Il libro è stato realizzato dalle classi quarte - scuola primaria - per sensibilizzare sulla problematica dell'inquinamento

La tartaruga "Gisella"

Pop art blue

Gisella, ben presto, iniziò a sentirsi meglio e cominciò a mangiare di nuovo ed avere abbastanza forze per nuotare nella grande vasca nella quale l'avevano messa. All'interno della vasca fece amicizia con un'altra tartaruga che aveva una zampetta piegata a causa di un tappo di plastica e un piccolo delfino che aveva la coda storta, perchè, per molto tempo, era rimasta avvolta in una rete.

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All'improvviso arrivò una forte tempesta e poiché era molto debole venne trasportata alla deriva.

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"Che farò adesso?? oh! povera me, sicuramente morirò"

Maria portò la tartaruga da un veterinario. Gisella, nel frattempo, si addormentò e quando si svegliò si ritrovò in una stanza circondata da più persone. Maria le spiegò che aveva subito un piccolo intervento chirurgico per toglierle una brutta busta di plastica che aveva ingerito involontariamente.

Blue geometrical pattern

Gisella era una tartaruga d'acqua molto felice e tanto curiosa che viveva nell'oceano. Un giorno decise di allontanarsi per cercare il suo cibo preferito: le meduse. Dopo aver viaggiato per migliaia di chilometri finalmente ne trovò tantissime che saltellavano e giocavano felicemente.

Dopo un pò sentì un rumore e una voce che esclamò... "...Una tartaruga!!!" era Maria che si era chinata sopra di lei e cercava di capire cosa le fosse successo.

wow!!! oggi, finalmente, farò un buon pranzo

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Gisella aveva tanta fame e nella fretta di mangiare le meduse non si accorse che, insieme ad esse, aveva ingoiato una delle tante buste di plastica che, purtroppo, hanno invaso e inquinato le nostre meravigliose acque marine.

Che strano sapore ha questa medusa...!!!

I.C. "V. Padula" Acri scuola primaria "Pastrengo" Dirigente Scolastico Ing. Curcio Maurizio

Realizzato dagli alunni delle classi quarte in collaborazione con le Docenti: Scavello Anna Maria Vommaro Rosaria Pettinato Giuseppina Olovrap Fabiana Intrieri Grazia

Finalmente arrivò il giorno in cui venne riportata sulla spiaggia, era così felice che faticò a contenere l'emozione; quando Gisella sentì finalmente l'acqua fresca scivolare sopra il suo guscio, pensò a quanto fosse stata fortunata ad avere incontrato Maria. Non avrebbe mai dimenticato la sua gentilezza e i suoi nuovi amici.

Gisella, ormai sazia, nuotò verso l'alto per riposarsi e molto presto iniziò a sentirsi male. Non aveva mangiato tanto ma, in realtà, era la busta di plastica nella sua pancia che la faceva sentire gonfia e le bloccava la digestione. Non riusciva a mangiare quasi più e faceva fatica a nuotare perchè era molto debole. Povera Gisella! non sapeva cosa le stava succedendo.

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