Dantedì

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"Al principio del cammin della mia vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la mia via non riuscivo a trovare". Dovevo scegliere, il tempo era tiranno, le sorti del mio futuro.

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La mia divina commedia finora riguarda la scuola come per esempio lo smarrimento nella selva oscura è l’incomprensione in un argomento scolastico e le belve o fiere rappresentano i brutti voti e per un attimo ci si sente affranti e delusi di noi stessi pensando che chi ha preso un voto superiore al nostro fosse migliore di noi così abbiamo bisogno degli insegnanti come un Virgilio, quei veri insegnanti che con molta pazienza ci aiutino per arrivare al paradiso del sapere e della cultura. E con molto impegno e sacrificio da parte degli alunni riuscire ad arrivare alla fine.

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COME NE SONO USCITA...

Ne sono uscita più forte di prima, riprendendo quello che avevo lasciato e dimostrando che anche gli altri possono arrivare a dei livelli che nessuno si aspetterebbe. Con questa esperienza ho capito molto e ho imparato molti insegnamenti che finora pensavo fossero inutili.

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La mia "selva oscura" è stata per me un momento molto difficile della mia vita in cui avevo perso la "diritta via" e non riuscivo più a ritrovarla. Tutto iniziò in quel maledetto Marzo 2020, quando un letale virus entrò in circolazione e ci costrinse a restare a casa e a non vedere i nostri cari e i nostri amici. Questo è stato per me un periodo davvero complicato che, ripensandoci ora, mi trasmette tristezza e noia. Avevo palesemente perso la strada giusta per affrontare le mie giornate con impegno e compagnia. Più giorni passavano, più la situazione diventava peggiore...Fortunatamente, però, un "Virgilio" ha deciso di aiutarmi per affrontare ciò a cui ero destinato: quest'ultimo era mio padre, che mi aiutò a tirarmi su di morale e a gestire situazioni difficili, perciò devo tutt'ora ringraziarlo!

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A me durante questa esperienza, che ancora continua, il mio Virgilio è rappresentato dai miei amici che mi hanno dato conforto in un momento difficile.

Io ho perso la diritta via quando ho saputo di questo fatto, che mia madre ha una malattia e doveva partire per la Germania.

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La mia "selva oscura" è...

Non trovavo alcun modo per scaricare lo stress, la rabbia, la tristezza perchè non potevo uscire di casa

La mia selva oscura la paragono al periodo in cui ho perso totalmente il rapporto fantastico di amicizia con una persona che conosco da 10 anni, credevo fosse impossibile che sarebbe potuto succedere tutto ciò ed invece è successo.

E come se non bastasse è venuto a galla anche il problema del Covid-19 che mi ha abbattuto ancora di più, smarrendo così la dritta via

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In questo periodo di pandemia, nel bel mezzo del cammin di nostra vita mi sono sentita persa come se non trovassi più la "diritta via" è stato un periodo della mia vita molto difficile da affrontare forse per ora il più difficile, ma con tanta forza e determinazione lo stiamo superando tutti insieme. 

&nbsp;io vedo la selva oscura come una depressione interiore talmente cattiva che a poco ti uccide, questa depressione può essere rappresentata in tanti modi: come la morte di un caro, o come semplicemente un grave errore che si può commettere ogni giorno nella quotidianità, un brutto voto a scuola che non si riesce più ad andare avanti dove abbiamo bisogno per forza di uno stimolo esterno o interno che ci aiuti per continuare ad andare avanti non mollare e raggiungere i nostri obiettivi.

Avevo smesso letteralmente di mangiare. In quel momento il cibo era la mia ultima priorità, avevo per la testa solo il fatto che non mi accettavo fisicamente, che non avevo amici, che ero sola e che mi derivano tutti. Arrivai a pesare 33 chili, e mia madre aveva cominciato a stare più male di me in quanto mi pensava continuamente.&nbsp;&nbsp; Le uniche persone che mi sono state vicino in quel momento, sono state mia sorella e la mia migliore amica.&nbsp;&nbsp;&nbsp; Grazie a loro sono riuscita a sfogarmi ed andare avanti. Il primo giorno di terza media ebbi una visita molto importante che avrebbe determinato il mio futuro. Uscì fuori che se non avrei cominciato a riprendermi, sarei finita in un ospedale psichiatrico per anoressici. Il medico mi diede tempo per vedere se con l'inizio della scuola mi sarei ripresa,e così fu.&nbsp; Iniziai a prendere vitamine e a mangiare piano piano. Cominciai a non dare più retta a quello che dicevano gli altri,e mi feci più forte caratterialmente.&nbsp; Continuai così per un po fin quando arrivò la quarantena per colpa del coronavirus. Li decisi di andare avanti più lentamente e pian piano i risultati si fecero più visibili.

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classe 1AGA ITI Montani - Montegiorgio

avevo la mente persa in quell'ospedale non sapevo più cosa fare l'unica cosa che mi distraeva era schiacciare i comandi del letto

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.

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Il mio “Virgilio” è stata mia nonna, che mi ha aiutato ad uscire da questo periodo difficile. Mi chiamava tutti i giorni per tirarmi su il morale, aveva sempre la battuta giusta per farmi ridere, le parole giuste per darmi conforto quando mi sentiva troppo triste.&nbsp;

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Lui è sempre e sarà per sempre il mio amico Francesco che mi sostiene, mi viene incontro, la provvidenza ci ha fatto incontrare. Sono felice e sollevato perché adesso siamo diventati come fratelli e siamo inseparabili!!!

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Dopo più di un anno dall'inizio di questo inferno, posso dire che sono cresciuto e migliorato in molti punti di vista e ho capito la vera importanza delle piccole cose, come abbracciarsi, toccarsi e vedersi in faccia senza un'insopportabile mascherina. Resta il fatto che questo virus sta rovinando la vita di ognuno di noi e sta costringendo noi giovani a restare costantemente a casa, senza poter vedere i nostri compagni di classe, i nostri amici e addirittura alcuni membri della nostra famiglia. Purtroppo, ha limitato la nostra libertà e il nostro modo di vivere. Ma, ovviamente, dobbiamo continuare a lottare per uscirne fuori!

Il mio Virgilio

Posso paragonare i miei amici come "Virgilio", mi sono sempre stati accanto ed insieme stiamo superando questo orribile periodo. Loro mi hanno sempre dato la forza, mi hanno sempre fatto vedere il lato positivo delle cose.

Non mangiai per giorni e giorni, e quando tornai da Milano, cercai di farmi forza e mangiare. Nei giorni seguenti, una volta tornata a scuola, mi sentii male e sbiancai di nuovo. Scoprii di avere la febbre a 39°e tornai a casa per poi starci per una settimana.&nbsp; A scuola chiedevano di me visto che ero sparita e facevano domande su che cosa avessi. Finita la scuola iniziò un periodo oscuro per me. Si fecero avanti le paranoie, continue visite mediche, analisi del sangue, medicine e litigi con i miei genitori.

Il mio Virgilio sono stati tutti i miei amici che mi hanno sostenuto per moltissimo tempo dandomi molta grinta. So che senza di loro non sarei mai uscito da quell'orribile inferno.

Amici Di Sempre

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IL MIO VIRGILIO

Il mio Virgilio in quel periodo bruttissimo è stata la mia dottoressa. Lei mi ha dato molta forza e mi ha dato dei consigli che mi sono stati molto utili per tutto, non solo in quel momento. Mi ha insegnato a non dar conto di quello che gli altri dicono solo per farti stare male.

A maggio del 2020 arrivai a 45 chili, poi 47, poi 49 e infine 55.&nbsp; Entrai a far parte di un gruppetto di amici con la quale esco tutt'ora. La mia vita aveva preso una direzione migliore, portando nuove avventure, nuove amicizie e molta autostima. Andai e continuo ad andare avanti con il sorriso stampato in faccia.&nbsp; Oggi, a distanza di 2 anni, sono una ragazzina di quasi 15 anni con amici, autostima, qualche chilo in più [22 per la precisione] e con molta voglia di divertirsi. Sono andata avanti e ho fatto sparire quella “selva oscura” che per me può essere anche identificata come Emetofobia, ovvero la paura del vomito.&nbsp;

Mentre sto attraversando il mio periodo di "Selva oscura" le persone che mi stanno aiutando a superarlo sono i miei amici, mi stanno sempre accanto, insieme troviamo sempre il modo per sorridere e divertirci, la noia non si fa mai sentire anche soltanto in una chiamata.

La vera amicizia resiste al tempo alla distanza e al silenzio!!!!!

Per rialzarmi e per riconquistare la voglia di stare bene e di farcela, fondamentale è stata la presenza dei miei familiari: i miei genitori ed i miei nonni mi venivano a trovare ogni giorno e mi rendeva troppo felice pensare che qualcuno tenesse così tanto a me: mi sono stati vicini fino all’ultimo giorno quando finalmente sono stato dimesso. Mi sono sentito una felicità immensa perchè è grazie alla mia famiglia che sono guarito: i miei genitori sono stati davvero eccezionali e non smetterò mai di ringraziarli abbastanza; senza di loro non ce l’avrei mai fatta!

LA MIA SELVA OSCURA

Per me sono state le parole della mia professoressa: mi hanno toccato molto e questo mi ha fatto male perchè sono molto sensibile...

La selva oscura per me è l’isolamento e la solitudine che questa pandemia globale ci sta imponendo da oramai un anno e mezzo.Io mi sono persa in questa situazione d’isolamento, in questo senso di solitudine profonda che cerco di colmare con le videochiamate e le ricette che sperimento in cucina con la mia famiglia.

Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura...

Cesare Cremonini - Buon Viaggio (Share The Love)

L'estate addosso

La selva oscura per me è la solitudine, l'isolamento che ci ha causato questa pandemia. Per me il momento peggiore della mia vita è aver contratto il Covid. In quella situazione mi sentivo molto debole e cercavo di far passare prima possibile quella situazione con le videochiamate insieme ad i miei amici, e giocare con la ps4 insieme ad i miei amici. Una cosa che profondamente mi è molto mancata sono stati gli allenamenti di calcio con tutta la mia squadra perchè quello è un momento dove ti puoi confrontare con tutti i tuoi compagni di squadra ma anche un momento per scherzare tutti insieme.

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, che la dritta via era smarrita.

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Il mio professore di matematica mi ha illuminato la mente dicendomi: &lt;"Sei bravo e puoi scegliere qualsiasi scuola, ma quella dove coltivi la tua passione è la più giusta per te e la frequenterai con piacere e profitto”&gt;.

Mi sono ritrovato ad un incrocio di strade ognuna delle quali portava ad un percorso differente: ero combattuto tra la scuola adatta a coltivare la mia passione, quella consigliata dai miei professori e quella in cui andavano molti miei amici. Ognuna aveva un buon motivo per essere scelta.

Anch’io, come Dante, ho vissuto un momento di difficoltà e di smarrimento: uno dei periodi più brutti della mia vita “la mia selva oscura”! Questo è accaduto quando sono stato ricoverato in ospedale, anni fa, ma lo ricordo bene come se fosse ieri perché sono stato proprio male ed ho sofferto molto: non mangiavo quasi più e mi sentivo molto debole. Mi sentivo davvero come se avessi perso “la diritta via”: avrei voluto fare tante altre cose ed invece mi ritrovavo lì ad affrontare quel brutto periodo.

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita...

La mia Selva Oscura....

Questo periodo che stiamo vivendo lo possiamo paragonare alla Selva Oscura, è un periodo molto difficile e credo che per nessuno sia facile da affrontare però ne usciremo più forti di prima. Una cosa che mi ha reso felice in questo periodo è stato andare a fare le passeggiate con il mio cavallo, mi consola sempre.

Fin da quando ero piccola ho sempre avuto a che fare con traumi riguardanti il cibo, ma non credevo che quel 17 aprile 2019 mi avrebbe portato a tanto... Ero andata a casa di una mia amica, e quel giorno stavo bene visto che erano appena cominciate le vacanze di Pasqua e il giorno seguente sarei dovuta partire per Milano. Passai il pomeriggio da lei e la sera mangiammo la pizza.&nbsp; La mia pancia aveva lamentato,durante il pomeriggio,dei dolori, ma avevo pensavo fosse solo la fame. Tornata a casa impallidii e rimessi tutta la pizza. Da qui ha inizio la mia “selva oscura”...

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Il mio "Virgilio" è una mia grande amica che mi ha salvato, mi ha dato tantissimi consigli e mi ha aiutato ad uscire da quel brutto periodo

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura chè la diritta via era smarrita... Anche io come Dante in un momento della vita mi sono smarrito nella selva oscura che per me è rappresentata dalla malattia che ha mia madre.

LA MIA SELVA OSCURA

Io speriamo che me la cavo nella selva oscura

E' stata selvaggia quando mi hanno tolto il telefono, i miei genitori me lo hanno sequestrato ed io mi sono sentito perso senza sentire i miei amici...un altro momento in cui mi sono sentito smarrito ed avevo tanta amarezza quando ho litigato con il mio migliore amico: “il mio Francesco” che mi aiuta sempre...

Flash red

Nel mezzo di cammin di nostra via mi ritrovai per una serva oscura che la dritta via era smarrita

sei libero come vento corri più che puoi

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