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Stürmische Liebe

by Classe IV A IPID a.s. 2019/20

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Stürmische Liebe, ovvero dell'amore tempestoso e dei suoi effetti.


La storia della letteratura è una storia al maschile. Inutile negarlo.
Sfogliando le pagine delle nostre antologie e sfogliando i nostri ricordi di scuola - più o meno freschi - quante autrici ci vengono in mente? Forse tre, quattro in casi eccezionali. Tuttavia, per ogni nome di donna ci sono almeno cinque o sei nomi di uomini che si affacciano sulla soglia delle nostre memorie. Almeno fino al '900. Di fatto il XX secolo, questo secolo così "breve" eppure così denso, ha portato tra i tanti anche questo cambiamento: finalmente abbiamo la possibilità di leggere letteratura al femminile, e che letteratura! Purtroppo, però, il ventesimo secolo resta spesso materiale inevaso del percorso culturale della nostra scuola. Un peccato, una perdita notevole perché, in fondo, cos'è la letteratura se non lo specchio con il quale ci vengono mostrati gli angoli, le sfaccettature dell'animo umano? Cos'è la letteratura se non un grande campionario di modi di agire nel mondo, di confrontarsi con le miserie, le grandezze e le passioni che agitano la vita di ognuno di noi? Ma di questo grande repertorio noi abbiamo, per secoli e secoli, solo il punto di vista maschile, per secoli e secoli manca l'altra metà dell'umanità.
E così, per quanto ricchi, restiamo poveri, perché è come se vedessimo con un occhio solo e un occhio solo non dà profondità.
In questa strana, stancante e - per certi versi - straniante ultima fase dell'anno scolastico, con le classi quarte si va verso il Romanticismo, verso il periodo che ha posto - soprattutto al suo inizio - il sentimento al di sopra della Ragione, tanto cara al secolo che l'ha preceduto.
Una delle porte per le quali si accede al pensiero romantico, una porta d'eccezione è "I dolori del giovane Werther"di J.W.Goethe, una lettura che all'epoca fece successo e scalpore (e fece anche vittime, vista la moda che lanciò del "suicidio per amore"). Quanta passione, quanto Sentimento (la maiuscola non è casuale) in quest'opera, ma - quasi non occorre dirlo - sempre declinata al maschile, sempre con Lui, l'eroe tragico, che è parte attiva del dramma: che soffre, che geme, che combatte e che, alla fine, soccombe al destino ed al peso del suo sentire...ma lei? Cosa sente lei? L'amata?
Poco ne sappiamo, se non filtrato attraverso gli occhi di Lui, attraverso la penna ed il sentimento di Lui.
Ecco come, tra una lettera e l'altra del povero Werther è nata un'idea, un po' così, forse aiutata a maturare anche dal clima strambo in cui strambamente strambiamo
le nostre vele, o almeno proviamo, per tornare verso porti più sicuri.
Ecco l'idea, dicevo: rileggiamo il Sentimento.
Non l'opera - bada, lettore: non l'opera - perché non si tratta di riscrivere il Werther, ma di sentire come Werther, di sentire tutta la tempesta, l'impeto dei sentimenti che l'eroe Goethe ha subito.
Ecco a voi cinque esempi, cinque letture personali e diverse di quello che è uno stürmische Liebe, un amore tempestoso declinato al femminile ed al presente, da giovani scrittrici, come giovane era Werther e come giovane era Lotte, la sua amata.
Prima di lasciarvi a questa breve lettura - ma ricordo, se ce ne fosse la necessità, che la letteratura non è prosciutto ed il suo valore non si misura ad etti - ricordo che essa è, prima di tutto, esercizio di stile e come tale va presa.
Stefano Stella
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