Prodotto finale multimediale

Presentazione progetto " L'intelligenza del cuore "

Il progetto multimediale ha ad oggetto tutto ciò che riguarda il mondo delle emozioni, a partire dalla definizione delle stesse per poi ampliare a tutto il corollario che ne fa parte ossia l'empatia, l'amicizia e le parole gentili.
E' stata fatta questa scelta in considerazione dell'alunno con disabilità che è stato seguito durante il tirocinio.
L'alunno con disabilità ha una diagnosi di ritardo globale dello sviluppo con deficit di attenzione e, come emerso dall'analisi dei documenti, nello specifico dal profilo di funzionamento, presenta una difficoltà nella gestione delle emozioni, in particolare di quelle negative. Frequenta una classe seconda della scuola primaria, composta da 14 bambini.
Spesso i bambini non sanno dare una definizione di emozione o essere in grado di spiegare quello che sentono, proprio perchè non sono abituati a farlo e questo " allenamento" dovrebbe iniziare in famiglia per poi essere sviluppato a scuola.
E' molto importante che essi inizino già da subito a verbalizzare tutto ciò che sentono e gli strumenti e modalità da poter utilizzare sono tanti: in primis attraverso il gioco, utilizzando parole semplici che possano essere facilmente comprese dai più piccoli ed evitando che i termini difficili possano rappresentare un'ostacolo alla comprensione, cercando di stimolare la collaborazione e la partecipazione.
Raccontare le emozioni ai bambini vuol dire prepararli ad affrontare la vita, significa dargli degli strumenti fondamentali per avere consapevolezza di se stessi.
Bisogna sfatare il mito secondo il quale ai bambini devono essere mostrate solo le emozioni positive e nascondere quelle negative poichè è una tecnica che inizieranno ad utilizzare anche loro, rendendoli totalmente incapaci di gestirle, ritenendole indegne di essere mostrate.

Invece, mostrando anche quelle negative, si può mettere in evidenza anche come eliminarle e superarle; come diceva Gottman " nel momento in cui l'aereo sta precipitando l'adulto, per primo, deve mettere la maschera dell'ossigeno per mostrare al bambino come fare".
Per organizzare l'intervento didattico sono stati utilizzati tre prodotti, ognuno con caratteristiche diverse e ciò nell'ottica di offrire la multimodalità, per consentire a tutti di poter apprendere, sfruttando ognuno i propri punti di forza.
In particolari, in relazione ai dispositivi tecnologici, si prevede l'uso della LIM e dei tablet messi a disposizione dalla scuola.
I temi affrontati sono multidisciplinari, organizzati in tre lezioni, con la finalità di promuovere una maturazione sociale- relazionale ed affettiva attraverso gli obiettivi di riconoscere le emozioni, le espressioni del viso, essere in grado di mettersi nei panni degli altri e porre le basi per rapporti di amicizia sereni e duraturi.
Il primo lavoro consiste in un ebook disciplinare, realizzato con Bookcreator, intitolato " Benvenuti nel magico mondo delle emozioni " , volto a scandagliarle, partendo dalla distinzione tra quelle primarie, o di base, e quelle secondarie che nascono dall'interazione sociale e dalla commistione delle primarie.
Anzichè utilizzare termini didattici e la classica lezione frontale, dove il docente legge il libro e lo esplica in modo tradizionale, per spiegare in modo chiaro ed esaustivo, sono state descritte le singole emozioni, facendo esempi basici vicino alla loro realtà, anche per stimolare in loro una riflessione sui propri eventi personali, e utilizzando un'immagine che rappresentasse l'espressione facciale, da mostrare attraverso la LIM.
Infatti le emozioni non si limitano soltanto ad una manifestazione interna ma esse si palesano anche all'esterno, e, se abbiamo di fronte una persona che cerca di celare ciò che prova, possiamo essere in grado di intuire il suo stato d'animo notando i suoi gesti e in particolare il suo volto, cosa esso esprime.

Per questo è importante insegnare ai bambini come si riconoscono le emozioni, anche negli altri, perchè a volte è più significativa un'espressione del volto che mille parole, poichè queste ultime non sempre rispecchiano la realtà che una persona ha dentro.
Nell'ultima parte dell' ebook ho inserito un piccolo prodotto di realtà aumentata, realizzato con Blippar, come per il secondo prodotto, per completare il discorso sulle emozioni, spiegando quelle secondarie e inserendo anche un gioco " La tombola delle emozioni" per stimolare la scoperta delle varie sfumature di esse.
Il prodotto di realtà aumentata, realizzato con Blippar, intitolato " L'empatia " concerne la capacità di mettersi nei panni degli altri, di cui ognuno di noi è dotato sin dalla nascita che poi deve essere sviluppata ed allenata.
Nei primi mesi di vita essa si concretizza in una reazione emotiva indipendente dalla volontà del bambino mentre verso il primo e secondo anno di vita diventano più consapevoli, anche se il tutto è sempre valutato dalla loro personale prospettiva.
Dai 6 a 13 anni l’esperienza empatica si fa via via più complessa grazie allo sviluppo della competenza linguistica e verso i 9 anni dello sviluppo di un senso di sé stabile e coerente. I bambini cioè iniziano a differenziare la loro capacità empatica in base all’identità degli altri e alle loro esperienze passate.
Lo sviluppo dell'empatia parte con una componente affettiva per poi arricchirsi con lo sviluppo cognitivo, grazie al contesto famiglia e a quello scolastico.
Insegnare al bambino la comprensione di ciò che prova l'altro è importante, poichè, insieme alle emozioni, rappresentano gli strumenti cardine che possono garantire una vita personale, scolastica e, nel futuro, professionale serena e felice.
In virtù del fatto che i video sono ritenuti molto funzionali per tutti gli alunni, e in particolare anche per l'alunno con disabilità, ho ritenuto utile, per far comprendere meglio il senso, due video molto significativi ed emozionanti, da cui possono nascere spunti per un brainstorming che dia luogo a riflessioni sulle proprie esperienze di vita, grazie sempre alla LIM

L'ultimo lavoro del progetto riguarda la realizzazione di un video, con Filmora, con titolo " L'amicizia e le parole gentili" di cui l'acquisizione dei concetti delle emozioni e dell'empatia ne rappresentano un presupposto.
Nell’età compresa tra i 2 e i 7 anni – detta “stadio dell’intelligenza intuitiva” – i bambini apprendono il senso del rispetto e senza aver ancora bene chiaro il mondo degli adulti, scopriranno l’empatia, il senso della giustizia e la reciprocità.
Il leit motiv del progetto è sempre quello di utilizzare delle parole molto semplici ma significative che possano essere ben comprese da tutti gli alunni, in special modo dal bambino con disabilità, avendo un disturbo emotivo che può incidere anche nell'ambito relazionale, utilizzando immagini colorate che possano incuriosire i più piccoli, con una musica divertente ed allegra e con spiegazione del ruolo che ha un amico nella vita di tutti noi.
La parte conclusiva riguarda il concetto di gentilezza e le parole gentili da usare tutti i giorni, perchè è facile imbattersi in bambini, spesso accade anche con gli adulti, che raramente ringraziano o chiedono scusa e invece è importante sviluppare anche questa caratteristica poichè portano poi a risvolti positivi a livello relazionale.
Lo sviluppo del tema dell'amicizia e delle parole gentili rappresentano la chiusura del cerchio di tutto il progetto.
In tutte le fasi del progetto si privilegiano il brainstorming e lezioni interattive, attraverso filmati, musica e immagini colorate che possano stimolare curiosità e incentivare la partecipazione attiva.
Tra questo prodotto multimediale, il project work realizzato durante il tirocinio diretto e il mio elaborato finale vi è un fil rouge che lega il tutto al mondo del cuore, molto spesso sottovalutato o ignorato, ma è ciò che ci guida durante tutto il nostro percorso di vita e dobbiamo "curarlo", perchè solo seguendolo e rispettandolo possiamo raggiungere la verà felicità.

Come si esprimono le emozioni?

Possiamo esprimerle attraverso la faccia, la voce o i gesti e rappresentano un fantastico modo di comunicare perchè ci permettono di condividerle con gli altri; ma spesso non vi è una corrispondenza tra l'emozione espressa e quella realmente sentita e ciò dovuto al fatto che si ritiene di dover nascondere quelle negative per dare un'immagine migliore di se stessi ( ad esempio gelosia o invidia ).