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RACCONTI SULLA QUARANTENA

by CLASSE 1^A 2019/2020 GIOVANNI XXIII- Senago (MI)

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PREFAZIONE
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Ricordiamo come fosse ora quel maledetto venerdì 21 febbraio. Le lezioni si sono svolte come sempre...la stessa stanchezza di una settimana che stava finendo, la gioia del weekend che stava arrivando, il suono della campanella. Se ci avessero detto che quel suono non lo avremmo sentito per moltissimo tempo, non ci avremmo creduto.
Ed invece….LOCK DOWN!!!!
Stava succedendo qualcosa di straordinario e inimmaginabile…….
Durante la quarantena, noi alunni di 1°A con il professore di arte e la professoressa di lettere, abbiamo creato questo libro virtuale, in cui ognuno ha potuto scrivere un testo, una lettera, delle pagine di diario o una poesia per spiegare al meglio “il suo Lock Down”: cosa faceva per passare il tempo, gli aspetti positivi e negativi dello stare a casa, ciò che provava in questo periodo, le poche speranze che ognuno di noi aveva e gli hobby che ha sviluppato durante questa quarantena che sembra non voler finire più.
Immagini e parole..i nostri professori ci hanno chiesto di esprimere sia con le parole che con le immagini il periodo che stiamo vivendo.Un tunnel nel quale siamo entrati più di tre mesi fa e di cui solo adesso forse si intravede l’uscita; in realtà sembriamo sempre gli stessi, quando parliamo tra di noi si ride e si scherza come sempre. All’inizio non ci si preoccupava molto perchè non ci si era ancora resi conto di tutto il tempo che avremmo dovuto passare senza poter andare a scuola, senza vedere gli amici e senza praticare il proprio sport,e ci si confortava a vicenda dicendo:
ANDRÀ TUTTO BENE!                                                                 
Siamo passati dall’aula reale a quella virtuale, dove l’unica cosa che si vede di noi sono i nostri visi racchiusi in caselle che ogni tanto scompaiono o si sgranano.. forse siamo stati catapultati di botto in quel futuro immaginato e sognato dai nostri nonni dove la tecnologia fa da padrone.
Se questo è il futuro , però, è decisamente meglio il passato dove ci si abbraccia, si va a scuola e il tempo finalmente torna a scorrere normale.