Vieni Signore Gesù
avvento -natale 2021
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IntroduzioneLoading...
Palermo, 9 novembre 2021Loading...
L’Avvento è per eccellenza il tempo che ci invita a sperare nel Dio che si fa nostro compagno di strada. È tempo di attesa, di fiduciosa vigilanza, che non resta delusa se si apre con gioia ed umiltà all’incontro con Dio nel mistero del Natale. La Parola di Dio è la stella che ci guida in questo cammino, è la lampada ai nostri passi, che ci conduce all’incontro con il Signore.
Tutto è sotto lo sguardo di Dio, da Lui il nostro impegno nella Chiesa riceve senso e significato.
Per vivere insieme questo tempo di Avvento e di Natale abbiamo progettato questo sussidio, semplice e facilmente utilizzabile, che saprà darci gli spunti necessari per vivere e realizzare quello che Dio desidera da noi.
Allora tutti al lavoro e senza perdere tempo iniziamo il nostro cammino!
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Don Angelo e l'equipe dell'Ufficio Diocesano per la Catechesi
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I Domenica d'avventoLoading...
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Ascoltiamo la Parola
Dal Vangelo secondo Luca 21,25-28.34-36
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Riflettiamo in famiglia
DANILO (PAPÀ): Ragazzi, questa domenica inizia il periodo d'Avvento.
PAOLO (FIGLIO): Cosa vuol dire?
DANILO (PAPÀ): è il periodo che dà inizio all'anno liturgico in cui ci dobbiamo preparare alla venuta di Gesù .
CHIARA (FIGLIA): Ma Gesù è già venuto!
CLAUDIA (MAMMA): Si! è venuto, viene ogni giorno e verrà alla fine dei tempi.
DANILO (PAPÀ): la parola di dio di oggi presenta la venuta di Gesù alla fine dei tempi ed è piena di raccomandazioni: vegliate, fate attenzione, alzate lo sguardo!
CLAUDIA (MAMMA): il ripetersi delle cose che facciamo ogni giorno sembra allontanarci da ciò che è veramente importante.
DANILO (PAPÀ): ecco che Gesù ci invita a vigilare pregando, cioè, a vivere con un occhio rivolto al cielo per superare le difficoltà di ogni giorno e renderci conto di chi ha bisogno, in modo da godere, con Dio, della gloria futura.
PAOLO (FIGLIO): Cosa vuol dire?
DANILO (PAPÀ): è il periodo che dà inizio all'anno liturgico in cui ci dobbiamo preparare alla venuta di Gesù .
CHIARA (FIGLIA): Ma Gesù è già venuto!
CLAUDIA (MAMMA): Si! è venuto, viene ogni giorno e verrà alla fine dei tempi.
DANILO (PAPÀ): la parola di dio di oggi presenta la venuta di Gesù alla fine dei tempi ed è piena di raccomandazioni: vegliate, fate attenzione, alzate lo sguardo!
CLAUDIA (MAMMA): il ripetersi delle cose che facciamo ogni giorno sembra allontanarci da ciò che è veramente importante.
DANILO (PAPÀ): ecco che Gesù ci invita a vigilare pregando, cioè, a vivere con un occhio rivolto al cielo per superare le difficoltà di ogni giorno e renderci conto di chi ha bisogno, in modo da godere, con Dio, della gloria futura.
Saremo giudicati sull'amore
Sognai che non ero più. Avendo concluso i miei giorni su questa terra, mi trovavo tra le soffici nubi del cielo. Appena gli occhi si furono abituati alla luce accecante e bianchissima, vidi una lunga fila di persone davanti a me. Me l'aspettavo: tutti in coda, anche in attesa del giudizio!
Man mano che avanzavo, cominciai a intravedere una figura barbuta. L'espressione era mite, eppure le rughe che solcavano l'ampia fronte, gli conferivano un aspetto autoritario. Appese alla candida tunica un mazzo di grosse chiavi dorate; in mano reggeva una bilancia. Allora era tutto vero!
Per ogni anima che gli si presentava davanti, vidi che annotava qualcosa su una pergamena. In breve, fu quasi il mio turno. Deciso a non farmi cogliere impreparato, ripercorsi la mia vita, da cima a fondo ricordando tutte le colpe commesse, perfino le più insignificanti marachelle compiute da bambino. Toccò a me: timidamente mi avvicinai, mentre il giudice protendeva la bilancia nella mia direzione. Stavo per cominciare il resoconto dei miei peccati, ma quale enorme sorpresa mi colse, quando lo sentii chiedere:
FIGLIOLO QUANTO HAI AMATO?
Sognai che non ero più. Avendo concluso i miei giorni su questa terra, mi trovavo tra le soffici nubi del cielo. Appena gli occhi si furono abituati alla luce accecante e bianchissima, vidi una lunga fila di persone davanti a me. Me l'aspettavo: tutti in coda, anche in attesa del giudizio!
Man mano che avanzavo, cominciai a intravedere una figura barbuta. L'espressione era mite, eppure le rughe che solcavano l'ampia fronte, gli conferivano un aspetto autoritario. Appese alla candida tunica un mazzo di grosse chiavi dorate; in mano reggeva una bilancia. Allora era tutto vero!
Per ogni anima che gli si presentava davanti, vidi che annotava qualcosa su una pergamena. In breve, fu quasi il mio turno. Deciso a non farmi cogliere impreparato, ripercorsi la mia vita, da cima a fondo ricordando tutte le colpe commesse, perfino le più insignificanti marachelle compiute da bambino. Toccò a me: timidamente mi avvicinai, mentre il giudice protendeva la bilancia nella mia direzione. Stavo per cominciare il resoconto dei miei peccati, ma quale enorme sorpresa mi colse, quando lo sentii chiedere:
FIGLIOLO QUANTO HAI AMATO?
