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La Leggenda di Schiuma

by Simona Convertino

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Si narra che, ai tempi in cui Taranto era la capitale della Magna Grecia, le sirene furono così tanto affascinate dalla città che decisero di costruire il loro castello fatato tra le acque che la lambivano.
-Sorelle sirene, abbiamo viaggiato in lungo e in largo per i sette mari, abbiamo seguito le correnti marine e attraversato oceani profondi e golfi cristallini, ma
nessuno di loro è incantevole come questo.
-Dici il vero,
questa terra è benedetta dagli dei, il mare è limpido del colore delle gemme
preziose che adornano la corona del dio Poseidone, ed è ricco di pesci e
creature marine.
-Sorelle, è deciso,
costruiremo qui la nostra reggia di madreperla e corallo.
Vicino al mare, in un’umile casetta, viveva una splendida coppia: lei una ragazza dalla bellezza incredibile, con lunghi capelli biondi e occhi azzurri come il mare, lui un pescatore giovane e bello, spesso lontano da casa.
Un giorno, un ricco signore locale notò la bellezza della ragazza e se ne invaghì.
Approfittando dell’assenza del pescatore, il ricco signore cominciò a corteggiare la ragazza lusingandola con doni preziosi e con la promessa di una vita migliore.
-Diventa la mia sposa bella fanciulla, ti ricoprirò di gioielli e vesti preziose, vivrai in una casa di marmi maestosi e mosaici, avrai servitori a tua disposizione e sarà soddisfatto ogni tuo desiderio.
-Mio signore. non posso accettare, il mio cuore appartiene già ad un altro.
-A chi? A quel giovane che ti trascura e che ti fa vivere in una catapecchia?
A causa dell’assenza del suo amato e delle parole tentatrici del ricco signore che le offrivano ciò che aveva sempre desiderato, la giovane cedette alla sua estenuante corte.
Quando, dopo settimane, il pescatore tornò dalla pesca, in preda al rimorso, ella gli confessò tutto.
-Mia cara, vedo un’ombra sul tuo volto da diversi giorni, confidati con me, raccontami il segreto che pesa sul tuo cuore.
-Oh mio amato, povero caro, sono una creatura meschina e indegna del tuo amore!
-Amor mio, ma perché parli in questo modo?
-Ho tradito la tua fiducia, ho tradito il tuo amore per la promessa di ricchezze e di una vita migliore.
- Come hai potuto, creatura ingrata e scellerata… non c’è più’ amore per te nel mio cuore!
Preso dalla rabbia il pescatore la trascinò con sé in barca e la spinse in acqua.
Intanto le sirene che si trovavano a nuotare proprio vicino alla barca, osservarono la scena, videro la fanciulla sprofondare tra le onde e dispiaciute per il suo triste destino la salvarono.
-Guardate sorelle, c’è una giovane che sta annegando nell’abisso scuro del mare, nessuno merita questa terribile sorte, orsù salviamola, non perdiamo tempo!
Le creature dopo averla salvata, tanto rimasero colpite dalla sua bellezza e dalla sua triste storia che la portarono nel loro castello incantato, la incoronarono regina e le diedero il nome Schiuma.
-Benvenuta tra noi sirene, da oggi sarai nostra sorella e regina di tutte le sirene, ti chiameremo Schiuma e non ti lasceremo più andare! Dimentica chi ti ha ferito e ricomincia una nuova vita.
Tempo dopo, il pescatore, pentito del suo gesto, tornò in barca nel punto in cui credeva che sua moglie fosse annegata e si mise a piangere. 
-Che cosa terribile ho fatto…mia amata…mi manchi così tanto…potessi tornare indietro….
Intanto le sirene, che lo stavano osservando, decisero di rapirlo.
-Guardate sorelle, c’è l’uomo crudele che ha tentato di uccidere la nostra regina!
-Si è proprio lui, ora piange e si pente, non sa che lei è ancora viva.
-Portiamolo al suo cospetto, così sarà punito.
E così le sirene rapirono il pescatore e lo condussero davanti alla loro regina, che naturalmente lo riconobbe immediatamente.
Quando la fanciulla rivide il pescatore l’amore prevalse sul risentimento e perdonandolo per quello che aveva fatto, si gettò tra le sue braccia.
Schiuma convinse le sirene a lasciarlo in vita, e queste lo ricondussero a riva.
Il pescatore capì l’enorme errore commesso e decise di riconquistare sua moglie, ma entrare nel castello delle sirene e rapire Schiuma non era un’impresa semplice.
-Riprenderò la mia amata e staremo sempre insieme! Ma come faccio ad entrare nella reggia delle sirene, è sorvegliata giorno e notte!
Una fata che si trovava a passare nelle vicinanze, udì le lamentele del giovane e decise di aiutarlo.
-Giovane pescatore, non disperare, conosco io un passaggio segreto nella scogliera dal quale potrai entrare e fuggire con la tua amata!
Grazie all’aiuto di una fata, il pescatore riuscì a sottrarla dal castello delle sirene e a condurla in salvo vicino alle acque del golfo di Taranto.
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