Rafting

Dopo due anni di restrizioni e distanziamenti, quarantene e tamponi, DAD, DDI, FFP2 e mascherine chirurgiche, di gite mancate e attività saltate, finalmente un’uscita. Era stato organizzato tutto nei minimi dettagli: camminata fino al Bottagisio, tragitto con i gommoni, arrivo al Boschetto e ritorno a scuola. Che cosa sarebbe potuto andare storto? Niente, assolutamente niente…o, almeno, così pensavamo. Mercoledì, infatti, dopo giorni di sole cocente, di cielo senza nemmeno un accenno di nuvole, di un caldo così prepotente che alcuni ragazzi si erano già convertiti alle bermuda, giunse la notizia che, per il venerdì, il giorno della tanto agognata uscita, era prevista pioggia.

Noi, però, con determinazione, decidemmo di non farci fermare da quattro gocce d’acqua e, decisi a vincere la battaglia contro il maltempo, ci bardammo come degli eschimesi intenti a combattere una bufera di neve e partimmo per la nostra impresa. Durante il viaggio, oltre alla pioggia che, fedelmente, ci accompagnò per tutta la giornata, non poterono mancare i “coretti da stadio” dei maschi, amati dagli studenti almeno tanto quanto odiati dai professori. Giunti al Bottagisio, una volta indossato il salvagente e aver conquistato, con aria trionfante, una pagaia, prendemmo posto sui gommoni gialli e, dopo una breve spiegazione, partimmo, o almeno, questo era il nostro intento.

All’inizio, infatti, se non fosse stato per gli istruttori e la corrente dell’Adige, non ci saremmo mossi di un millimetro; poi, però, tra qualche coro dell’Hellas Verona che non smetteva mai di allietare le nostre orecchie, qualche spiegazione sui ponti della nostra meravigliosa città e qualche tentativo di pagaiata, le sberle all’acqua iniziarono ad avvicinarsi sempre di più a dei movimenti corretti e gli ordini degli istruttori cominciarono ad assomigliare un po’ meno ad una lingua sconosciuta agli esseri umani; o, se non altro, questo è quello che a noi piace immaginare. Arrivò finalmente il tanto agognato momento della gara. Posizionati nel luogo stabilito, l'istruttore Zeno iniziò:"Uno, due, tre…via! E così tutti e sei i gommoni partirono all'unisono, ognuno desideroso di ottenere una buona posizione, se possibile, il primo posto.

Pagaiata dopo pagaiata le posizioni dei vari gruppi si stabilirono, fatta eccezione per alcuni duelli. Il primo ad arrivare al traguardo fu il gommone delle professoresse Chiesa, Baldini e Basso con giovani provenienti da classi miste. Già sul finire della gara nell'aria c'era qualcosa di insolito, di nuovo, che mai durante questa gita avevamo conosciuto: il silenzio. E, infatti, voltandosi, si poteva scorgere un gommone che oramai dalla tristezza non era più giallo, ma grigio e da cui si udivano cori non più da stadio ma funebri: il gruppo della 3A era arrivato ultimo e, come avrebbe detto Pascoli se ne avesse fatto parte, anche il cielo piangeva, affranto da queste rime terrestri. Di colpo gli altri si misero a prendere in giro gli ultimi arrivati, tanto per migliorare la situazione.

Loro si difesero in tutti i modi possibili, dicendo che all'inizio gli altri gommoni li avevano spinti indietro, affermando di essere numericamente inferiori, ma tutto ciò non servì a nulla e , ahimè, nessuno li ascoltò più di tanto. Giunti al Boschetto eravamo tutti pronti a cambiarci, ma la pioggia non accennava nemmeno a fermarsi e preferimmo l'ardua decisione di tenerci gli abiti bagnati perché ormai più di così non potevano inzupparsi. In tal modo ci mettemmo in marcia e dovevamo essere molto comici perché tutti in fila formavano una lunghissima catena umana e forse sembravano membri di una setta, incappucciati così. Ma alla fine, nonostante il maltempo, ci siamo divertiti moltissimo e abbiamo finalmente assaporato il piacere di stare insieme, ragazzi e professori di diverse classi dopo mesi e mesi di distanziamenti (e male non è affatto stato saltare una mattinata di lezioni!).

Anna Bembo Tosetto e Alice Zamboni Classe 3^A

SCUOLE CALIARI E BETTELONI - RAFTING 2022 Finalmente dopo due anni di pandemia&nbsp;i ragazzi delle classi terze hanno potuto uscire dalle loro aule, stare insieme e condividere momenti di sport e relazione. L’uscita sportiva camminata e rafting è riuscita in pieno con il divertimento di tutti …..anche degli insegnanti che li hanno accompagnati!!! Grazie a tutti &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;Il dipartimento di educazione fisica

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