BULLISMO E CYBERBULLISMO

Narrow ruled paper

Che emozioni avete provato guardando/ascoltando queste storie? Come ritenete si sentissero i protagonisti? Perché secondo voi in tanti non intervengono di fronte a queste situazioni? E' facile capire cosa sta provando chi si trova vittima di queste situazioni? Da quali segnali si può capire quando uno scherzo è andato troppo oltre?

COMINCIAMO CON IL GIOCO DEL VERO E DEL FALSO

1) Internet non ha regole 2) Internet è perfetto per fare scherzi, non bisogna prendersela: è solo un gioco 3) Le cose dette su internet fanno meno male di quelle dette in faccia 4) Non bisogna intervenire, in rete ognuno deve imparare a cavarsela da solo 5) Se ci sono dei problemi in rete è meglio non coinvolgere gli adulti, si rischia di far peggio

Paola Cortellesi con Marco Mengoni - Monologo sul bullismo - Laura & Paola 01/04/2016

Gaetano: storie di ordinario cyberbullismo

Storie di ordinario Cyberbullismo 2 - Gaetano

“Gaetano - Ep. 1” - Se Mi Posti Ti Cancello

Bene ragazzi, cominciamo oggi un nuovo percorso didattico per riflettere sul tema del Cyberbullismo attraverso la proposta di spunti di discussione, video e un po' di normativa..... Lavoreremo per stimolare il senso critico, per promuovere la consapevolezza emotiva e per riflettere sul concetto di responsabilità e giustizia.

E' la capacità di immedesimarsi con gli stati d'animo e con i pensieri degli altri per comprendere punti di vista, sentimenti ed emozioni.

NON E' GRANDE CHI HA BISOGNO DI FARTI SENTIRE PICCOLO

IC ANZIO 1 - A.S. 2023/2024 percorso sul cyberbullismo classi 1 sez. C - scuola secondaria di I grado - prof.ssa Bertarelli Laura

- ad aumentare la consapevolezza dei rischi di un utilizzo inappropriato del cellulare; - ad aiutare e a sviluppare empatia nei confronti di chi subisce atti di bullismo e cyberbullismo; - a riflettere sulla responsabilità personale, come attori e come spettatori, di fronte a situazioni di questo genere; - ad approfondire i temi della giustizia, del rispetto e dell’inclusione. - riuscire a comprendere meglio il modo in cui voi percepite queste tematiche; - aprire un canale di dialogo e di scambio che possa farci crescere insieme.

Secondo la nuova Legge n.71/2017 per cyberbullismo si intende “…qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.

Molti comportamenti di prepotenza in rete non vengono percepiti dai ragazzi come reati, come fatti gravi, come danno per le vittime. Molti episodi di cyberbullismo nascono da antipatie reali, rivalità, prese in giro tra compagni di scuola.

Sul web ogni comportamento può essere tracciato, ricostruito e denunciato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, se arreca danno a chi lo subisce. Al compimento dei 14 anni, i ragazzi diventano penalmente responsabili delle loro azioni sul web (imputabili). Gli insegnanti in quanto pubblici ufficiali, hanno l’obbligo di denunciare fatti penalmente rilevanti (reati) commessi o subiti dagli studenti. Diffamazioni, minacce e insulti in rete devono essere denunciati dalle vittime (cd. procedibilità a querela di parte): è importante informare le famiglie degli studenti su cosa sta succedendo e sul loro diritto di fare una segnalazione o sporgere denuncia.

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