Cappuccetto

In un casetta in mezzo a un grande prato pieno di girasoli abitava Cappuccetto Giallo insieme alla sua mamma. Questa casetta aveva il tetto di paglia dorata che risplendeva alla luce del sole, e sopra il suo comignolo sventolava leggera una bandiera di seta. Un giorno la mamma di Cappuccetto le disse che doveva andare a portare la frutta e la verdura alla nonna. Dentro la cesta avvolta in una tovaglia gialla, la mamma aveva preparato una crostata di limoni, la marmellata di pesche e albicocche, banane, pompelmi, meloni e peperoni. Cappuccetto si vestì in tutta fretta; in testa si mise un fazzoletto tutto ricamato a mano che le aveva regalato la nonna e non vedeva l’ora di indossare il suo nuovo vestito a fiori. Per arrivare a casa della nonna che si trovava in un campo di grano, Cappuccetto doveva attraversare una piantagione di granoturco. Con un fischio radunò tutti i suoi amici animali che tutti i giorni le facevano compagnia, farfalle, coccinelle, api e canarini. Durante il viaggio, quasi arrivata a casa della nonna, Cappuccetto sentì le foglie di granoturco muoversi, ignorò quello spaventoso rumore e continuò il suo viaggio. Voleva così tanto incontrare la nonna che perse il percorso, girava e girava ma non trovava quella piccola casetta che era nascosta tra i cespugli più alti. Il lupo aveva visto più volte quella piccola bambina ma lei non se ne accorse mai e non ebbe mai paura di lui. Anche se il suo aspetto poteva sembrare spaventoso in fondo aveva un cuore buono e aiutò Cappuccetto a trovare la strada giusta. Arrivati a casa della nonna Mimosa il lupo ebbe una pretesa come ricompensa del suo favore, voleva mangiare la cosa più buona che Cappuccetto aveva nel cesto, scelse quindi la golosissima crostata e se ne andò via felice e contento. La nonna e Cappuccetto si divertirono fino a tarda sera e quando spuntò la luna pallida nel cielo stellato Cappuccetto fece ritorno tranquilla a casa sua.

CAPPUCCETTO GIALLO

CAPPUCCETTO MARRONE

In una casetta, in una grande città, abitava Cappuccetto Marrone. Lei era una bambina molto intelligente e amava i maiali: infatti da piccola, quando vedeva dei maiali tuffarsi nel fango, lo faceva anche lei.
Un giorno la sua città fu invasa dal fango quindi in giro era pieno di maiali.
Sua mamma le disse di portare a sua nonna Dolcina della Nutella, dei biscotti al cioccolato e del Nesquik. Cappuccetto marrone si mise degli stivali marroni, un vestitino marrone e il suo cappellino di terra. Mentre si stava incamminando verso casa di sua nonna un lupo la vide e volle mangiarla e visto che il suo pelo era di colore nero si mise nel fango per farle un agguato. I maiali che volevano proteggere Cappuccetto Marrone si misero davanti al lupo dicendogli di andare dalla parte opposta da dove stava andando lei. Il lupo ascoltò il consiglio dei maiali e si perse nel fango mentre Cappuccetto Marrone arriva a casa di sua nonna sana e salva.

CAPPUCCETTO NERO

In una piccola casa di legno nero in mezzo al bosco abita Cappuccetto Nero, una bambina dispettosa che ama nascondersi nel buio per fare scherzi a sua madre di notte indossando sempre il suo cappuccio nero.
Un giorno la mamma, stufa dei dispetti della figlia, per punizione la manda a portare il pranzo a casa della nonna che abita dall’altra parte della foresta nera. Durante il viaggio Cappuccetto Nero si perde ed incontra un lupo cattivo che vuole mangiarla in un boccone.
La povera bambina si mette a piangere, ma il feroce animale inizia a ridere a crepapelle, si toglie la pelliccia e Cappuccetto Nero si accorge che il lupo cattivo è in realtà la mamma che le ha voluto fare uno scherzo per vendicarsi.
Cappuccetto nero e la mamma arrivano insieme alla casa della nonna.
Da quel giorno Cappuccetto Nero non fece più scherzi a nessuno.

CAPPUCCETTO GIALLO

C’era una volta una bambina che aveva in testa un cappuccetto giallo perché le piaceva il sole. Un pomeriggio la madre le disse:” Porta questo cestino a tua nonna”. La bambina molto curiosa le domandò: “Questo cestino cosa contiene?”. La mamma le rispose: “Contiene un limone la curcuma e una rosa gialla”. Cappuccetto si avviò verso casa della nonna; attraversando un campo di girasoli incontrò un lupo dagli occhi gialli che le disse: “Ciao bimba, andiamo a berci una cedrata da tua nonna che ho tantissima sete”. Cappuccetto giallo in realtà aveva capito che il lupo si voleva mangiare la nonna così durante il tragitto pensò ad un piano per ingannarlo. Andarono a casa della nonna attraversando un campo di tulipani gialli. Arrivati a destinazione si misero a sedere sul tavolo ordinando una cedrata. A cappuccetto venne l’idea di scambiare la cedrata con del limoncello in modo da far ubriacare il lupo e così accadde. Una volta ubriaco l’animale cadde a terra svenuto e la nonna per terra chiamò di corsa un elicottero giallo per portarlo all’ospedale. In questo modo la nonna salvò la vita al lupo.

CAPPUCCETTO VERDE

Un giorno cappuccetto verde parlando con la mamma disse che voleva andare a trovare la nonna. La mamma le rispose contenta perché doveva far avere alla nonna la grande coperta verde per il letto. Cappuccetto prese il cesto verde e cominciò a metterci delle cose da mangiare per la nonna: due banane non mature ancora verdi, del pesto tutto verde, qualche zucchina dall’orto di un verde brillante e delle mele anch’esse verdi, coprì il tutto con la coperta verde e si incamminò inseguita dalle urla della mamma che le consigliavano di stare attenta al lupo, quell’animale sempre verde di rabbia. Si incamminò per il verde prato che conduceva al bosco pieno di alberi sempreverdi. Mentre camminava tranquillamente superando una lucertola di un verde chiaro vide davanti a sé un lupo dal pelo nero, denti bianchi ed occhi verdi. Il lupo disse che il verde era il suo colore preferito e vedendo quel cestino se ne era proprio innamorato. A quel punto cappuccetto iniziò a correre su un manto di foglie verdi verso la casina della nonna che si vedeva in lontananza. Riuscì ad arrivare prima del lupo alla porta verde di casa della nonna e tutta affaticata entrò trovando la nonna a letto.

Il lupo con un grande calcio buttò giù la porta e i suoi occhi verdi spuntarono nella camera. Molto affamato si mangiò la nonna e, dopo averla minacciata, anche cappuccetto. Le grida si sentirono in tutta la verde vallata ed un raccoglitore di asparagi verdi accorse verso la casa, dove trovò il lupo a letto sotto la coperta verde che faceva finta di dormire. Ma questo non ingannò l’uomo arrivato che prendendo dalla sua giacca verde il coltello, aprì con una sola mossa la pancia del lupo salvando la nonna e la bambina. Per far sentire il lupo ben sazio gli riempì la pancia di sassi ricoperti di muschio verde e lo cacciò fuori. Alla fine tutti e tre si misero a fare merenda sulla tovaglia verde.