Gli studenti della 4C si divertono a creare partendo dalle opere esposte alla Galleria Sabauda. Un viaggio tra classico e moderno, attraverso una rielaborazione analogica e digitale.

Qui si fa arte... modernissima!

Watercolor texture 3

Bolt red

Questa è la chitarra elettrica 🎸 di George Harrison

Paper stack border

Rebecca Isrà Elisa Daniele Kaotar Felicia

Grey polka dot pattern

Siamo arrivati nel sotterraneo, uscendo dal tunnel buio. Notando della ruggine, ci siamo accorti di due flussi d'acqua, uno pulito e uno sporco. Dietro le sbarre di quello sporco, qualcosa luccicava... Voilà, il tesoro!

"Creatività è vedere il nuovo in ciò che già esiste". cit.

Questa è la casa nel 12 di arnold Grove in cui viveva George Harrison

Il quadro è conservato nella galleria Sabauda.

Il pittore si chiama Jan Griffier (1645-1718) ed il dipinto si chiama L’Inverno .

L’Inverno è un’opera d’arte visiva.

Il quadro misura (lunghezza)cm 51.5;larghezza :cm 59.

Il principe che abita a palazzo si chiama Eugenio.

il pittore (Griffier) è olandese , si spostò in Inghilterra, fu attivo fino alla morte.

Il pittore ha realizzato un paesaggio prendendo elementi da vari luoghi.

La versione estate del quadro di Jan Griffer (e le pattinatrici)

Antique paper texture

Il gatto dice al cane ma se tu hai i canini io ho i gattini?

Il leone dice: mi dai un tagliaunghie?&#160;

Blue geometrical pattern

Radial blue

Ciao a tutti noi siamo i tre figli di Re Carlo I. -Io sono Maria, sono la figlia di mezzo e ho 8 anni. -Invece io sono Carlo, sono il figlio maggiore e mi prendo molta cura dei miei fratelli. -Ciao io sono Giacomo e sono il più piccolo della famiglia. Il nostro cane ha il pelo color marrone e degli occhi azzurri...

Orange geometrical pattern

Dopo mesi di incontri, il conte e la signora Morat decisero che si sarebbero sposati a maggio, in primavera. Se Tommaso non era felice della relazione tra la madre e il Conte Bergins, in quei giorni era ancora più triste a causa del matrimonio che si sarebbe svolto il 20 maggio, tra sole due settimane. Quando la mamma chiese a Tommaso di accompagnarla a comprare il vestito da sposa, Tommaso non mancò l’occasione di mostrare alla madre quanto era infelice: -Non voglio venire mamma, tu e quel conte non potete sposarvi, io non sono d’accordo con il conte!- Urlò il bambino. Il 20 maggio per la Signora Morat e per il Conte Bergins fu un giorno indimenticabile, c’erano molte persone, ma una sola che non si divertiva: Tommaso. Lui se ne stava in un angolo del giardino della reggia del suo futuro padre. Dopo la festa di matrimonio, la Contessa Bergins, ormai il suo nome era questo, e il Signorino Bergins impararono ad amare il conte per la sua semplicità e bontà. Cambiarono vita e vissero felici senza paure per il loro futuro, perché il conte sarebbe stato sempre con loro ad aiutarli a superarle. Però ricordate che non servono i soldi per sentirsi felici, basta essere insieme a coloro che si amano e guardare sempre con gioia e fiducia al futuro. Solo così, anche negli attimi bui, troverete la luce! Fine!

Flash red

Tentativo di rapina alla Consolata

Half tone yellow

Warp blue

All'interno del muro vediamo: un palazzo, una gioielleria antica, un hotel e il Garritone. Troviamo anche una bellissima gara di barche a vela!

Peccato che, ai loro tempi, quelle stoffe meravigliose si indossavano tutti i giorni! Infatti, appena suo padre li vide, andò su tutte le furie: "Moglie, come ti permetti? Viene qui un'artista famoso e tu... E tu..." ma non fece in tempo a finire la frase che la donna lo zittì: "Caro, non devi pretendere! Inoltre...". -"Signori che ne dite d'incominciare il quadro?" - esordì Van Dyck. Dopo dieci minuti Giacomo si lamentava: "Ho fame! Quando fini..." Ma già Carlo rispose prontamente: "Ehm, ci scusi, nostro fratello ha un caratterino un po' così... Mi capisce? Sa, in questi giorni è diventato uno difficilino...Mamma ci porti una mela please?!". La madre arrivò subito, correndo e immaginando cosa stesse succedendo. Il bambino, vedendola, le corse incontro e Maria si spiaccicò una mano sulla fronte ed Carlo sussurrò a denti stretti: "Giacomo! Ci vuoi far fare una figuraccia?!". Insomma, alla fin fine, con qualche sbuffo da parte del figlio più piccolo, l'opera si completò: venne spedita alla zia ed Enrichetta, sfinita, si asciugò il sudore che le si era velato su tutto il corpo.

"IL QUADRO DI VAN DYCK" - "Muovetevi, bambini, sta arrivando!" esclamò Enrichetta, già ansiosa che il pittore arrivasse prima del previsto. -"Sì, va bene mamma, soltanto due minuti per vestirmi!" rispose Carlo, il fratello maggiore. -"Che bello! Andremo in mostra!", Maria era fuori di sé dalla gioia, ma un'affermazione della madre fece spegnere la luce negli occhi della figlia: -"No tesoro, è per farvi vedere alla zia Cristina". Giacomo, il figlio minore, ribatté: "Che noia invece... dovremo stare immobili come statue per ore... Uffa!!!". Toc-toc-toc! Dlong!, si sentì suonare al campanello... Come un fulmine Maria spalancò il portone gridando: "Eccomi!!!". Il pittore quasi si spaventò a udire quella voce squillante. La figlia era splendida nel suo abito argento, tanto quanto erano ordinati i due fratelli: il più grande indossava qualcosa di rosso ed il bimbo una veste azzurra.

Arrivato il 25 dicembre, Tommaso e sua madre, la Signora Morat, si prepararono per il Gran Ballo d’Inverno e alle 19 in punto si avviarono verso il castello del conte, che era in cima alla montagna.&nbsp; -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Guarda mamma, guarda! Quella è la Signora Lybert! -. Così dicendo, Tommaso indicò una donna in cima alla montagna, sopra il castello del Conte Bergins.&nbsp; -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Sì, è proprio lei!- rispose la mamma e si avviarono. Quando arrivarono, rimasero a bocca aperta, loro che erano abituati a case umili si trovavano nella reggia più bella del mondo! Mentre loro osservavano la sala, gli invitati guardavano con sguardi stupiti. Alla fine, un uomo venne loro incontro…- Buonasera Signora e Signor Morat, io sono il Conte Bergins, il proprietario della casa dove vi trovate, dunque ora vi farò conoscere gli invitati-. Così dicendo, fece fare loro il giro della sala. Il conte, in cuor suo, provava uno sorta di confusione totale: la Signora Morat era bellissima, con quei lunghi capelli rossi e anche il suo vestito era molto bello. La stessa cosa pensava la Signora Morat del conte. Per tutta la serata il conte e la signora Morat parlarono e scherzarono e dopo quella sera iniziarono a frequentarsi. Un giorno il conte bussò a casa Morat e gli aprì Tommaso: -Buonasera signor conte, come posso aiutarla?- chiese. -Io ero venuto a trovare tua madre, è forse in casa?- chiese il Conte Bergins, in quel momento preoccupato. -Sta dormendo, non vuole essere disturbata in questo momento- rispose Tommy. –Bene, allora tornerò un’altra volta- disse il Conte Bergins. -Arrivederci!- disse Tommaso, che era contrario alla loro relazione ed era felice che il conte fosse andato via.

Abbiamo pensato al nostro caro suonatore di tiorba che ci ha ricordato i nostri cari Beatles

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*1: interno del Santuario della Consolata

L'interno del Santuario della Consolata è particolarmente grande, un esempio di oggetti sono: due panchine, due finestre, un altare con tanto di pane, vino e ostie ed una grande croce.

"IL QUADRO DI VAN DYCK" PRIMO CAPITOLO: SECONDO CAPITOLO: TERZO CAPITOLO: QUARTO CAPITOLO:

Confrontiamo le due versioni del quadro di Jan Griffier:

Ecco , queste sono le due versioni del quadro di Jan Griffier , sono ambientate in stagioni diverse ovvero l’estate e l’inverno . La versione dell’estate l’abbiamo disegnata noi

il gioco del milionario : INVERNO🥶

Inverno🥶🥶

inverno 🥶🥶

Eleonora, Giulia, Maria Rebeca, Margherita  4C

Nel 1596 in un castello d’Italia nasce un valoroso principe: Tommaso di Savoia. Egli è vissuto molti anni .Ha avuto momenti difficili,come la guerra dei 30anni. Con il suo squalo reale andava a nuotare e a pescare. Inoltre abitava in un castello di Torino ed era organizzato. Nel 1656 il principe Tommaso , morì valorosamente.

I Beatles sono di Liverpool in Inghilterra la Band più famosa della storia

Lui è Tommaso il protagonista del racconto 

Non vedo l’ora che si tenga il Ballo d’inverno

Si avvicina il Natale, che tutti aspettavano con grande gioia perché si sarebbe tenuto il Gran Ballo d'Inverno. Il ballo si sarebbe tenuto alla reggia del Conte Bergins, una persona molto ricca e ben vista da tutto il paese. Un piccolo di quattro anni, di nome Tommaso, aspettava il gran giorno perché avrebbe potuto visitare la ricca reggia. L'evento sarebbe avvenuto solo tra una settimana, il giorno di Natale, comunque il piccolo Tommaso aspettava tanto ansioso perché, essendo lui povero, non viveva in una casa così tanto bella, vasta e ricca, per questo motivo voleva vedere dove viveva il conte. Il Conte Bergins, da parte sua, era impegnato con i preparativi del Gran Ballo d'Inverno. I compiti da svolgere erano numerosi: bisognava fare un elenco degli invitati, scrivere e mandare gli inviti, preparare la sala e decidere cosa si sarebbe mangiato. Quindi diciamo che si teneva impegnato! Tommaso era triste quel giorno e i suoi capelli rossi, un po' troppo lunghi, gli andavano negli occhi. Sua madre era una donna alta, molto bella e dai capelli rossi come il figlio. La sua famiglia era povera, ma a lei non importava, era felice perché non era sola e viveva con il sostegno della sua famiglia. Quella mattina era uscita di casa due ore prima per fare compere, voleva comprare un vestito coi pochi soldi che aveva, per lei e per suo figlio. Infatti era vedova e voleva la felicità della sua famiglia, però voleva anche fare una buona impressione al Conte Bergins e ai suoi invitati. Così si era diretta al mercato e aveva trovato due vestiti perfetti per il ballo, li aveva comprati ed era tornata a casa, dove suo figlio Tommaso la aspettava.

Flash blue

Questi sono gli strumenti che usavano i Beatles

- Ciao piccolo, come va?-. -Bene mamma, le rispose il figlio-. Dopo la cena andarono a dormire e il mattino dopo la madre cucinò e accompagnò suo figlio a scuola. Durante il tragitto incontrò il conte che rivolse loro un cenno di saluto e continuò per la sua strada. Una volta portato il figlio a scuola, la Signora Morat andò a lavoro. Lei lavava i panni per la famiglia Trendy, grandi amici del Conte Bergins.

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