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Girolando e la trota magica

by IC Suisio ADP

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Girolando e la trota magica
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ADP
Ai miei compagni
per avermi ispirato
e aiutato in questa nuova
esperienza.
Istituto Comprensivo Statale "Rita Levi-Montalcini" (Bg)
Il testo e le le immagini sono state realizzate dagli alunni
e dalle alunne del Plesso della Scuola Secondaria di Primo Grado di Bottanuco (Bg)
Ogni riproduzione è vietata.
C’era una volta un re che aveva tre figli, il figlio maggiore si chiamava Girolando mentre le due figlie più piccole si chiamavano Cipriana e Deleria. Girolando a differenza delle sue sorelle che erano belle e intelligenti, era gracile e poco astuto, tant’ è che passava le giornate correndo per i prati ad acchiappare
farfalle e a parlare con gli animali che incontrava.
Il re era disperato perché alla sua morte il regno sarebbe finito nelle mani di Girolando, così passava tutte le sue giornate a piangere di nascosto.
Un giorno il re andò nella biblioteca del palazzo per leggere un libro e mentre stava leggendo la storia di un valoroso re, si mise a piangere, pensando alla fine del suo regno. In quel momento entrarono le due figlie che, vedendo il padre in quelle condizioni, gli chiesero perché era così disperato. Il padre in lacrime confessò alla figlie che piangeva tutti i giorni perché alla sua morte il regno sarebbe andato a Girolando e a causa della sua incompetenza il regno
sarebbe scomparso.
Piangendo il re confessò alle figlie che pregava che Girolando morisse, così il regno sarebbe spettato a una di loro due.
Purtroppo nessuno si accorse che la finestra della biblioteca era aperta e Girolando si trovava sotto la finestra a parlare con una lucertola e involontariamente aveva ascoltato
tutto.
Il ragazzo sconvolto corse in riva a fiume a piangere; mentre piangeva vide nel fiume una trota e così iniziò a raccontargli che il padre soffriva a causa sua, perché era stupido, non sapeva governare e per questo forse era meglio morire. Poi si buttò sulla riva e continuò a piangere; mentre piangeva udì una voce che gli disse di non disperarsi, ma quando Girolando alzò la testa non vide nessuno.
"Sono io!", le disse la trota "Avvicinati". Girolando si avvicinò alla trota e, tutto stupito, gli disse: "Ma tu parli? Allora hai sentito tutto?" Sì, mio caro amico, ho ascoltato tutto!". Gli rispose la trota. "Ti voglio aiutare" le disse la trota, "Ma come?", rispose il ragazzo. Allora la trota gli disse: "Se vuoi diventare un re forte e saggio, devi affrontare tre prove. Nella prima prova dovrai recuperare il fiore d’oro che si trova nella foresta dei troll. Nella seconda prova dovrai recuperare la perla color arcobaleno che si trova nel mare dei mostri marini. Nella terza prova dovrai recuperare la piuma gigante che si trova sul monte più alto del mondo. E dopo averli recuperati dovrai portarmeli. Se sarai in grado di superare queste prove allora potrai governare il tuo regno".
Il giovane rispose subito di essere pronto a partire, ma subito dopo si mise a piangere perché
non sapeva dove si trovavano questi luoghi. La trota vedendolo disperato gli disse:"Non preoccuparti ad accompagnarti ci sarà il mio amico pappagallo, che tutto sa e tutto conosce".
Girolando camminò per tre giorni seguendo le indicazioni del pappagallo e quando arrivò davanti all’ingresso della foresta iniziò a tremare per la paura. Il pappagallo lo incoraggiò e gli disse:"I troll sono forti, ma anche tanto stupidi, abbi fiducia in te e c’è la farai".
Girolando e il pappagallo entrarono nella foresta e dopo un po’ iniziarono a sentire un’orrenda puzza, Girolando capì che lì c’erano i troll, così per non farsi scoprire si ricoprì di fango e
foglie e strisciando per terra continuò ad andare avanti. Da lontano vide un gran bagliore e quando si avvicinò vide il fiore d’oro, ma attorno ad esso vi erano tre troll che lo sorvegliavano. Girolando aspettò immobile per molte ore, e, quando vide i troll dormire si avvicinò e prese il fiore; per non essere scoperto ricoprì di fango anche il fiore e sempre strisciando uscì dalla foresta.
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