Libro IV B

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Noi docenti, a volte inermi di fronte ad alcune situazioni dolorose, abbiamo semplicemente cercato di "dar voce" alle emozioni e di "fare comunità", cercando di rendere più leggero il fardello di ciascuno distribuendolo e condividendolo con tutti. Oggi siamo tutti più forti, i bambini e l'intera comunità scolastica sono più corazzati per continuare a combattere la battaglia che porterà alla fine dell'emergenza sanitaria. Sicuramente avremo imparato ad apprezzare tutto ciò che davamo per scontato: le relazioni, le strette di mano, le espressioni d'affetto.

LEONARDO Io questa pandemia non ci credo, per questo non è importante, ma se Draghi decide così non è colpa mia. Non posso incontrare amici e parenti (tranne che a scuola). Il Covid ha rovinato tutto: bar e ristoranti non possono lavorare, hanno creato i vaccini Moderna, Pfizer, Astrazeneca, etc.. Il Covid ci ha psicologicamente ed economicamente rovinati. Hanno creato le zone bianche, gialle, arancioni e rosse.

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SCHEKINA Il primo lokdown è stato difficile perché avevo paura e non sapevo come comportarmi. Il secondo lokdown l'ho vissuto meglio, perché ero più pronta. Fino ad oggi sono stata preoccupata, ma dopo un po' ci si abitua. Sono molto dispiaciuta per tutti i morti che ci sono stati in Italia e anche in altre nazioni. Sono sicura che ce la faremo, spero che ne usciremo. Basta che siamo uniti e quando finirà il Covid diremo: "Addio Covid"!

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Diritti e beatitudini hanno qualcosa in comune....

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VITTORIA Secondo me, il Corona Virus oltre ad essere molto pericoloso è anche abbastanza noioso, ti obbliga a stare chiuso in casa, senza poter uscire, come se fuori ci fosse qualcuno a bloccare la porta a tutto il mondo. Io la quarantena, per i primi giorni, l'ho presa bene, si doveva stare chiusi in casa solo due settimane, poi si è allungata di un mese. Quando la quarantena si era già allungata, non sapevo che fare, fortunatamente c'erano i compiti che mi occupavano del tempo, poi sono cominciate le videolezioni e siccome spesso il computer si bloccava, dovevo "uscire e rientrare" dalla videolezione ed è stato un po' faticoso. Il primo lokdown non è andato proprio con i fiocchi. Il secondo lokdown non so se era stato più corto, però mi sono divertita di più. La seconda volta delle videolezioni è andata meglio, però non dico perfettamente. Alla fine, si è noioso, però è meglio tenersi alla larga da questo microscopico mostriciattolo. Ma la cosa che più mi è dispiaciuta è stato di dover sospendere la ginnastica ritmica.

SOPHIA Ormai è un anno che la pandemia ha cambiato le nostre abitudini: non andare più alle feste, non stare con gli amici e poi lavarci di continuo.... Anche la didattica a distanza è stata faticosa, allontanandoci sempre di più. Mi manca tanto andare a pattinaggio, purtroppo è tutto chiuso. Spero che presto trovino una cura, così torneremo tutti alla normalità. Anche con il lavoro mamma e papà lavorano di meno, molte persone sono rimaste a casa, un po' per i figli, un po' per il lavoro e tanti hanno preso il Covid. Ho tanta paura che qualcuno della mia famiglia si possa ammalare anche se fino ad ora siamo stati tutti bene.

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FILIPPO Secondo me il coronavirus è stato distruttivo sotto diversi punti di vista. A livello economico ha fatto dei danni gravi, tipo quando hanno chiuso i bar e i negozi, molte persone non lavorano e rischiano di morire di fame. A livello umano perché molte persone sono morte per via del coronavirus, in più i reparti COVID erano pieni e quindi alcune persone sono morte peché facevano fatica a troVare un posto in cui curarsi. Come se non bastasse, c'è stato un lokdown e non potevo vedere i miei amici e non potevo uscire di casa. Fortunatamente, hanno già trovato due vaccini.

ANGELICA Prima che ci fosse la pandemia, tutto era normale, poi è arrivato il Covid-19 che prima si pensava fosse una normale febbre, ma poi hanno cominciato ad ammalarsi e a morire sempre più persone, finché è arrivato il lokdown. Durante questo periodo non potevo più fare sport, andare al centro commerciale, andare a scuola, potevo soltanto andare al supermercato per comprare le cose essenziali. Noi abbiamo una macchinetta che fa il pane, quindi a volte facevamo il pane con essa. La maestra di pattinaggio ci ha mandato dei video in cui c'erano gli esercizi da fare a casa, ovviamente non era per niente come stare nella palestra e sentire il rumore dei pattini che sbattono a terra, però i miei genitori mi spostavano il divano e il tavolo così mi potevo esercitare a pattinare anche in casa. Passavo quasi tutto il tempo con la mia cagnolina Kuma, cucinavo con la mia nonna, ridevo con la mia zia e mi abbracciavo con i miei genitori... Però alla fine stare per un periodo chiusa in casa è stato stressante. Inizialmente l'ho presa bene, dicevano che riaprivano dopo due settimane, ma poi sono diventati due mesi e dopo avevo finito tutte le cose da fare, è diventato noioso stare in casa, però io e Vittoria trovavamo sempre un gioco da fare, per fortuna che siamo in tre e quindi ce la siamo cavata.

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Abbiamo realizzato un libro cartaceo per custodire tutte le nostre riflessioni, i nostri disegni, le nostre emozioni...

REBECCA Secondo me il Covid è stato infernale e lo sarà fin quando non saremo tutti vaccinati. Sono stata felicissima che hanno riaperto le scuole perché non ce la facevo più a stare chiusa in casa; almeno ora posso vedere e parlare con i miei compagni di classe. Anche se a volte esco, lo faccio rispettando le regole per non ammalarmi e non contagiare i miei familiari. Uno dei miei desideri è che i dottori riescano a vaccinare tutti; a quel punto potremo riprendere le nostre abitudini di sempre e ricominciare a fare una vita normale.

ALEX Le mie riflessioni sulla pandemia. Io del Covid penso che sia molto fastidioso perché non si può giocare con gli amici, non si può uscire con la famiglia e molte altre cose. Adesso dobbiamo stare chiusi in casa. Per i nostri genitori è un gran problema perché non possono perfino lavorare.

Abbiamo chiesto ai bambini di scrivere i pensieri che si agitano nella mente quando si sente nominare il Coronavirus.

Un virus un gioco un nome una corona una scuola un bambino

Mi infetto.&#160; Vacanze...&#160; Non posso stare con i miei compagni. Dovremo tenere sempre la mascherina. Ogni giorno a casa non ce la faccio&#160;

Sarà pericoloso?&#160; Si chiuderanno le scuole? Dovremo portare sempre le mascherine?&#160; Sarà possibile rivedere i nostri amici?

Abbiamo poi scoperto che un “signore” molto famoso di nome Kandinskij, aveva impostato le sue opere proprio su queste emozioni evocate dalla musica insieme a quelle espresse dai colori e allora… abbiamo iniziato a studiare le sue opere, ad ascoltare la “sua” musica e poi abbiamo provato a diventare noi stessi dei piccoli Kandinskij…

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Per me la musica è un suono soffice e dolce che a volte mi rilassa e a volte mi dà energia. (Schekina) Scelgo la musica da ascoltare in base alle mie emozioni perché le amplifica…&nbsp; La musica mi aiuta anche a concentrarmi.&nbsp; La musica mi dà adrenalina e al tempo stesso mi trasmette calma. A me la musica fa provare svariate emozioni: mi calma, mi fa sentire felice ma a volte anche triste.&nbsp; La musica riesce a rallegrarmi quando sono giù, mi aiuta a concentrarmi e mi dà “la carica”. La musica mi piace perché mi fa provare molte emozioni, mi fa ripensare ai momenti belli e, a volte anche a quelli più tristi...

Io amo la musica perché mi scalda il cuore. (Mattia) La musica mi regala molte emozioni, mi rallegra in ogni momento e mi fa divertire. (Jacopo) A me la musica piace perché mi fa sentire felice e amo tutti i generi musicali. (Vittoria) La musica mi trasmette gioia, mi dà la voglia di vivere e quando la ascolto mi sento “carico”. (Alex)

Allora, dato che parlando è emerso che ascoltare la musica aiuta tutti noi a gestire i nostri stati d’animo, abbiamo iniziato ad ascoltarla tutti insieme: di vario genere… Ogni brano ci ha fatto provare sensazioni diverse, ci ha trasmesso tante emozioni tutte molto forti e ha anche richiamato alla nostra memoria persone ed episodi della nostra vita.

GIORGIA Le mie riflessioni sulla pandemia. Questa pandemia a noi bambini, da un lato ci ha tolto molto, perché non possiamo più vederci e stare insieme spensierati, mentre dall'altro ci ha insegnato a diventare più tecnologici a causa della didattica a distanza. Io rispetto ad alcuni, mi ritengo più fortunata perché ho una sorella con cui giocare e fuori un grande piazzale con un giardino, dove posso giocare con la palla, andare in bici e giocare a nascondino. Una cosa positiva che questa pandemia ci ha dato è stare più tempo in famiglia. Anche se mi manca organizzare gite, andare in giro e vedere tante cose. Mi dispiace per le persone che non ci sono più e penso che le persone che continuano a vedersi come se il virus non ci fosse, quindi senza mascherina, siano dei veri irrispettosi. Credo che se si rispettano le regole riusciremo a sconfiggere il virus. Io spero che questa pandemia finisca presto, perché non vedo l'ora di poter tornare alla normalità e riabbracciare i miei amici.

La musica mi trasmette emozioni molto forti e la ascolto a tutto volume (Leonardo) La musica mi piace perché quando la ascolto mi sento felice… mi fa ricordare i momenti che trascorro con mia madre e accompagna il tempo che passo con i miei amici (Rebecca) A me la musica piace molto…quando la ascolto mi sento libera…mi sembra di volare e sono felice e energica. (Giorgia)

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Oltre le emergenze... La nostra vita ai tempi della pandemia.

Cittadini competenti, autonomi e responsabili.

Classe IV B a.s. 2020-21 Docenti Adelma M., Carla P., Federica L., Marta G.

CRISTIAN Questa pandemia chiamata Covid 19 penso che ci abbia distrutto sia mentalmente che fisicamente. La cosa che mi ha fatto più soffrire è che ha cambiato tutte le nostre abitudini: non abbiamo potuto più giocare liberamente insieme agli amici, non siamo potuti andare al cinema, in pizzeria, a fare sport e siamo dovuti stare chiusi in casa anche per fare lezione. Speriamo che almeno per questa estate si possa ritornare alla vita normale.

Quest’anno siamo tornati a scuola a settembre come gli altri anni ma le&nbsp;cose erano e sono un po’ diverse: dobbiamo indossare la mascherina, tenere una “distanza di sicurezza” dalle persone, igienizzare spesso le mani… Inoltre anche le discipline che ci piacevano maggiormente, come la motoria e la musica, le abbiamo trovate un po’ cambiate… Non ci sono più gli esperti esterni e a musica non possiamo cantare e nemmeno suonare il flauto! Tutto ciò per colpa del COVID, questo “nemico invisibile” che sta modificando il nostro modo di vivere e ci fa sentire fragili, indifesi, spaventati e anche un po’ tristi. Tante emozioni, tutte forti, che non siamo abituati a gestire.

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Il presente libro nasce dalla volontà di lasciare traccia di un tempo particolare: il tempo della pandemia da Sars-Cov2. I bambini hanno visto le loro giornate stravolte dalle nuove regole; hanno dovuto imparare ad utilizzare le mascherine per proteggersi e proteggere, ad igienizzare le mani, a tenere la distanza dagli altri. Con la chiusura delle scuole, la didattica a distanza, il diradarsi delle relazioni sociali e delle occasioni di socialità, ci siamo trovati a fronteggiare una vera e propria emergenza. Abbiamo deciso di raccogliere i disegni, le riflessioni e le emozioni dei bambini; abbiamo parlato e condiviso tanti vissuti.

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Perché questo tempo diventi uno scrigno di valori ritrovati, di bellezza recuperata e di serenità riconquistata.

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EMOZIONI, COLORI E MUSICA “Con il denaro sapientemente risparmiato, &nbsp;fra i tredici e i quattordici anni&nbsp; mi comprai una cassetta da pittore con colori ad olio.&nbsp; Ricordo ancora la sensazione, o meglio l’esperienza vitale&nbsp; del colore che esce dal tubetto. Una pressione del pollice, e uno dopo l’altro&nbsp; quegli esseri straordinari che vengono chiamati colori&nbsp; venivano fuori esultanti, festosi, riflessivi, fantastici,&nbsp; immersi in sé…vivi in sé e per sé, singolarmente dotati di tutte le &nbsp;qualità necessarie a condurre una vita autonoma e pronti&nbsp; in ogni momento a piegarsi spontaneamente&nbsp; a nuove combinazioni, a mescolarsi fra loro e a creare&nbsp; serie infinite di mondi nuovi.” Così scrive Kandinskij in una delle pagine più toccanti della sua autobiografia “Sguardo al passato”. Per questo artista i colori sono degli esseri fantastici&nbsp; capaci di comunicare direttamente con noi uomini. Ciascun colore richiama a Kandinskij una sensazione vitale, un’emozione, un moto dell’anima…addirittura un suono o meglio uno strumento musicale!

JACOPO Le mie riflessioni sul Covid. Prima riflessione: il Covid è brutto perché non posso andare a casa dei miei amici. La mia seconda riflessione: non posso andare nei ristoranti e al Mc Donald's. Terza.... Ho paura che qualche mio parente prenda il Covid. Quarta: forse non potrò andare al mare. Ultima: non posso uscire dal Comune....

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GIULIA Le mie riflessioni sulla pandemia. Secondo me il Covid ci ha cambiato molto, soprattutto psicologicamente. Poi, fino a poche settimane fa, usciva un nuovo decreto al giorno, io non ci stavo capendo più nulla. Poi mi prendeva il panico, quando mi dicevano che moriva tanta gente, soprattutto quando mi dicevano che moriva per il vaccino. Io durante la quarantena passavo molto tempo fuori oppure dentro a guardare la tv o ad usare il tablet (editavo, videochiamavo e giocavo).

La scuola è… La scuola è come gioia è amore ed è tranquillita la scuola è come il tempo è passato ed è presente la scuola è come lavoro è stancante ed è difficile la scuola è come fuoco è calda ed è ardente la scuola è come un aquilone è movimento ed è decoro la scuola è come una bistecca&nbsp; a volte è dura a volte è morbida la scuola è come un cane è dolce ed è affidabile la scuola è come nuoto è divertente ed è calma la scuola è come un boss è sfida ed è vittoria la scuola è come inferno è brutta ed è calda la scuola è come sole è felice ed è divertente la scuola è come nuvola è nera ed è bianca la scuola è come una persona è occhi ed è bocca la scuola è come bosco è misteriosa ed è sorprendente. Gli alunni e le alunne della classe IVB&nbsp;

La pandemia, tra le altre cose, ci ha fatto sperimentare la didattica a distanza. In classe ne abbiamo condiviso gli aspetti negativi, ma ci siamo resi conto che questa situazione ci ha permesso di apprezzare di più il ritrovarci insieme a scuola….e alla scuola abbiamo dedicato una poesia corale, scritta con la tecnica dell’anafora.

MATTIA Secondo me il Covid ci ha totalmente cambiato sia fisicamente, sia psicologicamente. La gente, secondo me, è impazzita: prima apri, poi chiudi... poi zone a colori... Sicuramente quando lo leggerete la legge sarà già cambiata. Poi adesso i vaccini: Astrazeneca, Pfizer, Moderna... C'è molta confusione e paura. Da quando c'è la pandemia non posso andare dai nonni, andare al ristorante (a volte solo a pranzo), al mare o a fare gite. Io avrei fatto così: i decreti li fanno i medici, il vaccino anche ai bambini e via il coprifuoco! Ancora non capisco come farà la gente a dire che il Covid non esiste, speriamo che tutto torni alla normalità.

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