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Istituto Comprensivo di FilottranoScuola Primaria
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a.s. 2019-2020Le fiabe che seguono sono state scritte dai bambini in un laboratorio di scrittura collaborativa di "italmatematica" durante la didattica a distanza.
I bambini, sei/sette per ogni gruppo, sono stati invitati a produrre una fiaba tenendo in considerazione le caratteristiche del genere, ma aggiungendo durante la narrazione e nelle varie descrizioni, elementi
di geometria, matematica e logica.
I risultati ci sembrano veramente buoni!
I bambini, sei/sette per ogni gruppo, sono stati invitati a produrre una fiaba tenendo in considerazione le caratteristiche del genere, ma aggiungendo durante la narrazione e nelle varie descrizioni, elementi
di geometria, matematica e logica.
I risultati ci sembrano veramente buoni!
Ora sta a voi giudicare e quindi... non ci resta che augurarvi...
Buona lettura!
Le insegnanti
Lauretta Petraccini
Maura Pallocchini
Lauretta Petraccini
Maura Pallocchini
La maledizione spezzata
C’era una volta una principessa dai biondi capelli con la carnagione rosea e gli occhi azzurri, che viveva in un castello a forma di cubo, con quattro torri cilindriche e un giardino rettangolare che faceva da confine con il resto del regno. Per colpa di un incantesimo, tutte le notti si trasformava in un drago sputafuoco con la punta della coda a forma di piramide.
Un giorno, mentre passeggiava lungo il fiume, incontrò un bellissimo principe dagli occhi azzurri e dai capelli neri come la notte.
-Perché sei così triste? - disse il principe alla bella fanciulla.
Lei rispose: - Sono stata colpita da una terribile maledizione e non so come liberarmene.
Un giorno, mentre passeggiava lungo il fiume, incontrò un bellissimo principe dagli occhi azzurri e dai capelli neri come la notte.
-Perché sei così triste? - disse il principe alla bella fanciulla.
Lei rispose: - Sono stata colpita da una terribile maledizione e non so come liberarmene.
denti aguzzi che triplica la coda, le zampe,
la testa ogni qualvolta vengo a contatto con l’acqua.
I due erano davvero disperati, ma dal fiume uscì un pesce dalle squame dorate che aveva sentito tutto e disse loro:
- Non preoccupatevi, so io chi vi ha fatto queste maledizioni!
-Lo vogliamo sapere! – esclamarono i due ragazzi.
Il pesce allora continuò dicendo:
la testa ogni qualvolta vengo a contatto con l’acqua.
I due erano davvero disperati, ma dal fiume uscì un pesce dalle squame dorate che aveva sentito tutto e disse loro:
- Non preoccupatevi, so io chi vi ha fatto queste maledizioni!
-Lo vogliamo sapere! – esclamarono i due ragazzi.
Il pesce allora continuò dicendo:
- Anche io sono stato colpito da un incantesimo e tutte le notti divento un lupo dai
- È stata la maga Sibilla, padrona della montagna perché una volta, anche lei è stata vittima di un maleficio, e così da allora non sopporta più che gli
siano felici.
denti aguzzi che triplica la coda, le zampe,
la testa ogni qualvolta vengo a contatto con l’acqua.
I due erano davvero disperati, ma dal fiume uscì un pesce dalle squame dorate che aveva sentito tutto e disse loro:
- Non preoccupatevi, so io chi vi ha fatto queste maledizioni!
-Lo vogliamo sapere! – esclamarono i due ragazzi.
Il pesce allora continuò dicendo:
la testa ogni qualvolta vengo a contatto con l’acqua.
I due erano davvero disperati, ma dal fiume uscì un pesce dalle squame dorate che aveva sentito tutto e disse loro:
- Non preoccupatevi, so io chi vi ha fatto queste maledizioni!
-Lo vogliamo sapere! – esclamarono i due ragazzi.
Il pesce allora continuò dicendo:
- È stata la maga Sibilla, padrona della montagna perché una volta, anche lei è stata vittima di un maleficio, e così da allora non sopporta più che gli
siano felici.
Così i due partirono alla sua ricerca.
Durante il pericoloso viaggio percorsero una strada molto tortuosa su per la montagna e attraversarono una valle piena di
giganteschi ragni con gli occhi rosso fiamma e le zampe lunghe e pelose e con essi ingaggiarono una tremenda lotta.
I due decisero di aspettare la notte per
potersi trasformare nel drago sputafuoco e nel lupo dai denti aguzzi.
Giunse la notte e tutti e due si trasformarono, poi il drago disse:
- Dai lupo salta sulla mia schiena così voleremo
dall'altra parte delle mura del castello! Arrivati all'interno
il lupo gli disse:
- Grazie drago, adesso però andiamo a sconfiggere la maga Sibilla, padrona della montagna.
potersi trasformare nel drago sputafuoco e nel lupo dai denti aguzzi.
Giunse la notte e tutti e due si trasformarono, poi il drago disse:
- Dai lupo salta sulla mia schiena così voleremo
dall'altra parte delle mura del castello! Arrivati all'interno
il lupo gli disse:
- Grazie drago, adesso però andiamo a sconfiggere la maga Sibilla, padrona della montagna.
Entrati nel castello si accorsero che la loro nemica era trasformata in un serpente gigantesco, ripugnante e maligno, con tre teste, tre lingue, tre code e dal corpo a forma di triangolo equilatero.