Monia Pareo
Non abbiamo paura!
Non abbiamo paura!
Immagini e pensieri degli studenti del Castanese contro il bullismo
A cura di Paola Baronio, Anna Gloria Berra, Enrica Castiglioni, Stefano Natoli
Hanno collaborato Laura Alberti, Fernanda Costa, Chiara Gualdoni, Giuseppina Francone, Daniela Masetti, Monia Pareo, Maria Iosè Sala, Lidia Silvano
Impaginazione Anna Gloria Berra
Libro sfogliabile creato da Monia Pareo
In copertina Stop! Ai bulli stop di Serena Longoni
Foto sfondo di Christine Sponchia da Pixabay
Hanno collaborato Laura Alberti, Fernanda Costa, Chiara Gualdoni, Giuseppina Francone, Daniela Masetti, Monia Pareo, Maria Iosè Sala, Lidia Silvano
Impaginazione Anna Gloria Berra
Libro sfogliabile creato da Monia Pareo
In copertina Stop! Ai bulli stop di Serena Longoni
Foto sfondo di Christine Sponchia da Pixabay
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© Centro studi territoriali Athene noctua
https://www.centrostuditerritoriali.it/
Email centrostuditerritoriali@gmail.com
Gennaio 2024
Tutti i diritti sono riservati.
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Gennaio 2024
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Monia Pareo
Prefazione
Stefano Natoli
Stefano Natoli
Educare come bene comune
Fernanda Costa
Fernanda Costa
Il percorso
Giuseppina Francone
Giuseppina Francone
I ragazzi: immagini e pensieri
Arconate
Buscate
Castano Primo
Cuggiono
Inveruno
Magnago e Vanzaghello
Robecchetto con Induno
Turbigo
Arconate
Buscate
Castano Primo
Cuggiono
Inveruno
Magnago e Vanzaghello
Robecchetto con Induno
Turbigo
Animare una scuola diversa
Giovanna Pini
Giovanna Pini
Il bullismo vissuto e raccontato dai nostri ragazzi e dalle nostre ragazze
Laura Pisoni e Nathan Quaranta
Laura Pisoni e Nathan Quaranta
Vademecum
Maria Cristina Costariol e Chiara Gualdoni
Maria Cristina Costariol e Chiara Gualdoni
Ringraziamenti
Enrica Castiglioni
Enrica Castiglioni
INDICE
Prefazione
Stefano Natoli
Stefano Natoli
Educare come bene comune
Fernanda Costa
Fernanda Costa
Il percorso
Giuseppina Francone
Giuseppina Francone
I ragazzi: immagini e pensieri
Arconate
Buscate
Castano Primo
Cuggiono
Inveruno
Magnago e Vanzaghello
Robecchetto con Induno
Turbigo
Arconate
Buscate
Castano Primo
Cuggiono
Inveruno
Magnago e Vanzaghello
Robecchetto con Induno
Turbigo
Animare una scuola diversa
Giovanna Pini
Giovanna Pini
Il bullismo vissuto e raccontato dai nostri ragazzi e dalle nostre ragazze
Laura Pisoni e Nathan Quaranta
Laura Pisoni e Nathan Quaranta
Vademecum
Maria Cristina Costariol e Chiara Gualdoni
Maria Cristina Costariol e Chiara Gualdoni
Ringraziamenti
Enrica Castiglioni
Enrica Castiglioni
PREFAZIONE
Stefano Natoli*
Pensieri, slogan, fotografie, disegni e, nella versione online, anche brevi video. Gli studenti delle scuole secondarie di primo grado del Castanese – coadiuvati con grande professionalità dai loro insegnanti – si sono messi in gioco in prima persona per raccontare le paure, i traumi e le insicurezze di quanti si sono ritrovati e si ritrovano a dover fare i conti con il dramma del bullismo. Un fenomeno sempre più spesso al centro di fatti di cronaca, che coinvolge bambini e ragazzi in età scolare, pur se con forme diverse: secondo i dati Eurispes-Telefono Azzurro, la fascia media di punta è tra i 7-9 anni nel corso della primaria e poi verso i 12-15 anni tra medie e superiori.
Un sondaggio Istat rivelava nel 2020 che più del 50% degli intervistati era stato vittima di un episodio «offensivo, non rispettoso e violento». Il 19,8% ammetteva di aver subito azioni di bullismo una o più volte al mese e circa la metà (9,1%) ripetutamente nella stessa settimana.
Cifre raccapriccianti. Che non possono e non devono lasciarci indifferenti. Perché il bullismo segna chi ne resta vittima, a volte in modo irreparabile, mettendone in discussione l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità.
La scuola è il primo luogo in cui si esplicano le relazioni sociali e, per il suo ruolo educativo, ha dunque il compito di farsi portavoce di valori che possano aiutare a prevenire questi episodi violenti mettendo in atto – come ricorda la Dirigente scolastica Giuseppina Francone – «strategie di intervento innovative ed efficaci al fine di arginare i comportamenti a rischio».
Un sondaggio Istat rivelava nel 2020 che più del 50% degli intervistati era stato vittima di un episodio «offensivo, non rispettoso e violento». Il 19,8% ammetteva di aver subito azioni di bullismo una o più volte al mese e circa la metà (9,1%) ripetutamente nella stessa settimana.
Cifre raccapriccianti. Che non possono e non devono lasciarci indifferenti. Perché il bullismo segna chi ne resta vittima, a volte in modo irreparabile, mettendone in discussione l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità.
La scuola è il primo luogo in cui si esplicano le relazioni sociali e, per il suo ruolo educativo, ha dunque il compito di farsi portavoce di valori che possano aiutare a prevenire questi episodi violenti mettendo in atto – come ricorda la Dirigente scolastica Giuseppina Francone – «strategie di intervento innovative ed efficaci al fine di arginare i comportamenti a rischio».