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La nostra Umbria

by samanta gigli

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Classe V Scuola Primaria "I.Masih"
Istituto Comprensivo Perugia1 "F. Morlacchi"
a.s.2021-22
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Ricerca di Andrea

LA SCUOLA DI GIORNALISMO RADIOTELEVISIVO DI PERUGIA
Nel cuore dell’Umbria, a Perugia, ha sede il Centro di giornalismo radiotelevisivo.
Questa scuola si trova all’interno di una villa del ‘700 con giardini e fontane e un grande parco dal lontano 1992.
Fondata dalla RAI (Radio Televisione Italiana) e dall’ Università di Perugia come associazione senza fini di lucro, al suo interno ci sono aule, laboratori, una stanza con 25 postazioni adibita a redazione, sale di regia e montaggio.
Accanto alla villa si trova anche una foresteria dotata di alcuni miniappartamenti per gli studenti provenienti da fuori regione.
La durata del corso è di due anni e in questo periodo le lezioni vengono svolte da giornalisti professionisti e docenti universitari. La scuola affianca ad una formazione teorica una pratica professionale, sia nel campo del giornalismo radiotelevisivo che in quello digitale e multimediale.
Durante il corso ogni allievo ha a sua disposizione una telecamera digitale e una postazione con un pc collegato ad alcune tra le più importanti agenzie di stampa italiane e internazionali.

La frequenza al corso è obbligatoria, a tempo pieno, quindi prevede un impegno costante e quotidiano.
Possono accedere a questa scuola giovani laureati che intendono diventare giornalisti professionisti.
Tra le scuole di giornalismo Radiotelevisivo presenti sul territorio nazionale, quella di Perugia è una delle più antiche e prestigiose.
Ricerca di Leonardo
Brunello Cucinelli
“la cosa più importante è non avere paura”
Brunello Cucinelli nasce nel 1953 a Castel Rigone, piccolo borgo del XV secolo in provincia di Perugia, da una famiglia contadina.
Diplomato geometra, si iscrive alla facoltà di ingegneria, ma interrompe gli studi. Nel 1978 fonda una piccola impresa e stupisce il mercato con l’idea di colorare il cashmere. Fin da ragazzo, testimone delle sofferte vicende lavorative del padre e attento osservatore del mondo, sviluppa il sogno di un lavoro rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”.Questo aspetto è cruciale per comprendere la sua personalità e il successo della sua impresa, che Brunello non vede soltanto come produttrice di ricchezza, ma come ambito di azione per sviluppare e incrementare il sogno di un capitalismo che valorizzi l’uomo. La conoscenza dei grandi uomini del passato alimenta i suoi sogni e i suoi ideali, ma il suo sguardo è costantemente rivolto al futuro lontano, e ogni sua azione, ogni sua opera è pensata per durare nei secoli.Nel 1982, dopo il matrimonio con Federica Benda, dalla quale ha due figlie, Camilla e Carolina, Brunello si trasferisce a Solomeo, che diventa l’oggetto dei suoi sogni e il grande laboratorio dei successi di imprenditore e di umanista. La benevola accoglienza che il mercato, nel frattempo divenuto internazionale, riserva ai suoi prodotti di qualità made in Italy, gli dà la possibilità di attuare i suoi ideali. Nel 1985 acquista il Castello diroccato del XIV Secolo del borgo e ne fa la sede dell’azienda; nel 2000, dovendo adeguare le strutture produttive alle crescenti richieste del mercato, acquista e riadatta un opificio già esistente ai piedi del borgo di Solomeo, evitando di costruirne di nuovi.
La nuova costruzione del Foro delle Arti, con l’annessa Biblioteca Neoumanistica Aureliana, il Ginnasio, l’Anfiteatro e il Teatro, divengono il luogo deputato della cultura e dell’arte. Nasce in questo periodo la volontà, concretizzata nel 2012, di presentare l’impresa alla Borsa di Milano, e anche qui non si trattò solo dell’aspetto finanziario, perché Brunello vide nella più larga partecipazione alla sua attività d’imprenditore la possibilità di diffondere estesamente gli ideali di un capitalismo nuovo, un “Capitalismo Umanistico”.Dall’esperienza del Foro delle Arti, costruito da maestri artigiani umbri e ispirandosi a William Morris e John Ruskin, nasce l’idea della “Scuola di Solomeo di Arti e Mestieri”, che vede la luce nel 2013. Lo sguardo al futuro di Brunello vuole che la memoria di un fattore umanistico importante come l’artigianato debba essere conservato e tramandato, e la scuola è il laboratorio dove quest’aspirazione si trasforma in realtàNel 2014, ad opera della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, viene presentato il Progetto per la Bellezza, con il quale si realizzano tre immensi parchi nella valle ai piedi del borgo di Solomeo (Parco agrario, Parco dell’Oratorio Laico e Parco dell’industria) recuperando parte del terreno già occupato da vecchi opifici in disuso a favore di alberi, frutteti e prati.
L’iniziativa simboleggia il valore cruciale della terra, dalla quale, secondo il pensiero di Senòfane, «tutto proviene». Con questo progetto Brunello sottolinea l’imperativo di ridare dignità alla terra, e sentendosi un piccolo custode del creato dimostra che «La Bellezza salverà il Mondo», tutte le volte che il Mondo, a sua volta, salverà la Bellezza.Brunello Cucinelli ha ricevuto un numero straordinario di riconoscimenti nazionali e internazionali per il suo “Capitalismo umanistico”: nel 2018 l’Università degli Studi di Messina, ritenendo Brunello Cucinelli «pensatore concreto, promotore culturale e vero mecenate dei nostri tempi», gli ha conferito il dottorato di ricerca in Filosofia honoris causa. Negli anni precedenti nobilissime per la sua realtà umana sono le prestigiose nomine, nel 2010, a Cavaliere del Lavoro, consegnatagli dal Presidente della Repubblica, e nello stesso anno la Laurea ad honorem in Filosofia ed Etica delle relazioni umane con la quale l’Università degli Studi di Perugia ha voluto rendere omaggio alla sua alta attività di imprenditore umanista. Nel 2017, da parte dell’autorevole Kiel Institute, riceve il “Global Economy Prize for the World Economy”, con il commento di aver saputo «… impersonare perfettamente la figura del Mercante Onorevole»; l’anno seguente, nel 2018, un altro prestigioso titolo di eccellenza gli viene assegnato con la nomina a Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana. Nel presente 2021 ha ricevuto a Londra il premio “Designer of the Year” conferitogli dall’importante rivista britannica di moda maschile «GQ» a conferma del suo costante impegno umanistico come stilista e imprenditore e per diversi progetti di umana sostenibilità.
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