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le nostre ricette

by Loredana Gallace

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Alla riscoperta dei Sapori Originari di Vibo Valentia
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Contesto storico e culturale di Vibo Valentia: la città cara agli Dei
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Vibo Valentia è la più piccola provincia della Calabria, con un territorio che comprende la costa Tirrenica, la catena appenninica delle Serre e l'altopiano del Poro. Era una delle più importanti colonie della Magna Grecia, col nome Hipponion, divenuta nel 182 a.C. municipio romano col nome di Valentia. Le radici della città, custodiscono uno scrigno di storia, che alla natura selvaggia dei luoghi, unisce una straordinaria cultura d'un passato antico. Il Vibonese è ricco di uliveti, campi di grano, aranceti, limoneti, vigneti arroccati sulle colline. Spettacolare la Costa degli Dei, ricca d'insenature rocciose, alternate a spiagge morbide e sabbiose. Le acque marine del vibonese, offrono le condizioni ideali per gli appassionati di Kitesurf e windsurf, mentre l'entroterra, con i folti boschi, è meta ideale per praticare Trekking. Rilevante è l'attività del porto, e quella turistica, grazie ad una rivalutazione del patrimonio costiero.
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Il Centro Storico di Vibo, è un ricco intreccio di chiese, monumenti, edifici medievali, barocchi, dove è difficile distinguere dove finisce un'epoca e ne inizia un'altra, e in ciò risiede il suo fascino. Lungo Corso Umberto I, si può notare il bellissimo portortale in marmo di S.Maria la Nava, mentre dal Belvedere Grande, si gode di un ottimo panorama che abbraccia la Costa Tirrenica , da Capo Palinuro a Messina. Il Duomo di Vibo Valentia dedicato al patrono S.Leoluca è stato costruito a fine 600, sui resti di una chiesa Bizantina, con all'interno un altare imponente dedicato alla Madonna della Neve. Annesso al Duomo, c'è il Valentianum, ex convento domenicano.
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Appena fuori dell'abitato di Vibo Valentia, si scorgono le mura e le rovine, dell'antica città greca, nominata Hipponion, dai Greci di Locri, che si spinsero fino al Tirreno, per assicirarsi uno sbocco commerciale sul mare. Grazie agli scavi archeologici, sono state ritrovate, oltre le fortificazioni, le necropoli e alcune aree di culto. Sopra l'acropoli di Hipponion, i Normanni costruirono un castello, utilizzando blocchi di pietra, della città antica, da cui si ha una vista panoramica che va dal Golfo sul Tirreno, alla Sila e alle Serre. Edificato, tra il 1070 e il 1074, per volere di Ruggero il Normanno, come fortificazione, in cui accampare l'esercito. Il Castello, ospita il Museo Archeologico, che racchiude resti che vanno dalla Preistoria al Medioevo, passando per la Magna Grecia.
Museo fondato nel 1969, dedicato all'archeologo Vibonese, Vito Capialbi, è situato all'interno del Castello Svevo-Normanno, il quale custodisce reperti dell'età ellenistica e romana.
Vibo Marina, centro urbano, dotato d'un porto tra i più attrezzati tra Salerno e Reggio. Offre anche attrattive di tipo storico e architettonico, come il Castello di Bivona, costruito per proteggere il porto di questo borgo, dalle incursioni piratesche.
L'altopiano del Monte Poro, puè essere definito come un balcone che si affaccia sul mar Tirreno e sul Golfo di Gioia Tauro, fulcro dell'entroterra vibonese, con un patrimonio collinare e montuoso, ricco di biodiversità. Affacciato, sullo splendido paesaggio della Costa degli Dei, incastonato tra le montagne e il mare, ha prati molto estesi, impiegati per il pascolo. Sul Monte Poro si produce il Pecorino, l'eccellenza locale.
Antipasti Tipici
I nostri antipasti sono composti principalmente da melanzane sottolio, olive, formaggi e salumi; ma per abitudine tutto ci sembra troppo poco, e così oltre alle "frese conzate" si aggiungono le fritture di verdura e di pesce. Insomma, più che un antipasto è un ricco e appetitoso piatto completo capace di soddisfare anche i palati più esigenti.
Fileja con Nduja
Primi Piatti
FILEJA 400 gr
NDUJA 100 gr
POMODORO PELATO 500 gr
PECORINO q.b.
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA (EVO) 4 cucchiai da tavola
SALE q.b.
Fileja con la ’Nduja: un primo piatto per portare in tavola tutta la tradizione calabrese. Quella semplice e abbondante, che affonda le radici in un mondo contadino che lavora la pasta artigianale e i salumi tipici per farne apprezzare tutta la bontà.Una pietanza che fa bella mostra sulle tavole imbandite della domenica specie nella zona di Vibo Valentia – patria della Fileja – con ingredienti genuini e di alta qualità. Una ricetta semplice da preparare, per offrire ai tuoi ospiti e alla tua famiglia il gusto della pasta di semola di grano duro condita con il sugo alla ’Nduja.Il termine dialettale si riferisce alle mani delle massaie che “filano” (arrotolano) l’impasto con il ferretto o con un bastoncino di legno ottenuto della pianta di sparto.
La nduja, invece, è un insaccato a pasta morbida tipico di Spilinga anche se il suo nome ha origini francesi “andouille”, che a sua volte trae origine dal latino “inductilia”, ovvero, “cose pronte per essere introdotte”, “inducere”. Viene inoltre preparato con le parti grasse del maiale con l’aggiunta del peperoncino piccante calabrese e insaccato nel budello cieco (orba), per essere poi affumicato. La nduja, inoltre, non viene utilizzata solo come condimento. Si presta egregiamente anche per essere spalmato su fette di pane, magari meglio se calde e abbrustolite. Viene inoltre impiegata come soffritto per la base del ragù o sugo di pomodoro.
Agnello con patate
Secondi Piatti
INGREDIENTI
1 kg di agnello in pezzi
500 g di patate
1 cipollotto rosso
2 spicchi d'aglio
1/2 bottiglia di vino bianco secco
2-3 rametti di rosmarino
L'agnello al forno con patate è un secondo piatto di carne tipico della nostra tradizione culinaria. La ricetta per preparare questo agnello arrosto è facile e qui arricchita da un bouquet di aromi altrettanto classici nella nostra cucina come il rosmarino, l'alloro, il ginepro e il timo. Da servire così con le sole patate, accoppiata comunque gustosissima, o insieme a un contorno di verdure di stagione.
Le pittapie calabresi sono dei dolci tipici della provincia di Vibo Valentia in particolare, dove prendono questo nome. Si tratta di dolci a base di due dischetti di pasta frolla che all’interno contengono un goloso ripieno di fichi secchi, frutta candita, cannella, marsala o vino cotto.
Dolci Tradizionali
Ingredienti:
10 uova, 3 bustine di lievito per dolci, 3 bustine di vanillina, 170 ml di latte, 170 gr burro o strutto, 500gr di zucchero, 1 bustina di ammoniaca e farina00 quanto ne richiede l’impasto. 
Crostata di San Giuseppe
Ingredienti
Per la pasta frolla:
Uova,175 g Farina 00
75 g Zucchero,90 g Burro
q.b. Scorza di limone,1/2 cucchiaino Lievito in polvere per dolci
Per la crema pasticcera:
Tuorli,500 ml Latte
100 g Zucchero,60 g Farina 00
Scorza di limone,25 g Burro
Per decorare:
q.b. Amarene sciro
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