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"L'avventuroso viaggio di Odisseotra mito e realtà"
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Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον ...
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Cantami o Musa l'uomo multiforme...Loading...
A partire dal VII secolo a.C. i Greci conoscevano bene due lunghi poemi epici, l'Iliade e l'Odissea, che furono a me attribuiti.
Perciò mi presento subito: mi chiamo Omero, un poeta, vissuto fra il IX e l'VIII secolo a.C.
Perciò mi presento subito: mi chiamo Omero, un poeta, vissuto fra il IX e l'VIII secolo a.C.
Sulla mia vita non si hanno notizie precise: la leggenda mi descrive come un cantore cieco, probabilmente nato a Smirne, colonia greca dell'Asia Minore; avrei trascorso la vita a Chio e secondo alcuni sarei morto a Ios, entrambe isole del Mar Egeo.
L'insieme dei problemi legati alla mia identità e alla composizione dei due poemi a me attribuiti, ha dato inizio ad una vera e propria discussione, durata tanti anni, la cosiddetta "questione omerica".
Tra le tante cose che si sono dette, l'ipotesi che io abbia cantato l'Iliade e l'Odissea, in giro per la Grecia, è piuttosto diffusa.
Tra le tante cose che si sono dette, l'ipotesi che io abbia cantato l'Iliade e l'Odissea, in giro per la Grecia, è piuttosto diffusa.
Nel poema dell'Iliade sono narrate le vicende dell'ultimo anno della guerra di Troia (che ai miei tempi si chiamava Ilio), durata ben dieci lunghi anni, terminata con la vittoria dei Greci solo grazie allo stratagemma del re di Itaca. L'argomento principale è la guerra, ma sono descritti anche modelli di comportamento e un insieme di valori positivi quali la forza fisica e il coraggio.
Gli studiosi, data la quantità dei versi cantati, hanno suddiviso il poema in ben 24 libri e identificato ciascuno con le lettere maiuscole dell'alfabeto greco.
L'Odissea invece prende il nome da Odisseo, il Re di Itaca, ideatore del famoso cavallo di legno col quale i Greci hanno vinto la guerra di Troia.
I Romani lo hanno chiamato Ulisse, ma il suo nome deriva dal verbo greco ὀδύσσομαι che significa letteralmente "colui che è odiato"; gli fu dato dal nonno che aveva previsto quanto il nipote avrebbe combattuto in guerra e quanto sarebbe stato odiato per questo.
I Romani lo hanno chiamato Ulisse, ma il suo nome deriva dal verbo greco ὀδύσσομαι che significa letteralmente "colui che è odiato"; gli fu dato dal nonno che aveva previsto quanto il nipote avrebbe combattuto in guerra e quanto sarebbe stato odiato per questo.
Anche l'Odissea, come l'Iliade, è stata suddivisa in 24 libri, identificati con le lettere minuscole dell'alfabeto greco. Sucessivamente il poema è stato diviso in tre distinte parti: la Telemachia (libri I-IV), I viaggi di Odisseo (libri V -XII) e una parte conclusiva, Il ritorno e la vendetta del Re di Itaca (libri XIII – XXIV).
Si aggiunge il proemio che contiene l'invocazione alla Musa ispiratrice.
Si aggiunge il proemio che contiene l'invocazione alla Musa ispiratrice.
L'antefatto
Dopo la distruzione di Troia i vincitori Greci con le loro navi salpano per tornare ognuno alla propria terra. Tra loro c’è Odisseo, uomo coraggioso, ingegnoso ed astuto, che con i suoi uomini, distribuiti su dodici navi, salpa verso Itaca, la sua patria, dove l’aspettano la bella moglie Penelope e il giovane figlio Telemaco.
L'argomento
Gli Dei protettori dei Troiani però, fortemente arrabbiati con Odisseo, decidono di vendicarsi, ostacolando il suo viaggio di ritorno, quello che in greco si chiama νόστος, trattenendolo lontano da casa per dieci anni e sottoponendolo ad ogni tipo di difficoltà lungo il tragitto: creature ingannatrici, nemici crudeli, giganti, maghe, mostri feroci, venti avversi e tempeste d'acqua.
Quando inizia la narrazione Odisseo si trova sull'isola di Ogigia da sette lunghi anni, trattenuto dalla ninfa Calipso, che è innamorata di lui e vorrebbe farne il suo sposo. Vi è giunto in seguito a numerose peripezie, ma Zeus stabilisce che è giunto il momento di consentire all'eroe greco il rientro in patria così manda dalla ninfa il messaggero degli Dei, Ermes, per dirle di lasciarlo andare.
Ad Itaca nel frattempo, la Dea Atena, giunta sotto false sembianze, rivela a Telemaco che il padre è ancora vivo e lo convince a partire per cercarlo, mentre i Proci hanno invaso il palazzo nell'attesa che Penelope scelga tra loro un nuovo sposo.
Odisseo dunque costruisce una zattera e, rifiutando il dono dell'immortalità offertogli da Calipso per trattenerlo ancora, lascia l'isola.
Ad Itaca nel frattempo, la Dea Atena, giunta sotto false sembianze, rivela a Telemaco che il padre è ancora vivo e lo convince a partire per cercarlo, mentre i Proci hanno invaso il palazzo nell'attesa che Penelope scelga tra loro un nuovo sposo.
Odisseo dunque costruisce una zattera e, rifiutando il dono dell'immortalità offertogli da Calipso per trattenerlo ancora, lascia l'isola.
Giunge così come naufrago a Scheria dove viene accolto dal re dei Feaci, Alcinoo. Durante un banchetto, su invito del re, Odisseo svela la propria identità e comincia a narrare le sue avventure.
Il poema descrive le varie tappe di un viaggio avventuroso lungo tutto il Mar Mediterraneo e il coraggio di un uomo, Odisseo, mosso dall'Amore e dal desiderio di conoscenza.
Vi farò ripercorrere i momenti più importanti di questo viaggio, partendo da Troia e seguendo la successione cronologica (e non quella dei canti): potrete conoscere molteplici personaggi, luoghi leggendari, fantastici ma anche reali, e leggerete tante curiosità!!!
Vi farò ripercorrere i momenti più importanti di questo viaggio, partendo da Troia e seguendo la successione cronologica (e non quella dei canti): potrete conoscere molteplici personaggi, luoghi leggendari, fantastici ma anche reali, e leggerete tante curiosità!!!
Continuate a seguirmi e, nelle pagine che seguono, vi farò compiere un lungo viaggio in compagnia di un eroe "multiforme"!