Book digitale realizzato dagli alunni della classe quarta sez.E dell' I.C.Verdi Cafaro di Andria in occasione della partecipazione al Programma educativo “OLIO IN CATTEDRA”

Libro nuovo

Watercolor texture 3

Livia,sono felice di seguirti: Ma dove siamo diretti?

Andremo a visitare le campagne di Andria, la città di Federico II di Svevia.

Piacere di conoscerti oliva Murgetta! Sei tanto carina! Che fortuna averti incontrata!

Paolo, guarda quanti amici. E' venuta a trovarci anche oliva Murgetta, lei conosce bene la storia degli olivicoltori di Andria e ci spiegherà ogni particolare.

Buongiorno Bambini, è un vero piacere conoscervi! Io sono Livia, lei è Murgetta, sarà la nostra guida e lui è Paolo un bimbo che come voi vuole diventare un bravo cittadino del MONDO, insieme faremo grandi scoperte e ci divertiremo tantissimo!

Livia, Murgetta,&nbsp;ma voi parlate? Ragazzi, ma stiamo sognando!

Che belle olive! Dove sono le foglie?

Vedi Paolo , qui siamo nel frantoio di don Mimmo. 

Sì, infatti, ma EVO è il nostro soprannome, o meglio il termine con cui noi e le nostre amiche veniamo definite quando l’olio che produciamo deriva dalle piante madri e viene lavorato senza altre sostanze e senza altri oli.

Un momento! Che vuol dire solo dalle vostre piante madri? Spiegatevi  meglio!

Bambini, non scherzate! Noi siamo la natura che vi&nbsp;parla e abbiamo anche una gran testa, parola di Livia e Murgetta Evo!

EVO? Perché EVO? Prima  vi siete presentate come  oliva Livia e oliva  Murgetta!

Bimbi vedo che siete molto attenti e curiosi, adesso tutti insieme ci dirigeremo al frantoio di don Mimmo, un grande e saggio agricoltore, molto conosciuto nella città di Andria, perchè figlio di contadini da diverse generazioni che ci erudirà!

Grazie, grazie, non vediamo l'ora di incontrarlo!

Paolo noi ci siamo! Andiamo tutti insieme al frantoio di don Mimmo!

Certo, certo, io vi raggiungo a piedi,voglio godermi il paesaggio e respirare ancora tanta aria pura! &#160;

Buongiorno a tutti, sono don Mimmo, un contadino felice che ama il suo lavoro. Benvenuti nella mia tenuta, qui sono vissuti i miei nonni e bisnonni e da sempre ci occupiamo di coltivare oliveti e produrre olio EVO di alta qualità che viene distribuito in tutto il mondo.

Paolo, perchè corri? Ci sono tante cose belle da ammirare! Quello che hai appena superato è Castel del Monte, costruito da Federico II di Svevia, un bene dell' UNESCO che tutti noi dobbiamo salvaguardare!

Il&nbsp;significato&nbsp;di&nbsp;olio EVO&nbsp;indica l’extravergine d’oliva. L’acronimo è stato coniato dall’agronomo Stefano Epifani&nbsp;per esaltarne la&nbsp;qualità&nbsp;ed evitare che il prezioso nettare venisse confuso con l’olio d’oliva.

Wow! ci piacerebbe che ci spiegaste tutto!

Istituto Verdi Cafaro Andria Classe 4^ E Il presente elaborato realizzato con book creator è stato inviato in versione PDF , ma è possibile visionarlo anche in versione multimediale cliccando sul seguente link: <a href="https://read.bookcreator.com/A8YK1vvwnrXYkR9uIOBS505UK2h2/2NbCuGptQsCQyLBqSBnPng">https://read.bookcreator.com/A8YK1vvwnrXYkR9uIOBS505UK2h2/2NbCuGptQsCQyLBqSBnPng</a>

Quante cose abbiamo imparato, riusciremo a ricordarci tutto?

Paolo, non ti preoccupare, abbiamo preparato dei giochini che vi aiuteranno a non dimenticare. Cliccate sul link e divertitevi! <a href="https://wordwall.net/it/resource/30768642">https://wordwall.net/it/resource/30768642</a>

L'olio EVO, elemento cardine della&nbsp;dieta mediterranea, se consumato in giuste quantità, ha effetti&nbsp;benefici&nbsp;sulla&nbsp;salute. Cura e previene diverse&nbsp;malattie:&nbsp;riduce il&nbsp;colesterolo cattivo grazie ai&nbsp;fitosteroli&nbsp;e aumenta quello buono, favorendo la pulizia delle arterie. Inoltre, abbassa la pressione arteriosa, prevenendo gli infarti e gli ictus e previene l’osteoporosi.

Don Mimmo, come sei preparato, quante cose ci stai insegnando! Non vedo l'ora di riferirlo a mio nonno appena ritorno a casa.

Oggi, con lo sviluppo della&nbsp;tecnologia&nbsp;sono sempre più comuni i metodi di&nbsp;raccolta delle olive&nbsp;che prevedono l’utilizzo di&nbsp;strumenti meccanici, i quali in maniera automatica simulano le principali&nbsp;tecniche di raccolta manuali. Negli ultimi anni si è, inoltre, sempre più diffuso l’impiego di&nbsp;pettini pneumatici, che permettono una raccolta più accurata e attenta. Questa &nbsp;tecnica meccanizzata&nbsp;dà una quantità maggiore di produzione, in quanto sfrutta la forza e la resistenza degli strumenti, ma richiede molta attenzione nella fase di&nbsp;raccolta&nbsp;e&nbsp;selezione&nbsp;dei&nbsp;frutti, soprattutto se si vuole produrre un&nbsp;olio d’oliva di grande qualità.

Oliva Murgetta, dobbiamo percorrere tanta strada?

Sei già stanco Paolo? Non ti scoraggiare, tu puoi anche prendere la tua bici e iniziare a pedalare!

Finalmente dopo tanta lavorazione l'olio EVO è arrivato nelle bottiglie! Paolo adesso arriva il bello, unisciti a noi, perchè ci stanno aspettando per la degustazione! Devi sapere che in masseria don Mimmo prepara tante conserve sottolio!

Guardate come è bravo Don MImmo, le sue olive sono tutte di ottima qualità. Lui non usa prodotti chimici e pesticidi, perciò il suo olio è veramente un olio EVO DOC.

Paolo sei pronto? Sbrigati, i bimbi della quarta E dell' I.C. Verdi-Cafaro di Andria ci stanno aspettando!

Anche la&nbsp;sansa&nbsp;di olive, il&nbsp;nocciolino di sansa&nbsp;(vergine o esausta) e le&nbsp;acque di vegetazione&nbsp;sono tre sottoprodotti che se correttamente trattati, possono diventare preziose risorse energetiche o ambientali da catalogare tra quelle utili allo sviluppo e all'affermazione del nuovo concetto di economia circolare.

Ecco, noi foglie, siamo qui, pronte per essere riciclate, perchè in natura nulla si distrugge!

OLIO EVO... L'ORO DI ANDRIA

IC. Verdi Cafaro classe 4^ E

IL VIAGGIO SOSTENIBILE DI LIVIA, PAOLO E MURGETTA

Che fame ragazzi, su , su, iniziamo la degustazione di olio EVO!

Che buon profumo! Grazie, don Mimmo, per la lezione magistrale che ci ha regalato! Grazie anche a voi, Paolo, Livia e Murgetta, insieme abbiamo trascorso una piacevolissima giornata!

Questi terreni sulla strada, recintati con muretti a secco, hanno al loro interno piantati tanti ulivi. Questi ulivi sono più vecchi dei vostri bisnonni. Tanti anni fa i vostri avi e quelli di tanti pugliesi hanno investito i loro averi in piante. Ogni pianta l’hanno disposta a circa 6 metri di distanza l’una dall’altra e tutte in modo ordinato. Che opera d’arte, non credete? Conservo dei meravigliosi ricordi che risalgono alla mia infanzia, quando tutti i componenti della nostra famiglia si riunivano per andare a raccogliere le olive anche di domenica. Era Dicembre, faceva tanto freddo, si andava tutti in campagna sui carri trainati dai cavalli. Quando si arrivava in campagna era ancora buio, il nonno accendeva il fuoco e ci invitava a sederci attorno, i grandi tiravano fuori dai zainetti le fettine di pane, le mettevano sul fuoco e quando erano ben dorate le condivano con una croce d'olio o vi strofinavano su di esse delle olive mature. Ricordo ancora il profumo intenso del nostro oro di Andria ! Quelli sì che erano bei tempi, eravamo poveri, ma felici e uniti, ci volevamo tutti un gran bene!

5.&nbsp;Terminato ciò, la pasta passa attraverso una centrifuga orizzontale, detta decanter, che attraverso l’azione rotante del tamburo, separa dalla pasta 3 fasi: la sansa vergine di oliva, che viene inviata al sansificio per la trasformazione in olio di sansa e combustibile, l’acqua di vegetazione che viene utilizzata come fertilizzante agricolo e il mosto oleoso. Quest’ultimo viene inviato ad un separatore centrifugo verticale che attraverso la rotazione, separa l’olio dai residui solidi ancora presenti. 6.&nbsp;L’olio così ottenuto può quindi essere stoccato nei silos in acciaio inox alimentare con impianto ad azoto, opportunamente inseriti in un locale climatizzato in tal modo da preservare le caratteristiche organolettiche e chimiche del prodotto appena ottenuto. 7.&nbsp;Dopo opportuna filtrazione, l’olio può quindi essere inviato all’ultima fase di lavorazione, ovvero la fase dell’imbottigliamento composto da una soffiatrice, riempitrice a becchelli, etichettatrice fronte-retro e infine da una tappatrice.

Pronti, si parteee! Vieni Murgetta, Livia è già sulla mia spalla!

L’olio Evo&nbsp;viene ricavato con la sola&nbsp;spremitura&nbsp;di&nbsp;olive sane, quelle che non hanno mai toccato&nbsp;terra. E vi dirò di più: la sua&nbsp;lavorazione&nbsp;viene fatta unicamente con&nbsp;supporti meccanici&nbsp;senza l’aggiunta di&nbsp;additivi. In pratica, le&nbsp;olive&nbsp;non vengono sottoposte a&nbsp;trattamenti chimici. Il grado di&nbsp;acidità&nbsp;dell’olio&nbsp;non deve essere superiore allo&nbsp;0,8%. L’olio di&nbsp;oliva vergine, invece, viene miscelato con&nbsp;oli raffinati, ovvero lavorati con&nbsp;agenti chimici&nbsp;quali il&nbsp;benzene.

Quante cose importanti stiamo apprendendo. Siamo certi che diventeremo bravi cittadini sostenibili!

Adesso scoprirete con quanto amore e dedizione don Mimmo lavora le sue olive. Ascoltate tutti con attenzione!

Cari bambini, dovete sapere che la natura in tutte le sue forme comunica ogni giorno con voi umani. Però solo chi è attento ad essa, apre il cuore e le orecchie e comincia ad ascoltarci. Bambini , non state&nbsp;sognando, anche le olive possono parlare e non siamo le uniche in natura!

WOW, che bello! Avete anche le gambette e le braccine! Voi siete veramente uniche e speciali! Sapete anche ballare?

Paolo, vedi quegli uomini sulle scale? Stanno raccogliendo le prime olive!

Come sono bravi! Hanno una gran forza quei contadini!

Che bello, non vedo l’ora di conoscerli!&nbsp; Arrivooo! Sto prendendo le ultime cose che ci potranno servire durante il viaggio!

Il ciclo di lavorazione per ottenere l’olio d’oliva si può riassumere in&nbsp;7 fasi essenziali: raccolta, lavaggio, frangitura, gramolatura, centrifugazione, stoccaggio e imbottigliamento. 1.&nbsp;Le olive, trasportate inizialmente in appositi contenitori in polietilene vengono riversate nella tramoggia da cui, con apposito nastro trasportatore, passano nel raggio d’azione del defogliatore che provvede ad eliminare foglie e rametti. 2.&nbsp;Successivamente nella vasca di lavaggio le olive vengono lavate e poi asciugate attraverso lo sgrondo dell’acqua. 3.&nbsp;La molitura è la prima vera fase di estrazione dell’olio. Attraverso un secondo nastro le olive lavate vengono prima frante da macine in granito e successivamente la pasta ottenuta viene opportunamente franta, con una granulometria regolare, da un frangitoio meccanico. 4.&nbsp;La fase successiva è la gramolatura della pasta ottenuta, il cui scopo è quello di far aggregare le micro-gocce di olio presenti nella pasta attraverso il continuo rimescolamento a temperatura compresa dai 20 ai 27 °C, per un tempo non superiore ai 60 minuti.

La raccattatura Altro non è che la raccolta dal terreno delle olive mature che in modo completamente naturale si sono staccate dai rami. Questo metodo è altamente sconsigliato, in quanto i frutti raccolti sono già eccessivamente maturi e quindi non contengono una quantità di olio sufficiente alle necessità di produzione. Inoltre quando l’oliva è troppo matura rischia di marcire e di essere contaminata da batteri e muffe, elementi esterni che se non prontamente rimossi si propagano facilmente in tutto ciò che è stato raccolto. Questo metodo non è indicato per la produzione di oli di qualità. La scrollatura La scrollatura è un metodo che appartiene già a quelli considerati meccanici. Nella scrollatura le olive vengono raccolte grazie a dei bracci meccanici che avvolgono il tronco o i rami dell’albero percuotendoli in modo blando e contenuto così da favorire la caduta dei frutti. Grazie a questa tecnica la qualità del prodotto non viene sensibilmente inficiata, in quanto questi strumenti sono dotati di strutture simili a ombrelli rovesciati pronti a favorire la raccolta. Molti bambini nel periodo della raccolta delle olive si assentavano da scuola per alcuni giorni, perchè in famiglia servivano più braccia . C'era molta povertà e tutti si prodigavano per cercare di racimolare qualche lira.

Guardate che meraviglia queste olive! Esse derivano dalla cultivar Coratina,&nbsp;la chiamano olivo a&nbsp;racioppe, proprio dalla sua caratteristica di produrre olive a grappoli, o a&nbsp;racimolo, perché viene in racimoli di tre, di quattro ulive ciascuno, attaccate a piccole code, come scriveva nel 1786 il medico&nbsp;e Agronomo Giovanni Presta. Dovete sapere che gli alberi di olivo arrivarono in Puglia grazie ai Greci, da quel momento è iniziata una storia d’amore profonda tra i pugliesi e questi alberi così generosi.&nbsp;In Puglia ci sono 4 DOP e ben 15 varietà di olivi che appartengono esclusivamente a questa regione. La&nbsp;Coratina&nbsp;è stata la protagonista del tour ad Andria, la varietà&nbsp;di pianta autoctona tipica del territorio del Nord barese, una&nbsp;cultivar che ha tre volte la quantità di polifenoli che si trovano in media nell’olio extra vergine.

Un tempo i sistemi di raccolta più diffusi erano: la&nbsp;bacchiatura, metodo che vedeva bacchettare i rami degli alberi di olivo con lunghi bastoni che facevano cadere le olive su grandi reti (o panni) disposte a terra sotto la chioma dell’albero. La brucatura che consiste nel raccogliere le olive a mano direttamente dai rami. Ideale per le piante basse, ha il grande vantaggio di non danneggiare le olive ed è indicata per produrre oli di massima qualità, in quanto tutti i frutti vengono selezionati a mano singolarmente. La pettinatura, i rami degli olivi vengono passati più e più volte da degli strumenti simili a dei pettini che staccano le olive. Queste vengono raccolte da delle reti attaccate direttamente sotto gli alberi come fossero degli ombrelli capovolti, e poi selezionate con cura e separate dal fogliame e dai pezzetti di rami staccati inavvertitamente. La controindicazione di questo metodo sta nel fatto che i frutti rischiano di essere danneggiati molto facilmente dai pettini e che, quindi, richiede una seconda fase di lavoro di cernita e selezione.