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Girolando e la trota magica

by IC Suisio ADP

Pages 6 and 7 of 11

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Il giovane rispose subito di essere pronto a partire, ma subito dopo si mise a piangere perché
non sapeva dove si trovavano questi luoghi. La trota vedendolo disperato gli disse:"Non preoccuparti ad accompagnarti ci sarà il mio amico pappagallo, che tutto sa e tutto conosce".
Girolando camminò per tre giorni seguendo le indicazioni del pappagallo e quando arrivò davanti all’ingresso della foresta iniziò a tremare per la paura. Il pappagallo lo incoraggiò e gli disse:"I troll sono forti, ma anche tanto stupidi, abbi fiducia in te e c’è la farai".
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Girolando e il pappagallo entrarono nella foresta e dopo un po’ iniziarono a sentire un’orrenda puzza, Girolando capì che lì c’erano i troll, così per non farsi scoprire si ricoprì di fango e
foglie e strisciando per terra continuò ad andare avanti. Da lontano vide un gran bagliore e quando si avvicinò vide il fiore d’oro, ma attorno ad esso vi erano tre troll che lo sorvegliavano. Girolando aspettò immobile per molte ore, e, quando vide i troll dormire si avvicinò e prese il fiore; per non essere scoperto ricoprì di fango anche il fiore e sempre strisciando uscì dalla foresta.
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Dopo essersi ripulito mise il fiore in un sacco e ripartì. Quando arrivarono al mare dei mostri marini il giovane iniziò a disperarsi perché non sapeva come scendere in fondo al mare per recuperare la perla.
Mentre piangeva sulla spiaggia vide in lontananza tra i resti di una nave
affondata la sfera di vetro di una grande lampada, così gli venne l’idea di mettersela in testa per respirare sott’acqua. Iniziò a camminare sul fondale e all’improvviso vide dei mostri che nuotavano intorno a una grande ostrica, capì che lì si trovava la sua perla e iniziò a domandarsi
come poteva avvicinarsi per prenderla, senza essere mangiato.
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