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leraccontiamo!
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Gli allievi di 1A di scuola secondariaIl piacere di raccontare
Lo studio del testo narrativo è il primo approccio alla conoscenza della lingua italiana e si integra con le attività di tutte le altre discipline, diventando un elemento fondamentale e trasversale della didattica.
A conclusione di un percorso tematico sul genere i ragazzi sperimentano il piacere di confrontarsi con la narrazione personale delle storie lette, ascoltate, inventate... e ce le raccontano, con semplicità ma sempre con tanta fantasia.
Dal parlato alla scrittura il passo è breve, soprattutto quando lascia ampio spazio alla creatività di ognuno.
a.s. 2020-21
Prof.ssa C. Serra
Tra favole, miti e leggende di tutti i tempi
Il mito della via Lattea
Zeus ebbe una relazione con una donna mortale di nome Alcmena, fece visita alla donna sotto le sembianze di suo marito Anfitrione, il quale era però partito per la guerra. il vero Anfitrione tornò a casa. Da queste relazioni nacquero Eracle, figlio di Zeus, e Ificle, figlio di Anfitrione. Eracle fin dalla nascita mostrò doti strabilianti e Zeus decise di renderlo immortale, ma per far questo era necessario che il piccolo bevesse il latte dal seno della madre degli dei, Era. Zeus approfittò del sonno di Era e avvicinò il piccolo al suo seno, Era si svegliò facendole schizzare così alcune gocce di latte un po’ per terra e un po’ nel cielo. Le gocce cadute in terra divennero gigli mentre quelle schizzate verso l’alto andarono a formare la Via Lattea.
Giorgia Cuffari
La festa del sole
Il Natale deriva dalla celebrazione del solstizio. Il solstizio è il momento dell’anno quando a causa della posizione del sole, la notte è più lunga e il giorno più corto. L’elenco delle divinità celebrate nel mondo durante il solstizio d’inverno è lunghissimo, a indicare come il culto del dio Sole fosse radicato in tutte le civiltà. Fu Aureliano il primo imperatore romano a istituire ufficialmente il 25 dicembre la festa del Sol Invictus, nel 274.
Costantino poi, nel 330, trasformò la ricorrenza in celebrazione cristiana facendo coincidere la nascita di Cristo, fino ad allora festeggiata in date diverse (ma più diffusamente il 6 gennaio).
Daria Navarria
C era una volta una ragazzina di nome Gracy che viveva con la sua matrigna ma spesso veniva maltrattata e umiliata .Gracy aveva gli occhi verdi e le piaceva giocare e correre sui prati fioriti anche se la matrigna non voleva che imparasse ad amare la natura. Un pomeriggio d' estate mentre stavano passeggiando Gracy vide un castello vecchio e abbandonato: attirata da una farfallina colorata, corse verso il portone.
Lentamente il vecchio portone si aprì ed entrò. Alzando lo sguardo notò che dal soffitto piovigginava polvere di stelle .
Improvvisamente Gracy si trasformò in un cavallo tutto bianco parlante.
La matrigna quando la vide si arrabbiò molto e fuggì via dal quel posto per lo spavento.
La vita di Gracy cambiò perchè finalmente poteva vivere la sua vita serena e felice a contatto con la sua amata natura!
Jennifer La Manna
Gracy e la natura