Ragazzi nella Shoah...e noi

Antique paper texture

Il sentimento che però vi ha permesso di andare avanti è stato sicuramente questo...

Abbiamo conosciuto anche la storia di Liliana Segre, bambina discriminata, privata dei suoi diritti, poi arrestata e deportata ad Auschwitz. Il 19 gennaio 2018, nell'anno in cui ricorreva l'ottantesimo anniversario delle leggi razziali, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Liliana Segre Senatrice a vita. La sua storia ci ha colpito molto ,infatti lei racconta che dopo quarantacinque anni di silenzio, diventata nonna, decide che è arrivato il momento di raccontare la propria testimonianza davanti al mondo. Sceglie come destinatari i bambini, quelli che lei definisce suoi "nipoti", bambini e bambine che hanno la stessa età di lei quando fu costretta a scappare per essere poi arrestata e deportata. Sì, cara Liliana per noi sei davvero una grande nonna, una nonna con la N maiuscola!

VIVA LA VITA La vita è un'opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è una promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta , accettala. La vita è un'avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala. La vita è vita, difendila. MADRE TERESA

Care Andra, Tati e Liliana vi siamo molto vicini, abbiamo cercato di immaginare che cosa abbiate provato in questi momenti così bui. Abbiamo voluto rappresentare con dei disegni i sentimenti che pensiamo abbiate provato.

Alla fine del nostro percorso alla scuola primaria, in questo anno segnato dalla pandemia e in vista del passaggio alla scuola secondaria di primo grado, le nostre maestre hanno pensato di proporci la lettura del libro" La stella di Andra e Tati" di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro . La scelta è stata dettata dal bisogno di uscire dalla nostra sfera e di guardare oltre il proprio "io". La realtà non è così scontata, facile e comoda come ci appare o ci sembra: bisogna essere forti, consapevoli, agguerriti, perchè può mostrare una faccia molto dura e dolorosa. Abbiamo sentito perciò il bisogno di "fermarci", di riflettere: conoscere un momento storico vissuto da altri ragazzi della nostra età ci è sembrato il modo migliore di aprire gli occhi. Saper guardare al di fuori di noi con occhio attento e cuore disponibile vuol dire crescere come persona. Da questo lavoro svolto in classe abbiamo preso ancor più consapevolezza che la VITA è sempre il dono più grande.

Lavoro coordinato dalle docenti Ambrosini Caterina e Fantoma Federica con la collaborazione della docente Arena Claudia.

Parchment

RAGAZZI NELLA SHOAH ...E NOI

DIREZIONE DIDATTICA DI FIDENZA CLASSE 5 C SCUOLA PRIMARIA "EDMONDO DE AMICIS" FIDENZA (PR)

Cara Liliana, che bella la tua testimonianza di contrapposizione delle due porte, quella chiusa della scuola all'età di otto anni e quella aperta del Parlamento. Queste le tue parole...

A noi stessi, perché possiamo sempre stupirci e rendere grazie di ogni istante che ci viene regalato.

Care Andra e Tati, all'inizio sembravate delle bambine spensierate come noi. Tutto era bello e divertente. Poi tutto cambia nella vostra vita: dovete abbandonare gli amici di sempre, la scuola, non potete uscire, avete il divieto di entrare nei negozi... In casa sentite la mamma e la nonna parlare sempre sottovoce, sono molto preoccupate. PERCHE' tutti questi cambiamenti? Noi ci siamo dati una risposta: le LEGGI RAZZIALI. La sola parola ci mette paura! Vogliamo ripercorrere assieme a voi i momenti della vostra vita.

RICOMINCIA LA VITA E TORNANO I COLORI

CONCLUSIONE Lo stile epistolare usato per raccontare di Andra, Tati e Liliana è stato volutamente suggerito agli alunni per aiutarli a parlare con i personaggi : il "tu" accorcia le distanze, crea un'intesa che favorisce il dialogo, riesce a far emergere le emozioni più profonde. Per noi è stato un lavoro impegnativo ma coinvolgente: in classe quinta è doveroso non solo conoscere, ma anche saper scegliere e condannare. Il "taglio" del percorso ci ha portati ancora più fortemente a riconoscere la grandezza della vita e il valore di ogni attimo della nostra quotidianità. Il dolore non è fine a sé stesso... il bene e la vita alla fine trionfano sempre. Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo alle autrici del libro da noi letto e alla senatrice a vita Liliana Segre per averci presentato il dramma della Shoah con estrema delicatezza e pacatezza: il dolore, il terrore sono lo sfondo di tutte le vicende raccontate e, anche se inevitabilmente trapelano tra le righe, in primo piano c'è sempre un bambino, come i nostri alunni, che cerca di rimanere a galla e di salvare la propria vita. Le insegnanti

Per Andra e Tati osservare in cielo la stella era un modo per sentire la vicinanza con il loro papà.

Nella desolazione più nera ,Liliana si affida alla propria stellina, il suo portafortuna: una stella che brillava in cielo, lontano dalle miserie del lager e che è rimasto il simbolo che ancora l’accompagna. Queste le parole di Liliana Segre.....

Cara Andra, Tati e Liliana vogliamo regalarvi le nostre stelline della Speranza , della Libertà e della Vita.

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