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Istituto Comprensivo di Buonabitacolo e SanzaScuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado
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SOMMARIO
Guerra: Riflessioni sull'Umanità e Speranza per un futuro di Pace 04/11/2023
La mia storia 03/06/2019
Gli alunni di Sanza ricevono la Costituzione in dono 01/06/2019
Merenda sana... un patto per la salute! 01/06/2019
"L'Infinito" di Leopardi compie 200 anni 28/05/2019
Cara Greta, vorrei incontrarti per dirti che …. 09/05/2019
I piccoli scrittori 16/04/2019
L'uovo di gomma 11/04/2019
Il viaggio dell'acqua 10/03/2019
La mia storia 03/06/2019
Gli alunni di Sanza ricevono la Costituzione in dono 01/06/2019
Merenda sana... un patto per la salute! 01/06/2019
"L'Infinito" di Leopardi compie 200 anni 28/05/2019
Cara Greta, vorrei incontrarti per dirti che …. 09/05/2019
I piccoli scrittori 16/04/2019
L'uovo di gomma 11/04/2019
Il viaggio dell'acqua 10/03/2019
Guerra: Riflessioni sull’Umanità e Speranza per un Futuro di Pace
Spesso mi capita di pensare a ciò che voglio fare da grande, i miei sogni, i miei desideri: diventare insegnante o dottoressa, avere dei figli, viaggiare per il mondo, vivere in una casa sul mare. Nella mente è come se nascessero tanti rami che si estendono per ogni mia nuova idea per il futuro, di cui io sono l’unica scrittrice, l’unica che può assicurarsi che sia bello o deludente. E di questa libertà di poter scegliere le sorti della mia vita, mi ritengo fortunata. penso ai miei coetanei che vivono in paesi che stanno affrontando una guerra. Quali possono essere i rami che nascono nelle loro menti, se non sono neanche certi di riuscire a sopravvivere per il giorno dopo? Quali possono essere i loro obiettivi per il futuro, se i loro genitori, che di solito sono l’esempio da seguire, sono morti o moriranno presto? Al sol pensiero di quei poveri bambini che possono morire per un sì o per un no, mi piange il cuore. Come si sentono i loro genitori con la consapevolezza che la loro famiglia rischia la vita? Come spiegano ai loro bambini perché la loro casa è stata distrutta o perché devono stare attenti a camminare per strada? Se fossi una di quelle mamme, terrei stretto il mio figlioletto fra le braccia e non vorrei lasciarlo mai più, nella speranza che il calore del mio abbraccio possa fargli dimenticare la gelida guerra. Questo sembra così surreale, come un orribile film distopico, eppure accade realmente. E il perché di questi terribili flagelli è sempre e solo uno: il potere. La colpa di queste vite strazianti ricade sulle persone “grandi”, che hanno il
potere nelle mani e che ne vogliono sempre di più, assetati di ricchezza e con la convinzione che più grande sarà il loro territorio, maggiore sarà la loro gloria. E se per loro la gloria consiste nel provocare migliaia di morti e distruggere intere città, vuol dire che abbiamo veramente sbagliato tutto. Siamo stati creati da Dio con lo scopo di diffondere amore, carità e di essere umili e generosi, e poi in alto ci arrivano persone così crudeli e insensibili, che continuano a non essere consapevoli di aver strappato il sorriso a centinaia di loro simili. È tanta la gente che li disprezza, ma è altrettanta quella che li venera e li appoggia, ed è proprio a causa di questa gente che avvengono le guerre. È inutile cercare di convertire coloro che sostengono questi conflitti, queste persone ci sono sempre state e sempre ci saranno. Dovrebbero però essere le idee dei pacifisti a sovrastare le loro, ed è quello che in molti, tutt’oggi, stanno cercando di fare. Sono stati scritti libri, poesie e articoli, sceneggiati film, diffusi video e foto, composte canzoni, dipinti quadri, istituite giornate mondiali, organizzati scioperi e manifestazioni, pur di sensibilizzare l’umanità e mostrare a tutti, nessuno escluso, la tragica realtà della guerra. Ma nonostante questi sforzi, in molti non conoscono ancora quali sono le conseguenze di questi scontri che si riversano sui popoli, o forse ne vogliono ignorare l’esistenza, rifugiandosi in una omertosa noncuranza. Ed ecco, nonostante questi sforzi, la notizia al telegiornale: “Ha avuto inizio una nuova guerra”. È difficile credere ancora nella pace quando, nel duemila ventitré arrivano ancora notizie del genere. Eppure, ci sarà un motivo per cui la speranza era l’unica dea rimasta nel vaso di Pandora: dobbiamo sempre continuare a lottare e a credere in un mondo migliore. Non possiamo rassegnarci, altrimenti permetteremo il susseguirsi di nuovi conflitti di cui anche noi saremo responsabili. Come disse Primo Levi nella poesia: “Se questo è un uomo”, dobbiamo conoscere le condizioni
di coloro che vivono nella realtà di una guerra e dobbiamo “scolpirle nel nostro cuore e ripeterle ai nostri figli”. In questo modo daremo il nostro contributo, seppur piccolo, per raggiungere la pace. Di certo non siamo noi quelli a poter fermare un’intera guerra: ormai essa è diventata come un fenomeno naturale dell’uomo. Sarà un’idea pessimista, ma credo che questi scontri avverranno ancora a lungo. Penso, però, che una fine ci sarà, ed essa arriverà nel momento in cui tutta l’umanità, nessuno escluso, capirà che la guerra porterà alla distruzione del mondo intero. Arriverà il momento in cui, o per i continui scontri o per i problemi ambientali causati dall’inquinamento, gli uomini vedranno la fine della loro specie davanti ai loro occhi. E sarà allora che i Paesi inizieranno a smettere di combattere fra loro e ad allearsi, in preda alla totale disperazione. Sarà allora che l’uomo inizierà a sfruttare la scienza e la tecnologia non per creare nuove armi, ma per cercare un modo concreto per salvarci. Non dobbiamo però aspettare ancora, dobbiamo agire subito: questo momento può avvenire domani così come può avvenire fra cinquant’anni, ma più tardi arriverà, minori saranno le possibilità di salvezza. Non dobbiamo ignorare ciò che accade al di fuori delle piccole realtà delle nostre città: guardiamo ad occhi e mente aperti. Certo, continuiamo ad avere sogni e desideri, ma impegniamoci per far sì che tutti possano averli, per far sì che ogni genitore possa garantire una buona vita al proprio figlio e per far sì che ogni piccolo bambino possa sognare, chissà, di diventare astronauta e toccare la luna.
Arianna Florio
Classe 3a A
Scuola Secondaria di I Grado di Buonabitacolo
Arianna Florio
Classe 3a A
Scuola Secondaria di I Grado di Buonabitacolo