grande albero. A noi piaceva molto giocare sotto la sua ombra.
Nel cortile anteriore della nostra scuola “I. Nievo” c’era un grande albero. A noi piaceva molto giocare sotto la sua ombra.
Vive bene in Italia
Il "Pero cinese" è una pianta che ha eccellenti qualità che gli hanno permesso di adattarsi molto bene alla vita in Italia; resiste bene ai periodi di siccità ma anche al freddo intenso.
Non teme le gelate
o l'inquinamento
Infatti alle prime gelate autunnali quasi tutte le latifoglie si spogliano ma lui no, anzi mette ancora in bella mostra le sue foglie coriacee, lucide, giallo e rosso brillante, con quei piccoli frutti che chiamare pere sarebbe improprio (e anche indigesto, visto che non sono molto commestibili).
Oltre a ciò resiste bene all’inquinamento atmosferico (e infatti se resiste bene a quello di Shangai, qui gli sembra di respirare aria pura).
Il "Pero cinese" è una pianta che ha eccellenti qualità che gli hanno permesso di adattarsi molto bene alla vita in Italia; resiste bene ai periodi di siccità ma anche al freddo intenso.
Non teme le gelate
o l'inquinamento
Infatti alle prime gelate autunnali quasi tutte le latifoglie si spogliano ma lui no, anzi mette ancora in bella mostra le sue foglie coriacee, lucide, giallo e rosso brillante, con quei piccoli frutti che chiamare pere sarebbe improprio (e anche indigesto, visto che non sono molto commestibili).
Oltre a ciò resiste bene all’inquinamento atmosferico (e infatti se resiste bene a quello di Shangai, qui gli sembra di respirare aria pura).
Le fioriture
Gli Urbanisti l’hanno subito piantato nelle strade, nei viali e nei giardini per rallegrare i mesi primaverili con le sue fioriture bianchissime, con le sue chiome compatte e piramidali che regalano ombra nei mesi estivi.
I bruchi e le foglie
Il "Pero cinese" resiste molto bene alle malattie e i bruchi trovano le sue foglie un po’ troppo coriacee per insistere troppo a lungo con quella dieta. Il pero Chanticleer è una pianta senza difetti, tranne forse lo sporco lasciato dalle foglie quando cadono.
Un desiderio
Io desidererei che altri alberi fossero piantati nel cortile della scuola per migliorare e abbellire il nostro giardino. Io sono felice che altri bambini possano ammirare e seguire la crescita del pero cinese.
Gli Urbanisti l’hanno subito piantato nelle strade, nei viali e nei giardini per rallegrare i mesi primaverili con le sue fioriture bianchissime, con le sue chiome compatte e piramidali che regalano ombra nei mesi estivi.
I bruchi e le foglie
Il "Pero cinese" resiste molto bene alle malattie e i bruchi trovano le sue foglie un po’ troppo coriacee per insistere troppo a lungo con quella dieta. Il pero Chanticleer è una pianta senza difetti, tranne forse lo sporco lasciato dalle foglie quando cadono.
Un desiderio
Io desidererei che altri alberi fossero piantati nel cortile della scuola per migliorare e abbellire il nostro giardino. Io sono felice che altri bambini possano ammirare e seguire la crescita del pero cinese.
Verde & Natura
Una piantina in dono
Prendersi cura di una calancoa
Articolo di Francesco, VA
Una piantina in classe
A febbraio del 2022, per aver partecipato al tradizionale concorso del Carnevale di Santo Stefano, le classi quinte della scuola Ippolito Nievo hanno ricevuto una piantina di Calancoa.
La maestra di italiano ha voluto dare un premio particolare per valorizzare l’impegno dei bambini.
Il concorso
Il concorso consisteva nel produrre un lavoretto sul tema del carnevale.
È stato riprodotto un monumento di Verona con un disegno libero attorno, decorato con le maschere ed i coriandoli. Tutti gli alunni hanno lavorato singolarmente.
Una piantina in classe
A febbraio del 2022, per aver partecipato al tradizionale concorso del Carnevale di Santo Stefano, le classi quinte della scuola Ippolito Nievo hanno ricevuto una piantina di Calancoa.
La maestra di italiano ha voluto dare un premio particolare per valorizzare l’impegno dei bambini.
Il concorso
Il concorso consisteva nel produrre un lavoretto sul tema del carnevale.
È stato riprodotto un monumento di Verona con un disegno libero attorno, decorato con le maschere ed i coriandoli. Tutti gli alunni hanno lavorato singolarmente.
La piantina ha bisogno di tanta luce...
Un riconoscimento
Un giorno la maestra di italiano è entrata nell’ aula portando in mano una piantina di Calancoa ed ha spiegato che era un riconoscimento per l’impegno e la creatività di ogni singolo bambino.
La piantina è stata posizionata davanti a una finestra, perché ha bisogno di tanta luce.
Un giorno la maestra di italiano è entrata nell’ aula portando in mano una piantina di Calancoa ed ha spiegato che era un riconoscimento per l’impegno e la creatività di ogni singolo bambino.
La piantina è stata posizionata davanti a una finestra, perché ha bisogno di tanta luce.
Descrizione
Ha foglie dalla forma simile al geranio, ma più grasse.
Possiede fiori gialli con le sfumature color arancione-rosato, che crescono a grappolo.
Un nuovo nome
È stata chiamata California/Clorofilla da una votazione di classe.
Prendersi cura
Ha bisogno di essere bagnata ogni tanto; per questo, a turno, gli alunni si sono incaricati di accudirla.
A due mesi di distanza la piantina è cresciuta, grazie alla cura di tutti.
Sembra quasi che le piante crescano bene perché si sentono coccolate.
Ha foglie dalla forma simile al geranio, ma più grasse.
Possiede fiori gialli con le sfumature color arancione-rosato, che crescono a grappolo.
Un nuovo nome
È stata chiamata California/Clorofilla da una votazione di classe.
Prendersi cura
Ha bisogno di essere bagnata ogni tanto; per questo, a turno, gli alunni si sono incaricati di accudirla.
A due mesi di distanza la piantina è cresciuta, grazie alla cura di tutti.
Sembra quasi che le piante crescano bene perché si sentono coccolate.
Verde & Natura
Il nido nascosto
I merli genitori
La vita fuori dalla finestra di un'aula
Articolo di Edoardo e Riccardo Mel., VB
L’avvistamento
Un giorno due bambini della VB hanno avvistato dalla finestra una famiglia di merli.
I merli stavano costruendo un nido fra i rami del sempreverde. Poi sono state deposte delle bellissime uova. Ogni giorno i bambini li vedevano prendersi cura di ogni singolo uovo.
Il corvo
Ad un certo punto, nei giorni successivi, un corvo è arrivato ed ha rotto le uova; i merli, nel panico, hanno abbandonato il nido.
L’avvistamento
Un giorno due bambini della VB hanno avvistato dalla finestra una famiglia di merli.
I merli stavano costruendo un nido fra i rami del sempreverde. Poi sono state deposte delle bellissime uova. Ogni giorno i bambini li vedevano prendersi cura di ogni singolo uovo.
Il corvo
Ad un certo punto, nei giorni successivi, un corvo è arrivato ed ha rotto le uova; i merli, nel panico, hanno abbandonato il nido.
Il lavoro dei merli ricomincia...
La ricostruzione
Dopo qualche settimana, i due bambini hanno visto i merli intenti a costruire un altro nido, un poco più lontano dall’edificio della scuola, in un albero molto fitto, più folto e più nascosto rispetto al primo.
Dopo qualche settimana, i due bambini hanno visto i merli intenti a costruire un altro nido, un poco più lontano dall’edificio della scuola, in un albero molto fitto, più folto e più nascosto rispetto al primo.
Un luogo riparato
I due bambini erano felicissimi che i merli avessero trovato un posto più riparato, in modo da non essere disturbati dagli uccelli più grandi: speriamo davvero che questa volta i corvi non trovino il nido!
I due bambini erano felicissimi che i merli avessero trovato un posto più riparato, in modo da non essere disturbati dagli uccelli più grandi: speriamo davvero che questa volta i corvi non trovino il nido!
Sport & Movimento
Motoria divertente
La ginnastica con il maestro Giovanni
Racconto di un'esperienza con lo specialista di educazione motoria
Articolo di Camilla, Margherita, Sophia, VB
Lunedì 8 novembre 2021 noi, ragazzi e ragazze della classe 5B, siamo scesi in palestra.
Attenzione: non per fare la classica motoria, ma per conoscere gli specialisti in carne ed ossa!
Dalla classe proveniva un rumore di gioiosi bimbi felici e, una volta arrivati in palestra, abbiamo capito che stava iniziando una nuova avventura per la 5B.
Alla maestra Chiara Fogliatti sembrava infatti una bella esperienza da far vivere alla classe 5B.
Per questo la maestra Chiara ha chiamato un esperto che ci avrebbe proposto esercizi che non avevamo ancora fatto.
Ritornando al maestro Giovanni, per prima cosa ci ha fatto presentare in modo da conoscerci meglio. Noi gli abbiamo detto il nostro nome e lo sport che facciamo oppure che vorremmo fare.
Quindi abbiamo fatto un po’ di riscaldamento e dei giochi. Infine (tristemente) ci siamo messi le scarpe e ce ne siamo tornati su in classe.
Lunedì 8 novembre 2021 noi, ragazzi e ragazze della classe 5B, siamo scesi in palestra.
Attenzione: non per fare la classica motoria, ma per conoscere gli specialisti in carne ed ossa!
Dalla classe proveniva un rumore di gioiosi bimbi felici e, una volta arrivati in palestra, abbiamo capito che stava iniziando una nuova avventura per la 5B.
Alla maestra Chiara Fogliatti sembrava infatti una bella esperienza da far vivere alla classe 5B.
Per questo la maestra Chiara ha chiamato un esperto che ci avrebbe proposto esercizi che non avevamo ancora fatto.
Ritornando al maestro Giovanni, per prima cosa ci ha fatto presentare in modo da conoscerci meglio. Noi gli abbiamo detto il nostro nome e lo sport che facciamo oppure che vorremmo fare.
Quindi abbiamo fatto un po’ di riscaldamento e dei giochi. Infine (tristemente) ci siamo messi le scarpe e ce ne siamo tornati su in classe.
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Sport & Movimento
Giochi e impari
Le Geolimpiadi
Un nuovo metodo per la geografia
Articolo di Marco e Alessandro Z., VB
Nelle classi quinte della scuola Nievo si sono svolte le Geolimpiadi, dirette dalla maestra Chiara Fogliatti.
Le squadre
Le Geolimpiadi si sono svolte così: entrambe le classi sono state divise in due squadre chiamate ad affrontare tre sfide (e poi i supplementari) che comprendevano le seguenti materie: geografia e motoria.
La prima sfida
La prima sfida prevedeva che le due squadre si dividessero in due file. La maestra teneva un fazzoletto in mano e poneva al primo bambino di ogni fila una domanda (la stessa per tutti e due i bambini); i bambini dovevano correre a prendere il fazzoletto ed il primo che lo prendeva doveva rispondere alla domanda fatta dalla maestra. Se il bambino sapeva la risposta, il punto andava alla sua squadra; se invece non rispondeva, o non rispondeva correttamente alla domanda, il punto andava automaticamente all’altra squadra.
Nelle classi quinte della scuola Nievo si sono svolte le Geolimpiadi, dirette dalla maestra Chiara Fogliatti.
Le squadre
Le Geolimpiadi si sono svolte così: entrambe le classi sono state divise in due squadre chiamate ad affrontare tre sfide (e poi i supplementari) che comprendevano le seguenti materie: geografia e motoria.
La prima sfida
La prima sfida prevedeva che le due squadre si dividessero in due file. La maestra teneva un fazzoletto in mano e poneva al primo bambino di ogni fila una domanda (la stessa per tutti e due i bambini); i bambini dovevano correre a prendere il fazzoletto ed il primo che lo prendeva doveva rispondere alla domanda fatta dalla maestra. Se il bambino sapeva la risposta, il punto andava alla sua squadra; se invece non rispondeva, o non rispondeva correttamente alla domanda, il punto andava automaticamente all’altra squadra.
La seconda sfida
La seconda sfida consisteva nel tirare a canestro: se non facevi centro, la maestra apriva il libro alla cieca e ti faceva una domanda in base all’argomento di cui parlava la pagina. Se rispondevi correttamente, il punto andava alla tua squadra altrimenti il punto non andava a nessuno; invece se facevi canestro il punto andava automaticamente alla tua squadra.
La seconda sfida consisteva nel tirare a canestro: se non facevi centro, la maestra apriva il libro alla cieca e ti faceva una domanda in base all’argomento di cui parlava la pagina. Se rispondevi correttamente, il punto andava alla tua squadra altrimenti il punto non andava a nessuno; invece se facevi canestro il punto andava automaticamente alla tua squadra.
La terza sfida
La terza sfida consisteva nel rispondere alle domande formulate dai bambini. I quesiti potevano essere a risposta multipla, risposta secca o vero o falso.
La terza sfida consisteva nel rispondere alle domande formulate dai bambini. I quesiti potevano essere a risposta multipla, risposta secca o vero o falso.
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