Attori d'inclusione manifesta

Green zig-zag pattern

"Cari cittadini sono qui per chiedere il vostro aiuto!" tuonò. "Mia figlia Tilly, è stata rinchiusa nelle gallerie di Sottocastello dal tremendo gnomo Spezzacuore! Solo uno di voi potrà liberarla. Esaudirò qualsiasi desiderio di chi ci riuscirà!" Dopo aver pronunciato queste parole scomparve tra le nuvole. In pochissimo tempo, tantissimi giovani si presentarono per l'impresa e partirono.

Parchment

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Là dentro, c'erano tutti i costumi ed i travestimenti che il compagno aveva usato per cercare di farlo divertire. Da quel giorno in poi, perciò, il bambino ormai guarito, fece anch'egli del suo meglio per assicurarsi che nessuno si sentisse triste e solo in nessuna circostanza. La morale è che non ci si ammala di solitudine, ma ci si può ammalare in solitudine.

Antique paper texture

Ognuno di noi ha un lato di dolcezza e sensibilità; anche i bambini che sembrano meno buoni hanno qualcosa di bello che va scoperto e valorizzato.

Caresse sur l'océan

Caresse sur l'océan

Abbiamo scelto di unire la musica a questo progetto dell'inclusione, perché "la musica è come la vita, si può fare in un solo modo, insieme".

Sognò che stava camminando a Bionic City, quando improvvisamente&nbsp;apparve&nbsp;una grande porta rossa, che, mentre si avvicinava, si spalancò di colpo. Non aveva idea da dove fosse venuta la porta, ma grazie al fatto di essere un WT-31, le sue reazioni rapide gli permisero&nbsp;di evitare di entrarci direttamente. Incuriosito, la aprì e varcò la soglia. La porta conduceva dentro una città fantastica che era composta da centinaia&nbsp;di&nbsp;WT-31.&nbsp;Tutto ciò che vedeva era strabiliante!

Passarono mesi, ma nessuno fece ritorno. Ettorino, nonostante le sue evidenti difficoltà, voleva provarci per esaudire il suo desiderio: riuscire ad avere un corpo intero, come tutti gli altri bambini. Era consapevole che la sua condizione non gli avrebbe permesso di effettuare lunghi viaggi. “Porterò con me Roby” pensò. “Le sue gambe robuste e la mia mente brillante ci aiuteranno. Lui non avrà nemmeno la pretesa di rivendicare il desiderio”. Detto fatto, andò dall’amico&nbsp;che accettò di aiutare volentieri Ettorino. Il ragazzino lo guardò con aria interrogativa. Allora Ettorino staccò un ramo da un albero&nbsp;e toccandogli le spalle gli disse “Roby, io ti nomino membro ufficiale del Duo della Carrozzella” visto che Ettorino, per potersi muovere si era seduto su una carrozzella. Tanto bastò all’amico per seguirlo nella folle avventura.

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A questo punto i due bimbi vollero entrare in un teatro per ascoltare un concerto di musica classica. Anche qui non c'era posto per Andrea e gli dissero di riprovare il giorno seguente. Allora andarono nella piscina comunale, ma i bagnini erano occupati ad insegnare agli altri bambini e dissero che non avevano tempo da perdere. Poi entrarono in un cinema, in un caffè, in un circolo di scacchi, in una sala da bowling, in un museo, ma tutti li rifiutarono. Infine i bambini stremati decisero di raggiungere la spiaggia.

Stava ancora cercando di capire cosa fosse successo quando, fuori dalla sua finestra, vide una scimmia intenta a gonfiare un palloncino. In un primo momento il ragazzo si chiese cosa stesse succedendo, perché gli sembrava quasi di vivere un sogno. Dopo un po', all' improvviso, mentre dalla finestra apparivano personaggi sempre più strani e divertenti, non riuscì a trattenersi e, cosi, scoppiò talmente tanto a ridere che fece fatica a smettere.

WT-31 non era un robot qualunque. La sua targhetta di identificazione diceva : “WT-31, il robot migliore e più moderno". Era, infatti, il robot più aggiornato&nbsp;disponibile sul mercato, un prodotto difficile da battere. Naturalmente, questo lo rendeva molto orgoglioso. Tanto che quando vedeva altri robot per strada, li guardava con una certa aria di superiorità e riservava i suoi entusiastici saluti ad altri WT-31.

Blue geometrical pattern

Bisogna sempre apprezzare e accettare tutti i lati di noi stessi, anche quelli più fragili e sensibili. Ogni incontro con gli altri è la possibilità per conoscersi e migliorarsi nel confronto e nell’aiuto reciproco, e ciò non va mai sprecato o sciupato. Io ho avuto questo coraggio grazie anche a voi che mi avete accolto, ho aperto le mie ali per spiccare il volo verso il mio futuro adesso che ho compreso anche il mio passato, potrò essere assieme a voi migliore.”

“Non posso camminare” balbettò Ettorino “La carrozzella è l’unico modo che ho per muovermi”. Il drago rimase in silenzio per qualche istante. “Vi confido un segreto. Io ho un’ala&nbsp;molto più piccola dell’altra e non posso volare. Questo mi costringe a vivere qui in solitudine. L’altruismo del tuo amico vi ha salvato la vita. Ora andate. Se cercate il territorio di Sottocastello, questa è la strada.” I due ragazzi proseguirono la loro avventura, ma Ettorino aveva iniziato a guardare il compagno con occhi diversi. Incontrarono tante difficoltà lungo la strada: ad esempio quando si imbattevano in auto in doppia fila, Roby sollevava Ettorino&nbsp;per fargli superare la vettura e se incontravano barriere architettoniche, se lo caricava sulle spalle e lo portava oltre l’ostacolo. “Il Duo della Carrozzella è proprio fortissimo!” pensò Ettorino.

La sua unica gamba era fragile come un cristallo. Trascorreva ore in solitudine a guardare i suoi coetanei che giocavano e correvano liberi e spensierati. Aveva provato ad avvicinarsi pian piano, ma era stato rifiutato. "Vattene via!" gli urlavano in coro. "Non ci servi a niente....così come sei nato!" Roby, un ragazzino alto e robusto, sembrava invece averlo preso in simpatia.

Pèpinot&nbsp;il bambino più piccolo dell'istituto, viene escluso dai compagni e guardato con disprezzo, Mathieu però lo capisce subito e cerca di aiutarlo affinché non si senta solo.

Les Choristes - Pépinot

Quasi nessuno era a conoscenza che quel ragazzo avesse subito la perdita di entrambi i genitori e fosse stato affidato da anni alle cure di uno zio che, a causa del suo lavoro, non era mai presente a casa. Il giovane conservava in realtà, in fondo al suo cuore, molta dolcezza e sensibilità, ma la paura di non essere accettato per le sue emozioni,&nbsp;gli aveva fatto erigere una corazza invisibile, cupa e&nbsp;apparentemente impenetrabile. Per lui stesso era difficile convivere con le sue emozioni negative: nella sua anima imperversava una guerra tra rancore e bisogno di amore, una guerra che solo Julienne poteva forse cambiare.

La musica è un bene che tutti possono conoscere e amare.

Les Choristes - Vois sur ton chemin

Rimase colpito profondamente da una simile, inaspettata accoglienza e gli venne data la parola… Silenzio…in lui affiorò dal panico il coraggio e la sua voce tremante cercò finalmente di arrivare al cuore di tutti: ” A volte per giustificare le nostre debolezze ed essere accettati ci nascondiamo dietro una corazza invisibile, scordandoci chi siamo davvero nell’animo.

Alla fine si&nbsp;rese conto che avrebbe preferito di gran lunga incontrare un robot diverso,&nbsp;ma goffo e&nbsp;divertente come ad esempio XP-4, e passare un po' di tempo a chiacchierare con lui, piuttosto che vedere un altro WT-31. Egli iniziò a guardare con occhi diversi gli altri robot e quelli che una volta gli sembravano difetti iniziò a vederli come pregi. Con il trascorrere del tempo la vita divenne molto noiosa. Tutti potevano fare le cose ugualmente bene, il che rendeva impossibile a chiunque distinguersi dalla massa.

Erano partiti da pochi giorni: uno spingeva la carrozzella e l’altro conduceva l’impresa. Giunsero stremati in uno slargo deserto e si fermarono per un sonnellino. Appena chiusero gli occhi vennero svegliati da un boato. Davanti a loro spuntò un drago enorme, verde e luccicante. “Cosa ci fate nei miei quartieri?” strillò l’animale.&nbsp;“Andatevene subito altrimenti vi mangerò!”. Allora Roby&nbsp;scattò in piedi e si allontanò, ma quando vide che Ettorino non poteva alzarsi da terra, tornò indietro e lo prese in braccio. Il drago rimase perplesso e chiese spiegazioni.

A volte il ladro rubava le banane alla scimmia più anziana, altre volte aveva rubato la parrucca del leone o le strisce della zebra. Una notte persino sgattaiolò a casa con la falsa zanna del grande elefante, che l'animale indossava segretamente da un po' di tempo. Tuttavia, poiché il leopardo era un tipo molto tranquillo, che viveva lontano da tutti, non voleva dire nulla a nessuno. Non li vedeva come affari suoi e, a dire la verità, si divertiva piuttosto a tenere nascosti questi piccoli segreti.

Sheet music paper

Les Choristes - Compère Guilleri

Les Choristes - Les avions en papier

Mathieu infondendo ai ragazzi forza d' animo e fiducia nelle proprie capacità individuali ha voluto dimostrare che nella vita&nbsp;ciascuno di noi può realizzarsi secondo le proprie attitudini, impegnandosi a fondo e credendo in se stesso.

Les Choristes - Cerf volant

Una tiepida mattina a New York si incamminava solitario verso la scuola, con passo spedito e spavaldo, un ragazzo robusto dai capelli folti e corvini, imbruttito da una parvenza di cattiveria impressa nella smorfia di un ghigno bullo. Il giovane si chiamava Blake. Tutti a scuola lo temevano e, in parte, anche la sua gang. Aveva una corporatura massiccia, un portamento rude nei modi ed un atteggiamento irrispettoso nei confronti di sé stesso e del prossimo. Da tempo aveva smesso di seguire le lezioni, infatti&nbsp;la scuola per lui era un campo di battaglia dove incontrarsi&nbsp;ed era il pretesto per irrompere in scontri di qualsiasi genere.

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Tuttavia una notte il ladro andò in vacanza e, dopo aver atteso a lungo che apparisse, il leopardo si stancò e decise di dormire un po'. Quando si svegliò si trovò in un luogo molto diverso dal suo solito albero: galleggiava sull'acqua di un laghetto all'interno di una grotta, e intorno a sé, riconobbe tutti quegli oggetti che, notte dopo notte, aveva visto sottrarre. Il ladro aveva tagliato il suo albero e rubato tutta la "sua casa" insieme al leopardo stesso, che, nel frattempo, si era addormentato.

Entusiasta di aver trovato la sua città perfetta, si mise ad esplorare l'intero posto, fermandosi di tanto in tanto a parlare con le persone, dicendo loro quanto fosse bello essere un&nbsp;WT-31.&nbsp; I giorni passavano, ma dopo un iniziale entusiasmo, improvvisamente si rese conto che c'era qualcosa in quella città che non gli piaceva, dato che tutti i robot erano WT-31. Questo&nbsp;significava che nessuno aveva motivo di sentirsi migliore o più aggiornato di chiunque altro, perché tutti erano uguali. Nella città che stava sognando nessuno disprezzava gli altri e, a dire il vero, scoprì che, con il passare del tempo nemmeno lui si sentiva più speciale.

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Les Choristes - Les choristes

Lì Max ed Andrea finalmente liberi si sedettero sulla sabbia e costruirono castelli, palazzi e città. Poi Max accompagnò Andrea fino dentro il mare e così insieme nuotarono e giocarono. Andrea era felice col suo amico. Grazie alla loro profonda e sincera amicizia, avrebbero potuto superare ostacoli insormontabili.

In poco tempo infatti la sua salute era migliorata così tanto, da poter tornare di nuovo a scuola, dove ebbe modo di parlare con i suoi amici e di raccontare loro tutti i fatti strani ed inspiegabili che gli erano capitati quando era costretto a stare a casa. Mentre stava parlando con il suo migliore amico vide qualcosa che sporgeva dal suo zaino. Il ragazzo allora gli domandò cosa fosse, e fu così insistente che, alla fine, il suo amico dovette mostragli cosa nascondesse all'interno.

Quando uscirono dalla scuola, entrarono in un ristorante, ma il cameriere non li accettò, perchè non era previsto uno spazio per la sedia a rotelle di Andrea. I due amici non si scoraggiarono e decisero di andare insieme al Lunapark. Mentre tutti i bambini si divertivano, Max non riusciva a far salire il suo amico su una giostra, perchè per lui poteva essere tutto molto pericoloso. In seguito entrarono in un negozio di lampadari e cristalli, ma Andrea, senza volere, urtò con la carrozzella contro una costosissima lampada che, cadendo, andò in mille pezzi, finchè il proprietario arrabbiatissimo li cacciò via.

Grazie alla musica anche le persone severe possono cambiare: essa appassiona i cuori di tutti.

Appena arrivati cercarono di salire su un tram, ma furono spinti fuori dalla folla che si era ammassata , anche perchè un bambino in carrozzella era troppo ingombrante. Max allora decise di accompagnare il suo amico a scuola. Lì successe il finimondo, perchè dapprima fu molto difficile riuscire a raggiungere l'aula, che si trovava al piano più elevato dell'edificio e poi, una volta arrivati, superando numerose barriere architettoniche, i compagni di classe lo cominciarono a deridere per le sue difficoltà. Nemmeno le sue insegnanti gli dimostrarono comprensione ed affetto, perchè erano molto molto impegnate con tutti gli altri allievi.

Chalkboard

Friendship

"SOMOS IGUALES" poesía sobre la diversidad cultural

37. Leìn insiemi - Libri "Doi nonos scompagnâts", Golaine Fameis

CUERDAS english subtitles

Flash black

Lungo la strada davanti a lui intravide Julienne e il suo cuore riprese a battere…c’era ancora speranza! Avrebbe voluto poter passeggiare al suo fianco, ma l’idea di sé stesso come nullità accanto a quella luce fece scomparire ogni volontà. La ragazza stava per attraversare la strada, quando, distraendosi in seguito ad una folata di un vento improvviso, che le fece volare via dei fogli, non si accorse del pericolo imminente: un’auto sfrecciava veloce diritta verso la sua direzione. Blake, intuita la situazione, corse con tutta la forza che aveva in corpo verso Julienne e, con un balzo potente, riuscì a spingere la ragazza oltre il punto di impatto.

Si pentì di non essersi preoccupato dei problemi degli altri animali, vedendo che, a lungo andare, i problemi degli altri pian piano erano diventati suoi. Il leopardo capì che l'indifferenza e la freddezza verso gli altri fanno vivere male. La morale è che l'abitudine genera l'indifferenza.

IL LEOPARDO CHE NON RIUSCIVA A DORMIRE

C'era una volta un leopardo solitario nella giungla; lui era anche un leopardo che amava molto la notte. Infatti, di notte riusciva a malapena a dormire e, sdraiato su un ramo del suo magnifico albero, trascorreva il suo tempo a guardare cosa accadesse nella foresta. Fu così che venne a scoprire che c'era un ladro. Infatti il leopardo osservava tutte le sue mosse e, ogni notte, lo vedeva partire a mani vuote e rientrare carico del bottino rubato.

Qualche volta cercava di varcare la soglia delle sue limitatezze per sentirsi accettato, ma senza neanche rendersene conto, il tutto sfociava irrimediabilmente in qualche rissa, tafferuglio o reclami di ogni sorta. Un giorno uscito da scuola, al termine delle lezioni, come era solito fare, Blake aspettava lo zio che, con noncuranza tardava ad arrivare. Riaffiorarono in lui sentimenti di solitudine e abbandono, così scalciando un sasso si mise da solo in cammino verso casa.

Julienne era una ragazzina loquace e socievole, compagna di classe di Blake, che, pur avendo un debole nascosto per lei, trascorreva&nbsp;solo il tempo invano ad erigere barriere tra lui e gli altri.

C'era una volta un bambino che si ammalò gravemente. A causa di una brutta malattia il poveretto fu costretto a trascorrere le sue lunghe giornate a letto, in quanto era incapace di muoversi . Poiché gli amici non potevano avvicinarsi a lui, soffriva molto e viveva le sue giornate sentendosi solo e triste. Non c'era molto che potesse fare se non guardare fuori dalla finestra della sua cameretta. Il tempo trascorreva e il suo sentimento di disperazione aumentava, finché un giorno accadde qualcosa di diverso: vide una strana forma dalla finestra.

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Con suo grande stupore si rese conto che era un pinguino, che stava mangiando un panino con lo sgombro. Il pinguino si infilò dalla finestra aperta e lo salutò augurandogli "buon pomeriggio" , poi si voltò e se ne andò di nuovo. Naturalmente il ragazzo rimase molto sorpreso, ma sperò che quella non fosse l'ultima volta che l'avrebbe visto. Il giorno successivo vide uno scoiattolo gigante, che tenendo in mano la metà di una noce di cocco, salì sul letto del ragazzo e gli disse: "Come va fratello?" Il ragazzo non gli rispose e lo scoiattolo, non ottenendo alcuna risposta, se ne andò con la sua noce di cocco.

Mentre la ragazza scioccata e in lacrime gridava il nome di Blake e il conducente dell’auto cercava aiuto, il corpo del ragazzo giaceva inerme sul freddo asfalto. Blake, in seguito al trauma subito, rimase in ospedale in coma per giorni. Julienne non mancava un giorno di fargli visita. Nel sonno profondo il ragazzo osservava sé stesso da bambino correre lungo una strada alberata, verso i suoi genitori: quel bambino si sentiva amato, coccolato.

“Come avete fatto ad arrivare qui?” urlò minaccioso. “Ora sarò costretto a uccidervi”. Ettorino iniziò a rispondere mentre l’amico roteò gli occhi. Allora lo gnomo disse: “Tu sei in carrozzella e il tuo amico che problemi ha? È forse stupido?” A quelle parole Ettorino si arrabbiò moltissimo e iniziò a inveire contro lo gnomo. Fu in quel momento che qualcosa di straordinario accadde: Roby camminò verso Spezzacuore e gli sussurrò “Tu no cattivo, tu solo triste” e lo strinse a sé. Quell’abbraccio sconvolse lo gnomo che, a quel punto, scoppiò a piangere.

Il petto di Spezzacuore si illuminò e il suo cuore iniziò a battere. Facendo ciò un boato e un'onda invisibile colpì Tilly, così da liberarla dall'incantesimo. Lo gnomo sorrise e, da quel momento, non avrebbe più fatto del male a qualcuno.

E così, a causa del ladro maldestro, nel mondo degli animali, si stava creando un bel trambusto: l'elefante si sentiva ridicolo senza la sua finta zanna, la zebra ora sembrava un asino bianco, per non parlare del leone, che ora, calvo come una leonessa, aveva perso ogni rispetto. Anche la maggior parte degli altri animali si trovava in una posizione simile. Erano furiosi, confusi o ridicoli, ma il leopardo, pur conoscendo la verità, continuava a giacere tranquillo sul suo albero, godendosi in silenzio le avventure del ladro.

Giunsero finalmente nel quartiere di Sottocastello e scesero a fatica nel tombino d’entrata. L’aria era stantia e puzzolente. Quel posto metteva i brividi. In fondo alla galleria si intravedeva la flebile luce blu di una lampada a raggi ultravioletti. I due bambini si avvicinarono e videro Tilly: era stata trasformata in pietra! Non fecero in tempo a riprendersi dallo stupore che piombò su di loro lo gnomo Spezzacuore.

ETTORINO IL BAMBINO A META'

C'era una volta, o forse c'è ancora, in un piccolo quartiere di una grande città, al di là di edifici diroccati e fabbriche abbandonate oltre i parchi verdi, un bambino che, per uno strano scherzo del destino, era nato solo a metà: aveva un solo occhio, un solo braccio ed una sola gamba, ma aveva, in compenso, un cuore coraggioso e generoso. Si chiamava Ettorino.

Ogni volta che faceva qualcosa che riteneva geniale, scopriva che gli altri robot avevano fatto esattamente la stessa cosa e allo stesso tempo. Una volta svegliato WT-31 rimase molto turbato dal suo sogno e così ebbe modo di riflettere a lungo.&nbsp; Capì infatti che ognuno&nbsp;ha i suoi lati positivi e negativi ed è proprio&nbsp;questo che ci&nbsp;rende diversi. Se fossimo tutti uguali non potremmo fare molte cose. La morale è che la grande bellezza sta proprio nella diversità di ognuno di noi.

Max aveva un amico, un solo amico.....che però valeva tantissimo. Lui si chiamava Andrea ed era un bambino molto sfortunato, perchè si poteva muovere solamente grazie all'aiuto di una carrozzella. Max ed il suo amico vivevano in campagna e un bel giorno decisero di andare in città dove non si erano mai visti bambini che non potessero camminare e, soprattutto, che si muovessero in quel modo.

Ebbene quella fu l'ultima goccia e, così, decise che, il giorno seguente, avrebbe riferito tutto agli altri animali. Tutti lodarono il leopardo per aver scoperto il ladro e il suo nascondiglio e aver permesso loro di recuperare i loro beni. Alla fine l'animale che perse più di tutti fu il leopardo, che non poté ritornare sul suo magnifico albero e dovette accontentarsi di uno molto lontano situato in un luogo molto noioso...

Flash blue

“Tutti i robot dovrebbero essere come noi” WT-31&nbsp;pensò tra sé. Era convinto che nessun nuovo robot sarebbe stato in grado di migliorare il modello&nbsp;WT-31&nbsp;e che il mondo sarebbe stato un posto molto migliore se tutti i robot fossero stati come lui. Il suo sogno era quello di&nbsp;vivere in un mondo popolato solo da WT-31 senza la presenza di robot inferiori ed insignificanti. Un giorno, mentre era sdraiato sul divano a guardare la tv, la batteria che lo alimentava si scaricò completamente. Entrò in stand-by e tutti i suoi circuiti cominciarono a “sognare”.

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La musica unisce le persone e funziona come una cura:&nbsp;il sorvegliante Mathieau&nbsp;ha&nbsp;formato un coro con tutti i ragazzi regalando loro momenti di gioia.

Il padre lo alzava in aria per farlo volare e la mamma lo abbracciava a sé baciandolo teneramente. Blake ricordò nel sogno il passato e con lui tutti i sentimenti che valevano la pena di essere vissuti. La strada nel sogno rimase vuota e il bambino si incamminò verso la luce… Fu un attimo e Blake riaprì gli occhi …Julienne era lì con lui felice. Rimessosi in forze il ragazzo ritornò a scuola e ad attenderlo tutti lo accolsero con una festa di bentornato. Era presente anche lo zio.

Usciti dalle gallerie di Sottocastello il cielo tornò sereno e, all'improvviso, spuntò, davanti a loro, il sindaco Diandrè: "Grazie a voi ragazzi, mi avete riportato indietro la mia Tilly e, come promesso, potrete esaudire un desiderio." Ettorino non ci pensò due volte e chiese di avere un corpo intero come tutti i bambini. Il sindaco esaudì immediatamente il suo desiderio. Finalmente Ettorino poteva correre a giocare come tutti i suoi compagni e, insieme al suo amico Roby, fare dei viaggi come due veri e propri amici.

Nei giorni successivi le sorprese continuarono, perché fuori dalla sua finestra stavano succedendo delle cose incredibili: vide un maiale che suonava un tamburello, un elefante che saltava su un trampolino e un cane che indossava un paio di occhiali. Il bambino, assai divertito, non raccontò a nessuno cosa gli fosse capitato, perché in fin dei conti, chi gli avrebbe creduto? Alla fine quegli strani personaggi avevano riportato la gioia nel suo cuore e nel suo corpo.

Era un tipo piuttosto strano. Non parlava molto e spesso girava gli occhi in modo insolito. Si avvicinava ad Ettorino per dividere la merenda con lui o per giocare con il suo aquilone. "Ma che problemi hai?" sbuffava Ettorino. "Non vedi che non posso correre?" aggiungeva. Le giornate trascorrevano pigre e tristi, ma un bel giorno, accadde qualcosa: l'imponente grattacielo sopra il quartiere si fece più scuro e minaccioso e venne coperto da nuvole violacee. Gli abitanti si radunarono nella piazza principale e, in quel momento, apparve il sindaco-mago Diandrè.

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