Z come zelo

Parchment

Un mattino, mentre la giovane tesseva sulla porta di casa, un colpo di vento le portò via il rocchetto di filo. Lei lo rincorse, ma ben presto rimase senza fiato e scoppiò a piangere. (vento) - Non piangere, seguimi e ti donerò tutto il cotone di cui hai bisogno. La giovane si asciugò le lacrime e seguì il vento.

Lungo il cammino, la mucca la fermò e le chiese di pulirle la stalla. (sorella) - Figurarsi! Non ho tempo da perdere! Dopo un po' anche il melo e il cavallo le chiesero aiuto, ma lei rispose a tutti nello stesso modo.

Sua madre l' aspettava preoccupata. Quale non fu la sua gioia nel rivederla sana e salva.&nbsp; La ragazza raccontò tutta la sua avventura, aprì il baule e quasi svenne per lo stupore nel vedere che ne usciva un giovane bellissimo vestito come un principe. Poco tempo dopo, i due si sposarono.

"C'erano una volta due sorelle molto diverse tra loro..."

"Aveva da filare finché avesse avuto forza e vita..."

Strada facendo, una mucca la chiamò:&nbsp; (mucca) - Ragazza, la mia stalla è sporca. Puliscila per me, ti prego. La giovane prese un po' d'acqua da un pozzo e lavò ben bene la stalla.&nbsp; (mucca) - Sei stata molto gentile! (ragazza) - Non è niente, sono contenta di averti aiutata.

"Un colpo di vento le portò via il rocchetto di filo..." "Non piangere, seguimi e ti donerò tutto il cotone di cui hai bisogno..."

La giovane uscí e s' immerse una prima volta nella fontana. Uscì dall'acqua bella da morire. La seconda volta riemerse dall'acqua vestita con un magnifico abito, ricamato con fili d'oro e d'argento e decorato con pietre preziose. Sbalordita, ritornò dalla fata, che sorrise nel vederla così bella.

"Prendo il più grande; dopo quello che mi avete fatto, è il minimo!"

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"Aprì il baule e quasi svenne per lo stupore..."

La ragazza corse a buttarsi nella fontana. Uscì di una stupefacente bellezza. S' immerse una seconda volta e ne uscì vestita di seta e coperta di gioielli. Felice, non riusciva a smettere di guardarsi riflessa nell'acqua.&nbsp; (sorella) - Se mi immergessi una terza volta, sicuramente avrei una sorpresa ancor più bella! Mia sorella si è bagnata solo due volte, ecco perché la fata non vuole che io abbia maggiori possibilità di lei; ma io non l'ascolterò!&nbsp; E si tuffò una terza volta. Uscì dall'acqua di una bruttezza rivoltante.&nbsp;Furiosa, corse dalla fata. (sorella) - Guardate, guardate come mi avete ridotta!

Craft paper border

Adattamento fiaba tratta dal libro "L'alfabeto della saggezza"

"Ecco il palazzo della fata delle stelle..." "So tutto e ti donerò molto di più del cotone..."

La sorella maggiore si rodeva dall'invidia. Il mattino seguente si mise a filare sulla porta di casa. Ben presto un colpo di vento le portò via il rocchetto. Cominciò a lamentarsi, fingendo il più grande dispiacere. (vento) - Non piangere, seguimi e ti donerò tutto il filo che desideri. La ragazza lo seguì, sapendo che la stava portando dalla fata.&nbsp;

"Un colpo di vento le portò via il rocchetto..."

C'erano una volta due sorelle molto diverse tra loro.&nbsp; La maggiore era vanitosa e pigra. La piú giovane era invece allegra e servizievole.&nbsp; Un giorno, ahimè, il loro padre morí improvvisamente e ben presto il denaro finì. La secondogenita lavorava duramente, mentre la piú grande cercava tutte le scuse per non far niente.

Infine arrivò davanti al palazzo. Corse di stanza in stanza e di colpo si trovò davanti la fata. (sorella) - Ah, finalmente! Che cosa mi donate dunque?&nbsp; (fata) - Ho qui un dono per te, ma prima vai a bagnarti due volte nella fontana. Non dimenticare, solo due volte.

Continuò poi il suo cammino seguendo il vento. Dopo un po' la chiamò un melo:&nbsp; (melo)- Ragazza, aiutami, per favore. Quest' edera mi impedisce di stare dritto. Staccamela dal tronco per darmi un po' di sollievo. (ragazza) -Volentieri! (melo) - Grazie, grazie mille.

La madre e la sorella furono contente di vederla tornare, perché era via da molto tempo. Furono sorprese del suo nuovo aspetto, ma non chiesero nulla per non addolorarla. La sorella maggiore mostrò fiera il grande baule. (sorella) - Ecco il mio dono, ho preso il più grande. Deve contenere sicuramente dozzine di abiti sontuosi e centinaia di gioielli preziosi. L' aprì... e quale non fu la sua delusione nel vedere che il baule era pieno di rocchetti di filo di tutti i colori! Aveva da filare finché avesse avuto forza e vita.

(fata)- Vedo che non mi hai ascoltata, ti avevo detto di bagnarti solo due volte. Mi dispiace, ma devi prendertela con te stessa. Ecco il dono che ti avevo promesso. Scegli uno di questi tre bauli e torna subito a casa. (sorella) - Prendo il più grande; dopo quello che mi avete fatto, è il minimo! Afferrò il baule più grande e uscì senza girarsi.

(fata) - Guarda, ecco tre bauli. Scegli quello che vuoi e torna a casa. (ragazza) - Grazie, prenderò il più piccolo. Siete già stata tanto generosa con me. Dopo aver aiutato la fata a terminare il suo lavoro s’incamminò verso casa. Il cavallo l'aspettava per offrirle un puledro vigoroso. Il melo le donò tre mele d'oro e la mucca una giovenca a cui non si seccava mai il latte. La giovane ringraziò tutti affettuosamente e tornò a casa.

Poi incrociò un cavallo. (cavallo) - Ragazza mia, potresti togliermi questa sella che mi soffoca e queste briglie che mi impediscono di brucare? (ragazza) - Certo, è un vero piacere! Poi prese una manciata di fieno e strigliò l'animale.&nbsp; (cavallo) - Ti ringrazio molto! (ragazza) - Non ho fatto nulla di straordinario, è normale darsi una mano. E si rimise in marcia.

"Non ho fatto nulla di straordinario, è normale darsi una mano..."

La ragazza entrò timidamente nel palazzo. Attraversò molte stanze deserte finché udí, dietro una porta, un leggero brusio. Bussò dolcemente. (fata) - Entra, ti stavo aspettando. Ora vai davanti al palazzo e bagnati due volte nella fontana. Ricordati bene, due volte soltanto.

"Non è niente, sono contenta di averti aiutata..."

"Ah, finalmente! Che cosa mi donate dunque?"

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