Partendo dalle percezioni sonore gli alunni hanno composto poesie su svariati temi

Poesie sonore

&nbsp;&nbsp;IL BOSCO&nbsp; Rombo di tuoni… Poi nel bosco non si odono più rumori. Una sola nota si accorda, tutto il resto sprofonda. Un silenzio surreale… All’improvviso uno scroscio. Niente sembra più usuale: foglie stropicciate, usignoli impauriti, restano solo alberi sfioriti. Alessio

L’OBIETTIVO Grida dalla folla: ansia, ardore, adrenalina . L’avversario dai nove metri palleggia nervosamente. Il fischio dell’arbitro mi assorda.&nbsp; La palla fluttua &nbsp;sempre più vicina: mi colpisce con forza. La respingo, prende velocità, cade nel campo avversario. Ho raggiunto il mio obiettivo. Samuele M.

ARMONIA La montagna cos’è? Trovarsi in mezzo&nbsp;agli alberi, sentire il fruscio delle foglie, guardare innanzi e perdersi nell’immensità, sentire gli uccelli cinguettare: una melodia quasi magica. Se ascolti bene si riesce a sentire un fiume che scorre. Questa è armonia. Francesco C.

LA VOCE DEL BOSCO Mi fermo e ascolto: &nbsp;solo il calpestio dei miei passi. Poi d’improvviso il fruscio delle foglie&nbsp; e il fischio del vento riempiono il silenzio. Un frullo d’ali annuncia un uccellino curioso. Lo seguo fino al ruscello. L’acqua gorgoglia e mi perdo in essa. Ma ecco che uno scroscio di pioggia mi risveglia. Francesco F.

Perdersi tra il fruscio lieve e armonioso degli alberi, il ronzio allegro e impertinente degli insetti, lo scroscio limpido e continuo di una fonte, mentre il vento fresco e delicato accarezza il mio viso. Ma all'orizzonte nubi dense e cupe: il temporale corre verso di me. La sera è alle porte. Il giorno sta compiendo il suo destino. Samuele S.

BREZZA PORTUALE Da sempre accogli i pescatori con il tuo odore salino, con la tua armonia&nbsp; leggera. Come un soffio inebriante, come un rombo… Vecchia amica di marinai. Mia nuova amica. La tua armonia, unita alla confusione del porto, crea una melodia speciale. Pietro

SCORRERE Caldo estivo e gelido il corso, l'acqua scroscia tra i miei piedi. Sento solo il suono della natura: lo scorrere del torrente, il cinguettio degli uccellini, il fruscio delle foglie, lo scalpiccio degli animali. Un brusio lontano si avvicina sempre di&nbsp;più: la quiete è finita. Sospiro... il brusio diventa baccano, soffoca il gorgoglio del torrente. Viola

ESTATE E INVERNO M’affaccio alla finestra e vedo il mare: gabbiani, palme, persone passare e la divertente onda che sbuffa, odo il vento che ha un’aria buffa. M’affaccio alla finestra e vedo il fiume gelato, gli alberi, le cime innevate e gli animali che si aggirano affamati, vagando tra le rose ghiacciate. Lisa&nbsp;

IL MATTINO Del mattino avverto l’armonioso canto. Affascinante è&nbsp;l’alba. Sulla funicolare il mio corpo vibra. E’ però sgradito il trambusto della città. Il mattino&nbsp;diviene così un accordo disarmonico, una&nbsp;melodia discorde. Luigi

PONTE MORANDI Sotto il fruscio della pioggia incessante un boato assordante, un fragore cupo e ridondante ha squarciato per sempre il cuore della mia città. Giulia

MARE D'INVERNO Sulla banchina del molo il mare è in tempesta. Sento il frangersi delle onde che si schiantano sugli scogli e il vento sibilare. È tutto un vortice di suoni e io mi sento rapito. Ma la spiaggia è ora deserta: non più villeggianti rumorosi, non più suonerie di cellulari, non più urla di bambini sorridenti. Gli striduli gabbiani&nbsp; annunciano l’arrivo dei pescatori che ora tessono le loro reti in attesa &nbsp;di un tempo migliore. Giovanni

CONSAPEVOLEZZA Un giorno mi svegliai consapevole del Natale. Già sentivo mio fratello rombare felice nell’altra stanza, come se lui lo aspettasse da molto… Campanelline e canzoni natalizie, così fu il mio buongiorno. Ma già sapevo che per me sarebbe stata una giornata come altre, reduce da una serata piena di voci, musica, suoni. Non avevo la stessa voglia con la quale prima correvo a scartare. A quanto pare mio fratello sì… Ero ancora in dormiveglia, ma un suono riecheggiava già: una campanella sempre più vicina. Mi alzai, i suoni si facevano sempre meno distanti, sentivo l’acqua per i ravioli bollire. Mi chiedevo dunque che ora fosse senza curarmi dei miei regali… &nbsp;Martino

TURBINE DI VITA Avvolta nel silenzio della stanza, mi abbandono alle&nbsp;parole&nbsp; consumate e impresse sulla carta. Quand'ecco, d'improvviso, sobbalzo. Il mio sguardo, prima rapito, &nbsp;si solleva. Il vento, con un boato, &nbsp;spinge forte la finestra scura&nbsp; al tramonto. Il bosco, con il fragore dei rami agitati, entra e si siede accanto a me. La pioggia scroscia più intensa&nbsp; e l'aria profuma di terra bagnata. Il mondo fuori mi richiama a sé. Alessia

IL SOSPIRO DELLA NEVE Intorno a me paesaggio nitido, suoni ovattati. In lontananza il cigolio della seggiovia. Davanti a me bianco infinito. Sento un fruscio sotto la tavola. Io e la neve siamo movimento. Edoardo

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IL SUSSURRO DEL MARE La voce sommessa del mare accompagna i pescatori. Nel silenzio del mattino solo un soffio di vento e il saluto di una nave all'orizzonte. Silenzio dentro me. Ascolto il sussurro delle onde. Nicolò

PIOGGIA DI TRISTEZZA Com’è forte il rumore della pioggia… sento il suo scrosciare&nbsp; sul mio vetro. Amplifica i suoni&nbsp; del mio corpo. Riesco a sentire&nbsp; il rimbombo del mio cuore, il fruscio del sangue che scorre nelle vene, ma anche la tristezza e l’angoscia che mi divorano. Andrea Ca.

I SUONI DELLA VITA La voce lontana del mare che incontra gli scogli si aggiunge al tuono improvviso, è un frullo d'ali che mi avverte che ritorna il sereno. Sento il fischio del treno e sospiro. Gabriele

SENSAZIONI&nbsp; Lassù, tra la neve azzurrina, suoni ovattati attraverso il casco. L’aria mi travolge nella folle discesa: ineguagliabile&nbsp; sensazione di libertà. Sono padrone&nbsp; di me stesso. Mi precipito in baita. Ma sceso dagli sci, quasi dimentico&nbsp; come si cammina... gli scarponi appesantiscono i miei passi. Matteo

CUORE Sotto la pioggia ascoltavo il suo respiro. Mentre mi sorrideva, sentivo il mio cuore bruciare. Andrea Co.

NOTTE DI LUNA O luna soave portami il silenzio. &nbsp;Intorno a me &nbsp;confusione…&nbsp; Odo l’acqua scrosciare, ruggire, rombare, ridere. Il vento mi accarezza fischiando tra le foglie, poi... silenzio di velluto. Nebbia mi offusca, mi intrappola, nasconde ai miei occhi&nbsp; l’oscuro bosco. La notte avvolge i pensieri, rimbomba il silenzio, finalmente... il sonno su tutto. Caterina

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